Stupro del Belgio

termine per descrivere l'avanzata tedesca invadere il Belgio nella prima guerra mondiale

"Stupro del Belgio" è un'espressione di propaganda usata durante la prima guerra mondiale per descrivere l'invasione tedesca del Belgio nel 1914. Il termine aveva inizialmente un significato figurato, in riferimento alla violazione della neutralità del Belgio, ma le atrocità commesse dai tedeschi gli diedero ben presto un significato letterale[1]. Un autore moderno lo utilizza in modo più restrittivo per descrivere una serie di crimini di guerra tedeschi commessi nei primi mesi di guerra (dal 4 agosto fino al settembre 1914)[2].

Le rovine della biblioteca dell'Università Cattolica di Lovanio dopo il suo incendio nel 1914.
La città distrutta di Lovanio nel 1915.
Manifesto americano rievocante le atrocità commesse dai tedeschi in Belgio.

La neutralità del Belgio era stata garantita dal Trattato di Londra (1839) che era stato firmato dalla Prussia. Il Trattato di Londra venne confermato nel 1871[3] e alla Conferenza dell'Aja nel 1907 da parte dell'Impero tedesco, che aveva ereditato e confermato gran parte degli obblighi diplomatici della Prussia.

Tuttavia in base al Piano Schlieffen le forze armate tedesche dovettero violare la neutralità del Belgio al fine di aggirare l'esercito francese, concentrato nella Francia orientale. Il cancelliere tedesco Theobald von Bethmann Hollweg respinse il trattato del 1839 come un "pezzo di carta". Durante l'inizio della guerra l'esercito tedesco si impegnò in numerose atrocità contro la popolazione civile del Belgio, e la distruzione di proprietà civili. In totale 6.000 belgi vennero uccisi e 25.000 abitazioni e altri edifici in 837 comuni distrutti; 1.500.000 belgi fuggirono dall'invasione dell'esercito tedesco (20% dell'intera popolazione belga)[4].

Crimini di guerra

Nel Belgio le truppe tedesche, temendo i guerriglieri francesi e belgi, o i franchi tiratori, diedero fuoco a case e massacrarono cittadini nel Belgio orientale e centrale come ad Aarschot (156 morti), Andenne (211 morti), Tamines (383 morti) e Dinant (674 morti)[5]. Tra le vittime vi furono anche donne e bambini[6].
Il 25 agosto 1914, i tedeschi devastarono la città di Lovanio: diedero fuoco deliberatamente alla biblioteca dell'Università che conteneva circa 300.000 libri e manoscritti medievali con la benzina, uccisero 248 civili[7] ed espulsero l'intera popolazione di 42.000 abitanti. Abitazioni di civili vennero incendiate e cittadini spesso vennero fucilati nel luogo in cui si trovavano. Oltre 2.000 edifici vennero distrutti e grandi quantità di materiali strategici, prodotti alimentari e moderne attrezzature industriali furono saccheggiati e trasferiti in Germania. Queste azioni si attirarono la condanna di tutto il mondo[8].

Note

  1. ^ descritto così nei seguenti libri:
  2. ^ Larry Zuckerman, The Rape of Belgium: The Untold Story of World War I, New York, New York University Press, 2004, ISBN 978-0-8147-9704-4.
  3. ^ Scott Manning: Belgium's Neutrality was More than a "Scrap of Paper", 09 March 2009
  4. ^ Prove: the German army in Belgium, August 1914, Jeff Lipkes, pagina 13, Leuven University Press, 2007
  5. ^ Tutte queste cifre sono riportate in John N. Horne, Alan Kramer, German Atrocities, 1914: A History of Denial. New Haven: Yale University Press, 2001, Appendice I, German Atrocities in 1914 (dal 5 agosto fino al 21 ottobre e da Berneau (Provincia di Liegi) a Esen (Provincia delle Fiandre Occidentali), ISBN 978-0-300-08975-2
  6. ^ Alan Kramer Dynamic of destruction: culture and mass killing in the First World War Oxford University Press, 2007, Molti esempi di donne e bambini uccisi dai soldati tedeschi in Belgio nell'agosto 1914, pp. 1-24. ISBN 978-0-19-280342-9
  7. ^ World War I: encyclopedia, Volume 1, Spencer Tucker,Priscilla Mary Roberts, page 714, 2005 ABC-CLIO/Greenwood
  8. ^ Keegan,  pp. 82–83

Collegamenti esterni

  • H-Net Recensione di Horne & Kramer, The German Atrocities of 1914 : A History of Denial.
  • H-Net Recensione di L. Zuckerman, The Rape of Belgium: The Untold Story of World War I.
  • HistoryOfWar.org Recensione di J. Lipkes, Rehearsals: The German Army in Belgium, August 1914.
  • H-Net Recensione di J. Lipkes Rehearsals: The German Army in Belgium, August 1914 di Jeffrey Smith.
  • Prof. John Horne, German War Crimes.