Aterno-Pescara
L'Aterno-Pescara (Aternum in latino) è il fiume più lungo d'Abruzzo e il maggiore per estensione di bacino fra quelli che sfociano nell'Adriatico a sud del Reno, precedendo anche l'Ofanto.
Aterno-Pescara | |
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Stato | {{{nazione}}} |
Divisione 1 | Italia |
Lunghezza | 152 (145) km |
Portata media | alla foce 57 m³/s |
Bacino idrografico | 3,190 km² |
Nasce | Monti della Laga |
Sfocia | Mare Adriatico |

Il corso del fiume
Scorre per 152 km (in realtà 145 km, ma la lunghezza comprende anche il breve tratto della sorgente Capo Pescara nei pressi della riserva naturale di Popoli fino alla foce) attraversando l'Abruzzo da ovest verso est.
La sua sorgente (detta Fonte Ciarèlli), si trova sui Monti della Laga, a nord est della frazione di Aringo, vicino Montereale, attraversa le valli Amiternina e Subequana e le selvagge Gole di San Venanzio giungendo all'altezza di Raiano nella Valle Peligna o conca di Sulmona.
Qui vi si immette il suo principale tributario di destra, il Sagittario, provienente dal Lago di Scanno e il fiume muta per qualche chilometro la denominazione in Aterno-Sagittario.
Più avanti, presso Popoli, il corso dell'Aterno-Sagittario si unisce a quello, proveniente da sinistra, del Pescara, brevissimo fiume sorgivo assai ricco di acque, che gli reca un tributo minimo assoluto di magra di 7 metri cubi al secondo.
Da questo punto in poi il fiume viene spesso chiamato Aterno-Pescara o anche solo Pescara. Notevolmente ingrossato, raccoglie altri affluenti di una certa importanza (in particolare il Tirino), incrementando ancora il suo volume d'acqua, prima di arrivare al Mare Adriatico presso l'omonima città di Pescara.
Affluenti
Caratteri idrologici
Il bacino idrografico dell'Aterno-Pescara occupa un'area di 3.190 km² con una portata media alla foce di circa 57 m3/s. Da evidenziare che le differenze tra il tratto alto di fiume chiamato Aterno e quello basso chiamato Pescara sono notevolissime: il primo è molto più irregolare e povero d'acqua (c. 15 m3/s di modulo medio dopo la confluenza del Sagittario) rispetto al secondo che può beneficiare di costanti apporti sorgivi, come quello della sorgente di Capo Pescara presso Popoli o quello del fiume Tirino, arrivando così a sfiorare valori di portata media annua di quasi 60 m3/s. Il tratto basso inoltre è ricco di acque anche in estate, con una portata minima di ben 18 m3/s. (superiore addirittura a quella media del tratto alto e a quella estiva dello stesso Reno) tanto da risultare nella stagione estiva il massimo tributario dell'Adriatico a sud del Po. Le portate massime invece possono sfiorare i 3.000 m3/s. tanto che durante le piene stagionali la città di Pescara corre seri rischi di inondazione nelle zone circostanti il porto situato sull'estuario. Nel tratto finale del suo corso, specialmente presso Bussi sul Tirino vi sono numerosi impianti idroelettrici.
Storia
I latini lo chiamavano Aternum e dava nome a numerosi templi e località, fra cui Ostia Aterni, l'odierna Pescara.
Livelli di inquinamento
A ridosso delle zone urbane, il percorso del fiume è caratterizzato dalla presenza di un numero elevatissimo di scarichi civili e nei, pressi di Bussi, di una grande discarica chimica illegale: da un'inchiesta della rivista Focus, risulta che il fiume è uno dei sette fiumi italiani più sfruttati ed inquinati [1]
Principali località attraversate
Galleria immagini
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In località Brecciarola, a 15 km dalla foce
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Foce del fiume, nella sua parte navigabile il porto di Pescara
Immagine:sorgenti del Pescara a Popoli
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