Governo Monti

61º esecutivo della Repubblica Italiana
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Template:Elezione Legislatura Template:Governo Repubblica Italiana Il Governo Monti è il sessantunesimo governo della Repubblica italiana, il secondo della XVI Legislatura. Il governo è stato nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 16 novembre 2011 in seguito alle dimissioni di Silvio Berlusconi del 12 novembre.

Monti è considerato da alcuni osservatori un "tecnico",[1] non avendo egli mai fatto parte del parlamento italiano prima del 9 novembre 2011, quando è stato nominato senatore a vita dallo stesso Napolitano.[2] Secondo altri osservatori le prestigiose esperienze acquisite prima nella Commissione Santer, nel ruolo di Commissario europeo per il Mercato Interno ed i Servizi (1995-1999) e poi nella Commissione Prodi, come Commissario europeo per la concorrenza (1999-2004), lo rendono un politico a tutti gli effetti.[3][4]

Tuttavia il Governo Monti viene giudicato un governo tecnico d'emergenza dalla stampa internazionale.[5][6][7][8][9] Il nuovo Presidente del Consiglio, durante il primo discorso al Senato, ha definito il suo un "governo di impegno nazionale".[10][11][12]

Il Governo ha ottenuto la fiducia al Senato il 17 novembre 2011 con 281 sì, 25 no e nessun astenuto[13] e alla Camera il 18 novembre 2011 con 556 sì, 61 no e nessun astenuto.[14]

Composizione

 
Il Governo Monti con Giorgio Napolitano il giorno del giuramento.

La composizione del Consiglio dei Ministri è stata comunicata da Mario Monti il 16 novembre 2011, contestualmente all'accettazione dell'incarico affidatogli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 13 novembre 2011.

Esso consta di 18 ministeri, di cui 13 con portafoglio e 5 senza portafoglio. I ministri sono diciassette, dal momento che Monti ha mantenuto l'interim al Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, detiene l'interim del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.[15] In particolare, quattordici sono uomini e tre sono donne (queste ultime alla guida di dicasteri chiave: Interno, Giustizia e Lavoro). Nove ministri provengono dal Nord Italia (sei dalla Lombardia, uno dalla Liguria ed uno dal Piemonte e uno dall'Emilia-Romagna) e tre dal Italia Meridionale\Sud Italia, mentre i restanti cinque sono romani. L'età media del governo è poco superiore ai 63 anni.

Nella compagine governativa sono presenti sette professori universitari, cinque dottori generici, un avvocato, un professore-avvocato, un banchiere (Corrado Passera), un giurista, un prefetto (Anna Maria Cancellieri) e un ammiraglio (Giampaolo Di Paola), ma nessun politico di professione.[16] Di Paola, presidente del Comitato militare della NATO[17] ed ex-Capo di stato maggiore della difesa (2004-2008),[18] è il secondo militare ad aver ricevuto l'incarico di guidare il ministero della Difesa nella storia della Repubblica[19] (la prima volta è stata nel 1995, quando il generale Domenico Corcione entrò a far parte del Governo Dini).[20][21]

Per la prima volta nella storia della Repubblica una donna (Paola Severino) presiede il ministero della Giustizia,[22] mentre prima d'ora gli incarichi di Ministro degli Interni e di Ministro del Lavoro erano già stati ricoperti da donne (rispettivamente Rosa Russo Iervolino nel 1998-1999[23] e Tina Anselmi nel 1976-1978).[24]

Mario Monti

Segretario del Consiglio dei Ministri

Antonio Catricalà, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio

Ministri senza portafoglio

Ministro Dino Piero Giarda
Ministro Piero Gnudi
Ministro Fabrizio Barca
Ministro Andrea Riccardi
Ministro Enzo Moavero Milanesi

Ministeri

Ministro Giulio Terzi di Sant'Agata
Ministro Anna Maria Cancellieri
Ministro Giampaolo Di Paola
Ministro Paola Severino
Ministro Mario Monti
Ministro Corrado Passera
Ministro Mario Catania
Ministro Elsa Fornero
Ministro Renato Balduzzi
Ministro Corrado Clini
Ministro Francesco Profumo
Ministro Lorenzo Ornaghi

Cronologia

  • 8 novembre 2011. Al secondo tentativo, la Camera dei Deputati approva il rendiconto generale dello Stato con 308 voti favorevoli, che non rappresentano la maggioranza dei deputati (le opposizioni, presenti in aula per garantire il numero legale, non hanno preso parte al voto). In serata, dopo un colloquio tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quest'ultimo annuncia in un comunicato che il Presidente del Consiglio rimetterà il mandato al Capo dello Stato dopo l'approvazione della legge di stabilità.[25]
  • 9 novembre 2011. Mentre lo spread (ITAGER10) tra i tassi sui BTP decennali emessi dal Governo italiano e quelli dei corrispettivi titoli tedeschi (detti Bund) aumenta fino a toccare 575 punti base, con i tassi d'interesse superiori al 7%,[26] il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nomina il professor Mario Monti senatore a vita. La nomina viene largamente interpretata come un segnale alle forze politiche e ai mercati finanziari internazionali.[27]
  • 12 novembre 2011: la Camera approva i disegni di legge, già approvati dal Senato, contenenti le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2012), il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e il bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014.[28] In serata, il presidente del Consiglio Berlusconi si reca al Quirinale e rassegna le dimissioni.[29]
  • 13 novembre 2011. Il presidente della Repubblica avvia le consultazioni con i presidenti di Camera e Senato e le forze politiche,[30] per affidare in serata l'incarico al professor Mario Monti, che accetta come da prassi con riserva[31] e apre la fase di consultazioni con i gruppi parlamentari, le parti sociali, gli enti locali e con lo stesso presidente della Repubblica.[32]
  • 16 novembre 2011. Mario Monti scioglie la riserva e annuncia la lista dei ministri. Nel corso della conferenza stampa, lo stesso Monti dichiara di aver deciso di non includere personalità politiche nella lista, per non suscitare conflittualità tra i partiti, di opposto orientamento politico, che si sono impegnati a votare in Parlamento la fiducia al nuovo Governo.[33] Il governo Monti presta quindi giuramento nella mani del Capo dello Stato presso il Quirinale.[34] Al giuramento non riescono a prendere parte il Ministro degli Esteri Terzi di Sant'Agata (ancora in Washington) e il Ministro della Difesa Amm. Di Paola in missione a Kabul, che giurano il giorno successivo.[35] Successivamente a Palazzo Chigi avviene il tradizionale passaggio di consegne con il presidente uscente, Berlusconi.[36]
  • 17 novembre 2011. Il premier Mario Monti si reca al Senato per la discussione del programma di governo e per chiedere che venga data al suo esecutivo la fiducia. Al termine della discussione, il Senato, votanti 306, con 281 voti a favore, 25 contrari e nessun astenuto, approva tre mozioni identiche ("udite le comunicazioni del Presidente, il Senato le approva", presentate da PdL, PD e Terzo Polo) su cui il Prof. Monti aveva posto la questione di fiducia.[13]
  • 18 novembre 2011. Il premier Mario Monti si reca alla Camera per la discussione del programma di governo chiedendo la fiducia al suo esecutivo (su mozioni presentate da partiti PdL, PD, Terzo Polo, Idv). Al termine della seduta, il governo ottiene la fiducia con 556 voti favorevoli e 61 voti contrari su 617 votanti.[14]

Note

  1. ^ Massimo Falcioni, Monti, premier "tecnico", debutta al Senato con un forte discorso "politico", su polisblog.it, Polisblog, 17 novembre 2001. URL consultato il 18 novembre 2011.
  2. ^ Il Presidente Napolitano ha nominato Senatore a vita il prof. Mario Monti, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 9 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  3. ^ (EN) Regional Advisory Group: Europe, su imf.org, Fondo Monetario Internazionale. URL consultato il 18 novembre 2011.
  4. ^ Barbara Spinelli, La scommessa di un tecnico, in la Repubblica, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  5. ^ (EN) Technocrats and democracy: Have PhD, will govern, in The Economist, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  6. ^ (EN) Rachel Donadio, Elisabetta Povoledo, Facing Crisis, Technocrats Take Charge in Italy, in The New York Times, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  7. ^ (EN) Alessandra Galloni, Stephen Fidler, As Nations Bet on Technocrats, Odds Look Stiff, in The Wall Street Journal, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  8. ^ (EN) Monti unveils technocratic cabinet for Italy, in BBC News, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  9. ^ (EN) John Hooper, Mario Monti appoints technocrats to steer Italy out of economic crisis, in The Guardian, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  10. ^ Ici, pensioni, lavoro: Monti chiede "rigore, crescita e equità", in Rai News, 17 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  11. ^ Monti: interventi su lavoro, fisco e Ici, in Il Tempo, 17 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  12. ^ Fiducia al governo, 281 i sì al Senato. Monti: "Interventi su Ici, pensioni e giovani", in TGcom, 17 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  13. ^ a b Monti: fiducia in Senato con 281 sì. "Non siamo i poteri forti. Divisi falliremo", in Corriere della Sera, 17 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  14. ^ a b Monti, fiducia record alla Camera; il nuovo premier tra rigore e ironia, in la Repubblica, 18 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  15. ^ I Ministri, i Vice Ministri e i Sottosegretari del Governo Monti, su governo.it, Governo della Repubblica italiana. URL consultato il 18 novembre 2011.
  16. ^ Ecco la squadra di Mario Monti. Nessun politico, sette prof e tre donne, in Corriere della Sera, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  17. ^ (EN) Chairman of the Military Committee: Admiral Giampaolo Di Paola, su nato.int, Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord. URL consultato il 18 novembre 2011.
  18. ^ Ecco la squadra di Mario Monti: nessun politico, solo tecnici per il rilancio nazionale, in il Fatto Quotidiano, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  19. ^ Governo: per la seconda volta un militare a ministro della difesa, in AGI, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  20. ^ Alberto Chiara, Difesa, un ministro con le stellette, in Famiglia Cristiana, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  21. ^ La missione dell'ammiraglio Di Paola: ministro della Difesa, in Sky TG 24, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  22. ^ Paola Severino, la prima donna ministro della Giustizia, in l'Unità, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  23. ^ Anna Maria Cancellieri è il nuovo ministro dell'Interno, in Il Sole 24 ORE, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  24. ^ Passera super-ministro: sviluppo sostenibile e posti di lavoro, in Il Tempo, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  25. ^ Il Presidente Napolitano ha ricevuto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 8 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  26. ^ L'Italia spaventa i mercati: attacco ai Btp, spread schizza a 575, la Borsa crolla, in Il Messaggero, 9 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  27. ^ Napolitano nomina Monti senatore a vita, in Corriere della Sera, 9 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  28. ^ Dopo il Senato, anche la Camera approva i decreti di bilancio e stabilità, in la Repubblica, 12 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  29. ^ Alessia Manfredi, Silvio Berlusconi si è dimesso, la piazza in festa grida 'Buffone', in la Repubblica, 12 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  30. ^ Celestina Dominelli, Schifani a colloquio con Napolitano, iniziano le consultazioni al Quirinale, in Il Sole 24 ORE, 13 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  31. ^ Sergio Rame, Monti accetta l'incarico con riserva. Il Colle frena sul voto: non è il momento, in Il Giornale, 13 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  32. ^ Monti: «Un governo fino al 2013. Indispensabile l'appoggio dei partiti», in Corriere della Sera, 14 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  33. ^ Per Monti un governo senza politici: "Forti anche così, ora avanti di corsa". Passera super-ministro, tre le donne, in La Stampa, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  34. ^ Monti e i ministri giurano al Quirinale. Ora il primo esame in Parlamento, in la Repubblica, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  35. ^ Governo / Monti va al Quirinale per giuramento Di Paola e Terzi, in TM News, 17 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.
  36. ^ Governo: passaggio di consegne Berlusconi-Monti, in Adnkronos, 16 novembre 2011. URL consultato il 18 novembre 2011.

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