Lingua serbo-croata
La lingua serbo-croata (o serbocroata) (srpskohrvatski/cрпскохрватски) è una lingua slava appartenente al ceppo meridionale. Era la principale lingua ufficiale della Jugoslavia, seguita dallo sloveno e dal macedone.
| Serbo-croato srpskohrvatski/cрпскохрватски | |
|---|---|
| Parlato in | Serbia, Croazia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, più presenze linguistiche nei paesi circostanti |
| Regioni | Balcani |
| Parlanti | |
| Totale | Pochi riconoscono la propria lingua come "serbo-croato". Attorno ai 17 milioni parlano serbo, croato e bosniaco. |
| Altre informazioni | |
| Scrittura | Alfabeto latino e Alfabeto cirillico |
| Tipo | SVO (ordine libero), tonica |
| Tassonomia | |
| Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue slave Lingue slave meridionali Lingue slave meridionali occidentali |
| Codici di classificazione | |
| ISO 639-1 | sh
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| ISO 639-3 | hbs (EN)
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| Glottolog | sout1528 (EN)
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| Linguasphere | 53-AAA-g
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Questa denominazione non è più ufficialmente usata dopo i tragici fatti del periodo 1992 - 1995 nella Jugoslavia ed il progressivo, vicendevole allontanamento dei Paesi interessati.
La denominazione, tuttavia, mantiene il suo significato quando si parla di "dialetti serbocroati". Da un punto di vista glottologico, difatti, non ha nessun senso operare un distinzione fra dialetti croati e dialetti serbi. Croato e serbo, viceversa, sono due sistemizzazioni basate sul medesimo dialetto sud slavo: lo Štokavo.
Il caso della lingua serbo-croata ha costituito un recente esempio di scissione, per ragioni essenzialmente di opportunità politica, di una lingua sostanzialmente unitaria in una pluralità di idiomi largamente coincidenti e appartenenti allo stesso ceppo (slavo meridionale).
Letteratura serbo-croata
Prima che essere lingua di uno stato multinazionale, la lingua serbocroata si fonda su di una letteratura unitaria.
Nella bibliografia critica italiana degli ultimi due secoli (1954 e 1990), si preferisce parlare di "letteratura serbo-croata": la lingua è sostanzialmente comune, così come l'origine etnica; si ha inoltre una fase recente di incontro politico e culturale.
Sull'avvicinamento dei popoli slavi meridionali, si prodigò, inoltre, nell'Ottocento, il movimento illirico, concepito dal conte croato Janko Drašković, ma attuato da Ljudevit Gaj. Il progetto fallì sostanzialmente, ma in parte: per quanto riguarda la lingua croata, il movimento rinunciò al dialetto kajkavo usato a Zagabria e nella Croazia settentrionale, a favore del dialetto štocavo, adoperato nella letteratura ragusea e appoggiato dalla Controriforma.
I canti popolari serbo-croati (tradotti in italiano dal Tommaseo) sono una raccolta epica che narra di fatti accaduti nella seconda metà del Trecento e nella zona meridionale della Jugoslavia, in relazione alle battaglia contro i Turchi Ottomani sui fiumi Marica (1371) e Kosovo (1389).
Rispettando la logica successione nel tempo, abbiamo:
- ciclo prekosoviano, che riuguarda il periodo della dinastia nemanjana
- epos kosoviano
- epos di Marko Kraljević
- ciclo dei dèspoti: che riguarda i moti contro i governanti (dèspoti) che i Turchi (vittoriosi dopo il Kosovo), posero a capo delle nazioni jugoslave
- il ciclo dei banditi
- il ciclo delle guerre di liberazione, avvenute tra Settecento e Ottocento.
Durante il Regno di Jugoslavia e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia la letteratura jugoslava ebbe esponenti illustri di grande impatto e bravura:
- Ivo Andric, Premio Nobel 1962, che scrisse vari romanzi (Il Ponte sulla Drina, Le cronache di Travnik) e poesie (ex Ponto...).
- Miroslav Krleza grande autore croato (Il Ritorno di Filip Latinovicz, Sull'Orlo della Ragione, I signori Glembay) filosofo comunista critico nei confronti di tutti gli assolutismi e presidente dell' Accademia Letteraria Jugoslava, tradotto in Italia da Silvio Ferrari.
Differenze tra serbo e croato
Una delle principali differenze tra queste due lingue è costituita dall'alfabeto. In Croazia si usa l'alfabeto latino, mentre in Serbia è in vigore il cirillico (alfabeto ufficiale) ma è presente anche quello latino che tuttavia non è accettato ufficialmente. La lingua croata investe molti più sforzi rispetto a quella serba nella salvaguardia della propria identità e tende ad evitare il più possibile la contaminazione con termini stranieri.
- Croato: nogomet (calcio)
- Serbo: fudbal (calcio)
- Croato: zrakoplov (aereo)
- Serbo: avion (aereo)
Differenze grammaticali
In croato si preferiscono le costruzioni con l'infinito che segue i verbi servili; in serbo e in bosniaco vengono spesso invece introdotti con da, una particella che in italiano non si può tradurre. In serbo, con alcune riserve, entrambe le varianti sono accettabili.
Esempi:
- Croato: Moram raditi. (devo lavorare)
- Serbo: Moram da radim. ("devo da lavoro")
- Croato: Moram ti kazati. (devo dirti)
- Serbo: Moram da ti kažem. ("devo da dico a te")
- Croato: Želim vas informirati/obavijestiti. (vorrei informarla)
- Serbo: Želim da vas informišem/obavestim. ("vorrei da la informo")
Differenze lessicali
Alcuni esempi di differenze lessicali tra serbo e croato:
- Croato: tjedan, Serbo: sedmica, nedelja (settimana)
- Croato: tisuća, Serbo: hiljada [dal greco] (mille)
- Croato: zrak, Serbo: vazduh (aria),
- Croato: zrak, Serbo: zrak (raggio),
- Croato: hlače, Serbo: pantalone (pantaloni),
- Croato: sigurnost, Serbo: sigurnost, bezbednost (sicurezza).
- Croato: grah, Serbo: pasulj (fagioli),
- Croato: časnik, Serbo: oficir (ufficiale),
- Croato: nožice, škare, Serbo: makaze (forbici),
- Croato: kruh, Serbo: hleb (pane),
- Croato: susjed, Serbo: komšija, sused (vicino),
- Croato: svemir, Serbo: kozmos, svemir (spazio),
- Croato: opušak, Serbo: pikavac (mozzicone di sigaretta),
- Croato: šaka, Serbo: šaka, pesnica (pugno)
- Croato: glazba, Serbo: muzika (musica)
- Croato: juha, Serbo: supa (zuppa)
- Croato: povijest, historija, Serbo: istorija (storia)
- Croato: deka, Serbo: ćebe (coperta)
- Croato: žlica, Serbo: kašika (cucchiaio)
- Croato: cjepivo, Serbo: vakcina (vaccino)
- Croato: komadić, Serbo: komadić, parče (pezzettino)
- Croato: osoba, Serbo: osoba, lice (persona)
- Croato: ručnik, Serbo: peškir (asciugamano)
- Croato: sat e dialettale: ura, Serbo: sat, čas (ora)
- Croato: otok, Serbo: ostrvo (isola)
- Croato: ulje, Serbo: ulje, zejtin (olio)
- Croato: vlastit, Serbo: sopstven (proprio)
- Croato: vlak, Serbo: voz (treno)
- Croato: pepeljara, Serbo: pepeljara, piksla (posacenere)
- Croato: mrkva, Serbo: šargarepa (carota)
- Croato: rajčica, Serbo: paradajz (pomodoro)
Alcuni concetti si differenziano per quanto riguarda il genere e vengono conseguentemente declinati anche in modo diverso. Esempi:
- Croato: minuta (f), Serbo: minut (m) (Minuto)
- Croato: osnova (f), Serbo: osnov (m) (Fondamento)
- Croato: planet (m), Serbo: planeta (f) (Pianeta)
- Croato: večer (f), Serbo: veče (n) (Sera)
Accanto alle diverse parole nel lessico di base ci sono soprattutto differenze significative per quanto riguarda l'assunzione di parole straniere:
- Sostanzialmente in croato esistono meno parole straniere, al loro posto si preferiscono nuove creazioni. Questa tendenza è sempre stata presente, ma è stata rafforzata per ragioni politiche conformemente agli eventi storici degli anni 90:
- zrakoplov - avion (Aeroplano), odrezak - šnicla (Cotoletta),... Nella lingua colloquiale esistono tuttavia anche in croato più parole straniere che nella lingua scritta (germanismi e ungarismi nel nord, italianismi veneziani sulla costa)
- Nelle parole di origine greca risultano differenze, poiché queste parole sono state prese in prestito dal latino medio, mentre il serbo le ha prese direttamente dal greco bizantino.:
- ocean - okean, barbar - varvar, kemija - hemija, Betlehem - Vitlejem, demokracija - demokratija
- Nel croato odierno le nuove parole straniere con radice latina prendono quasi sempre il suffisso -irati, in serbo compaiono a questo posto anche i suffissi -ovati e -isati: identificirati - identifikovati, informirati - informisati