Battaglie di Agordat
Il nome di Agordat è famoso in Italia per alcuni scontri armati durante le campagne per la conquista dell'Eritrea.
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Scontri delle guerre coloniali
Agordat si trova nell'estremo lembo del territorio che era stato assegnato all'influenza italiana. Nel confinante Sudan, sotto l'amministrazione congiunta inglese ed egiziana, nel frattempo vedeva al potere i Dervisci guidati dal Mahdi. Una prima scorreria derviscia era stata bloccata dalle truppe italiane, con uno scontro a fuoco ad Agordat il 27 giugno 1890. Gli italiani rafforzarono le difese della cittadina, collocandovi un presidio e costruendovi un forte.
Dopo due anni, però una nuova scorreria di un migliaio di Dervisci, provenienti da Cassala minacciarono nuovamente Agordat, ma furono battuti in località Serabati dalle truppe comandate dal capitano Hidalgo in un combattimento che portò nelle file dervisce 150 morti.
Il 21 dicembre 1893 circa 10.000 dervisci tornarono a farsi minacciosi, ma furono affrontati dal colonnello Giuseppe Arimondi, vice governatore reggente della colonia, per l'assenza del governatore Baratieri. I dervisci persero circa 1.000 uomini, mentre gli italiani ne persero poco più di 200.
La vittoria spinse Baratieri ad estendere l'occupazione a Cassala, che era fuori della zona assegnata all'Italia, ma contribuì a peggiorare i rapporti con l'Abissinia.
In Italia la vittoria (una delle più limpide dell'intera guerra coloniale) fu salutata con molta gioia e il suo ricordo rimase molto impresso. Ad Agordat fu dedicata una intera classe di incrociatori.
Dal 12 gennaio al 9 febbraio 1897 Agordat servì da base per le truppe del generale Viganò che affrontarono nuovamente i dervisci nelle battaglie di Sciaglèt e Gúlsa.