Utente:Dr Zimbu/Sandbox
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- Da creare
- Lemma di Nakayama (en:Nakayama's lemma)
- Radicale di Jacobson (en:Jacobson radical)
- Anello regolare (en:Regular ring)
- Modulo libero (en:Free module)
- Modulo piatto (en:Flat module)
- Modulo proiettivo (en:Projective module)
- Teorema dell'ideale principale (en:Krull's principal ideal theorem)
- Ampliare
- Localizzazione di un anello
- spostare a Localizzazione (matematica) dopo aver aggiunto moduli?
- Modulo iniettivo (en:Injective module)
- Possibilità
- ampliare Anello locale? (en:Local ring)
- aggiungere una sezione sui noeth. loc. in Dimensione di Krull?
- creare Anello semilocale? (en:Semi-local ring)
In matematica, un modulo libero è un modulo particolarmente simile ad uno spazio vettoriale; più precisamente, se A è un anello, un A-modulo è libero se ha una base, ovvero un insieme di elementi linearmente indipendenti che lo genera.
Nel linguaggio della teoria delle categorie, i moduli liberi sono gli oggetti liberi della categoria degli A-moduli.
Definizione e basi
Sia A un anello e M un modulo su A. M è libero se esiste un insieme E di elementi di M tali che:
- E genera M: ogni elemento di M può essere scritto come combinazione lineare (finita) di elementi di E, ovvero per ogni m in M esistono ed tali che ;
- E è linearmente indipendente: se esistono ed tali che allora tutti gli sono uguali a 0.
Mentre ogni modulo possiede un insieme di generatori (ad esempio di può prendere E=M stesso), l'indipendenza lineare è una proprietà molto più stringente: esistono ad esempio moduli in cui nessun insieme non vuoto è linearmente indipendente, come lo -modulo delle classi di resto modulo n.
Se A è un campo, gli A-moduli sono gli spazi vettoriali, e ognuno di essi ha una base: di conseguenza tutti gli A-moduli sono liberi. Vale anche il viceversa: se tutti gli A-moduli sono liberi, ed A è commutativo, allora A è un campo; lasciando cadere l'ipotesi di commutatività, A deve essere un corpo.
Nei moduli liberi, gli elementi della base si comportano come coordinate: segue infatti dall'indipendenza lineare che l'espressione di ogni elemento m come combinazione degli elementi della base è unica. Di conseguenza, un modulo libero è la somma diretta di copie di A.
Un particolare modulo libero è l'anello A stesso.
Se M è libero, non ha un'unica base; in generale, neppure la cardinalità della base è univocamente determinata. Questa quantità è invariante però per tutti gli anelli commutativi[1] e per tutti gli anelli noetheriani;[2] in particolare si ottiene che la dimensione degli spazi vettoriali è ben definita. Essa viene detta rango del modulo libero. Anche nei casi in cui il rango non è ben definito, se M ha una base finita anche ogni altra base è finita.[1]
Costruzione
A partire da un insieme arbitrario E, è possibile costruire un A-modulo libero che ha E come base: considerando tutte le combinazioni lineari formali , per qualsiasi sottoinsieme finito e qualsiasi ; l'addizione e la moltiplicazione scalare vengono poi definiti termine a termine.
A partire da questo si può dimostrare che ogni modulo è quoziente di un modulo libero: dato infatti un insieme di generatori E per M (ad esempio E=M stesso), si può formare il modulo libero su E, e considerare il sottomodulo N generato dalle relazioni tra elementi di M (ad esempio, se e+f=0, allora e+f sarà contenuto in N). Il quoziente L/N risulta isomorfo ad M.
Proprietà
Somme e prodotti di moduli liberi sono ancora liberi; lo stesso vale per il prodotto tensoriale di due moduli liberi.
Tutti i moduli liberi sono proiettivi e piatti; unito al fatto che ogni modulo è quoziente di un modulo libero, questo dimostra che ogni modulo ha una risoluzione proiettiva.
Note
- ^ a b Template:Planethmath
- ^ (EN) Paul Moritz Cohn, Introduction to ring theory, Springer, 2000, pp.169-171, ISBN 1-85233-206-9.
Bibliografia
- (EN) Michael Atiyah e Ian G. Macdonald, Introduction to Commutative Algebra, Westview Press, 1969, ISBN 0-201-40751-5.
Collegamenti esterni
[[Categoria:Teoria dei moduli|Libero]] [[ca:Mòdul lliure]] [[de:Freier Modul]] [[en:Free module]] [[es:Módulo libre]] [[fr:Module libre]] [[he:מודול חופשי]] [[nl:Vrije module]] [[ru:Свободный модуль]] [[sv:Fri modul]] [[zh:自由模]]
Modulo piatto[non comm?]
In algebra, un modulo piatto è un modulo che "si comporta bene" rispetto al prodotto tensoriale; più precisamente, dato un anello A, un modulo sinistro M è piatto se per ogni successione esatta di A-moduli
la successione
(dove le mappe della seconda successione sono ottenute da quelle della prima tensorizzando con l'identità su M) è ancora esatta; analogamente, un modulo destro M è piatto se è esatta la successione
In altri termini, un modulo sinistro è piatto se il funtore è esatto, mentre un modulo destro è piatto se è esatto
Definizioni equivalenti
Per verificare la piattezza di un modulo è sufficiente considerare le successioni esatte corte: M è piatto se e solo se, per ogni esatta corta
anche la successione tensorizzata
è esatta. Anche questa definizione è in qualche modo ridondante, perché, se
è una successione esatta, allora
è sempre esatta; di conseguenza è sufficiente richiedere che, se è iniettiva, allora è ancora iniettiva. Raffinando ulteriormente, M è piatto se e solo se questo avviene quando N' e N sono finitamente generati.[1]
Equivalentemente, si possono definire i moduli piatti in termini del funtore Tor: un modulo sinistro M è piatto se e solo se per ogni i >0 e per ogni A-modulo N. Anche questa condizione può essere raffinata, richiedendo solo che .
Le stesse proprietà valgono simmetricamente per i moduli destri.
Proprietà
Il prodotto tensoriale di due moduli piatti è ancora piatto; la somma diretta dei moduli Mi è piatta se e solo se lo è ogni Mi.
Ogni localizzazione di A (se S è contenuto nel centro di R) è un A-modulo piatto; di conseguenza, le localizzazioni di un modulo piatto sono ancora piatte.
Ogni modulo libero e ogni modulo proiettivo sono piatti; il viceversa non è vero in generale, sebbene un modulo piatto finitamente presentato sia proiettivo.[2]
Caso commutativo
Se A è un anello commutativo integro, ogni A-modulo piatto è privo di torsione; di conseguenza, ogni dominio che non è un campo possiede moduli che non sono piatti (ad esempio i quozienti su ideali non nulli).
Un anello tale che tutti i suoi ideali sono piatti è detto assolutamente piatto: questi possono essere caratterizzati come quegli anelli tali che per ogni ideale principale I.[3] Un anello locale è assolutamente piatto se e solo se è un campo,[4] mentre un anello ridotto è assolutamente piatto se e solo se ha dimensione 0.[5]
Note
Bibliografia
- (EN) Michael Atiyah e Ian G. Macdonald, Introduction to Commutative Algebra, Westview Press, 1969, ISBN 0-201-40751-5.
- (EN) Charles A. Weibel, An introduction to homological algebra, Cambridge University Press, ISBN 0-521-43500-5.
- Pete L. Clark, Commutative Algebra (PDF). URL consultato il 1º novembre 2011.
Collegamenti esterni
Il lemma di Nakayama è un teorema di grande importanza nello studio degli anello commutativi unitari. Afferma che, se I è un ideale di A contenuto nel suo radicale di Jacobson, ed M è un A-modulo finitamente generato tale che IM = M, allora M è il modulo nullo.