Acido ascorbico
Acido ascorbico | |
---|---|
![]() | |
![]() | |
Nome IUPAC | |
(R)-3,4-diidrossi-5-((S)- 1,2-diidrossietil)furan-2(5H)-one | |
Nomi alternativi | |
acido ascorbico, vitamina C | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H8O6 |
Massa molecolare (u) | 176,12 |
Aspetto | solido giallo o bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-066-2 |
PubChem | 54670067 |
DrugBank | DBDB00126 |
SMILES | OC[CH](O)[CH]1OC(=O)C(=C1O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/l, in c.s.) | 1,65 |
Costante di dissociazione acida a 298,15 K | 4,17 (prima dissociazione) 11,6 (seconda dissociazione) |
Solubilità in acqua | 330 g/l |
Temperatura di fusione | 463-465 (decomposizione) (190-192 °C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- [1] |
L'acido L-ascorbico (o vitamina C) è una vitamina idrosolubile antiossidante che svolge nell'organismo molteplici funzioni.
Storia
La sua storia si riallaccia a quella dello scorbuto, una patologia legata ad una carenza di tale composto nella dieta. Tale malattia era già nota in Grecia attorno al V secolo a.C. Nel XVI secolo era noto, soprattutto presso popolazioni marinare, che lo scorbuto poteva venir curato e prevenuto dall'assunzione di verdure e frutta fresca o dall'estratto di aghi di pino.
Tuttavia, la prima prova di ciò venne nel maggio del 1747 ad opera di un chirurgo della marina reale inglese, James Lind. Egli prese 12 membri dell'equipaggio affetti da scorbuto e li divise in sei gruppi da due persone ciascuno. Ad ogni gruppo fece assumere, oltre alle normali razioni alimentari, un composto particolare: sidro, acido solforico, aceto, spezie ed erbe, acqua di mare, arance e limoni. I risultati ottenuti permisero di dimostrare che effettivamente quest'ultima aggiunta permette di prevenire l'insorgere dello scorbuto. Lind pubblicò i risultati di questo suo studio nel 1753. Nel 1795 la marina inglese stabilì di aggiungere succo di limone o di lime.
Nel XVIII e XIX secolo venne usato il termine di antiscorbutico per tutti quei cibi che erano in grado di prevenire la comparsa dello scorbuto. Tra essi, oltre ai limoni, alle arance ed ai lime, vi sono: i crauti, il cavolo salato, il malto ed il brodo portatile. Pare che James Cook per il suo famoso viaggio d'esplorazione, abbia utilizzato i crauti.
Nel 1912 Casimir Funk ipotizzò, da studi su malattie carenziali, la presenza di composti che denominò vitamine. Sebbene abbia studiato soprattutto il beri-beri, ipotizzò che anche altre malattie (tra cui lo scorbuto) dipendessero da mancanza di specifiche vitamine.
Nel 1921 il composto antiscorbutico venne denominato vitamina C e tra il 1928 e 1933 esso venne isolato e cristallizzato da Joseph L. Svirbely e da Albert Szent-Gyorgyi Von Nagyrapolt e, indipendentemente, da Charles Glen King. Nel 1934 Sir Walter Norman Haworth e Tadeusz Reichstein, in maniera indipendente, riuscirono a sintetizzare la vitamina C.
Nel 1937 l'ungherese Albert Szent-Gyorgyi ricevette il Premio Nobel per la Medicina per le sue scoperte sui processi biologici di combustione, con particolare riguardo alla vitamina C, e alla catalisi dell'acido fumarico.
Nel 1937 Haworth, per questo risultato, venne insignito del Premio Nobel per la Chimica.
Nel 1955 J.J. Burns scoprì che il motivo per cui alcuni mammiferi non riescono a produrre la vitamina C risede nella mancanza dell'ultimo enzima della catena metabolica responsabile della sintesi di tale molecola: la L-gulonolattone ossidasi.
Caratteristiche chimiche
L'acido ascorbico esiste in due forme enantiomere (immagini speculari non sovrapponibili tra loro) ma solo una di esse, l'enantiomero (5R)-5-[(1S)-1,2-diidrossietil]-3,4-diidrossifurano-2(5H)-one, è la vitamina C. È un composto molto idrosolubile, spiccatamente acido, che si presenta sotto forma di cristalli inodori ed insapori con pH circa 2,5 e rotazione ottica specifica di circa +20 gradi. La vitamina C assunta con la dieta viene assorbita a partire dalla bocca, nello stomaco e soprattutto a livello dell'intestino tenue grazie ad un processo di diffusione passiva dipendente dal sodio. Questo sistema è molto efficiente soprattutto per basse dosi della vitamina. Via via che la concentrazione di acido ascorbico cresce, il sistema di assorbimento si riduce di efficienza fino a valori del 16%. Nel plasma la vitamina circola per il 90-95% come acido ascorbico e nel 5-10% come acido deidroascorbico. La vitamina C viene immagazzinata nei tessuti dell'organismo, in particolare, nel surrene e nel fegato. La quota plasmatica che non viene immagazzinata viene eliminata con le urine.
La vitamina C possiede una forte azione riducente a seguito della presenza di un gruppo enediolico. In presenza di ossigeno e metalli l'acido ascorbico tende ad ossidarsi ed a formare acido deidroascorbico ed acqua ossigenata.
Grazie alla forte azione riducente, la vitamina C è utilizzata in molte reazioni di ossidoriduzione. In particolare la vitamina è in grado di donare un elettrone, formando così l'acido semideidroascorbico il quale può donare un secondo elettrone, generando così l'acido deidroascorbico. I potenziali redox di tali reazioni sono:
- acido semiidroascorbico/acido ascorbico 0,28 Volt,
- acido deidroascorbico/acido semiidroascorbico -0,17 Volt.
Ciò fa della vitamina C un valido donatore di elettroni. Il prodotto finale delle reazioni descritte, l'acido deidroascorbico, può venir ridotto ad opera di un enzima dipendente dal glutatione, la deidroascorbato reduttasi, rigenerando, così, l'acido ascorbico. Solamente l'enantiomero L è biologicamente attivo.
La spiccata azione antiossidante della vitamina C e la sua capacità di mantenere stabili le vitamine A, E, l'acido folico e la tiamina, viene utilizzata dalle industrie che la usano (come tale o sotto forma di sale sodico, potassico e calcico) come additivo nei cibi.
Sigle internazionali
Le sigle con cui l'Unione Europea indica la vitamina C ed i suoi sali, che sono additivi alimentari importanti per la conservazione dei prodotti nell'industria, sono:
- E300 per l'acido ascorbico
- E301 per l'ascorbato di sodio
- E302 per l'ascorbato di calcio
- E303 per l'ascorbato di potassio,
- E304 indica un estere formato dall'unione dell'acido ascorbico con un acido grasso (palmitato o stearato).
L'ascorbato di potassio è stato rimosso dalla lista degli additivi approvati dalla UE.
Effetti sull'organismo
La vitamina C è importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la sintesi di collagene nell'organismo. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C.
Sembra che la vitamina C abbia un ruolo importante, soprattutto in reazioni di ossidoriduzione catalizzate da ossigenasi, e svolga un'azione antistaminica. Tra i processi più noti in cui la vitamina dovrebbe intervenire si ricordano:
- idrossilazione della lisina e della prolina ad opera della prolina idrossilasi e della lisina idrossilasi, reazioni importanti per la maturazione del collagene,
- idrossilazione della dopamina per formare la noradrenalina,
- sintesi della carnitina,
- catabolismo della tirosina,
- amidazione di alcuni peptidi con azione ormonale,
- sintesi degli acidi biliari,
- sintesi degli ormoni steroidei per intervento durante le reazioni di idrossilazione,
- riduzione dell'acido folico per formare la forma coenzimatica,
- aumento dell'assorbimento di ferro per riduzione del Fe (III) a Fe (II)
- azione di rigenerazione della vitamina E per cessione di un elettrone al radicale α-tocoferossilico.
Sembra, inoltre, che la vitamina C possa diminuire la formazione di nitrosammine intestinali e ridurre vari composti ossidanti (il radicale superossido, l'acido ipocloroso e i radicali idrossilici).
Analisi
È possibile determinare la quantità di vitamina C in diverse sostanze attraverso l'utilizzo del "reattivo di Lugol"; la reazione che avviene tra l'acido ascorbico e il reattivo di Lugol è:
- C6H8O6 + I2 → C6H6O6 + 2HI
Lo iodio ossida con facilità l'acido ascorbico convertendolo in acido deidroascorbico. Nelle analisi quantitative, il campione di acido ascorbico viene trattato con una quantità nota di iodio superiore a quella necessaria a ossidare l'intero campione; l'eccesso di iodio non reagito viene quindi retrotitolato con una soluzione a concentrazione nota di tiosolfato di sodio.
Fonti alimentari
Alimento |
(mg/100g) Vit. C |
---|---|
Acerola | 1300-1700 |
Rosa Canina | 1250 |
Peperoncini piccanti | 229 |
Peperoncini rossi e gialli | 166 |
Peperoni crudi | 151 |
Peperoni verdi | 127 |
Rughetta o rucola | 110 |
Broccoli | 110 |
Kiwi | 85 |
Cavoletti di Bruxelles | 81 |
Lattuga | 59 |
Fragole/Clementine | 54 |
Limoni/Arance | 50 |
Succo di arance | 44 |
Succo di limoni | 43 |
Mandarini | 42 |
Pompelmo | 40 |
Fave fresche crude | 33 |
Piselli freschi crudi | 32 |
Piselli surgelati | 30 |
Pomodori maturi | 25 |
Pomodori San Marzano | 24 |
Kaki | 23 |
Pomodori da insalata | 21 |
Ananas | 17 |
Fegato/Rene | 10-40 |
Finocchi crudi | 12 |
Cocomero | 8 |
La vitamina C è presente in alcuni alimenti, insieme a bioflavonoidi, soprattutto nei vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori, kiwi e negli agrumi, particolarmente concentrata nel frutto di ciliegia amazzonica, l'acerola, e nella rosa canina. La vitamina può perdersi nel caso in cui questi alimenti vengano tenuti all'aria per molto tempo o dentro contenitori di metallo (es: rame). La cottura può comportare perdita di vitamina (in taluni casi fino al 75%); tale fenomeno può essere ridotto adottando una cottura che sia il più possibile rapida ed in poca acqua.
Livelli di assunzione e tossicità
Carenza
La carenza di vitamina C determina la comparsa dello scorbuto, patologia che riguarda particolarmente l'insufficiente produzione di collagene e di sostanza cementante intercellulare. Ciò determina alterazioni a livello dei vasi sanguigni con comparsa di emorragie, rallentamento della cicatrizzazione delle ferite, gengiviti con alterazioni della dentina, gengivorragie ed osteoporosi delle ossa. Nei bambini si ha anche un arresto della crescita. Le varie emorragie sviluppantesi possono portare anche ad un quadro di anemia sideropenica.
Bassi livelli di acido ascorbico, sufficienti alla sopravvivenza, ma al di sotto di quelli necessari, sembrano favorire l'aterosclerosi, sia per l'ipotesi ossidativa sia per l'ipotesi risposta alla lesione. Per la scarsità di vitamina C nell'organismo, si instaurano situazioni come la progressiva crescita dell'azione devastante dello stress ossidativo e dei radicali liberi sulle pareti cellulari vascolari e/o il progressivo impoverimento e cedimento di collagene nelle pareti cellulari vascolari che venendo tamponato da derivati di alfa lipoproteine produce, col progressivo accumulo, l'aterosclerosi e, di conseguenza, tutte le altre pericolosissime sue patologie derivate a cascata.
Dose minima giornaliera
Per dose minima giornaliera s'intende la quantità minima complessiva da assumere durante il corso dell'intera giornata, suddividendo la dose giornaliera in più piccole dosi frazionate (dividendo la dose giornaliera in parti uguali) assunte a intervalli di 3-4 ore.
Si calcola che la quantità minima giornaliera di vitamina C necessaria per prevenire lo scorbuto sia di circa 10 mg/die. Le quantità consigliate (raccomandate dai sistemi sanitari nazionali) sono, tuttavia, di poco superiori. Anzi, nella comunità scientifica vi è ancora acceso dibattito sul dosaggio efficace effettivo, su limite soglia e sovradosaggio.
Le indicazioni degli organismi governativi sono:
- 30 mg/die per il Codex Alimentarius
- 40 mg/die in Regno Unito (Food Standards Agency)[2]
- 45 mg/die per l'OMS-WHO[3]
- 60 mg/die in Canada[4]
- 75–120 mg/die per gli adulti, 2 g/die come limite di tolleranza: Food and Nutrition Board, Institute of Medicine, National Academy of Sciences, Ministero della Salute, USA.[5]
Nella medicina alternativa: controindicazioni
Sebbene alcune medicine alternative, come ad esempio la medicina ortomolecolare, propongano megadosi di vitamina C come pratica terapeutica, non esistono prove scientifiche in merito e in taluni casi sono anzi controindicate.[6][7][8][9]
Uno degli effetti certi del sovraddosaggio di vitamina C è la diarrea[10]. Non esiste una dose letale accertata per l'uomo, esiste invece una LD50 per i ratti che corrisponde a 11,9 grammi per chilogrammo di peso corporeo in una sola dose per via orale [10]. Un uomo medio di 70 Kg dovrebbe dunque ingerirne circa 850 g in un'unica soluzione.
Dosi superiori ai 10 g/die di vitamina C, assunta sotto forma di acido ascorbico, possono acuire la presenza dei disturbi (diarrea e flatulenza), oppure i disturbi possono essere assenti anche a dosi di 100 g/die in quanto la tolleranza intestinare varia in funzione dell'individuo e del suo stato di salute.[11]. Secondo alcuni studi, inoltre, sembra che venga aumentata l'eliminazione, tramite le urine, di ossalati, che potrebbero facilitare la formazione di calcoli renali in un numero limitato di soggetti.[12][13]
Nuove frontiere
La sintesi chimica dell'acido L-ascorbico è un procedimento complesso che prevede molti passaggi chimici che partono dal D-glucosio e un unico passaggio enzimatico che coinvolge la sorbitolo-deidrogenasi. L'ultimo stadio del processo prevede la trasformazione catalizzata da acidi dell'acido 2-cheto-L-gulonico (2-KGL) in acido L-ascorbico.
È stato osservato che in natura alcuni batteri (Acetobacter, Gluconbacter ed Erwinia) sono in grado di trasformare il glucosio in acido 2,5-dicheto-D-gulonic (2,5-DKG), mentre altri (Corynebacterium, Brevibacterium e Arthrobacter) sono in grado di trasformare l'acido 2,5-DKG in acido 2-KLG grazie all'enzima 2,5-DKG-riduttasi.
Grazie alla tecnologia del DNA ricombinante, è stato possibile isolare il gene della 2,5-DKG-riduttasi dalla specie Corynebacterium ed esprimerlo in Erwinia berbicola, in grado di trasformare il glucosio in 2,5-DKG grazie a tre enzimi. Le cellule di Erwinia così trasformate sono in grado di trasformare direttamente il glucosio in acido 2-KLG.
Avvertenze riguardanti l'utilizzo e la somministrazione come farmaco
Somministrazione parenterale: somministrare la vitamina C (acido ascorbico) per via parenterale solo in caso di vomito o diarrea persistente o in presenza di altre cause che rendono impossibile la somministrazione orale. La somministrazione intramuscolare può provocare dolore al sito d’iniezione. La somministrazione endovena deve essere effettuata lentamente[14].
Iperossaluria: somministrare con cautela la vitamina C (acido ascorbico) nei pazienti con iperossaluria perché la vitamina C, soprattutto in dosi elevate, può indurre la formazione di calcoli renali di ossalato di calcio (la vitamina C può essere convertita in ossalato). L’iperossaluria o ossaluria patologica è un disordine metabolico raro che riconosce forme familiari infantili dovute a deficit enzimatico e forme secondarie causate da malassorbimento (celiachia, morbo di Crohn), deficit di vitamina B6, eccessivo apporto di ossalati o alterato rapporto calcio/ossalato. La malattia provoca la formazione di depositi di ossalato di calcio in diversi tessuti con formazione di calcoli renali fino a infezioni batteriche secondarie e ostruzione delle vie renali, aritmie, ipertensione, artrite agli arti e fratture con limitazione parziale o completa delle articolazioni (anchilosi)[14].
Calcolosi renale: poiché la vitamina C (acido ascorbico) può aumentare l’assorbimento intestinale di ossalato e può essere convertita nello stesso ossalato, il consumo di elevate quantità (oltre i 2 g/die) di vitamina C potrebbe favorire la formazione di calcoli renali di ossalato di calcio, in particolare nei pazienti con anamnesi positiva per nefro e urolitiasi (formazione di calcoli sia a livello del parenchima renale sia delle vie urinarie)[14].
Interruzione improvvisa della terapia con alte dosi di vitamina C: la sospensione repentina in caso di terapia prolungata con elevati dosaggi di vitamina C (acido ascorbico), sebbene possa essere associata ad un’aumentata clearance o metabolizzazione della stessa vitamina C, non comporta una riduzione dei livelli ematici di acido ascorbico[14].
Prevenzione della gotta: poiché la vitamina C (acido ascorbico) diminuisce i livelli di acido urico, il consumo di elevate quantità di vitamina potrebbe avere un effetto preventivo verso l’iperuricemia (concentrazione sierica di acido urico > 6 mg/dL) e la gotta[15].
Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD): la vitamina C (acido ascorbico) può provocare emolisi nei pazienti con carenza eritrocitaria di G6PD o favismo[16].
Glicosuria: la vitamina C (acido ascorbico) può alterare i valori della glicosuria (presenza di glucosio nelle urine), pertanto interrompere l’assunzione di vitamina C alcuni giorni prima dell’esame[14].
Urine: la vitamina C (acido ascorbico) in quantità elevata può abbassare il pH delle urine (aumento dell’acidità) favorendo il riassorbimento tubulare delle sostanze acide e ostacolando quello delle sostanze di natura basica[14].
Test al guaiaco (ricerca di sague occulto nelle feci): l’assunzione di dosi di vitamina C (acido ascorbico) superiori a 1 g nelle 12 ore che precedono l’esecuzione del test al guaiaco per la ricerca del sangue occulto nelle feci può dare un esito falsamete negativo, dovuto all’inibizione dell’ossidazione del reagente da parte dell’emoglobina eventualmente presente nelle feci[14].
Emocromatosi, talassemia, anemia sideroblastica: la somministrazione di dosi elevate di vitamina C (acido ascorbico) può provocare un peggioramento di queste forme di anemia. Sia in caso di emocromatosi, sia di talassemia sia di anemia sideroblastica sussiste l’incapacità da parte dell’organismo di utilizzare in modo adeguato il ferro, il cui assorbimento viene invece stimolato dalla somministrazione di dosi elevate di vitamina C. Il ferro non utilizzato forma dei depositi a livello dei tessuti dell’organismo (emocromatosi) oppure negli eritroblasti del midollo osseo (anemia sideroblastica)[14].
Tossicità esofagea: la somministrazione di vitamina C (acido ascorbico) per via orale come forma farmaceutica solida (compresse) è stata associata a danni esofagei dovuti all’acidificazione del pH o della soluzione acquosa in cui è disciolta la compressa o della saliva. Il danno esofageo in genere è risultato transitorio e autolimitante ed è consistito nella formazione di ulcere localizzate che regrediscono dopo la sospensione del farmaco e non causano stenosi[17][18].
Note
- ^ scheda dell'acido ascorbico su IFA-GESTIS
- ^ Vitamin C, su eatwell.gov.uk, Food Standards Agency (UK). URL consultato il 19 febbraio 2007.
- ^ Vitamin and mineral requirements in human nutrition, 2nd edition (PDF), su whqlibdoc.who.int, World Health Organization, 2004. URL consultato il 20 febbraio 2007.
- ^ Sito governativo
- ^ National Academy of Sciences (US), Dietary Reference Intakes for Vitamin C, Vitamin E, Selenium, and Carotenoids (PDF), su nal.usda.gov, 2000. URL consultato il 7 giugno 2009.
- ^ Vitamin C (Ascorbic acid), in MedLine Plus, National Institute of Health, 1º agosto 2006. URL consultato il 3 agosto 2007.
- ^ Bjelakovic G, Nikolova D, Gluud LL, Simonetti RG, Gluud C, Antioxidant supplements for prevention of mortality in healthy participants and patients with various diseases, in Cochrane Database Syst Rev, n. 2, 2008, pp. CD007176, DOI:10.1002/14651858.CD007176, PMID 18425980.
- ^ Huang HY, Caballero B, Chang S, et al., Multivitamin/mineral supplements and prevention of chronic disease (PDF), in Evid Rep Technol Assess (Full Rep), n. 139, maggio 2006, pp. 1–117, PMID 17764205.
- ^ Brzozowska A, Kaluza J, Knoops KT, de Groot LC, Supplement use and mortality: the SENECA study, in Eur J Nutr, vol. 47, n. 3, aprile 2008, pp. 131–7, DOI:10.1007/s00394-008-0706-y, PMID 18414768.
- ^ a b Vitamina C Effetti collaterali
- ^ Robert Cathcart, Vitamin C, Titrating To Bowel Tolerance, [[Anascorbemia]], and Acute Induced Scurvy, su orthomed.com, Orthomed, 1994. URL consultato il 22 febbraio 2007. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
- ^ Hokama S, Toma C, Jahana M, Iwanaga M, Morozumi M, Hatano T, Ogawa Y, Ascorbate conversion to oxalate in alkaline milieu and Proteus mirabilis culture, 2000 Winter, PMID 11156698.
- ^ Massey LK, Liebman M, Kynast-Gales SA, Ascorbate increases human oxaluria and kidney stone risk, in J Nutr, vol. 123, n. 7, luglio 2005, p. 1673, PMID 15987848.
- ^ a b c d e f g h Pharmamedix:VitaminaC(AcidoAscorbico) http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Vitamina+C+%28Acido+Ascorbico%29&vo=Avvertenze
- ^ Gao X. et al., J. Rheumatol., 2008, 35 (9), 1853
- ^ Mehta J.B. et al., Lancet, 1990, 336, 944
- ^ Kikendal J.W., Gastroenterol. Clin. North Am., 1991, 20 (4), 835
- ^ Collins F.J. et al., BMJ, 1979, 1, 1673
Bibliografia
- An historical compendium of 20th-Century medical & scientific literature attesting to the efficacy of Ascorbate (Vitamin C) in the treatment and prevention of human and animal illnesses and diseases
- Fondamenti di Nutrizione Umana, Aldo Mariani Costantini, Carlo Cannella, Giovanni Tomassi, Il Pensiero Scientifico Editore, 2006
- Massey LK, Liebman M, Kynast-Gales SA. Ascorbate increases human oxaluria and kidney stone risk. J Nutr. 2005 Jul;135(7):1673-7.
- Come vivere più a lungo e sentirsi meglio Linus Pauling, 1989, Edizioni Frassinelli
- Chai W, Liebman M, Kynast-Gales S, Massey L. Oxalate absorption and endogenous oxalate synthesis from ascorbate in calcium oxalate stone formers and non-stone formers. Am J Kidney Dis. 2004 Dec;44(6):1060-9.
- Auer BL, Auer D, Rodgers AL. Relative hyperoxaluria, crystalluria and haematuria after megadose ingestion of vitamin C. Eur J Clin Invest. 1998 Sep;28(9):695-700.
- Auer BL, Auer D, Rodgers AL. The effect of ascorbic acid ingestion on the biochemical and physicochemical risk factors associated with calcium oxalate kidney stone formation. 1: Clin Chem Lab Med. 1998 Mar;36(3):143-7.
- Gorton HC, Jarvis K. The effectiveness of vitamin C in preventing and relieving the symptoms of virus-induced respiratory infections. J Manipulative Physiol Ther. 1999 Oct;22(8):530-3.
- Supplemental ascorbate in the supportive treatment of cancer: Prolongation of survival times in terminal human cancer. Cameron E, Pauling L.
- Supplemental ascorbate in the supportive treatment of cancer: reevaluation of prolongation of survival times in terminal human cancer. Cameron E, Pauling L.
- Creagan FT, Moertel CG, O'FalIon JR et al. Failure of high-dose vitamin C (ascorbic acid) to benefit patients with advanced cancer: a controlled trial. N Eng J Med 1979; 301:687-690.
- Vitamin C and cancer revisited - Balz Frei and Stephen Lawson
- Khaw KT, Bingham S, Welch A, Luben R, Wareham N, Oakes S, Day N. Relation between plasma ascorbic acid and mortality in men and women in EPIC-Norfolk prospective study: a prospective population study. European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. Lancet. 2001 Mar 3;357(9257):657-63.
- Pharmacologic ascorbic acid concentrations selectively kill cancer cells: Action as a pro-drug to deliver hydrogen peroxide to tissues - Qi Chen, Michael Graham Espey, Andrew Y. Sun, Je-Hyuk Lee, Murali C. Krishna, Emily Shacter, Peter L. Choyke, Chaya Pooput, Kenneth L. Kirk, Garry R. Buettner‖, and Mark Levine
- Ascorbate in pharmacologic concentrations selectively generates ascorbate radical and hydrogen peroxide in extracellular fluid in vivo - Qi Chen, Michael Graham Espey, Andrew Y. Sun, Je-Hyuk Lee, Murali C. Krishna, Emily Shacter, Peter L. Choyke, Chaya Pooput, Kenneth L. Kirk, Garry R. Buettner, and Mark Levine
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su vitamina C
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su vitamina C