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Greco antico
Ἑλληνική
Parlato inGrecia, Cipro, Albania, Turchia, Italia
PeriodoIX-IV secolo a.C.
Parlanti
Classificaestinta
Altre informazioni
ScritturaLineare B, Alfabeto greco
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Greche
  Attiche
   Greco antico
Codici di classificazione
ISO 639-2grc
ISO 639-3grc (EN)
Glottologanci1242 (EN)
Estratto in lingua
Il Padre Nostro
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Traslitterazione
Pater hēmōn, ho en tois ouranois
hagiasthētō to onoma sou;
elthetō hē basileia sou;
genethetō to thelēma sou,
hōs en ouranōi, kai epi tēs gēs;
ton arton hēmōn ton epiousion dos hēmin sēmeron;
kai aphes hēmin ta opheilēmata hēmōn,
hōs kai hēmeis aphiemen tois opheiletais hēmōn;
kai mē eisenenkēs hēmas eis peirasmon,
alla rhusai hēmas apo tou ponērou.
Hoti sou estin hē basileia, kai hē dúnamis, kai hē doxa eis tous aiōnas;
Amēn.

Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - art. 1
Πᾶντες οὶ ἄνθροποι φύουσι ἐλεύθεροι καὶ ἴσοι βαρύτε καὶ δὶκε. Εχουσι τό λόγον καὶ tήν φρήνα καὶ οφἐιλουσι δρᾶν οὶ δε επὶ τούσ μἐν καθός τοισ ἀδελφοις.

Pàntes oi anthropoi fyùsi èleytheroi kaì isoi barýte' kaì dìke. Ècusi tò lògon kaì tēn frēna kaì ofèilusi drãn oi de epì tùs mèn kathòs tois àdelfois.

Il greco antico è lo stadio storico del processo evolutivo della lingua greca. Tale stadio dello sviluppo della lingua greca viene comunemente compreso tra il periodo arcaico (circa tra il IX secolo a.C. ed il VI secolo a.C.) ed il periodo classico (all'incirca fino al IV secolo a.C.)

Storia

 
L'incipit dell'Odissea in lingua greca antica
Storia della
lingua greca

(vedi anche: Lineare B, alfabeto greco)
Substrato preellenico
Proto-greco
Miceneo (1600–1100 a.C. circa)
Lingua omerica
Greco antico (800–330 a.C. circa)
dialetti:
eolico, arcado-cipriota, attico-ionico,
dorico, nord-occidentale (acheo, eleo), locrese, panfilio, siceliota

Koinè greca (330 a.C.–330 circa)
varianti:
greco giudaico

Greco bizantino (330–1453)
Greco moderno (dal 1453)
questione della lingua greca
(demotico e katharévousa)
dialetti del demotico:
cappadocico, cretese, cipriota,
greco di Cargese, ievanico, italiota (grecanico, grico), pontico, zaconico,
greco mariupolitano

  • Date tratte da D. B. Wallace, Greek Grammar Beyond the Basics: An Exegetical Syntax of the New Testament, Grand Rapids, 1997, pag. 12.

Il greco antico è preceduto, nel II millennio a.C. dal Miceneo ed è invece seguito dal greco ellenistico, definito Koiné (Κοινὴ) o greco biblico la cui evoluzione porterà al greco bizantino.

Il greco antico è stata una delle lingue più importanti nella storia della cultura dell'umanità: è stata la lingua di Omero ed è stata la lingua dei primi filosofi e dei primi scrittori dell'occidente.

Termini del greco antico sono stati utilizzati dai Romani e attraverso questi sono arrivati fino ai nostri giorni. La Nomenclatura binomiale, sebbene sia espressa in latino, attinge fortemente nel vocabolario del greco antico. Numerosi concetti, come quello di democrazia, sono nati in Grecia antica e sono pervenuti ai nostri giorni.

Il greco antico era, come il greco moderno che ne è la naturale evoluzione, una lingua indoeuropea le cui origini sono ancora oggi difficili da chiarire: le diverse tipologie di linguaggi greci che venivano parlati in Grecia, avevano una comune radice che i linguisti hanno definito Protogreco diffuso, prima della migrazione dorica, in area balcanica. Rintracciare un antenato precedente risulta, causa la mancanza di testi scritti, molto difficoltoso, ma sembra poter affermare una stretta comunione di radici del greco antico con la lingua armena, parlando così di un progenitore chiamato greco-armeno.

Si può pensare che il protogreco abbia perso la propria unità linguistica al tempo della invasione dorica a seguito della quale, in un periodo compreso all'incirca fra il 1200 ed 1000 a.C., si ha avuto lo sviluppo di numerose varianti di greco antico, ricordati come dialetti greci. Le prime attestazioni del greco antico compaiono circa nell'VIII secolo a.C. con lo sviluppo di un definito alfabeto.

La perdita dell'unità linguistica porta allo sviluppo di diverse varietà di greco che corrisponde alla suddivisione del popolo greco antico: Dorici, Eolico e Ionici, ognuno dei quali con uno specifico dialetto, con caratteristiche peculiari, ma talmente affini da essere intelligibili tra loro.

Ancora oggi il greco antico è studiato in alcune scuole secondarie occidentali, insieme al latino: esempi sono il liceo classico in Italia, l'Humanistisches Gymnasium in Germania e le grammar schools nel Regno Unito. In Italia in particolare, è studiato ogni anno dall'8-9 per cento[1][2][3] degli alunni delle scuole superiori (tutti gli iscritti nei licei classici), la quota più alta tra i Paesi occidentali. Sempre insieme al latino, il greco antico è anche materia di studio all'università, nelle facoltà di lettere classiche.

Dialetti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti greci.
File:AncientGreekDialects (Woodard) it with description.svg
Diffusione dei vari dialetti del greco antico

È possibile suddividere i dialetti del greco antico in 4 gruppi:

  • Gruppo occidentale:
  • Gruppo del Greco eolico:
    • Eolico asiatico
    • Tessaliano
    • Greco di Beozia
  • Greco ionico o Greco ionico-attico:
  • Arcadocipriota:

Dopo le conquiste di Alessandro Magno il greco antico si evolverà in una forma unitaria, definita koiné, dando origine ad un greco comune, largamente basato sul dialetto attico ma con importanti influenze provenienti dagli altri dialetti.

Morfologia

Il greco, come molte altre lingue indoeuropee, è una lingua inflessa. È fortemente arcaica nella conservazione delle forme dell'indoeuropeo. Nel greco antico i nomi (inclusi i nomi propri) hanno 5 casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo e vocativo), 3 generi (maschile, femminile e neutro) e 3 numerali (singolare, duale e plurale). I tempi hanno 4 modi (indicativo, imperativo, congiuntivo, e ottativo), 3 diatesi (attiva, media e passiva ), 3 persone (prima, seconda e terza) e tre numerali (singolare, duale e plurale).

Grafia e alfabeto

  Voce principale: Alfabeto greco.

L'alfabeto greco è formato da 24 lettere:

Nome Maiuscola Minuscola Pronuncia italiana
alfa Α α a
beta Β β b
gamma Γ γ g (dura)
delta Δ δ d
epsilon Ε ε e
zeta Ζ ζ z
eta Η η e
theta Θ θ th
iota Ι ι i
kappa Κ κ k
lambda Λ λ l
my Μ μ m
ny Ν ν n
csi Ξ ξ x
omicron Ο ο o
pi Π π p
ro Ρ ρ r
sigma Σ σ (ς in finale di parola) s
tau Τ τ t
ypsilon Υ υ ü (u in dittongo)
phi Φ φ ph
chi Χ χ ch
psi Ψ ψ ps
omega Ω ω o

Delle lettere, 7 sono vocali, ovvero α, ε, η, ι, ο, υ ω. Le lettere ε ed o erano originariamente di suono leggermente più breve rispetto alle corrispondenti η ed ω; oggi la differenza di pronuncia non è più rispettata.
Per quanto riguarda le consonanti esse possono essere, come in italiano, mute occlusive, nasali o liquide: le mute occlusive sono rispettivamente π (labiale sorda), β (labiale sonora), φ (labiale aspirata); τ (dentale sorda), δ (dentale sonora), θ (dentale aspirata); κ (velare sorda), γ (velare sonora), χ (velare aspirata). Le nasali, invece, sono μ (bilabiale) e ν (alveolare). Le liquide sono λ (linguale laterale), ρ (linguale vibrante). La sibilante è la σ.

Il greco si serve anche di due figure molto importanti: l'accento e lo spirito. A differenza del latino in greco ciascuna parola possiede un accento che può essere acuto o circonflesso; quando una parola ha un accento acuto sull'ultima sillaba (parola ossitona) e non è seguita da segni d'interpunzione questa parola cambia l'accento in grave. Mentre l'accento acuto può cadere sulle tre ultime sillabe di una parola, l'accento circonflesso solo su una delle ultime due sillabe della parola. Lo spirito, invece, è una figura che si trova in greco sulle parole inizianti per vocale (se la parola inizia per dittongo, lo spirito come l'accento va sul secondo elemento del dittongo) e può essere dolce o aspro: è dolce se non vi è aspirazione (in questo caso la forma dello spirito risulta identica a quella del nostro apostrofo), è aspro se vi è aspirazione (la forma risulta identica ad un apostrofo girato al contrario). L'unica consonante che presenta spirito iniziante di parola è la ῥ. Nel caso la vocale non sia minuscola ma maiuscola, accento e spirito non vanno più scritti sopra alla lettere ma sul suo lato sinistro (per esempio Ἅ).

Le declinazioni greche, come già detto, sono 3: la prima, che ha come vocale tematica la α, la seconda, che invece ha la ο come vocale tematica, e la terza. Ogni declinazione ha 5 casi tra cui non compare l'ablativo che, in greco, è stato assimilato al dativo e al genitivo. Questo comporterà una ricchezza di funzioni logiche al dativo e al genitivo.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • [4] sito italiano con un tutorial piuttosto vivace di greco antico
  • [5] sito inglese molto dettagliato per apprendere il greco antico
  • [6] elenco di siti utili per l'approfondimento della lingua
  • [7] grande raccolta di testi in lingua originale e traduzione inglese
  • [8] dizionario online di greco antico-italiano e viceversa

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