Orta di Atella

comune italiano

Orta di Atella è un comune italiano di 25.162 abitanti della provincia di Caserta. La città è situata nella Pianura Campana (l'antico Ager Campanus), attraversata dal Volturno e, poco a sud, dal piccolo corso d'acqua noto come Clanio (oggi Regi Lagni). È posto a metà strada tra Caserta e Napoli.

Orta di Atella
comune
Orta di Atella – Stemma
Orta di Atella – Veduta
Orta di Atella – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoAngelo Brancaccio (Lista civica) dal 30-3-2010
Territorio
Coordinate40°58′00″N 14°16′00″E
Altitudine36 m s.l.m.
Superficie10,7 km²
Abitanti25 162[1] (30-06-2011)
Densità2 351,59 ab./km²
FrazioniCasapuzzano
Comuni confinantiCaivano (NA), Frattaminore (NA), Crispano (NA), Marcianise, Sant'Arpino, Succivo
Altre informazioni
Cod. postale81030
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061053
Cod. catastaleG130
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 193 GG[3]
Nome abitantiortesi
Patronosan Massimo
Giorno festivo15 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Orta di Atella
Orta di Atella
Orta di Atella – Mappa
Orta di Atella – Mappa
Posizione del comune di Orta di Atella all'interno della provincia di Caserta
Sito istituzionale

Geografia fisica

Rientra nel territorio dell'agro aversano. Durante il 20nnio del regime fascista ha fatto parte, insieme con Sant'Arpino e Succivo, del comune di Atella di Napoli dal 1928 sino al 1946. Prima, come Orta, compreso nella provincia di Terra di Lavoro, poi, come Atella di Napoli, nella provincia di Napoli e, infine, come Orta di Atella, tornato autonomo, fa parte della provincia di Caserta. Dopo il regime i citati tre comuni sono stati nuovamente separati, modificando la delimitazione dei confini. Si chiarisce che la località di Casapuzzano (antico castello omonimo, con borgo), già rientrante nel comune di Succivo sino al 1848, è rimasta da allora, e lo è tutt'oggi, parte integrante della circoscrizione territoriale di Orta.
Il comune, che rientra nella vasta conurbazione che ha come centro principale Napoli e che si estende senza soluzione di continuità da Formia-Gaeta alla piana del Sele lungo la costa e da Cassino a Benevento nell'entroterra, è completamente conurbato, tanto che sembra un unico centro abitato, con i comuni di Frattaminore, Sant'Arpino e Succivo, tanto che i quattro comuni insieme hanno le sembianze di un'unica città. Essi sono tutti attraversati dalla strada provinciale Crispano - Aversa (strada provinciale 12 della provincia di Napoli, strada provinciale 1 della provincia di Caserta), che segue il tracciato dell'antica via Atellana.

Idrografia

A nord di Orta di Atella, al confine con le zona industriali di Caivano Pascarola e Marcianise, passano i Regi Lagni

Onorificenze

«Piccolo centro, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, fu oggetto della feroce e cieca rappresaglia delle truppe tedesche che trucidarono venticinque suoi cittadini e distrussero a colpi di cannone e incendiarono numerose abitazioni. La popolazione tutta seppe resistere alle più dure sofferenze, offrendo un ammirevole esempio di coraggio e amor patrio.»
— Orta di Atella (CE), 30 settembre 1943

Etimologia

Il toponimo Orta deriva dal termine latino hortua (col diminutivo Hortula) plurale di Hortus = orto, giardino, terreno coltivato. Quindi, Orto (di Atella) e, dunque, Orta, risulta essere da sempre il vero nome dell'abitato. E l'abitato o villaggio, infatti, nacque nel territorio di Atella, posto a NW dell'antica città ed utilizzato soprattutto per prodotti agricoli d'uso alimentare immediato e quotidiano. Dopo l'occupazione di Atella da parte dei Romani del 210 a.C., infatti, il suo territorio (già ager di Atella) venne confiscato e destinato ad intensivo uso agricolo. Più tardi, con la Pax Augustea, tale occupazione, da parte dei contadini, fattivi venire e/o postivi dai vari domini (padroni), divenne stanziale. Ebbero così origine le numerose villae rusticae (masserie) sparse per la campagna atellana, con aumento ed organizzazione migliore dell'agricoltura allo scopo di uno sfrutamento sempre maggiore dei campi da coltivare. Dalle masserie, poi, nella vasta piana di pertinenza atellana (come in tuttala pianura campana) nasceranno tanti piccoli villaggi che, a loro volta, saranno gli antesignani dei futuri casali e paesi medioevali (parecchi tuttora esistenti). Delle popolazioni barbariche sopraggiunte nel Sud e nell'area atellana, lasciarono segni ed ebbero influenza, ancora visibile anche nelle terre e abitudini di Orta, i Longobardi e i Normanni. Con i primi, la Diocesi di Atella continuò ad esistere nell'antica città, pur rovinata e semiabbandonata; sotto i Normanni, invece, la sede vescovile atellana dovette passare (1050) ad Aversa, città-contea da loro fondata nel 1030.

Gli abitanti di Orta si chiamano ortesi; da sempre, però, quelli di Succivo li chiamano "ortolani" (urtulane - voce dialettale). A proposito,va detto che presso i romani l'hortus - che significa giardino, orto, luogo recintato- era il luogo del terreno "buono per antonomasia" : al contrario, il sub si civus ager (da cui Succivo) era il terreno non buono (in quanto rimanenza di terreni non enturuati e, perciò, abbandonati ed incolti).

Si dice che a Casapuzzano (Orta di Atella) fosse conservata la selva ove Virgilio abbia scritto qualche Bucolica, selva detta appunto giardino di Virgilio.

Il toponimo Casapuzzano potrebbe significare, letteralmente, casa dei pozzi. C'è da ipotizzare che fosse, dunque, il luogo presso cui gli Atellani andavano a rifornirsi di acqua prima della costruzione dell'acquedotto augusteo o appio-claudio.

Geografia antropica

Gemellaggi

Monumenti e luoghi di interesse

La torre aragonese

Sebbene ad Orta non ci sia mai stato un castello, tale termine figurava, sino al 1862, nel nome del paese (Castello di Orta), poi cambiato, a seguito dell'Unità d'Italia, in Orta di Atella. Il termine in realtà indicava la presenza di una torre aragonese (metà sec. XV) e tuttora esistente, ancora presente nello stemma del comune, composto da tre elementi: torre su in uno scudo color blu e fascia con scritta sottostante. Nello stemma, infatti, figura anche una fascia "color celeste", sottoposta "a semicerchio" allo scudo con la torre (merlata e color oro) e recante la scritta "Univesristà di Orta", che sta per insieme o totalità degli abitanti. Lo stemma è riportato nella sua interezza descritta anche sul gonfalone tricolore. Il gonfalore, simbolo e segno civico del paese e del Municipio, reca pure la Medaglia d'Argento al Merito Civile.

Altri monumenti e luoghi di interesse

  • Centro Pastorale
  • Santuario di San Salvatore
  • Parrocchia di San Massimo
  • Chiesa di Casapozzano
  • Chiostro del Santuario di San Salvatore
  • Giardino di Virgilio (?)
  • Borgo di Casapuzzano
  • Piazza Pertini

Economia

Produzione di cereali e tabacco, presenza di piccole industrie alimentari e calzaturiere. Negli ultimi anni il settore dell'edilizia è stato quello che trainante per l'economia ha cambiato il volto della cittadina. Il settore commerciale ha avuto un incremento negli ultimi anni. È in fase di costruzione l'Area di Insediamento Produttivo P.I.P. che sarà votata alla produzione tessile.

Sport

Il calcio è lo sport più amato e seguito dagli ortesi. È nota in tutta la regione la passione degli ortesi per la U.S.R. Ortese che dopo due stagioni vissute in Eccellenza attualmente milita nel campionato di Promozione. Orta di Atella vanta anche una tradizione nella Pallavolo iniziata negli anni '70 che continua fino ad oggi con il Centro Volley Orta che partecipa al campionato di serie D e che nei suoi cinque anni di attività ha conquistato 8 titoli provinciali, 3 titoli regionali e 3 finali nazionali. Altri sport praticati ad Orta di Atella sono la Pallamano, con la storica Hand Ball Orta (oggi USC Atellana) che ancora milita nel campionato nazionale di serie A2. Negli ultimi anni anche il calcio a cinque è presente ad Orta di Atella con due compagini (Borgo Five Soccer e Ortese calcio a cinque)che militano rispettivamente nei campionati di serie C e serie D. Orta di Atella è famosa per la sua passione per il ciclismo. La società Ciclismo Orta è fucina di giovani talenti e colleziona successi sia in campo regionale che nazionale.

Personalità legate a Orta di Atella

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Negli ultimi dieci anni la popolazione di Orta di Atella è quasi raddoppiata passando dai tredicimila abitanti del 2001 (censimento Istat) agli attuali 25.162 (dati riferiti al 30 giugno 2011) diventando uno dei centri a più rapido incremento demografico della provincia casertana.

Amministrazione

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Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dati tratti da:

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