Soldano (Soudàn in ligure[4]) è un comune italiano di 982 abitanti[5] della provincia di Imperia in Liguria.

Soldano
comune
Soldano – Veduta
Soldano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoAntonio Fimmanò (Lista civica "Del Leone") dal 7-6-2009
Territorio
Coordinate43°49′42.22″N 7°39′19.53″E
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie3,58 km²
Abitanti982[1] (31-12-2010)
Densità274,3 ab./km²
FrazioniSan Martino
Comuni confinantiPerinaldo, San Biagio della Cima, Vallebona
Altre informazioni
Cod. postale18036
Prefisso0184
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT008058
Cod. catastaleI796
TargaIM
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 401 GG[3]
Nome abitantisoldanelli
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Soldano
Soldano
Soldano – Mappa
Soldano – Mappa
Posizione del comune di Soldano nella provincia di Imperia
Sito istituzionale

Geografia fisica

Il borgo è situato nell'alta Val Crosia e si sviluppa lungo le rive del torrente Verbone. Dista dal capoluogo circa 50 km.

Storia

 
Soldano in una carta del 1754 del cartografo Matteo Vinzoni

La storia dell'abitato di Soldano è ripercorribile negli scritti di un contemporaneo Fausto Amalberti che nel 1984 ha pubblicato un articolo dal titolo Notizie storiche sull'abitato di Soldano frutto di un'ampia consultazione degli atti esistenti presso l'Archivio di Stato di Genova.

L'origine del paese non è nota; tra le ipotesi formulate quella più ricorrente vuole che l'insediamento sia stato formato dal Comune di Ventimiglia con i prigionieri condotti dagli eventi bellici di Almerìa (1147) e Tortosa (1148): il toponimo Soldano sarebbe stato scelto dai fondatori per onorare il loro Re (Sultano). Altra ipotesi vuole che il paese sia stato fondato nel Medioevo da una famiglia di profughi di Ventimiglia.

Secondo l'autore dell'articolo citato in epigrafe è più verosimile che il borgo sia stato fondato dagli abitanti di Ventimiglia e centri costieri limitrofi che si rifugiavano nell'entroterra per sfuggire alle scorrerie dei Saraceni (anno 963). La parte più antica del centro abitato fu costruito con le caratteristiche della "fortificazione da difesa"; una filastrocca che si tramanda da tempo immemorabile racconta di una donna che, urtata durante la fuga, dichiarasse la propria resa... ad un concittadino che la seguiva (Sciù Turcu m'arendu! Mì nu m'arenderia né pe tuti i Turchi ne pa Barberia).

Dal mare, infatti, il paese è assolutamente nascosto e si può scorgere solo a pochi metri dall'insediamento; inoltre sono ancora presenti tracce di alcune porte fortificate che, insieme al vallo del torrente Verbone e del rio Fullavin, costituivano una valida difesa.

Correva l'anno 1257 (1 ottobre) quando fu sottoscritto il primo documento che attesta l'esistenza di Soldano: un atto notarile (di Giovanni Amandolesio) relativo alla vendita di una terra (positum ad castrun Soldanum loco ubi digitur in frenguel - l'attuale Ferenghè) da parte di Brunus de castro Soldano a Gandolfo Mossoto. Dalla stessa transazione si evince come all'epoca l'attività principale fosse costituita dall'agricoltura (... vendo, cedo et trado .. peciam unam terre partim aggregatam ficum et vitium et aliarum arborum...).

 
Tipico carugio - Scala Granda

Sono andati perduti i documenti che vanno dal XII al XV secolo a causa delle guerre locali che vedono la contesa delle grandi famiglie degli Adorno, dei Fregoso, dei Grimaldi e dei Doria culminati nel sacco di Ventimiglia del 1526. Dal 1499 la voce "castro" scompare dai documenti ufficiali e lascia il posto a "villa" cioè di abitato aperto in contrapposizione al borgo ed al castello. Documenti ufficiali del 1487 denotano come a Soldano ci fosse già chi commerciava in panni attività che si sarebbe perpetrata nei secoli seguenti. Sempre in tale periodo compare l'indicazione del titolare del Santo Patrono (Giovanni Battista) ed è presumibile si riferisca all'antica chiesa sulla riva sinistra del torrente Verbone trasformata in abitazione sul finire dell'Ottocento. Fu costruita a più riprese "in proporzione che la popolazione veniva ad aumentare"; dalle notizie del paese raccolte da Don Morscio di Dolceacqua (allora Prevostro di Soldano) si apprende che sul portale di questa prima Parrocchia era riportato l'anno 1594 "Questa Parrocchia ha sul battente il seguente millesimo 1594 supponendo che indichi il tempo della promulgazione come è verosimile, giacché prima (1556 nds) essendo piccola cappella non avea forse esso battente piuttosto che no maestoso ne verrebbe la primiera fondazione sarebbe anche più antica". Da notare che in quell'epoca gli abitati di Soldano, San Biagio e Vallecrosia Alta tra loro limitrofi erano considerati un'unica parrocchia ed il parroco (un canonico della Cattedrale di Ventimiglia) celebrava nella "Chiesa di funzioni" dedicata a san Biagio ora chiesa del cimitero dell'omonimo paese. L'anno di promulgazione della Parrocchia non era noto all'anziano parroco il quale riferisce come alcuni anziani, ancora viventi nei primi anni del secolo XIX, ricordassero l'obbligo di fornire alcune candele durante l'anno alla Chiesa Madre di San Biagio "in segno di ossequio e dell'antica dipendenza". La prima chiesa parrocchiale era fornita di una sacrestia ("sebbene poco decente"), di un campanile (le cui vestigia sono ancora presenti sul tetto dell'attuale abitazione) con tre "belle e mediocri" campane, un ostensorio ed un calice d'argento che sono tuttora conservati.

Il primo dato relativo agli abitanti è riportato in un manoscritto del 1629 dove Soldano compare con "43 fuochi" e "181 anime". Dai registri municipali dell'epoca si desume che i pagamenti si effettuassero in natura (olio di oliva); nel 1686 a causa delle forti gabelle imposte da Ventimiglia ("gabella della pinta" e gabella del pane") e del malcontento delle popolazioni limitrofe si assiste alla separazione delle otto "ville" ed all'istituzione della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi che comprendeva gli insediamenti di Soldano, San Biagio, Vallecrosia, Camporosso (le cui rivendicazioni iniziarono nel 1673), Bordighera, Vallebona, Sasso e Borghetto. Tale separazione coincise con un lungo periodo di prosperità per l'ottima amministrazione locale e l'assenza di pesanti gabelle.

La Magnifica Comunità cesserà di esistere come soggetto politico nel 1797 anno di costituzione della Repubblica Ligure che governerà fino al 1805 per poi passare sotto il dominio Napoleonico. Alla metà del Settecento si assiste ad un mutamento anche del livello sociale e culturale del paese con l'istituzione di una scuola voluta da Gio. Bartolomeo Soldano che, con lascito testamentario, dona alla Parrocchia terre e case con i proventi delle quali il prevosto ".. celebri ogni anno trenta messe cantate per l'anima sua, di più debba far scuola alli ragazzi insegnandoli con carità a legere, scrivere et un pocco d'abbacco".

 
Soldano ai primi anni del Novecento

Della metà del '700 sono conservate alcune "carte" con le caratteristiche del paese sia in pianta che in prospettiva dove si rileva che il territorio abitato è superiore al nucleo storico primitivo. Infatti nei primi anni dell'Ottocento gli abitanti residenti sono 272 mentre nel 1838 erano circa 405 per un totale di 89 famiglie e 73 case fino al 1901 quando si contano 561 anime. Nel 1860 in seguito allo straripamento del torrente Verbone l'antica chiesa parrocchiale viene allagata e successivamente abbandonata procedendo alla costruzione dell'attuale parrocchiale in "Piazza San Giovanni Battista" detta Nuova un tempo sede del cimitero. Nel XX secolo varie sono le vicende amministrative: il 6 dicembre 1923 i comuni di San Biagio della Cima e Soldano sono soppressi ed i loro territori uniti a quelli di Vallecrosia. Il 7 agosto 1925 Soldano è riconosciuto come comune autonomo e di nuovo il 15 aprile 1928 aggregato a San Biagio della Cima fino al 22 novembre 1946.

Nel 1944 viene occupato dalle truppe naziste che daranno alle fiamme molte case ed il 9 luglio conta due vittime civili: il panettiere intento al lavoro del forno per la popolazione fuggita nei rifugi di campagna ed un giovane ventenne che tentò di rientrare in paese per recuperare il denaro da utilizzare per la Festa di San Luigi di cui era priore. Nell'ultimo secolo si assiste ad un mutamento dell'attività agricola a favore della vite e dei fiori. Soldano è tra i centri produttori del vino Rossese di Dolceacqua DOC.

Nel 1977 una frana in località "Spuntun" all'inizio del paese isolerà il centro abitato per alcuni giorni e nel 2000 un'alluvione provocherà ingenti danni fortunatamente solo alle cose.

Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità Montana Intemelia, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[6] e in vigore dal 1º maggio 2011[7].

Monumenti e luoghi d'interesse

 
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista

Architetture religiose

Società

Evoluzione demografica

 
La vallata vista da Gomba

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti a Soldano sono 83, pari all'8,45% della popolazione comunale. Le nazionalità più numerose sono:[9]

Cultura

File:Oratorio di San Giovanni E.jpg
Oratorio di San Giovanni Evangelista

Eventi

Si svolgono diverse manifestazioni, specialmente nel periodo estivo, che cambiano di anno in anno e sono visibili solamente su appositi calendari distribuiti alla popolazione soldanella oppure contattando il comune al numero indicato.

Economia

L'economia del paese gravita intorno alla produzione floreale tipica del ponente ligure, con coltivazioni di mimosa, diversi tipi di rose e ginestra. La principale fonte di introiti è però dovuta alla produzione vinicola (Rossese di Dolceacqua) e non è da dimenticare la meno vasta ma altre sì importante coltura di ulivi.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Soldano è situata lungo la Strada Provinciale 59. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Bordighera sull'Autostrada A10 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

Ferrovie

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Bordighera sulla linea ferroviaria Ventimiglia – Genova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.

Per chi giunge da Torino - Cuneo è possibile percorrere la linea ferroviaria del Tenda (nella "Valle delle Meraviglie") riaperta, dopo il secondo conflitto mondiale, dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1979 (con percorso: Torino - Fossano - Cuneo - Limone Piemonte - Tende (F) - Breil sur Roya (F) - Olivetta San Michele - Airole - Ventimiglia) ricordando di avere con sé un documento di identità valido per l'espatrio.

Mobilità urbana

Con partenza da Ventimiglia è presente autobus di linea.

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Dato Istat al 31/12/2010
  6. ^ Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010
  7. ^ Fonte sulla soppressione delle comunità montane
  8. ^ Dati tratti da:
  9. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2010, su demo.istat.it. URL consultato il 03-10-2011.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Ermanno Taggiasco Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco
1990 1995 Sergio Marcenaro Partito Socialista Italiano Sindaco
1995 1999 Sergio Marcenaro Lista civica di Centro-sinistra Sindaco
1999 2004 Sergio Marcenaro Lista civica Sindaco
2004 2009 Antonio Fimmanò Lista civica Sindaco
2009 in carica Antonio Fimmanò Lista civica "Del Leone" Sindaco