Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)
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La chiesa di San Giovanni Battista è il principale luogo di culto cattolico Parrocchiale del comune italiano di Striano in provincia di Napoli nella Forania di San Valentino Torio - Striano della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Sede della parrocchia patronale collocata nella centralissima Piazza IV Novembre, rappresenta il cuore storico e religioso della città. Il Tempio risale alXVI secolo, Infatti sia il testo di una lapide collocata nel transetto destro che quello di un testamento ci fanno ipotizzare che l'edificazione del tempio sia avvenuta proprio intorno alla metà del XVI secolo. Questa lapide ci ha tramandato che nel 1556 una confraternita fondò una cappella dedicata al Santissimo Corpo Di Cristo, probabilmente all'interno della Chiesa Stessa. Prese il nome all'inizio di san Michele Arcangelo. Poco dopo venne affidata dal vescovo di Nola ai monaci benedettini del monastero napoletano dei santi Severino e Sossio. Divenuta fatiscente, i monaci la diedero in consegna, agli inizi del Cinquecento, alla diocesi di Sarno, che la ricostruì dedicandola a san Giovanni Battista. Nel 1739 divenne sede parrocchiale a svantaggio dell'antica chiesa madre di san Severino abate.
Al suo interno si custodisce una pregevole pala d'altare del 1506 collocata nel transetto sinistro, dono del barone Luigi di Casainuovo. Il dipinto, opera del pittore milanese Protasio Crivelli, raffigura la Madonna col Bambino in trono fra i santi Severino e Sossio. Poi sull'altare Maggiore è collocata una tela di Andrea Scalera de 1768 che raffigura i Santi Giovanni Battista e Severino Abate.
Nell'atrio dell'ingresso laterale è murata una pietra tombale del 1578, che ritrae il nobile Pasquale Graziano, erudito nelle leggi, morto a 35 anni.
Minata la facciata e il campanile dai tedeschi in fuga nel settembre del 1943, la facciata della chiesa e il campanile furono parzialmente ricostruiti nel 1958. Fu perso per questo scoppio l'organo settecentesco.
Chiusa nel 1980 a causa dei danni riportati per il terremoto dell'Irpinia, è stata restaurata e riaperta al culto nel 1993, con un giubileo.
Nel 2006 la Basilica di San Sossio di Frattamaggiore dona alla parrocchia una reliquia del santo patrono San Severino abate.
Nel 2009, in previsione dell'anno giubilare severiniano, si è avuta un'altra ristrutturazione a cura del parroco don Michele Fusco.
Il 17 e 18 aprile 2010 la chiesa ha ospitato l'urna contenente il corpo di san Severino, proveniente in peregrinatio da Frattamaggiore.
Grazie ai pannelli fotovoltaici installati nel 2011 sul tetto del Tempio, la Parrocchia è da considerare ecologica perché questi pannelli consentono di produrre la metà del fabbisogno energetico della parrocchia stessa.
Gemellaggi
La Parrocchia è gemellata con:
- Basilica di San Sossio Levita e Martire, dal 2006
- Chiesa di San Severino abate, dal 2006