Fiat CANSA F.C.12
Il Fiat CANSA F.C.12 era un monomotore da addestramento ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Cansa (Costruzioni Aeronautiche Novaresi S.A.) nei tardi anni trenta e rimasto allo stadio di prototipo.
Fiat CANSA F.C.12 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Giacomo Mosso |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 16 ottobre 1940 |
Data entrata in servizio | mai |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,50 m |
Apertura alare | 11,00 m |
Altezza | 3,65 m |
Superficie alare | 19,00 m² |
Peso a vuoto | 1 600 kg |
Peso max al decollo | 2 150 kg |
Propulsione | |
Motore | un Fiat A.30 RA bis |
Potenza | 600 CV (441 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 425 km/h |
Velocità di crociera | 365 km/h |
Autonomia | 1 100 km |
Tangenza | 8 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | una calibro 12,7 mm |
i dati sono estratti da Уголок неба[1] | |
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Destinato alla formazione dei piloti da caccia delle scuole di volo della Regia Aeronautica, valutato dal personale militare non venne ritenuto idoneo al ruolo a causa delle prestazioni, al di sopra di quanto necessario, e dalla disponibilità di modelli surplus provenienti dalla prima linea. Non disponendo di altri potenziali clienti il suo sviluppo interrotto.
Storia
Sviluppo
Nei tardi anni trenta la CANSA decise di avviare, su iniziativa privata, lo sviluppo di un nuovo modello da proporre alla Regia Aeronautica idoneo alla formazione dei nuovi piloti destinati ai reparti da caccia e che potesse avere ridotti prezzo di acquisto grazie al riutilizzo di parti dismesse o surplus, tecnologicamente oramai superate, abbinandole ad una cellula realizzata in materiali non strategici.[2]
Il progetto venne affidato all'ingegnere Giacomo Mosso il quale disegnò un velivolo dall'impostazione moderna, caratterizzato dalla costruzione a tecnica mista, biposto monomotore monoplano con carrello retrattile.[2]
Descrizione tecnica
L'F.C.12 era un velivolo dall'aspetto moderno che, pur integrando parti provenienti da modelli tecnologicamente meno evoluti, integrava le caratteristiche salienti dei più moderni velivoli pari ruolo dell'epoca: monomotore biposto con velatura monoplana e carrello fisso.
La fusoliera, realizzata anteriormente con struttura in tubi di acciaio saldati integrata posteriormente da una struttura lignea e ricoperta da pannelli metallici in avanti ed in compensato telato dietro, era caratterizzata dal lungo abitacolo a due posti in tandem, l'anteriore destinato all'allievo pilota ed il posteriore all'istruttore, chiusi da un'unica cappottina. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva con piani orizzontali a sbalzo.[2]
Il carrello d'atterraggio era retrattile, con rotazione delle gambe sull'asse secondo lo schema Curtiss che rientravano in una struttura tubolare al di sotto dell'ala, integrato posteriormente da un ruotino d'appoggio posizionato sotto l'estremità della coda.[2]
La propulsione era affidata ad un motore Fiat A.30 RA, un 12 cilindri a V di 60° raffreddato a liquido capace di erogare una potenza pari a 600 PS (441 kW), posizionato all'apice anteriore della fusoliera racchiuso da un cofano ed abbinato ad un'elica bipala.[2]
L'armamento era costituito da una singola mitragliatrice calibro 12,7 mm in caccia.
Utilizzatori
- Regia Aeronautica (previsto)
Note
Bibliografia
- Rivista aeronautica, Ministero dell'aeronautica, 1º January 1996.
Collegamenti esterni
- Giorgio Dorati, C.A.N.S.A. Fc.12, in G.M.S. Gruppo Modellistico Sestese, http://www.giemmesesto.org/. URL consultato il 14 ottobre 2011.
- (RU) CANSA FC.12, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 13 ottobre 2011.