L'Invisible College (Il Collegio invisibile) è un'espressione che si ritrova nelle lettere degli anni 1646, 1647 del chimico inglese Robert Boyle, il quale avrebbe fondato un'associazione di filosofi della natura. [1] Questi sarebbero stati i precursori della Royal Society di Londra risalente a dodici scienziati che si incontrarono nel 1640 per discutere della filosofia di Francis Bacon. Nel 1660 si riunirono nei locali del Gresham College e, dopo una conferenza tenuta da Christopher Wren, fu costituita una «università per la promozione della cultura fisico-matematica e dell' approccio sperimentale». [2]

Contesto storico

Negli anni dal 1641 al 1649 si svolge in Inghilterra la Prima rivoluzione inglese che si conclude con l'esecuzione del re Carlo I e la presa del potere di Olivier Cromwell Alla morte di Cromwell nel 1658 segue la restaurazione della monarchia con Carlo II nel 1660 lo stesso anno della fondazione della Royal Society. Nel 1667 Thomas Prat pubblica la sua History of the Royal Society of London opera nella quale racconta che le prime riunioni di quella che sarebbe stata la Royal Society si tennero qualche tempo dopo le guerre civili (dunque dopo il 1649) presso il Wadham College d'Oxford, diretto dal 1648 da John Wilkins [3] (seguace di Cromwell ma in contatto con i lealisti monarchici) che si dimise nel 1660.

L'Invisible College citato nelle lettere di Boyle

Note

  1. ^ Noti come John Wilkins, John Wallis, John Evelyn, Robert Hooke, Francis Glisson, Christopher Wren e William Petty.
  2. ^ Il nome The Royal Society venne menzionato per la prima volta nei documenti del 1661. Nel 1663 si fece riferimento all'accademia come The Royal Society of London for Improving Natural Knowledge.
  3. ^ «It was therefore, some space after the civil wars at Oxford, in Dr Wilkins his Lodgings, in Wadham College, which was then the place of resort for vertuaous, and learned men, that the first meetings were made, which laid the foundations of all this that follow'd.» In Thomas Sprat, History of the Royal Society p. 53