Un power chord o powerchord (in inglese, letteralmente, "accordo potente"), è un bicordo, ovvero un accordo composto da due suoni generalmente simultanei: la nota tonica (ovvero il 1º grado di riferimento) e la dominante (5º grado relativo). Talvolta, per rendere il suono più armonico e corposo, viene suonato anche l'8º grado, ossia aggiungendo - e dunque raddoppiando - la stessa nota della tonica, scegliendola su un'ottava superiore, oppure inferiore, a quella in cui si trova la tonica.

Un powerchord di Do raddoppiato all'ottava superiore

Viene anche chiamato accordo di quinta, per via dell'intervallo di quinta giusta che si forma quando viene suonato allo stato fondamentale. Un esempio: il power chord MI5, dove MI è la tonica, è composto da MI e da SI poiché SI, partendo dalla tonica, cade al relativo quinto intervallo.

Caratteristica del power chord è di essere composto solo da intervalli giusti (quarte, quinte ed ottave), ed è quindi privo di intervalli maggiori e minori (che sono invece presenti nei cosiddetti accordi modali, ovvero tricordi formati, in fondamentale, da: tonica, intervallo di terza e di quinta). Tale caratteristica rievoca, per certi versi, le armonie usate nell'antica musica polifonica (prime forme di contrappunto, organum). Ma le radici dei power chord sono antichissime: risalgono alle coppie di trombe mono-nota in uso ai tempi dell'Antica Roma.

Proprio per gli intervalli che lo caratterizzano (ed in particolare per l'assenza di terze e seste) non esistono power chord maggiori o minori[1]. Tuttavia il power chord può sottintendere un'armonia maggiore o minore, derivata dal contesto musicale in cui è inserito.

Per la sua potenza, e la sua semplicità d'uso, è largamente utilizzato nell'Heavy metal e nel Punk rock, generi che richiedono alla chitarra una presenza predominante.

Sembra che il primo musicista ad utilizzarlo con la chitarra sia stato Link Wray nel 1958[2].

Note

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