Entacapone
L'entacapone è un farmaco utilizzato nel trattamento del morbo di Parkinson in grado di inibire l'attività delle catecol-metil-transferasi (o COMT).
Farmacocinetica
L'entacapone ha una bassa biodisponibilità per dispensazione orale; inoltre, a causa della brevissima emivita, si rende necessaria una plurisomministrazione giornaliera.[1]
Farmacodinamica
L'entacapone inibisce le COMT, proteine che fanno parte di un sistema enzimatico responsabile della degradazione delle catecolamine; in questo modo il farmaco è in grado di ostacolare la degradazione periferica della L-dopa, aumentandone l'emività e la concentrazione plasmatica, permettendo una stimolazione dopaminergica più intensa e duratura. Inoltre, diminuendo le fluttuazioni plasmatiche della L-dopa, l'utilizzo di entacapone consente di limitare i fenomeni discinetici.
Effetti avversi
Gli effetti collaterali più frequenti sono:[2]
Note
- ^ Compresse da 200 mg, 10 volte/DIE
- ^ Comtan - European Medicine Agency - Riassunto caratteristiche dell'Entacapone (PDF), su ema.europa.eu. URL consultato il 2 luglio 2010.
Voci correlate
Bibliografia
- C. Loeb, E. Favale, Neurologia di Fazio Loeb, Roma, Società Editrice Universo, 2003, ISBN 88-87753-73-3.
- Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3911-1.
- Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
- British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.