The Tree of Life
The Tree of Life è un film del 2011 diretto da Terrence Malick.
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Paese di produzione | USA |
Durata | 138 min. 480 min. (Original cut) 360 min. (Director's cut)[1] |
Genere | drammatico |
Regia | Terrence Malick |
Sceneggiatura | Terrence Malick |
Produttore | Dede Gardner, Sarah Green, Grant Hill, Brad Pitt, Bill Pohlad |
Fotografia | Emmanuel Lubezki |
Musiche | Alexandre Desplat |
Interpreti e personaggi | |
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Quinta opera del regista statunitense, ha per protagonisti Brad Pitt e Sean Penn. È stato presentato in concorso al 64º Festival di Cannes, nel maggio 2011, dove ha vinto la Palma d'oro per il miglior film.[2] Il film è stato distribuito dopo un'attesa di quasi due anni (la sua uscita era inizialmente prevista per il dicembre 2009).
La storia è narrata per mezzo di flashback, accompagnati da un flusso di musica costante. Dopo la parte iniziale il film presenta una sequenza sulla storia dell'Universo dopo il Big Bang. L'opera di Terrence Malick in generale vuole mettere a confronto la vita di un macrocosmo (l'universo) e quella di un microcosmo (la famiglia).
Trama
Il film parla dell'evoluzione di Jack O'Brien, un ragazzo del Midwest, e dei suoi fratelli. Il padre (interpretato da Brad Pitt) dà ai figli un'educazione severa per insegnar loro ad avere successo nella vita. La madre (Jessica Chastain), invece, fa conoscere loro il valore dell'amore e dei sentimenti. Nella mente di Jack i due genitori simboleggiano la Natura (la forza talvolta brutale del padre) e la Grazia (la purezza dell'amore della madre). Gli O'Brien sono una famiglia texana di ceto medio e rigorosamente cattolica degli anni '50. Il padre di Jack pretende da lui cose che solo gli adulti dovrebbero fare. Egli litiga spesso con il figlio e con la moglie, accusandola di essere una madre poco severa. Jack dopo un po' di tempo rinnega l'esistenza di Dio, desidera la morte del padre e inizia un percorso interiore confuso. La morte del fratello alla prematura età di diciannove anni non fa altro che aumentare il suo stato di angoscia e incertezza. Da adulto Jack (interpretato da Sean Penn) è un'anima persa nel mondo moderno. Egli è spinto a capire il senso della vita e così vaga per il mondo in cerca di risposte. Il film si conclude con una visione onirica nella quale Jack ritrova sua madre e i suoi fratelli, riconciliandosi con il padre.
Tematiche
Il film, dall'impatto visivo molto ricercato (lo stile immaginifico e l'atmosfera di alcune parti richiamano, a detta dei critici, 2001: Odissea nello spazio di Kubrick)[3], cerca di oltrepassare l'individualità della storia narrata per andare, appunto come dice il titolo, alla ricerca dell'«albero della vita», delle sue radici (l'origine della vita e dell'universo) e i suoi fini: quel senso a cui l'uomo anela, in bilico tra la «grazia» del senso, rivelato dal Dio cristiano essere l'amore, e la natura, dissacrante e manifestamente insensata.
Il paragone con l'opera di Kubrick è legato alle immagini che danno la sensazione di infinito (grazie agli effetti speciali creati da Douglas Trumbull, aiutante di Kubrick proprio nel capolavoro fantascientifico del 1968) e alla storia visionaria e mistica.
L'impatto visivo è notevole e le scene familiari sono rappresentate minuziosamente. Il contrasto nella mente di Jack tra la Natura (simboleggiata dal padre) e la Grazia (rappresentata della madre) si può collegare al diverso tipo di educazione che i genitori solitamente danno ai figli. La madre insegna a vivere ogni momento della vita quotidiana e a coglierlo nella sua bellezza e unicità. Il padre vuol far capire ai figli che le maniere forti sono l'unica soluzione per andare avanti in un mondo cattivo, dove fatalità e morte regnano sovrane.
The Tree of Life fa riflettere sul senso della vita e alla fine del film Jack lo capisce, dopo aver varcato la porta tra la vita e la morte, in una visione onirica che si può considerare l'aldilà, costituita da una spiaggia che ospita tutti gli uomini, messi alla pari davanti al giudizio di Dio (in un finale che ricorda La Dolce Vita di Federico Fellini e Hereafter di Clint Eastwood).
La sequenza della storia dell'universo con la lotta per la sopravvivenza dei primi animali si mette a confronto con la storia di alcuni esseri umani (in questo caso la famiglia O'Brien) che nei tempi antichi si sono evoluti da una situazione primordiale. Il film infatti, oltre a trattare temi come la morte, l'aldilà, la nascita, l'infanzia, l'adolescenza e la mentalità del mondo contemporaneo, mette in luce una riflessione sull'evoluzione del macrocosmo dell'universo e dei microcosmi costituiti dal nucleo familiare e dalla mente di Jack.
Lo smarrimento di Jack nel mondo moderno è dovuto al tipo di evoluzione "restringente" che si sta verificando nel terzo millennio e che è contestata aspramente da Malick. Con un gesto simbolico, egli fa coincidere nel protagonista il ritrovamento del desiderio di vivere con l'atto di trovare la bellezza in ogni elemento del creato. Il regista perciò rende chiaro il messaggio secondo cui la retta via è quella indicata dalla madre.
I grattacieli di New York nella sequenza della vita adulta di Jack danno ad intendere che l'umanità si eleva sempre più in alto nella conoscenza dell'universo, ma le incertezze di tutti gli esseri umani (in questo caso di Jack) frenano il raggiungimento dello scopo di capire le proprie origini, rendendole impossibili da decifrare (con un'allusione alla Torre di Babele).
Il titolo The Tree of Life (L'albero della vita) è da attribuire all'immagine dell'universo che cresce e dell'uomo che vuole comprendere da dove provengono le radici dell'albero e da chi è stato coltivato. Nell'ultima scena appare un fuoco che si può interpretare come l'immagine di Dio, che dal Caos crea l'armonia e l'ordine che regolano il mondo dopo la Creazione. Da sottolineare è la somiglianza delle tematiche di The Tree of Life con quelle affrontate precedentemente in La sottile linea rossa e in The New World - Il nuovo mondo.
Nel film la fede, che è stata abbandonata dal fratello suicida di Jack, sembra essere l'unica ancora di salvataggio alla quale aggrapparsi per vivere felici. Il regista texano utilizza nell'opera ancora una volta la voce fuori campo, diventata il marchio di fabbrica di questo cineasta.
Cristallizzata in una visione metafisica immobile, la famiglia americana può rappresentare l'autobiografia di Terrence Malick (nato nel 1943 in Texas), che però grazie al suo genio ha reso l'opera universale poiché racconta la storia di ogni uomo.
Distribuzione
The Tree of Life stato presentato in anteprima al 64º Festival di Cannes il 16 maggio 2011. Negli Stati Uniti il film ha avuto una distribuzione limitata a partire dal 27 maggio.
Le date di uscita internazionali nel 2011 sono state:[4]
- 17 maggio in Francia
- 18 maggio in Belgio e Italia
- 19 maggio in Danimarca
- 26 maggio in Grecia (Το Δέντρο της Ζωής), Israele e Portogallo (A Árvore da Vida)
- 27 maggio in Svezia e Stati Uniti
- 2 giugno nei Paesi Bassi
- 3 giugno in Bulgaria (Дървото на живота)
- 9 giugno in Russia (Древо жизни) e Ucraina
- 10 giugno in Canada (L'arbre de la vie) e Polonia (Drzewo życia)
- 16 giugno in Germania
- 17 giugno in Taiwan
- 30 giugno in Australia
- 7 luglio a Hong Kong
- 12 agosto in Giappone (ツリー・オブ・ライフ)
- 25 agosto in Nuova Zelanda
- 26 agosto in Finlandia
- 2 settembre in Norvegia
Box office
- budget : $32,000,000
- incasso globale : $54,228,329[5]
Note
- ^ Una director's cut di 6 ore per The Tree of Life?
- ^ (EN) Awards 2011, su festival-cannes.fr. URL consultato il 13 luglio 2011.
- ^ http://cinema-tv.corriere.it/cinema/mereghetti/11_maggio_17/mereghetti_alla_ricerca_dell_opera_mondo_d2284a90-805e-11e0-845d-a4559d849f1e.shtml
- ^ Date di uscita per "The Tree of Life", su imdb.it, IMDb. URL consultato l'8 giugno 2011.
- ^ http://boxofficemojo.com/movies/?id=treeoflife.htm
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale
- (EN) 0478304, su IMDb, IMDb.com.