Full Monty - Squattrinati organizzati

film del 1997 diretto da Peter Cattaneo

Full Monty - Squattrinati organizzati è un film inglese del 1997 diretto da Peter Cattaneo.

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Paese di produzioneRegno Unito
Durata95 min
Generecommedia
RegiaPeter Cattaneo
SceneggiaturaSimon Beaufoy
FotografiaJohn De Borman
MontaggioDavid Freeman , Nick Moore
MusicheAnne Dudley
ScenografiaMax Gottlieb
Interpreti e personaggi

In una Sheffield deindustrializzata Peter Cattaneo mette in scena una commedia proletaria prodotta dall'italiano Uberto Pasolini che fu un enorme successo commerciale. Il film vinse l'Oscar per la colonna sonora di Anne Dudley.

Trama

Gaz e Dave, due disoccupati di Sheffield, si ingegnano per trovare degli espedienti per tirare avanti. Provano tra l'altro a rubare delle travi di acciaio da una acciaieria ormai chiusa. Ma quando Gaz rischia di perdere la custodia del figlio poiché è in arretrato con le spese di mantenimento della ex moglie, pensa ad una soluzione un po' drastica per tirarsi fuori da quel problema. Ispirato da un gruppo di spogliarellisti professionisti che si esibiscono in città, ha l'idea di dar vita ad uno spettacolo di spogliarello coinvolgendo altri disoccupati. Lo spettacolo sarà un successo.

Curiosità

  • L'espressione inglese "Full Monty", nel caso del film, significa "servizio completo", riferito allo strip finale dove i protagonisti rimangono totalmente nudi.
  • La parte per Dave Althorpe fu affidata inizialmente a John Godberg, un attore produttore già conosciuto. Tuttavia quest'ultimo non condivideva la scelta della scena dello strip finale e rifiutò la parte, raccomandando fortemente Mark Addy, suo pupillo, per sostituirlo.
  • Dopo il successo del film c'è stata per gli attori protagonisti una sorta di "maledizione di Full Monty": solamente Tom Wilkinson, Robert Carlyle e Mark Addy hanno migliorato e portato avanti le loro carriere.[senza fonte]

Riconoscimenti

Nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito al 25º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo.[1]

Note

  1. ^ (EN) The BFI 100, su bfi.org.uk. URL consultato il 18-6-2008.

Collegamenti esterni