Mudéjar
Il Mudéjar è un termine che deriva dalla parola araba Mudajjan, che significa "reso domestico, ritardatario, che ha avuto il permesso di rimanere, tributario[1]".


Si riferisce a quei musulmani che rimasero a vivere nei territori della Penisola iberica dopo la Reconquista cristiana, terminata nel 1492 con la caduta del Sultanato di Granada.
A tali persone fu inizialmente permesso - in base al Trattato di Purchena (1489) - di mantenere la propria cultura, la propria lingua e la propria religione ma, già entro la fine del XV secolo, ebbe inizio un processo per cui gli stessi dovettero convertirsi al Cristianesimo e parlare il castigliano o il portoghese. Da allora vennero chiamati Moriscos.
Arte mudéjar
Da questo termine ha preso spunto l'arte mudéjar, uno stile cristiano che incorpora elementi di ispirazione araba, stile che è rimasto circoscritto alla Penisola iberica.
Galleria di immagini
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Chiesa di San Tirso, in Sahagún.
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La Seo - Il muro della Parroquieta.
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Monastero di Santa Clara a Tordesillas, caratteristico soffitto artesonado.
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Castello Mudéjar di La Mota, a Medina del Campo, Valladolid.
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Cattedrale di Teruel.
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Cupola della chiesa di San Juan Calatayud.
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Cortile centrale del Palazzo reale di Sintra (Portogallo), con piastrelle ed archi Mudéjar.
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Chiesa di San Marcos, Siviglia
Note
- ^ Raimundo Martí(n), Vocabulista in arabico, ed. di Celestino Schiaparelli, Firenze, Le Monnier, 1871.
Bibliografia
- L'arte mudéjar - l'estetica islamica nell'arte cristiana, Electa Milano 2000
- mudéjar, dal sito dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
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