Bohemian Rhapsody
Bohemian Rhapsody (tradotto Rapsodia Boema) è una canzone rock della band britannica Queen. Fu scritta dal cantante Freddie Mercury per il quarto album studio del gruppo, A Night at the Opera del 1975. È celebre per la sua particolare struttura musicale: infatti, a differenza del classico brano dei Queen, qui non è presente alcun ritornello, ma si hanno diverse parti principali - un'introduzione cantata a cappella, un segmento in stile ballata che termina con un assolo di chitarra, un passaggio d'opera, e una sezione di hard rock.
Bohemian Rhapsody singolo discografico | |
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Artista | Queen |
Pubblicazione | 31 ottobre 1975 |
Durata | 5 min : 56 s[1] |
Album di provenienza | A Night at the Opera |
Genere | Rock progressivo[2] Glam rock[1][2] Hard rock[1][2] Art rock[1] Arena rock[1] Album-oriented rock[1] Opera rock |
Etichetta | EMI (1975) E. R. (1975) Parlophone (1991) H. R. (1992) |
Produttore | R. T. B. Queen |
Note | |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | 1 |
Dischi di platino | 3 |
Queen - cronologia | |
Singolo precedente Singolo successivo
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Quando fu estratta come primo singolo discografico dall'album A Night at the Opera il 31 ottobre del 1975, Bohemian Rhapsody ottenne subito un enorme successo, rimanendo al vertice della UK Singles Chart per ben nove settimane e arrivando a vendere più di un milione di copie nel gennaio del 1976[3]. Raggiunse nuovamente la prima posizione verso la fine del 1991, dopo la morte di Freddie Mercury, restandovi stavolta per cinque settimane. Grazie a questi ottimi risultati, risulta essere il terzo singolo più venduto di sempre nel Regno Unito[4].
L'uscita del singolo fu accompagnata da un videoclip promozionale, ancora oggi ritenuto tra i più famosi e importanti tra quelli realizzati nel suo genere[5]. Questo fu tra i primi video ad essere stato messo in onda nei circuiti televisivi, e contribuì a creare un nuovo linguaggio visivo nel mondo della musica[6]. Nel 2004, inoltre, il noto magazine statunitense Rolling Stone ha collocato il brano al 163º posto della sua lista delle 500 migliori canzoni.
Storia e registrazione
Freddie Mercury scrisse la maggior parte di Bohemian Rhapsody nella sua casa situata a Kensington, ad ovest di Londra, nei primi mesi del 1975[7]. Il produttore della canzone, Roy Thomas Baker, raccontò come Mercury, dopo avergli suonato la sezione iniziale di ballata al pianoforte, si fermò e disse: "E questa è la parte dove arriva l'opera!". Lo stesso giorno, i due andarono a cena insieme, e fu in quest'occasione che Freddie chiese seriamente se avesse potuto scrivere un brano dalla struttura diversa dal solito[8]. Il chitarrista Brian May ha affermato come la band, compresi quindi anche il bassista John Deacon e il batterista Roger Taylor, abbia subito accolto positivamente l'idea di Mercury, ritenendola intrigante e originale[8]. In molti si sono interrogati sul reale significato del titolo del brano; in realtà, il nome "Bohemian Rhapsody" evoca la particolare struttura musicale della canzone stessa, considerata non convenzionale (la rapsodia). Le registrazioni del brano iniziarono al Rockfield Studio 1, vicino Monmouth in Galles, il 24 agosto 1975, dopo tre settimane di prova a Herefordshire[9]. Le sessioni richiesero sei settimane di lavoro, ma alla fine il risultato fu assai soddisfacente per tutti, dal momento che il brano fu curato nei più minimi dettagli (d'altronde l'album A Night at the Opera risultò tra i più costosi di sempre nella storia della musica)[10][11]. In alcune parti, le voci dei Queen furono sovraregistrate diverse volte, pare addirittura per un totale di circa 180 parti vocali[10], cosa davvero incredibile per quei tempi; pare che gli stessi studi non fossero in possesso di nastri capaci di contenere tutte le registrazioni necessarie per l'incisione del brano, e quindi si fu costretti a sperimentare un nuovo tipo di sostegno, in cui si dovettero tagliare e incollare manualmente più sezioni, appunto, di nastri[12].
Il brano ebbe molte difficoltà ad essere pubblicato come singolo (e ad essere trasmesso in radio) a causa della durata di quasi 6 minuti, un tempo improponibile per un singolo rock dell'epoca. La svolta si ebbe quando Kenny Everett, un dj amico di Mercury, riuscì a farsi dare una copia del brano, sotto la promessa di non trasmetterlo via radio. In realtà Mercury sapeva bene che il dj non avrebbe tenuto fede alle promesse e cercando proprio di fare pubblicità al brano glielo diede. Everett iniziò a trasmetterlo di continuo, arrivando anche a toccare le quattordici volte in un giorno. Il successo fu tale che la casa discografica fu "costretta" a pubblicare il singolo, che arrivò a vincere il disco di platino e rimase per nove settimane al primo posto della classifica inglese.
Struttura
La struttura di questa canzone può considerarsi la maturità di una sperimentazione già cominciata da Mercury con le canzoni My Fairy King, Liar e The March of the Black Queen. La canzone infatti presenta sei parti, caratterizzate da generi completamente diversi tra loro, miscelate con grande maestria.
Le sei parti sono: introduzione a cappella, ballata, assolo di chitarra, Opera, Hard Rock e di nuovo una struttura a ballata finale.
Introduzione (0:00-0:48)
La canzone comincia con una composizione di quattro armonie, e parte un'introduzione a cappella in Si bemolle maggiore, grazie ad una registrazione multitraccia della sola voce di Mercury. Il testo della canzone si domanda se la vita è reale ("real") o solo fantasia ("just fantasy"), prima di concludere dicendo che non vi può essere fuga dalla realtà ("escape from reality").
Dopo 15 secondi comincia il pianoforte, e la voce di Mercury si alterna con altre parti vocali. Il narratore si presenta come un povero ragazzo ("just a poor boy"), ma dichiara di non aver bisogno di comprensione ("I need no sympathy"), perché è un uno a cui va bene tutto ("easy come, easy go").
La fine di questa sezione è caratterizzata da bassi e dall'ingresso di un vamp, cioè da una ripetizione di suoni o parti vocali.
Ballata e assolo di chitarra (0:48-3:04)
Il pianoforte continua le ripetizioni citate sopra, entra in scena il basso di Deacon e la voce di Mercury diventa appassionata. Il narratore spiega alla madre che ha appena ucciso un uomo ("just killed a man"), dopo avergli puntato una pistola alla testa ("put a gun against his head") e in questo modo ha buttato via la propria vita. La batteria di Taylor entra (1:19), col ritmo 1-1-2 di We Will Rock You in forma di ballata, e il narratore fa la seconda delle sue invocazioni alla madre, spiegandole che non aveva intenzione di farla piangere ("didn't mean to make you cry"), e la sollecita ad andare avanti come se nulla fosse davvero importante ("carry on, carry on, as if nothing really matter").
Nella seconda strofa, il narratore si sente stanco e abbattuto, e qui entra la Red Special di Brian May a mimare la gamma alta del pianoforte (1:50), e a mandare brividi lungo la schiena ("send shivers down my spine", riferita a quella del narratore cioè a Freddie), grattando le corde della chitarra al di là del ponte. Il narratore dà quindi addio al mondo, dicendo che vuole affrontare la verità ("face the truth"). Ammette di non voler morire ("don't wanna die"), ed impreca dicendo che certe volte vorrebbe non essere nato affatto ("I sometimes wish I'd never been born at all"). Infine, una nuova discesa cromatica porta ad una nuova modulazione di tonalità.
Opera (3:04-4:08)
Questa è sicuramente la parte più speciale della canzone: infatti le voci dei membri della band si alternano continuamente creando un ottimo effetto unito al suono del pianoforte, del basso e della batteria. Il suono è appena accentuato dalle note di un pianoforte. Dopo la morte del narratore, entità sovrannaturali (riconducibili ad angeli e demoni) lo vedono avvicinarsi al loro cospetto ("I see a little silhouette of a man"), e discutono sul modo migliore di accoglierlo ("Scaramouche, scaramouche, will you do the fandango? Thunderbolts and lighting, very very frightening me!"). Il narratore si presenta ("I'm just a poor boy, and nobody loves me"), e mentre chiede cosa gli succederà ("Will you let me go?"), i due gruppi dibattono sul suo destino ("Bismillah! No! We will not let you go!", dichiara il coro dei demoni; "Let him go", suggerisce invece quello degli angeli). La parte successiva è, da un punto di vista testuale, più complessa, perché al narratore viene concessa la possibilità di tornare nel mondo terreno, ma prima lo fanno diventare un demone, annunciandogli che è riservato per lui un posto accanto a Belzebù ("Mamma mia, let me go! Beelzebub has a devil put aside for me", cantata dal coro demoniaco: il fatto che il coro si riferisca a "me", lascia intendere che il narratore sia diventato un tutt'uno con loro).
Hard rock (4:08-4:52)
Poco dopo un breve preludio alla batteria col classico rullo di tamburi inizia la parte hard rock vera e propria, la quale si apre con un giro in Mi bemolle suonato da May, successivamente al quale entra la voce di Mercury, sbottando "Credi di potermi lapidare e sputarmi nell'occhio?" ("So you think you can stone me and spit in my eye?") e ancora "Credi di potermi prima amare e poi lasciarmi a morire?" ("So you think you can love me and leave me to die?") , e quindi invita il suo interlocutore ad andarsene ("Just gotta get out"). Dopodiché si passa ad una parte strumentale nelle quali May esegue diverse scale maggiori. Al (4:55) si ha quasi una chiusura del brano con Mercury al pianoforte, ma ecco che di nuovo parte un assolo alla chitarra, che porterà alla vera e propria conclusione con la celeberrima frase "Nothing really matters". Il video musicale si chiude con i volti dei membri della band che si ritirano dalla scena e Mercury che, quasi ad esorcizzare i sentimenti espressi nell'intero brano, prende atto che il destino ignoto ci trascina senza una plausibile destinazione, "in ogni direzione in cui il vento soffi" ("Any way the wind blows").
Premi e riconoscimenti
- Nel 1977, due anni dopo essere stata pubblicata, è stata nominata "il miglior singolo degli ultimi 25 anni".
- Nel 2000 in un sondaggio di Channel 4 "The Best 100 Number 1s" è arrivata seconda dopo Imagine di John Lennon.
- Nel 2000, Bohemian Rhapsody è stata eletta nel Regno Unito canzone del secolo.
- Nel 2002 da un sondaggio del Guinness World Records la canzone è stata votata la più bella di sempre.
- Nel 2004 la canzone è entrata nella Grammy Hall of Fame.
- Nel programma di MTV "the greatest 100 songs of all times" la canzone è stata proclamata la più bella nella storia della musica.
- La canzone è l'unica nella storia ad aver raggiunto per due volte il #1 nella classifica inglese di vendite prima nel 1975 e poi nel 1992, dopo la morte di Mercury, anche grazie alla celebre scena del film "Fusi di testa" (1992).
- Bohemian Rhapsody è anche il 3º singolo più venduto della storia in Inghilterra ed il 2º più trasmesso dalle radio inglesi.
- Nel 2007 la canzone è stata proclamata la più bella nella storia del rock insieme a Stairway to Heaven dei Led Zeppelin.
- Nel 2008 in un sondaggio del sito votenumber1.com la canzone è stata votata la più bella di sempre da milioni di persone da più di 40 paesi.
Lato B
Il singolo si presentò accompagnato nel lato B da I'm in Love with My Car. Cantata da Roger Taylor e suonata live, in versione ridotta, fino ai primi anni ottanta, finì per essere ripresa interamente nell'ultimo tour dei Queen con Paul Rodgers nel 2005; la canzone parla dell'amore di Roger Taylor verso i bolidi a 4 ruote.
In concerto
Questa canzone è stata da sempre suonata dai Queen nel corso dei concerti, con una particolarità: la parte vocale operistica è registrata, e non cantata live a causa di un'ovvia impossibilità di riprodurre le voci. Per questo motivo nei concerti anteriori al 1977 la canzone veniva divisa in due parti che venivano eseguite separatamente all'interno di un medley, celebre quello del 1976 all'Hyde Park che oltre a Bohemian Rhapsody conteneva Killer Queen e The March of the Black Queen. Al Live Aid del 1985 fu cantata solamente la prima strofa, conclusa con l'assolo di chitarra elettrica di Brian May, in quanto i performers del Live Aid avevano uno stretto divieto di utilizzare materiale registrato per le loro performances. Al Freddie Mercury Tribute Concert è stata eseguita nella prima parte da Elton John e nella seconda da Axl Rose, cantante dei Guns N' Roses.
Video
Il videoclip di Bohemian Rhapsody è tra i primi a scopo promozionale della storia della musica[6] (il primo in assoluto fu realizzato dagli ABBA nel 1974 per il brano Waterloo, diretto da Lasse Hallström, ma in effetti videoclip promozionali erano girati già dai Beatles a metà degli anni sessanta). Da quel momento in poi, è diventata prassi normale per le case discografiche produrre video musicali per promuovere le canzoni dei loro artisti.
Il video si apre con i quattro membri della band nel buio che cantano la intro del brano. Le luci sono puntate verso i volti dei membri. Tale composizione richiama la foto di copertina di Mick Rock per il loro secondo album Queen II. La fonte di ispirazione per quella foto è stata una fotografia dell'attrice Marlene Dietrich. Il video poi sfuma riprendendo i membri della band che suonano. Nella sezione operistica del video, la scena ritorna al "Queen II", dopodiché svolgono ancora una volta la parte hard rock sul palco. Negli ultimi secondi del video Roger Taylor è rappresentato a torso nudo, che colpisce un gong, riprendendo il marchio della Rank Organisation, familiare nel Regno Unito per essere l'azienda che produce e distribuisce molte delle produzioni cinematografiche britanniche.
Tutti gli effetti speciali sono stati realizzati durante la registrazione, piuttosto che di editing. L'effetto visivo del volto di Mercury (nel corso dell'eco "Go") è stato realizzato puntando la fotocamera su un monitor, dando un feedback visivo, un bagliore simile a un feedback acustico. L'illusione a nido d'ape è stata creata utilizzando una lente di forma. Il videoclip è stato spedito alla BBC non appena è stato completato e trasmesso per la prima volta da Top of the Pops nel novembre del 1975. Dopo un paio di settimane alla numero uno, è stato realizzato un video alternativo: la differenza più evidente sono le fiamme presenti nell'introduzione e le numerose angolazioni di ripresa alternative.
Rilascio
Bohemian Rhapsody fu lanciato il 31 ottobre 1975, e rimase al numero 1 delle classifiche di vendita per 50 settimane in Gran Bretagna e 56 settimane negli Stati Uniti.
Formazione
- Freddie Mercury - voce principale, pianoforte
- Brian May - voce secondaria, chitarra
- Roger Taylor - voce secondaria, batteria
- John Deacon - basso
Cover
- Nel 1996, il duo statunitense The Braids registrò una cover in stile r'n'b di Bohemian Rhapsody, per la colonna sonora del film High School High.
- Wang Fei, durante la sua tourné del 1998 in Giappone e a Hong Kong, la incluse come unica canzone in inglese (a differenza del resto della scaletta cantata in cantonese, giapponese e cinese), cantandola con accompagnamento di orchestra e coro.
- Nel 1987, i Bad News, rock band comica apparsa per la prima volta nel programma televisivo The Comic Strip Presents..., pubblicano il loro primo album, prodotto dallo stesso Brian May. Il disco è una parodia del Glam Rock in genere, e contiene una reinterpretazione dissacratoria di Bohemian Rhapsody, da cui è stato tratto anche un video diretto da Adrian Edmonson, il leader della band.
- Nel 2009 i Muppets hanno registrato una versione leggermente rivisitata di Bohemian Rhapsody. Il video è stato pubblicato su internet il 25 novembre, il giorno dopo il 18º anniversario della morte di Freddie Mercury.[13]
- Nel 2010 nell'episodio finale della prima stagione del telefilm Glee, viene realizzata una reinterpretazione della canzone dai Vocal Adrenaline (gruppo rivale rispetto a quello dei protagonisti della serie) che, nel telefilm, vince le regionali. Cantante solista dei Vocal Adrenaline è Jesse St. James, interpretato dal celebre attore di musical Jonathan Groff.
- Il soprano spagnolo Montserrat Caballé (con la quale Freddie aveva già inciso un album) ed il cantante Bruce Dickinson (famoso per la sua militanza negli Iron Maiden) hanno inciso una reinterpretazione della canzone.
Altri riferimenti nell'intrattenimento
- Nel film Fusi di Testa (1992) c'è un celebre spezzone girato in automobile in cui i protagonisti ascoltano a tutto volume e cantano Bohemian Rhapsody.
- Nel manga Le bizzarre avventure di JoJo, Bohemian Rhapsody è il nome di uno stand presente nella sesta serie, "Stone Ocean".
- Nel videogioco Guitar Hero: Warriors of Rock compare nella tracklist delle canzoni disponibili e figura come la più difficile in assoluto per quanto riguarda il canto
- Nel film Palle in canna (National Lampoon's Loaded Weapon 1) (1993) c'è un celebre spezzone girato in automobile in cui i protagonisti ascoltano a tutto volume e cantano Bohemian Rhapsody.
Note
- ^ a b c d e f (EN) Bohemian Rhapsody, su AllMusic, All Media Network.
- ^ a b c (EN) Bohemian Rhapsody, su sheetmusicplus.com, Sheet Music Plus. URL consultato il 6 giugno 2011.
- ^ Hodkinson, 2004, pag. 194
- ^ Corn, 2005, pag. 24
- ^ Heatley, 2008, pag. 109
- ^ a b http://www.corriere.it/spettacoli/07_ottobre_08/classifica_videoclip.shtml
- ^ BBC, 2004
- ^ a b Chiu, 2005
- ^ [1]
- ^ a b Hodkinson, 2004, pag. 192
- ^ Acoustic Sounds - A Night at the Opera
- ^ Cunningham, 1995
- ^ http://www.youtube.com/watch?v=tgbNymZ7vqY
Bibliografia
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- Rob Pope, The English studies book: an introduction to language, literature and culture, Routledge, 2002, ISBN 0-415-25709-3.
- John Corn, Britain Since 1948, Folens Publishers, 2005, ISBN 1-843-03985-0.
- Michael Heatley, Massive Music Moments, Collins & Brown, 2008, ISBN 1-843-40493-1.
- Directed by Carl Johnston, The Story of Bohemian Rhapsody, BBC, , 4 December 2004.
- Judith Peraino, Listening to the Sirens: Musical Technologies of Queer Identity from Homer to Hedwig, University of California Press, 2005, ISBN 0-520-21587-7.
- David Chiu, Unconventional Queen Hit Still Rocks After 30 Years, in The New York Times, 27 dicembre 2005. URL consultato il 12 aprile 2010.
- Nick Allen, Muppets' Bohemian Rhapsody takes YouTube by storm, in The Daily Telegraph, 3 dicembre 2009. URL consultato il 10 aprile 2010.
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