Carl Fredricksen

Protagonista del film d'animazione "Up"

è il protagonista del film d'animazione Up, decimo lungometraggio realizzato dai Pixar Animation Studios in co-produzione con la Walt Disney Pictures[1], diretto da Pete Docter e Bob Peterson.

Carl Fredricksen
File:Up 002.jpg
Carlino in una scena del film
Lingua orig.Inglese
StudioPixar
1ª app.Up
Voci orig.
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio

Storia

È un anziano signore (che in passato aveva fatto il venditore di palloncini), che per tutta la vita ha sognato di girare il mondo, ma ha dovuto però scontrarsi coi problemi e gli inconvenienti della realtà quotidiana come le bollette da pagare e gli acciacchi dell'età.

Quando ormai a 78 anni la vita sembra non offrirgli più il tempo necessario per realizzare il suo sogno, ha la brillante idea di far volare la sua abitazione utilizzando i palloncini, in modo da sfuggire alle persone che vogliono impossessarsi della sua casa e mandarlo a vivere in una struttura per anziani. Durante il volo bussa alla sua porta Russell, un boyscout di 8 anni rimasto sulla veranda della casa in cerca di un signore anziano da aiutare per completare la sua raccolta di spille. Sarà con lui che Carl Fredricksen intraprenderà il viaggio dei suoi sogni in Sudamerica, dove incontreranno animali selvaggi e persino degli inaspettati nemici.

Realizzazione del personaggio

Il design e il carattere di Carl Fredricksen è parzialmente basato sull'attore Spencer Tracy nel suo ultimo film Guess Who's Coming to Dinner - Indovina chi viene a cena?.[2]

Durante la scelta del personaggio principale, Docter disegnò un uomo scontroso e anziano, ma sorridente, intento a vendere dei palloncini.[3] Gli autori definirono il personaggio "perfetto" per il loro film, in quanto si sentivano di voler mostrare una visione del mondo diversa da ogni altra apparsa in un film. Tuttavia Docter non era interessato ad un anziano come protagonista, in quanto avrebbe potuto identificare agli spettatori una figura troppo anziana e più vicina ai nonni.[4]

Per quanto riguarda la sua voce, Edward Asner ha rivelato di essersi ispirato nella voce del personaggio ad un suo vecchio personaggio televisivo, Lou Grant[5], protagonista della serie serie televisiva statunitense di genere drammatico, trasmessa dalla CBS dal 1977 al 1982 intitolata Lou Grant.[5] L'idea iniziale del personaggio e che dovesse avere un lato scontroso causato da una storia drammatica presente nel suo passato; per questo gli autori decisero di renderlo vedovo di moglie.[6]

Accoglienza

File:Up at the 66th Mostra.jpg
Figuranti nei costumi dei personaggi di Up alla 66ª mostra del cinema di Venezia

Il personaggio di Carl Fredricksen ha ricevuto moltissime critiche positive. Bill Capodagli ha elogiato Carl, definendolo scontroso ma allo stesso tempo simpatico.[7] Wall Street Journal e il suo editore Joe Morgenstern hanno descritto Carl burbero, paragonandolo a Buster Keaton, ma anche come questo sua aspetto sia velocemente mutato nel corso del film, rendendolo un personaggio nuovo.[8] Ann Hornaday di The Washington Post ha paragonato il personaggio a Spencer Tracy[9], mentre Lisa Schwarzbaum di Entertainment Weekly ha descritto Carl simile a Tracy nel film Guess Who's Coming to Dinner - Indovina chi viene a cena?.[10]

Note

  1. ^ (EN) I dieci nuovi film d'animazione dei Walt Disney Studios, in Disney Corporate News Releases, 8 aprile 2008.
  2. ^ James Keast, Pixar Reveals Early Look At Up, in Exclaim!, 6 febbraio 2009. URL consultato il 7 febbraio 2009.
  3. ^ Up Producer/Director, in Moviehole, 12 febbraio 2009. URL consultato il 12 febbraio 2009.
  4. ^ News Etc., in Empire, February 2009, 12–15.
  5. ^ a b Video Interview: Up Director Pete Docter and Producer Jonas Rivera, in /Film, 13 febbraio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  6. ^ Bill Desowitz, Pete Docter Goes Up, in Animation World Network, 29 luglio 2008. URL consultato il 1º gennaio 2009.
  7. ^ Innovate the Pixar Way: Business ... - Google Books
  8. ^ Joe Morgenstern, Reaching for the Sky, 'Up' Fails to Soar, in The Wall Street Journal, 14 maggio 2009.
  9. ^ Ann Hornaday, Up, in The Washington Post, 29 maggio 2009.
  10. ^ http://www.empireonline.com/reviews/reviewcomplete.asp?FID=135479 Template:Retrieved