King Kong (film 1933)
King Kong è un film del 1933, diretto da Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack. La prima si tenne il 2 marzo 1933.[1]
{{{titolo}}} | |
---|---|
![]() | |
Paese di produzione | USA |
Durata | 100 min |
Rapporto | 19:16 |
Genere | fantastico, avventura, azione, drammatico, horror |
Regia | Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack |
Soggetto | Merian C. Cooper, Edgar Wallace |
Sceneggiatura | James Ashmore Creelman, Ruth Rose |
Produttore | Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack |
Fotografia | Edward Linden, J.O. Taylor, Vernon L. Walker, Kenneth Peach |
Montaggio | Ted Cheesman |
Musiche | Max Steiner |
Scenografia | Carroll Clark |
Interpreti e personaggi | |
attori non accreditati
| |
![]() |
Passata attraverso più versioni successive e remake (quello del 1976 si avvaleva della collaborazione di Carlo Rambaldi agli effetti speciali), la storia dello scimmione King Kong costituisce uno dei paradigmi di base del linguaggio cinematografico. La sapiente combinazione di elementi avventurosi, romantici e fantastici, insieme ad una serie di trucchi visivi all'epoca rivoluzionari, ha fatto di questo film uno dei massimi capolavori della storia del cinema.
Nel 1991 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al quarantatreesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al quarantunesimo posto.
Produzione
L'idea del film è stata di Merian C. Cooper, cui venne parlando con l'esploratore scientifico del Museo di Storia Naturale americano W. Douglas Burden, che era rientrato da una piccolo isola dell'Estremo Oriente, dalla quale aveva portato il più grande rettile vivente mai trovato, il drago di Komodo. Cooper adattò la spedizione rimpiazzando il rettile con il gorilla.
Cooper fece vedere a David Selznick un lungometraggio non finito dal titolo Creation del 1931 dedicato alla vita nell'epoca dei dinosauri e il film Il mondo perduto (The Lost World, 1925), realizzati con la tecnica del passo uno, convincendo il produttore (insieme con Willis H. O'Brien) della bontà del loro progetto. David Selznick acconsentì a realizzare una bobina di prova. Quando la bobina fu pronta si riunirono tutti gli azionisti della RKO e assistettero alla scena del rovesciamento del tronco di albero da parte di King Kong. Il regista e il produttore ottennero subito l'autorizzazione a procedere e il film entrò in lavorazione.
Durante la lavorazione fu girata anche una scena con degli insetti giganti, ma questa parte del film non fu inserita nella edizione finale, poiché intaccava troppo il ritmo del film.
Nella realtà, Kong era un pupazzo articolato di una cinquantina di centimetri, ricoperto di peli di coniglio (non un uomo travestito da scimmia). È stato filmato, immagine per immagine, da Willis O'Brien e dalla sua équipe, su dei plastici rappresentanti la giungla e la città di New York. La tecnica del fermo immagine era già utilizzata da più di un decennio, ma O'Brien e gli altri tecnici degli effetti speciali hanno saputo miscelarla per la prima volta con altre tecniche, come la retroproiezione e la proiezione miniaturizzata, per mettere gli attori in scene mai viste prima. Oltre a queste due tecniche, O'Brien ne utilizzò una terza, consistente nel filmare gli attori davanti ad uno schermo blu, che permetteva in seguito di inserirli in altre scene. Questa tecnica sarebbe stata utilizzata nella maggior parte dei film di questo genere, fino all'apparizione degli effetti digitali negli anni '90. Furono utilizzati anche numerosi accessori a grandezza naturale, come una mano articolata, lunga 2,50 metri.
Il successo di King Kong non è stato basato solo sulla tecnica. La storia del film è stata forte quanto gli effetti speciali, la cui qualità superò quella di tutti i film precedenti. Willis O' Brien ha saputo dare al mostro una personalità nella quale gli spettatori, almeno in parte, poterono identificarsi. L'amore che lega il gigante all'eroina dà al film un carattere tragico che ricorda la fiaba de La bella e la bestia.
Trama
New York, 1933. Agli inizi della Grande Depressione, un arrogante regista di successo, noto per i suoi documentari, Carl Denham, è in procinto della bancarotta e, per risollevare le sue sorti, cerca disperatamente una protagonista per il suo nuovo film. All'ennesimo fallimento del suo agente, Charles Weston, decide di cercare tra la gente comune la sua attrice; casualmente si imbatte in Ann Darrow, bellissima, bionda e in gravi difficoltà economiche a cui propone una scrittura. Ann accetta e si imbarca verso la sospirata e promessa gloria su un'isola misteriosa, denominata Isola del Teschio, non segnata sulle carte. Nella ciurma ci sono Jack Driscoll, il primo ufficiale, Englehorn, il Capitano, Briggs, il secondo ufficiale e due bombardieri, di cui uno si chiama Jimmy.
Dopo una lunga navigazione, la troupe giunge all'isola e vi sbarca proprio mentre gli indigeni stanno celebrando uno strano rituale tribale; gli stranieri non sono accolti al meglio e decidono di ritornare sulla nave. Durante la notte, gli indigeni, colpiti dalla capigliatura bionda di Ann, rapiscono la ragazza per offrirla in sacrificio al loro dio Kong, un gigantesco gorilla che vive al di là di una colossale muraglia. Kong viene richiamato dal rullo dei tamburi e dal clangore dei gong e si mostra alla spaventatissima Ann in tutta la sua orribile e gigantesca statura; ma il gorilla, invece di uccidere la ragazza, la raccoglie delicatamente e la porta con sè nella foresta.
Gli uomini di Denham, tra cui ci sono Driscoll e Jimmy, cercano di raggiungere e liberare la ragazza, e si scontreranno contro uno Stegosaurus, che viene tramortito. Arrivati in una palude decidono di imbarcarsi su una zattera per attraversarla. Purtroppo un Apatosaurus capovolge la zattera uccidendo tre marinai, mentre Denham, Jack e gli altri fuggono: uno dei marinai rimane però indietro e viene anch'egli ucciso.
Conitnuando il cammino Denham rimane indietro, impigliandosi tra i rami, mentre gli altri arrivano ad un precipizio e dovranno superare un tronco gigantesco ma interviene il gorilla che uccide tutti i marinai, Jimmy compreso. Gli unici sopravvissuti sono Jack e Carl. Il gorilla tenta di uccidere anche Jack, che si era nascosto ma ecco che dal profondo della fossa esce un'iguana con solo due arti, agrappata ad una liana che poi Jack, tagliando la liana la farà precipitare. Kong lo individua e ritenta di ucciderlo, quando Ann urla: un T-Rex ha appena aggredito la ragazza, che viene prontamente salvata dallo scimmione che uccide il dinosauro.
Nel frattempo Jack, uscito dal suo nascondiglio e Denham, liberatosi dai rami, prendono strade diverse: il regista torna indietro mentre Driscoll, innamorato di Ann, segue il mostro fino alla tana. Proprio qui, Kong salva nuovamente Ann, questa volta da un serpentiforme Elasmosauro. In seguito lo scimmione spoglia Ann, incuriosito dalla carnagione chiara e dalla capigliatura bionda. In quel frangente Jack viene quasi scoperto ma, grazie all'intervento di uno Pterandonte, Kong viene distratto, salvando per l'ennesima volta Ann, che viene portata via da Driscoll.
Inseguiti da un Kong infuriato, che sfonda la palizzata e travolge il villaggio, in cui il gorilla fa strage di indigeni. Ann e Jack riescono però ad attirarlo dove il regista Denham ha fatto predisporre una trappola. Lo scimmione, stordito dai gas lacrimogeni e imprigionato con pesanti catene, viene trasportato a New York e, qualche mese dopo, esibito in un teatro di Broadway come l'ottava meraviglia del mondo.
Nel corso della presentazione, però, lo scimmione, infuriato dai lampi dei flash dei fotografi, riesce a fuggire e vaga alla ricerca della "sua" Ann, seminando panico, distruzione e morte nella città.
Rapita nuovamente la ragazza, Kong raggiunge il punto più alto della città, l'Empire State Building, ma purtroppo il suo destino è segnato: una pattuglia di aerei biplani dell'aviazione americana lo assale e lo colpisce a morte, ma non prima che egli abbia deposto delicatamente Ann su un cornicione del grattacielo e abbia abbattuto uno dei biplani, per poi cadere nel vuoto. Alla vista del cadavere dell'enorme scimmione la stampa inneggia alla "vittoria" dell'aviazione, simbolo della potenza americana, ma il regista Denham controbatte, dicendo quasi sconvolto e un po' rattristato:
Scene eliminate
Vi sono molte scene eliminate tra cui:
- Quella dello Styracosaurus che spinge gli uomini della nave verso la fossa.
- Una bombina prove che si voleve usare l'Arsinoitherium al posto dello Styracosaurus.
- La lotta nella fossa dove appaiono un Iguana gigante, un Granchio gigante, dei Ragni giganti e un mostro misto fra Ragno e Polpo che uccidono tutti i marinai (la scena verà ricreata in stop motion da Peter Jackson)
- Un Triceratopo lancia dei massi contro l'equipaggio del Venture.
- Prima dell'atacco del T-rex, Ann viene spaventata da un Gigantophis.
Errori storici ed effetti speciali
Effetti speciali
- Si vedono sempre, specialmente quando arriva per la prima volta il gorilla: sono particolarmente ottimi.
Errori storici
- L'Apatosaurus non mangiava la carne.
- Il Tyrannosaurus rex viene mostrato con tre dita anziché con due. Infatti viene identificato come un Allosaurus, ma anche nel film Il mondo perduto (1925) in T-rex possiede un terzo dito.
Note
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su King Kong
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su King Kong
- Wikiquote contiene citazioni di o su King Kong
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su King Kong