Niklas Luhmann (8 dicembre 1927 - 12 novembre 1998) è stato uno dei maggiori esponenti della sociologia tedesca del XX secolo.

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Niklas LUHMANN

Luhmann applicò alla società la teoria dei sistemi (Systemtheorie), che ebbe un forte riscontro anche nel campo della filosofia.

Vita

Niklas Luhmann nasce l’8 dicembre del 1927 a Lünenburg, nell’attuale land della Sassonia. Il periodo è conosciuto nella storia tedesca come Repubblica di Weimar (1919-1933). Dalla caduta della monarchia seguita all’epilogo della prima guerra mondiale e fino all’avvento del nazional-socialismo, la fragile democrazia tedesca cercò di dotarsi di una costituzione e di strutture democratiche. Nel gennaio del 1933 la nomina di Adolf Hitler a cancelliere pone di fatto fine alla Repubblica di Weimar.
Niklas Luhmann ha vissuto il periodo del Terzo Reich dall’interno, il periodo post-bellico dalla parte degli sconfitti e l’occupazione delle truppe straniere seguite alla sconfitta di Hitler. Le truppe alleate “portatrici della modernità” e “liberatrici del popolo tedesco oppresso” dovevano essere, viste dagli occhi di un ragazzo di diciassette anni nato e cresciuto nel periodo d’oro del nazional-socialismo e arruolato da poco meno di un mese come ausiliario dell’artiglieria antiaerea, qualcosa di profondamente diverso.

Nel 1949 conseguì la sua laurea in giurisprudenza presso l’Università di Freiburg/Breisgau ed iniziò subito dopo la pratica legale. Lavorò inizialmente presso l’Alta Corte Amministrativa di Lüneburg occupandosi del sistema di archiviazione delle decisioni della corte e diventando successivamente un funzionario pubblico del Ministero dell’Educazione e della Cultura della Bassa Sassonia dove fu coinvolto in uno dei progetti di ricostruzione post-bellica volto a studiare sistemi di compensazione per le ingiustizie perpetrate durante il periodo nazista.

Nel corso di questo periodo ebbe tuttavia modo di leggere durante il tempo libero i testi di Cartesio, Kant e le teorie funzionaliste di Bronislaw Malinowski e di Radcliffe-Brown. La sua formazione teorica fu influenzata tanto da queste letture, quanto dal prendere parte, in qualità di funzionario dell’amministrazione pubblica, alle attività di ricostruzione della Germania dopo il periodo post-bellico. In questo periodo Luhmann progetta e realizza inoltre il suo primo sistema di archiviazione (Zettelkasten) che sarà sostituito in seguito da un altro, di nuova concezione, che continuerà a sviluppare per tutto il corso della sua vita. Per la “prova su strada” del suo nuovo strumento di lavoro Luhmann scelse di archiviare le sue letture di Husserl.

Durante gli anni ’60 i compiti amministrativi affidatigli iniziarono a farsi più vicini ai suoi interessi intellettuali. Fece dunque richiesta di passare un anno di studi (1960-1961) negli Stati Uniti ad Harvard per studiare con Talcott Parsons. Poco dopo il suo ritorno in Germania iniziò la sua attività acca-demica entrando a far parte del corpo docente della School of the Administrative Science di Speyer. In questi anni Luhmann inizia a riflettere sul perfezionamento della teoria di Talcott Parsons alla luce degli sviluppi intercorsi nel frattempo nei settori della cibernetica e della biologia. Nel 1966, dopo aver seguito per un semestre i corsi di sociologia, conseguì un dottorato di ricerca presso l’Università di Münster. Due suoi libri già pubblicati furono accettati come tesi di dottorato e come volume valido per l’abilitazione all’insegnamento.
Professor Luhmann iniziò così nel 1968, su invito di Helmut Schelsky, la sua attività didattica presso la Facoltà di Sociologia della neonata Università di Bielefeld.
Durante i primi anni ’70 organizzò, con Habermas, un ciclo di seminari congiunti che si svolsero presso il Max Planck Institut di Starnberg. Il dibattito, arricchito da quattro volumi di commenti, fu pubblicato con il titolo Theorie der Gesellschaft oder Sozialtechnologie: Was leistet die Systemfor-schung?. Il provocatorio titolo, probabilmente scelto da Habermas, etichetta le idee di Luhmann come tecnologia sociale ovvero come la massima espressione di un modello tecnocratico della società. L’ex-funzionario pubblico dell’amministrazione tedesca non si libererà più di questa etichetta che caratterizzerà il suo personaggio come un marchio indelebile secondo forse solo alla proverbiale difficile accessibilità dei suoi scritti.

A partire dai primi anni ’80, Luhmann ha sviluppato con il sud d’Italia e con Raffaele De Giorgi un rapporto speciale culminato con la pubblicazione di Teoria della società e con l’istituzione nel 1988 del Centro Studi sul Rischio presso l’Università degli Studi di Lecce.

La bibliografia completa di Luhmann comprende 40 libri e 350 articoli scientifici scritti nei suoi quaranta anni di carriera. La ragione di tanta prolificità starebbe secondo quanto ha sempre sostenuto lo stesso Luhmann nello schedario di riferimenti incrociati alla cui organizzazione e ri-organizzazione sosteneva di dedicare più tempo che alla scrittura dei libri stessi.

Solo dopo il formale pensionamento ed il conferimento dello status di professore emerito trovò il tempo di pubblicare il compendio della sua teoria nei volumi di Die Gesellschaft der Gesellschaft (1997). Il 12 novembre dell’anno successivo, poco prima di compiere il settantunesimo anno di età, Niklas Luhmann muore a causa di un tumore. Anche se la diagnosi ufficiale fu quella di cancro, molte fonti dirette raccontano che Luhmann stesso fosse tutt’altro che convinto di questo. Egli considerò infatti la possibilità che la causa della sua malattia fosse dovuta ad un virus tropicale contratto durante un viaggio svolto anni prima al Cairo in Egitto. Sembra tuttavia che il Tropical Institute di Amburgo, al termine di un check-up, non fu in grado di identificare questo presunto virus.

Pensiero

Teoria dei sistemi sociali

La creazione intellettuale di Luhmann consiste nell'aver applicato alla società la teoria generale dei sistemi, che bisogna distinguere dalla teoria dei sistemi sociali di Talcott Parsons. Luhmann parte dalla premessa, che gli elementi primari di un qualsiasi sistema sociale non siano gli agenti principali, ovvero gli uomini, ma gli effetti della comunicazione. Senza comunicazione non esiste nessuna forma di sistema sociale.

Un sistema sociale (sistema aperto) è in grado di costituirsi, ricostituirsi, ma soprattutto di autogestirsi (autoreferenzialità e autopoiesi). Questo è possibile solo mediante una perenne comunicazione. Luhmann precisa che l'uomo non può essere considerato un sistema di questo tipo, perché in realtà rappresenta un altro tipo di sistema più complesso; il sistema psicologico (coscienza), che a differenza del primo è in grado di pensare. I sistemi sociali invece non pensano, ma agiscono, sotto forma di:

Secondo Luhmann la ricerca del sociologo contiene un elemento problematico. Quando un sociologo osserva la società, non si rende conto, che lui stesso fa parte dell'oggetto di studio in quanto appartiene alla società.

Comunicazione

Luhmann radicalizza il concetto della comunicazione e lo definisce con una triplice selezione:

  • comprensione;
  • informazione;
  • atto comunicativo (Mitteilung).

Critica

Le maggiori critiche provengono dalla Scuola di Mannheim (Mannheimer Schule), fondata sul relativismo razionale e critico di Hans Albert e sostenuta dal docente ordinario presso la facoltà di sociologia Hartmut Esser. In particolare viene criticata la metodologia di ricerca, che non implica risultati razionali, ma soltanto una costruzione piramidale di concetti senza contenuto scientifico.

Opere

  • Sistemi sociali (Soziale Systeme - 1984)
  • La società della società (Die Gesellschaft der Gesellschaft - 1997)
  • L'economia della società (Die Wirtschaft der Gesellschaft - 1988)
  • La scienza della società (Die Wissenschaft der Gesellschaft - 1990)
  • Il diritto della società (Das Recht der Gesellschaft - 1993)
  • L'arte della società (Die Kunst der Gesellschaft - 1995)
  • La realtà dei mass-media (Die Realität der Massenmedien - 1996)
  • La politica della società (Die Politik der Gesellschaft - 2000)
  • La religione della società (Die Religion der Gesellschaft - 2000)
  • Il sistema educativo sociale (Das Erziehungssystem der Gesellschaft - 2002)
  • Introduzione alla teoria dei sistemi (Einführung in die Systemtheorie - 2002)
  • Sociologia del diritto (Rechtssoziologie - 1980)
  • Sociologia del rischio (Soziologie des Risikos - 1991)
  • I diritti fondamentali come istituzione (Grundrechte als Institution. Ein Beitrag zur politischen Soziologie - 1965)