Ferratella
Il termine ferratella si riferisce a dolci tipici dell'Abruzzo, del Molise e del Lazio.
Ferratelle | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Abruzzo |
Zona di produzione | tutto il territorio regionale ed in particolare provincia di Chieti |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
FERRATELLE (o pizzelle o cancelle) | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Molise |
Zona di produzione | Intero territorio regionale |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria |
FERRATELLE | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Lazio |
Zona di produzione | Antrodoco (RI), Cittaducale (RI) |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Abruzzo
La ferratella (o pizzella o cancella o neola) è un dolce tipico abruzzese[1] creato con pasta da biscotto cotto tramite una doppia piastra arroventata sul fuoco, che stringendo la pasta sopra e sotto, dà al dolce la forma caratteristica di cialda percorsa da nervature. Tra le varie varianti di disegno, la trama a rombi, o cancello, dà origine al nome ferratelle. Preferibilmente di forma rettangolare, ma alla festa di San Valentino vengono preparate anche a forma di cuore. In alcune province abruzzesi viene chiamato anche nuvola o neola.
In alcuni casi questo dolce viene arrotolato come un cannolo con ripieno di marmellata, tradizionalmente d'uva, ma anche con crema pasticcera o cioccolata. La variante con due cialde sovrapposte farcite prende il nome di coperchiola, dalla copertura della prima cialda con la seconda, il coperchio. Viene preparato perlopiù in inverno, a Pasqua e in occasione delle feste patronali, rivestendo un ruolo centrale nei palmentieri, particolare dono preparato in onore del santo patrono.
La piastra usata per cuocere questo dolce, detto "lu ferre", veniva portato in dote dalla donna, infatti, nella parte centrale, recava incise le iniziali della futura sposa.
Molise
In Molise le ferratelle sono chiamate anche "cancelle". Sono fatte risalire ad un dolce degli antichi Romani detto Crustulum [2]. Anch'esse, come le ferratelle abruzzesi, sono prodotte mediante uno stampo di acciaio o ghisa che imprime la propria forma ai dolci, spesso con scalanature incrociate che ricordano certi cancelli, da cui il nome. Fino agli anni sessanta erano servite ai matrimoni.
Lazio
Con lo stesso nome si indica anche un Prodotto agroalimentare tradizionale laziale: testimonianze orali [3] raccontano che da oltre cinquant'anni è prodotto tale dolce nei paesi dell'ex Circondario di Cittaducale (fino al 1927 territorio abruzzese), che attualmente risulta a rischio di estinzione.
Note
Voci correlate
Altri progetti
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