Francesco Liguori
Francesco Liguori (Napoli, 12 giugno 1946) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano.
Francesco Liguori | ||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | ||||||||||||||||||||||
Altezza | 178 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 75 kg | |||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
È noto anche come Franco Liguori.
Carriera
Giocatore
Cresciuto calcisticamente nella Ternana, nel 1970, a 24 anni, viene acquistato dal Bologna col quale esordisce in Serie A il 27 settembre 1970 nella gara contro il Lanerossi Vicenza[1].
L'allenatore Edmondo Fabbri lo valorizza subito come titolare e Liguori si impone al punto tale da destare l'interesse del tecnico della Nazionale[1].
Il 10 gennaio 1971, durante la partita Milan-Bologna, in un durissimo scontro di gioco con il centrocampista del Milan Romeo Benetti, ha la peggio e subisce un gravissimo infortunio ai legamenti crociati, collaterale interno, menisco interno e capsula posteriore del ginocchio destro,[2] che fin dai primi istanti sembra compromettere il prosieguo della carriera;[senza fonte] operato più volte a Lione dal professor Trillat, Liguori ritorna in campo con la maglia rossoblù dopo oltre un anno, il 16 gennaio 1972. Il recupero risulta difficoltoso ed il giocatore scende in campo solamente 11 volte in quella stagione e nella successiva. Per questo fallo, Benetti fu denunciato alla Procura della Repubblica di Milano e sull'incidente il Commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere "Bolognina" inviò un rapporto alla Pretura di Bologna.[3]
Nel 1973 il Bologna lo cede al Foggia dove gioca 26 partite. Ritornato a Bologna, non rientra nei piani tecnici dell'allenatore Bruno Pesaola e viene ceduto al Brindisi dove riprende a giocare con continuità, ma nel 1976, a soli 30 anni di età, decide di lasciare il calcio giocato.
Allenatore
Dopo aver iniziato la carriera come tecnico delle giovanili della Ternana e del Pisa[1], diventa allenatore in seconda di Tarcisio Burgnich a cui è successivamente subentrato alla guida del Bologna nella stagione 1981-1982[4], ha allenato in Serie C1 il Benevento nella stagione 1983-1984, ottenendo un lusinghiero sesto posto, e la Cavese nella stagione 1985-1986, e in seguito il Cosenza dove viene esonerato al termine del girone di andata durante la stagione 1986-1987 dopo una sconfitta interna contro il Monopoli. Durante l'esperienza calabrese aveva in squadra giocatori importanti come Alberto Urban (che lo ha avuto con sè anche nella Cavese), Donato Bergamini e un giovanissimo Michele Padovano. Successivamente, ha anche allenato in Serie C1 il Palermo nelle stagioni 1989-1990 e 1990-1991; in quest'ultima stagione viene esonerato dopo la quarta giornata di campionato e sostituito da Enzo Ferrari.[5] Vent'anni prima si era già avvicinato al Palermo, ma la Lega Calcio annullò la transazione dalla Ternana poiché la società non aveva il denaro per concludere l'acquisto.[2]
Note
- ^ a b c La Stampa, 16 marzo 1982, pagina 21
- ^ a b Luigi Tripisciano, Album rosanero, Palermo, Flaccovio Editore, giugno 2004, p.58, ISBN 88-7804-260-9.
- ^ Corriere dello Sport, 6 febbraio 1971, prima pagina emeroteca.coni.it
- ^ La Stampa, 17 marzo 1982, pagina 19
- ^ Giuseppe Bagnati; Vito Maggio; Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p. 95, ISBN 88-8207-144-8.