Sonata per pianoforte n. 14 (Beethoven)
La sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore (denominata dal compositore "Sonata Quasi una fantasia"), più comunemente nota sotto il nome di "Chiaro di luna" (Mondscheinsonate in tedesco), è l'op. 27 n. 2 del catalogo di Ludwig van Beethoven, e venne completata nel 1801.[1] Beethoven dedicò quest'opera alla sua alunna prediletta, la diciassettenne[1] Contessa Giulietta Guicciardi[1], di cui egli era (o era stato) innamorato.[1]
È una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo, ed è ampiamente riconosciuta come una delle più importanti opere del periodo classico. Il maestro aggiunse la scritta Quasi una Fantasia perché la struttura non rispecchia quella tradizionale di una sonata, che solitamente consta di quattro movimenti: un allegro (spesso in forma sonata), un adagio, un minuetto o uno scherzo e un altro allegro finale (frequentemente un rondò). Il primo movimento sembra invece omesso da quest'opera, ed è probabilmente questo il motivo per cui Beethoven la denominò Quasi una Fantasia: per indicarne il suo carattere libero e originale.
Struttura
I movimenti che compongono quest'opera sono:
- Adagio sostenuto
- Allegretto (in Re bemolle maggiore)
- Presto agitato
Pur non essendo indicato come tale, il secondo movimento è in forma di minuetto. Il "Presto agitato" invece è strutturato in forma sonata.
Il titolo "Chiaro di luna" non fu invenzione di Beethoven, che difficilmente dava titoli alle proprie opere, ma fu introdotto in età romantica dal compositore tedesco Ludwig Rellstab (probabilmente nel 1832 o 1836), perché vedeva nel primo movimento, - l'Adagio sostenuto - la descrizione di un idilliaco panorama notturno schiarito dalla luna (in particolare egli si riferiva ad un paesaggio reale, il lago dei Quattro Cantoni[1], anche se è discussa la veridicità delle sue affermazioni). Da allora la denominazione fu assunta come nome ufficiale della composizione. Tra alcuni schizzi, databili intorno ai primissimi anni dell'Ottocento, sono state trovate delle trascrizioni di alcune battute che compongono l'episodio della morte del Commendatore nel Don Giovanni di Mozart (Terzetto Don Giovanni-Leporello-Commendatore: «Ah, soccorso!... son tradito») che mostra una certa somiglianza con il movimento di terzine che percorre l'intero primo tempo.
In quest'opera, su un accompagnamento argentino quasi in filigrana, si leva un tema quieto ma deciso; poi incalza con un delicato andamento che s'innalza e ridiscende, per concludere con la stessa atmosfera meditativa nella quale era iniziato, rievocando forse l'atteggiamento di amara dolcezza con cui il compositore sembrava accettare il suo destino.
Curiosità
- Il brano Because dei Beatles, presente nel loro album Abbey Road, si basa su un accompagnamento pianistico arpeggiato (sul quale si innestano le voci, eseguendo in coro il tema della canzone), per la cui composizione John Lennon ha espressamente dichiarato di essersi ispirato alla Sonata di Beethoven.
- Il gruppo americano Trans-Siberian Orchestra ha reinterpretato la Sonata in numerosi suoi brani, in particolare nell'album Beethoven's Last Night che è dedicato proprio al compositore.
- La Sonata n. 14 "Al chiaro di luna" è presente nella colonna sonora di numerosi film, tra cui Misery non deve morire, Confessioni di una mente pericolosa, Psycho II, Soffio, K-19, Elephant e Il pianista.
- La Sonata è anche presente nella puntata 11 della prima stagione del cartone animato "Detective Conan", "Il Caso della Sonata al Chiaro di Luna".
- Nel videogioco Resident Evil una versione semplificata di "al chiaro di luna" è stata usata per risolvere un enigma con il personaggio femminile Jill Valentine.
- È parte della colonna sonora dell'anime "Nodame cantabile".
- Il monologo di Jack lo squartatore nel filmato iniziale del videogioco Shadow Man è accompagnato dalla Sonata. Inoltre, nel livello in cui egli è presente come boss, la musica di sottofondo è la Sonata riprodotta al contrario.
- Nella fiction [[Ris Roma 2 - Delitti imperfetti) una versione modificata di "al chiaro di luna" è stata usata per la Banda del Lupo.
Bibliografia
- Giovanni Guanti, Invito all'ascolto di Beethoven, Mursia, Milano 1995, ISBN 88-425-1647-3
- I Grandi Compositori, Guida all'ascolto, ITP B 400 01 002.
Discografia
- Yves Nat, Les Discophiles Francais KLDC 11/ RCA Italiana
- Claudio Arrau, Philips
- Arthur Rubinstein, RCA
- Vladimir Horowitz, Columbia
- Rudolf Serkin, CBS
- Wilhelm Kempff, DGG
- Glenn Gould, Sony BMG 1968
- Radu Lupu, Darp 1997
- Daniel Barenboim, Ermitage CD 1996
- Dubravka Tomšič, DeAgostini I grandi maestri della musica classica-Beethoven 1996
- Walter Gieseking, Columbia
- Ludwig Hoffmann, Sommerset
- Orazio Frugoni, VOX
- Maurizio Pollini, Deutsche Grammophon
- Andrea Lucchesini, EMI
- Nazzareno Carusi, EMI Classics 2008
- András Schiff, ECM 2008
Note
- ^ a b c d e (1988)Album Notes per Piano Sonatas Nos. 8, 14 and 23 eseguita da Jenő Jandó. Naxos Records (8550045). Errore nelle note: Tag
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Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Audio
- (EN) Ascolta la sonata sul sito Pianosociety.com
- (EN) Interpretazione di Peter Johnston
- (EN) Interpretazione di Paul Pitman
Spartiti
- (EN) Spartiti liberi di Sonata per pianoforte n. 14 (Beethoven), in International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Spartito della sonata su Musopen.com
- (EN) Indiana University School of Music