Confederate States Navy
La Marina Confederata (Confederate States Navy - CSN) era la marina degli Stati Confederati nel corso della Guerra civile americana. Operò sia nelle acque dell'America Settentrionale, sia negli oceani Atlantico e Pacifico tramite navi corsare e violatori di blocco (in inglese blockade runners), fino al termine delle operazioni belliche. L'ultima nave ad ammainare la bandiera confederata fu lo sloop corsaro Shenandoah, il 6 novembre 1865.
Prima della guerra civile
Nei mesi che precedettero la guerra civile americana 108 ufficiali della US Navy, molti originari degli stati meridionali, diedero le dimissioni dalla marina anche in previsione guerra imminente[1]. Dopo il 12 aprile 1861, ben 114 ufficiali diedero le dimissioni per tornare a sud[1]. Alcuni ufficiali che si erano dimessi dalla Marina Unionista, nel periodo precedente lo scoppio della guerra fecero ampia opera di proselitismo per trasferire uomini (e, talvolta, anche navi) agli Stati Confederati[1], tuttavia alcuni ufficiali di origine degli stati meridionali, fra cui spicca il capitano Farragut, non vollero abbandonare la marina a cui avevano prestato giuramento, con Farragut altri 126 ufficiali di origini del sud rimasero fedeli alla propria uniforme[2]. Anche se queste dimissioni rappresentarono un colpo pesante per la Marina Unionista, non tutti gli ufficiali dimissionari passarono alla Marina Confederata.
La nascita della CSN
Immediatamente dopo la secessione ogni stato confederato creò una propria marina, tuttavia il 21 febbraio 1861, tre giorni dopo l'elezione di Jefferson Davis a Presidente della Confederazione, il Congresso Confederato approvò un Atto per la costituzione del Ministero della Marina[1], il Ministro della Marina fu Stephen Mallory. Mallory iniziò immediatamente ad organizzare la Marina Confederata, su quattro dipartimenti[1]:
- Ordini e Dettaglio (impiego del personale)
- Armamenti e Idrografia (realizzazione delle artiglierie, mine e siluri, informazioni sulla navigazione e supervisione delle attività dell'Accademia Navale)
- Provviste e Vestiario (con competenza anche sulle paghe)
- Medicina e Chirurgia
A capo di ognuno di questi dipartimenti mise un ex ufficiale della Marina Federale. Dopo questi dipartimenti furono costituiti gli Uffici di Capo delle costruzione (costruzioni di scafi navali), di Ingegnere capo (acquisizione di motori navali) e dei Marines[1]. Altro personale era dislocato in Europa, con l'incarico di acquistare bastimenti per la marina.
La flotta operativa era divisa su base geografica in squadroni:
- Squadrone del James (fluviale, in Virginia)
- Squadrone del North Carolina
- Squadrone di Charleston
- Squadrone del Savannah (fluviale, in Georgia)
- Squadrone di Mobile
- Squadrone di Galveston
- Squadrone del Mississippi (fluviale, in Mississippi)
- Squadrone del Red (fluviale, Texas e Oklahoma)
Ogni squadrone era comandato, di norma, da un capitano di vascello (il grado inglese di captain), grado equivalente a quello di colonnello dell'esercito[1].
Le navi che agivano come corsari negli oceani operavano in modo totalmente indipendente[1].
Gli ufficiali erano inquadrati come "regular" che comprendeva tutti i dimissionari dalla Marina Unionista, mentre nel 1863 fu creata la marina "volounteer" in cui vennero inseriti gli ufficiali più giovani e motivati[1]. Alla fine della guerra la Marina Confederata comprendeva meno di 800 ufficiali, in tutto (considerando dimissioni e decessi) gli ufficiali della Marina Confederata furono circa 1000. I gradi della marina erano: Ammiraglio, Capitano (I capitani comandanti uno squadrone avevano un titolo onorifico equivalente al Commodoro federale), Comandante, Primo Luogotenente, Secondo Luogotenente, Mastri (ingegneri, chirurghi, pagatori).
L'Accademia galleggiante
L'acccademia fu istituita praticamente il 16 marzo 1861, quando il presidente Davis fu autorizzato a creare i cadetti di marina. Per sede dell'Accademia Navale fu scelta la nave CSS Patrick Henry, un battello a vapore a ruote laterali, a cui era stata aggiunta una protezione con lamiere di ferro ed era stato montato un armamento offensivo[3]. La nave fu ancorata alla foce del fiume James. A bordo della Patrick Henry, talvolta le lezioni erano interrotte per attacchi nemici, dato che la flottiglia del James (Unionista) aveva le basi a pochi chilometri di distanza. Uno dei cadetti affermò che «quella nave era la più realistica nave scuola mai esistita»[1]. Alla fine, quando fu necessario evacuare Richmond, il Patrick Henry fu incendiato e gli allievi furono utilizzati come scorta della riserva aurea e degli archivi del governo confederato, il 2 maggio 1865 il sovraintendente mise in libertà i cadetti, dando loro cibo sufficiente perché potessero tornare alle loro case[1]. In tutto furono diplomati solo 48 cadetti.
Le Navi
Le navi della marina confederata vennero prese in parte ai nordisti all'atto della secessione, per lo meno quelle poche che rimasero bloccate nei porti confederati, o trasformate da battelli esistenti in navi da guerra, o in casi meno numerosi costruite ex novo. Spesso la corazzatura veniva fatta con materiali di fortuna come rotaie, balle di cotone sotto lo strato superficiale ad assorbire l'urto delle granate perforanti, o altro materiale a seconda dei casi. Una delle navi più famose della marina confederata fu la ex fregata a vapore nordista Merrimack, ai lavori a Norfolk allo scoppio delle ostilità, bruciata parzialmente dai nordisti dopo la resa di Fort Sumter e ricostruita come "ironclad" nella famosa CSS Virginia, che con la USS Monitor fu protagonista del primo scontro tra navi corazzate nella storia.
Già nell'ottobre del 1861 erano in costruzione nei cantieri del sud, oltre alla Virginia, ben quattro navi corazzate, cioè la Tennessee, la Luoisiana, la Mississippi e la Arkansas[4]. Da un rapporto del 27 agosto 1862 si ricava che il dipartimento della marina aveva costruito 12 navi ad guerra e ne aveva 9 in costruzione, aveva in fase di approntamento 12 "ironclad", mentre erano operative una batteria corazzata ed un ariete corazzato[5].
Oltre alle costruzioni lo stato confederato si rivolse agli acquisti all'estero, particolarmente in Inghilterra, per opera del comandante Janmes D. Bulloch che fu inviato a Londra l' 8 maggio 1861 dal Ministero della Marina con istruzioni segrete per l'acquisto sia di navi corazzate sia di incrociatori convenzionali da utilizzare per la guerra di corsa[6].
I problemi operativi della Marina Confederata
Appena iniziata la guerra, la Marina Federale stabilì il blocco alle coste degli stati confederati fin dall'aprile del 1861[7] , e, in base alla Dichiarazione di Parigi del 1856, era tenuta ad operare attivamente con «una forza sufficiente per vietare realmente l'accesso al litorale nemico»[7], per questo motivo la Marina Federale si preoccupò di iniziare le operazioni di blocco fin dai primi giorni di maggio.
I problemi che la Marina Confederata doveva risolvere erano sostanzialmente[8], in difensiva:
- la difesa delle coste (e soprattutto delle città costiere) da eventuali attacchi unionisti provenienti dal mare
- la difesa delle linee di comunicazione fluviali
in offensiva:
- le operazioni offensive contro le flotte che bloccavano il commercio confederato
- le operazioni offensive contro il commercio unionista
- le operazioni destinate a rompere localmente il blocco
Un problema a parte era che le operazioni difensive non potevano essere totalmente a carico della Marina, ma dovevano essere effettuate in stretta collaborazione con l'Esercito. Altro problema rilevante era la natura delle coste atlantiche della Confederazione, in quanto dalla foce del Potomac a Charleston la costa è paludosa, mentre a sud di Charleston la costa è coperta da una serie di isole e da un numero molto elevato di canali, e, se queste caratteristiche rendevano più facili le operazioni locali di rottura del blocco, d'altra parte rendevano molto più difficoltosa la difesa della costa da attacchi nemici[8]
La Marina Confederata doveva impegnare 14822 km di coste (tutta la costa atlantica, compreso il golfo del Messico degli attuali Stati Uniti), di cui circa 4500 in mano all'Unione, quindi la Confederazione doveva difendere più di 10000 km di coste[9]. La produzione navale della Confederazione, inoltre era irrisoria nei confronti di quella dell'Unione e negli stati sudisti si trovavano solo due cantieri militari, a Pensacola (bloccato da terra dalle forze unioniste) ed a Norfolk[9]. Non avendo già una marina, la Confederazione tentò di contrastare la superiorità numerica unionista sviluppando nuove tecnologie navali, e Mallory individuò tre aree in cui poteva operare in tal senso[10]:
- insidie subacquee
- corazzatura delle navi di linea
- guerra al commercio nemico (guerra di corsa)
La guerra di secessione fu la prima guerra in cui vennero usati estensivamente i trasporti meccanici, cioè le ferrovie ed i battelli fluiviali (che ormai erano propulsi da motori a vapore), quindi chi fosse riuscito a vincere la battaglia delle ferrovie e delle vie d'acqua avrebbe posto una pesante ipoteca sulle sorti della guerra[11]. Una via d'acqua di notevole importanza era proprio il Potomac, sbarrato per tutto il so tratto navigabile dal formidabile campo trincerato di Washington[12]. Tuttavia era ancora più importante il Mississippi, che praticamente rappresentava il collegamento fra il cuore della Confederazione ed il Texas, che era una base logistica (per le forniture di carne) e strategica (per il confine con il Messico) fondamentale per gli Stati Confederati. Il Mississippi inoltre rappresentava un ostacolo per un'invasione da ovest praticamente insuperabile senza il controllo delle sue acque[13].
Le operazioni fluviali
La difesa dei fiumi
La difesa dei fiumi fu incentrata più sulle fortificazioni che sul contato diretto alle flottiglie unioniste, l'unica flottiglia veramente operativa fu quella del Mississippi[14].
La flottiglia del Mississippi
La flottiglia del Mississippi era di base a New Orleans sulle navi Louisiana (ironclad), Manassas (ariete corazzato), Maurepas, Ponchartrain, McRae, Livingston, Polk, Calhoun, Jackson, Ivy, Mobile, Segur, St Mary's e due batterie corazzate, mentre la Mississippi era un'ironclad ancora in costruzione[15]. Le due navi più potenti, cioè la Louisiana e la Manassas, erano menomate dalla scarsa potenza dei loro motori, tanto che la Louisiana fu usata come batteria galleggiante e la Manassas, sebbene abbia speronato diverse unità nemiche, non provocò mai gravi danni[15]. All'inizio del 1862 una squadra, composta da McRae, Ivy, Livingston, Maurepas, Ponchartrain, Polk, Calhoun e Jackson fu inviata a monte di New Orleans, all'Isola 10[16], mentre alcune navi furono disarmate per costituire batterie a terra o affondate per vari motivi, McRae, Ivy e Jackson rientrarono a New Orleans e le navi restanti furono bruciate alla caduta dell'isola per non farle catturare dal nemico[17].
Il 16 aprile 1862 una forza federale al comando dell'ammiraglio Farragut si presentò alla foce del Mississippi, la forza era formata da: Hartford, Pensacola, Brooklin e Richmond (navi a vapore ad elica), Mississippi (nave a vapore a ruote laterali), Oneda, Varuna, Iroqois e Cayuga (sloop ad elica), Itasca, Katahdin, Kennebec, Kineo, Pinola, Sciota, Winona e Wissahickon (cannoniere ad elica) per un totale di 154 cannoni, supportate da sei cannoniere e 20 navi armate di mortaio[18]. A questa forza si contrapponevano i forti posti alla foce del Mississippi e le navi confederate Luoisiana, Manassas, McCrea e Jackson, la nave Governor Moore (della marina nazionale della Louisiana) e sei arieti corazzati, organizzati come forza indipendente[18]. La foce del fiume era sbarrata fra i forti da navi ancorate e collegate da catene.
Guerra di Mine
Uno dei nuovi metodi di guerra utilizzati dalla CSN fu l'utilizzo di mine sia subacquee sia galleggianti, la prima mina galleggiante fu scoperta sul Potomac (Fiume) presso Aquia Creek il 9 luglio 1861, ma ben presto furono avvistate altre mine ad Hampton Road e sul fiume James[19]. Presto alle mine a contatto furono aggiunte le mine (subacquee) a esplosione controllata elettricamente, che potevano essere fatte esplodere solo quando in bersaglio pagante si trovava nella loro vicinanze[19]. Nel corso della guerra le navi unioniste affondate dalle mine furono ben 58[19].
Le operazioni navali nelle acque del Nord America
Il primo scontro con la Marina Federale avvenne il 12 ottobre 1861, quando una squadriglia federale, composta da Richmond, Vincennes, Preble e Water Witch, tentando di forzare la foce del Mississippi, incontrò una squadrone della Marina Confederata composto dalla navi Manassas (ariete corazzato), Mc Rae, Ivy, Tuscarora, Calhoun, Jackson e dal rimochiatore Watson. Lo scontro si risolse in una vittoria tattica dello squadrone confederato, che costrinse le navi nemiche a ritirarsi[20]. Dopo una serie di scontri di scarsa entità, nel gennaio 1862 gli Stati Uniti mossero verso le coste meridionali con l'intenzione di occupare i "sounds", cioè le aree lagunari , attorno a Capo Hatteras, inviando una forza di 17 navi da guerra ed un corpo da sbarco di 12000 uomini, la forza arrivò a capo Hatteras il1 12 gennaio. La marina confederata riunì uno squadrone di 9 cannoniere presso l'isola di Roanoke, la flotta unionista aveva 19 navi con 54 cannoni, mentre lo squadrone confederato aveva 8 navi con 9 cannoni, la battaglia ebbe luogo il 7 febbraio e terminò con la ritirata delle navi confederate che avevano terminato le munizioni, in questo modo la CSN fu costretta fuori dai "sound" della Carolina del Nord[21].
Dopo la caduta di Norfolk la Marina Confederata, avendo recuperato la Merrimac ed effettuato sulla nave estesi lavori che l'avevano trasformata in un ariete corazzato rinominato CSS Virginia, l'8 maggio 1862 uscì da Norfolk con la Virginia e le navi Beaufort e Raleigh, mentre lo squadrone del James (battelli Patrick Henry, Jamestown e Teaser) si avvicinava a Newport News (distante 12 miglia da Hampton Roads, dove era stanziata una squadra federale). L'8 maggio la squadra federale di Hampton Roads era sulle fregate Congress, Cumberland (a coprire Newport News) e Minnesota, Roanoke, St. Lawrence (ancorate a Old Point, 6 e 1/2 miglia da Newport News). Nel corso della prima giornata di combattimento il Virginia affondò la Cumberland, ma, avendo perso il rostro, si ritirò su Norflolk, mentre Beaufort e Raleigh costringevano alla resa la Congress e forzavano all'incaglio la Minnesota[22]. Nel corso della notte la Marina Federale fece arrivare di fronte a Newport News la cannoniera Monitor, che si ancorò presso la Minnesota. La mattina successiva un duello inconclusivo fra Virginia e Monitor, in cui la Virginia non fu in grado di danneggiare la Monitor speronandola, avendo perso il rostro nella giornata precedente, e la Monitor non fu in grado di prendere una posizione vantaggiosa per usare i sui pezzi in torretta contro la Virginia, terminò con la Monitor che si ritirava verso Old Point e la Virginia che rientrava a Norfolk per effettuare le riparazioni necessarie[23]. Nonostante ciò il 10 maggio i confederati abbandonavano Norflok e incendiavano la Virginia ancora ai lavori[24].
I sommergibili
La CSS Hunley passò alla storia come il primo sottomarino ad affondare una nave nel corso di un'azione di guerra, fatto eccezionale per l'epoca, mai più verificatosi sino alla prima guerra mondiale. Il battello venne preceduto da altri modelli sperimentali che ebbero scarso successo ed alcuni incidenti, che costarono la morte di alcuni membri dell'equipaggio[25].
L'Hunley era lungo circa 10 metri, era propulso dalla forza muscolare di sette dei suoi otto uomini di equipaggio che ne azionavano l'elica attraverso un lungo albero a gomiti e montava sulla prora un palo lungo 12 metri con all'estremità una carica esplosiva di 41 kg di polvere da sparo. Il 17 febbraio 1864, condotto dal tenente George E. Dixon e propulso dal resto dell'equipaggio, composto da volontari, fu diretto contro la sloop-of-war nordista USS Housatonic, presso il porto di Charleston, nella Carolina del Sud. La nave affondò rapidamente in seguito all'esplosione della carica infissa sul suo scafo dal sottomarino attaccante che affondò a sua volta prima del rientro in porto, forse a causa dell'onda di pressione dovuta all'esplosione o, più probabilmente, speronato inavvertitamente da una nave accorsa sul luogo [26].
I violatori del blocco
I violatori di blocco inizialmente non facevano parte della CSN, tuttavia venivano utilizzati dal governo sudista prima per trasportare materiale bellico, finché il 6 febbraio 1864 non fu presa la decisione di mettere sotto controllo del Governo confederato tutto il commercio con l'estero[27], da quel momento i violatori del blocco furono obbligati a mettere a disposizione del governo almeno metà (talvolta due terzi) dello spazio disponibile sulla nave. Le navi dei violatori del blocco sfruttavano l'ingegneria più avanzata del tempo, il più celebre violatore del blocco, il piroscafo Banshee aveva la struttura totalmente in acciaio, con una stazza di 500 t aveva un pescaggio di soli 2,5 m e, grazie alla sua forma affusolata, riusciva a raggiungere 11 nodi, velocità elevata per gli standard dell'epoca[27]. Il Banshee compì 7 viaggi, andando distrutto all'ottavo con tutto il carico e fornì ai suoi finanziatori un profitto del 700% su tutte le spese[28]. Oltre a questi miglioramenti tecnologici i violatori di blocco si basarono anche sulla mimetizzazione, dipingendo le navi in modo tale che non fossero distinguibili dalle acque marine e procedento di notte ad un totale oscuramento della nave[27].
Oltre ai violatori di blocco privati, il governo confederato acquisì navi in Gran Bretagna, il primo piroscafo ad attraversare l'atlantico sotto bandiera confederata fu il Fingal (acquistato a Londra), che giunse a Savannah con un carico di materiale strategico[29], mentre il generale Josiah Gorgas aveva provveduto ad armare una piccola flotta[30] di violatori di blocco sotto il controllo della Direzione di Artiglieria, che trasportarono, tra l'altro, in un solo anno 113.504 armi individuali e 5 cannoni Blakely di calibro superiore a 8 in[31].
I violatori di blocco partivano dai porti europei per arrivare generalmente all'Avana (per i porti confederati sul Golfo del Messico) o Nassau (Bahamas) (per i porti confederati dell'Atlantico). Il maggior vataggio di Nassau era la possibilità di accostarsi fino a 50 miglia dalla costa della Florida restando in acque territoriali britanniche. Queste 50 miglia erano percorse di notte a piena velocità arrivando sottocosta (dove gli incrociatori unionisti, dato il loro pescaggio più elevato, non erano in grado di inseguirli) e proseguendo, sempre a piena velocità fino a portarsi sotto la protezione delle batterie di Fort Fisher[32].
I successi dei violatori di blocco comunque andarono declinando per tutto il corso della guerra, mentre nel 1861 veniva catturato circa il 10% dei violatori di blocco, nel 1865 la percentuale era salita al 50%, dalle statistiche della marina federale sembra che nel corso di tutta la guerra siano stati catturati o affondati circa 1500 violatori del blocco, mentre i viaggi portati a termine con successo furono circa 8250. Ancora nel tardo autunno del 1864 in un mese ben 43 violatori del blocco riuscirono a raggiungere i porti confederati[29].
I corsari oceanici
La guerra di corsa ebbe il suo inizio il 17 aprile 1861, quando il presidente Davis offrì, con un proprio proclama[33], lettere di marca a tutti i privati che avessero armato vascelli con equipaggi civili per effettuare la guerra di corsa contro il traffico unionista[6]. Il primo vascello corsaro fu lo shooner da 52 t Savannah, che ricevette la lettera di marca N° 1. In totale i corsari privati furono 25, con 27 catture, l'"asso" dei corsari fu la nave Jefferson Davis con 8 catture[6]. Fino al 1862 la guerra da corsa effettuata da privati ebbe un certo effetto ,ma, con il rinforzarsi del blocco unionista, non fu più possibile portare le navi catturate nei porti confederati, mentre rimasero chiusi i porti francesi e britannici in considerazione della neutralità di questi due stati[6].
Il primo corsaro direttamente agli ordini del governo meridionale fu il comandante Raphael Semmes, che, cercando fra le navi disponibili nei porti del sud, aveva trovato un piccolo vapore da 437 t, il Sumter, che fece trasformare nella CSS Sumter e di cui assunse il comando. La CSS Sumter lasciò il porto di New Orleans il 18 giugno 1861 e, dopo essere sfuggita al blocco nordista, catturò la sua prima preda tre giorni dopo essersi allontanato dalla costa[34].
I principali vascelli corsari della CSN furono[35] Sumter (18 navi catturate), Florida (58 navi catturate, comprese 21 da unità di appoggio), Alabama (64 catture), Georgia (nessuna cattura), Rappahannock (nessuna cattura), Tallahassee (39 catture), Shenandoah (30 catture).
Uno dei più famosi corsari fu la CSS Florida, costruita come Oreto in Gran Bretagna e poi trasformata alle Bahamas in nave da guerra[36].
Considerazioni
Note
- ^ a b c d e f g h i j k Le Marine Confederate e unionista, sito indicato in riferimenti
- ^ Su Le marine confederate e unionista, url citato in bibliografia, sono riportate le seguenti statistiche (dopo il grado sono indicati il numero di ufficiali passati alla Confederazione/numero totale di ufficiali): Capitani 15/93; Comandanti 34/123; Luogotenenti 89/351. Invece Luraghi, op. cit. pag 296 dà un numero totale di dimissionari di 351 su 1150 ufficiali e Conf. Mil. Hist. indica 321 dimissioni su 671 ufficiali nati negli stati del sud al 3 giugno 1861 pag 4.
- ^ Sul Patrick Henry erano stati montati 12 cannoni da 32 lb in [[bordata (guerra)|]], un cannone da 10 in di prua ed un cannone da 8 in di poppa, Conf. Mil. Hist. pag 28
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 309
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 10
- ^ a b c d R. Luraghi, op. cit. pag 310
- ^ a b R. Luraghi, op. cit. pag 299
- ^ a b R. Luraghi, op. cit. pag 306
- ^ a b R. Luraghi, op. cit. pag 295
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 307
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 284
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 286
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 291
- ^ Così da Luraghi, op. cit. pag 317, verificare su altre fonti
- ^ a b Conf. Mil. Hist. pag 55
- ^ L'Isola 10 si trova sul [[Mississippi (fiume)|]] fra New Madrid e Hickman, sul confine fra il Missouri, il Tennessee ed il Kentucky, vedi Luraghi, op. cit. Fig. 8 a pag 463
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 56
- ^ a b Conf. Mil. Hist. pag 57
- ^ a b c R. Luraghi, op. cit. pag 308
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 15
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 19-24
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 36-46
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 47-50
- ^ Conf. Mil. Hist. pag 51
- ^ C.S.S. Hunley, su numa.net, URL consultato il 16 marzo 2009.
- ^ H. L. Hunley in Historical Context, su numa.net, URL consultato il 16 marzo 2009.
- ^ a b c R. Luraghi, op. cit. pag 314
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 313
- ^ a b R. Luraghi, op. cit. pag 316
- ^ Erano 5 navi, Columbia, R.E. Lee, Merrimac, Eugenie e Phantom, Luraghi, op. cit. pag 263
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 263
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 313-315
- ^ Che, tuttavia, non poté essere applicato fino al 6 maggio, quando il Congresso riconobbe lo strato di guerra con l'Unione
- ^ R. Luraghi, op. cit. pag 312
- ^ David K.Brown, Warrior to Dreadnough, Seaforth Publising, Bernsley (UK) (Prima edizione, Chatam 1997)ISBN 978 1 84832 086 4 pag 18, Brown stesso indica l'elenco come incompleto, nota 29
- ^ http://digitalcollections.fiu.edu/tequesta/files/1945/45_1_02.pdf
Riferimenti
- (EN) AAVV, Confederate Military History, 12 volumi, Confederate Publishing Company, Atlanta (GA-USA), 1899[1]
- Raimondo Luraghi, Storia della guerra civile americana, Einaudi, Torino, 1966
- Riccardo Rossotto, La guerra civile americana 1861-1865, Albertelli Edizioni speciali, Parma, Prima edizione 2007, Seconda edizione 2011
- Le Marine Confederata e Unionista (url consultato 11/12/2011)
- [1] (url consultato 11/12/2011)
Note ai riferimenti
- ^ La parte relativa alla CSN è nel XII volume, scritta da William H.Parker