Dry-tooling

Versione del 6 ott 2011 alle 21:34 di Rotpunkt (discussione | contributi) (ha spostato Dry tooling a Dry-tooling: Sulle guide di scalata si utilizza prevalentemente la versione dry-tooling.)

Il dry-tooling è la tecnica derivata dalla arrampicata su ghiaccio e dall'arrampicata su misto (misto di roccia e ghiaccio) che consiste nello scalare una parete di roccia utilizzando l'attrezzatura da ghiaccio, ossia le piccozze e i ramponi. Questi attrezzi vengono agganciati sugli appigli come fossero cliffhanger o incastrati nelle fessure. Le pareti di roccia su cui praticare questo sport non sono in comune con quelle per l'arrampicata sportiva ma si svolgono su pareti o settori di parete appositamente dedicati in quanto l'utilizzo di questa attrezzatura danneggia la roccia.

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Un'atleta impegnata in una competizione di dry-tooling a Saas-Fee

Per parlare di dry-tooling non è necessario che l'intera via sia di roccia: la tecnica del dry-tooling può essere applicata anche solo a una parte di una scalata su ghiaccio o misto, quando la neve e il ghiaccio vengono a mancare e si procede con la stessa attrezzatura sulla roccia. Anche le competizioni della Coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio prevedono talvolta tratti di parete artificiale con prese d'arrampicata sulle quali ci si aggancia con piccozze e ramponi, utilizzando le tecniche del dry-tooling. [1]

Attrezzatura e tecnica

Storia

 
Un arrampicatore inizia ad affrontare una sezione di dry-tooling al termine di una candela di ghiaccio.

Indoor

Il dry-tooling è praticabile anche indoor su strutture simili a quelle per l'arrampicata indoor, permettendone così la pratica o non solo nei mesi invernali ma durante tutto l'anno.

Note

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