Lei dunque capirà

racconto di Claudio Magris

Lei dunque capirà è un racconto dello scrittore e giornalista triestino Claudio Magris. L'opera è una rivisitazione del mito di Orfeo, trasportato nella contemporaneità.

Lei dunque capirà
AutoreClaudio Magris
1ª ed. originale2006
Generenarrativa
Lingua originaleitaliano

Trama

La narratrice racconta i tentativi fatti dall'amato per portarla fuori dalla "Casa di riposo" in cui è finita a causa di un'infezione (la Casa è una metafora del regno dei morti). La protagonista parla costantemente ad un invisibile Presidente della Casa, personaggio con caratteristiche che lo avvicinano al Dio cristiano, o perlomeno al Dio cristiano così come è percepito dalla gente comune. Il Presidente concede all'amato della narratrice (un poeta e cantautore, un artista, proprio come Orfeo) di condurre la donna fuori dalla Casa, a patto che non si volti a guardarla prima di essere uscito all'aria aperta. Tuttavia per varie ragioni, tra le quali la convinzione che l'uomo sia sceso a prenderla per cantare la verità sconosciuta ai vivi, e la consapevolezza del fatto che i morti non conoscono le verità ultime più dei vivi, inducono la giovane donna a chiamare "con voce ferma" l'amato inducendolo a voltarsi; in questo modo non dovrà dare il dispiacere di rivelargli che non è possibile conoscere la verità, in quanto nemmeno i morti la possiedono. L'uomo si volta e lei, dispiaciuta e serena a un tempo, ripiomba nella penombra dell'immensa Casa di Riposo.

Bibliografia

Voci correlate

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