Busca
Busca comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Gosso (lista civica) dal 14-6-2004 |
Territorio | |
Coordinate | 44°31′00″N 7°28′00″E |
Altitudine | 500 m s.l.m. |
Superficie | 65,8 km² |
Abitanti | 10 084[1] (31-12-2010) |
Densità | 153,25 ab./km² |
Frazioni | Attissano, Bosco, Castelletto, Loreto, Madonna del Campanile, Morra San Bernardo, Morra San Giovanni, San Barnaba, San Chiaffredo, San Defendente, San Giuseppe, San Martino, San Mauro, San Quintino, San Rocco, Sant'Alessio, Santo Stefano, San Vitale |
Comuni confinanti | Caraglio, Costigliole Saluzzo, Cuneo, Dronero, Rossana, Tarantasca, Valmala, Villafalletto, Villar San Costanzo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12022 |
Prefisso | 0171 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004034 |
Cod. catastale | B285 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3A (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | buschesi |
Patrono | san Luigi Gonzaga |
Giorno festivo | 21 giugno |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Busca (Busca in piemontese, Buscha in occitano) è un comune italiano di 10.058 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte.
Fa parte della comunità montana Valli Grana e Maira[3].
Geografia fisica
Il comune si trova al termine della valle Maira ed al limite della pianura cuneese. A poca distanza dall'abitato scorre il torrente Maira.
Storia
Durante il periodo di dominazione romana, le villae che sorgevano sulle colline limitrofe all'attuale città, costituivano il nucleo originale chiamato Antilia. Con le devastazione barbariche del IV - V secolo, la città fu distrutta e della "bella Antilia" rimanevano soltanto dei fuscelli, da cui l'etimologia del nuovo nome: "Bussca" deriva dal germanico "busk" (che si riscontra, ad esempio, nella parola inglese "bush"), ossia cespuglio, ramoscello. Antiche sono le sue origini e molti sono i reperti archeologici rinvenuti nelle zone limitrofe; ritrovamenti di necropoli, di lapidi e di resti di mura sono la testimonianza del processo di romanizzazione avvenuto secoli fa nella zona. Le aree più interessanti dal punto di vista archeologico sono S. Martino e S. Quintino.
Le prime testimonianze scritte sulla cittadina risalgono al X secolo; il suo nome non è di chiara derivazione e ci sono diverse spiegazioni: l'origine preromana, quella latina oppure quella più attendibile, celtica, che identifica col termine germanico "busk" una zona coperta di cespugli.
Con il documento del 6 marzo 1123 viene sancito il dominio di Busca sulla valle Maira, parte del Saluzzese e Villafalletto. Benché anticamente parte della marca arduinica, divenne poi feudo di Bonifacio del Vasto, che lasciò Busca ed altri territori al figlio Guglielmo, capostipite dei marchesi di Busca e Lancia. Il marchesato viene schiacciato di lì a poco da Cuneo e da Saluzzo, mentre i marchesi trovano nuova fortuna in Sicilia alla corte di Federico II. Nel 1361 Busca passa sotto il controllo dei Savoia. Nel Cinquecento le vicende del Piemonte hanno effetti anche sulla storia della città di Busca, che vede il passaggio delle truppe spagnole (1536 -1552), poi nel 1557 (assedio di Cuneo) delle truppe francesi.
Lo sviluppo della città arriva con il nuovo secolo, quando le coltivazioni del grano, della vite e di altre piante da frutto permettono alla città di espandersi e di arricchirsi. A fine Seicento - inizio Settecento tornano i francesi, le occupazioni e le guerre conseguenti. Con un decreto di Carlo Emanuele III Busca viene dichiarata città.
Onorificenze
— Fraz. Ceretto - Busca (CN), 5 gennaio 1944 Cittadino onorario: Bruna Giuliano
Monumenti e luoghi di interesse
Il centro storico della città racchiude nelle sue vie le testimonianze di un passato da non sottovalutare: partendo dalla via centrale parzialmente porticata (Via Umberto I) si arriva in piazza XX Settembre (chiamata anche "Piazza della Rossa") alla chiesa della SS. Trinità (conosciuta come "La Rossa"). Al suo interno è custodito un sacello dedicato alla "Madonnina" che, secondo la tradizione popolare, liberò la città dalla pestilenza nel 1745. Grandi architetti come Francesco Gallo (artefice della cupola del santuario di Vicoforte a Mondovì) hanno lavorato in Busca: la chiesa della Santissima Annunziata (chiamata anche "La Bianca") ad esempio è un capolavoro di architettura barocca piemontese con pianta a croce greca; il Gallo lavorò anche nella parrocchiale di Maria Vergine Assunta tra il 1717 ed il 1728. Nelle sue vicinanze si può ancora notare la porta dell'antica cinta muraria, con arco in pietra squadrata.
Nei dintorni, in direzione di Villafalletto sorge l'antica Cappella di San Sebastiano in stile tardo romanico e gotico. Al suo interno si possono ammirare affreschi quattrocenteschi. In direzione di Rossana sorge la cappella di Santo Stefano. In direzione di Saluzzo si arriva al castello del Roccolo, disegnato da Roberto D'Azeglio in stile gotico - moresco. Poco prima di Costigliole Saluzzo, sulle pendici collinari, si trova la Cappella di San Martino, triabsidata, con una facciata romanica in pietre squadrate, portale con lunetta affrescata e finestra sovrastante a bifora.
Architetture religiose
- la Chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta conserva la pala di San Vitale, eseguita nel 1729 da Giovan Francesco Gaggini da Bissone.
- la chiesa della Santissima Trinità, detta la Rossa
- la chiesa della Santissima Annunziata, detta la Bianca
- la chiesa di Santo Stefano
- la cappella di San Sebastiano
- la cappella di San Martino
- la Cappella della Madonna del Campanile
- la Chiesa parrocchiale Santa Maria Maddalena di Castelletto: parroco don Franco Garro
- la Chiesa parrocchiale di San Chiaffredo: parroco don Roberto Bruna
- la Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine Assunta di Bosco: parroco don Pietro Salomone
Castelli
- Castello del Roccolo - Posto in zona collinare, è situato alle spalle dell'abitato. Fu edificato a partire dal 1831 dal marchese Roberto Tapparelli D'Azeglio, fratello del più celebre Massimo. È inserito in un parco plurisecolare di circa 500.000 metri quadri nel quale, per un particolare microclima cresce l'olivo, pianta abitualmente non coltivata in queste zone. Il maniero - che fa parte del sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte - è di stile neo-gotico ed ha tre torri di imponenti dimensioni.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Eventi
- Feste patronali di San Luigi (prima domenica di luglio) e la Madonnina (prima domenica di agosto)
- Carnevale con le maschere Micon e Miconeta.
Economia
A partire dal dopoguerra si sono verificate trasformazioni nell'ambito dello sfruttamento economico delle risorse di questa terra. Accanto all'agricoltura e all'allevamento tradizionali, è stata potenziata la coltivazione di alberi da frutto, che hanno trovato nella zona di Busca un ambiente funzionale al loro sviluppo. Inoltre non bisogna trascurare il settore artigianale, rappresentato in Busca da aziende e piccole fabbriche tipografiche, laboratori per la produzione di ceramiche e di materiale edile.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Gemellaggi
Busca è gemellata con le seguenti città:
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Comunità montana Valli Grana e Maira- Amministrazione - Statuto, su vallemaira.cn.it.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.