Aulo Licinio Archia
Aulo Licinio Archia (in latino Aulus Licinĭus Archĭas) (Antiochia, 118 a.C. – Roma, 45 a.C.) è stato un poeta greco antico.
Partì dalla città natale all'età di 15 anni per visitare le città ellenistiche del mediterraneo orientale, nelle quali partecipava ad esibizioni poetiche. Nelle varie città godette dell'ospitalità dei personaggi più influenti per i quali componeva poesie encomiastiche. Prima di stabilirsi definitivamente a Roma transitò anche per diverse città della Magna Grecia tra le quali Heraclea, in Lucania, dalla quale fu premiato per la sua attività poetica con la cittadinanza onoraria. In seguito alla promulgazione della lex Plautia Papiria, assunse anche la cittadinanza romana, benché resiedesse già da tempo nell'Urbe.
Nel 62 a.C fu accusato di avere acquisito illecitamente la cittadinanza e nel processo intentatogli fu difeso con successo dal suo vecchio discepolo Cicerone con la famosa orazione Pro Archia Poeta, in cui l'oratore difende sia il suo assistito che il concetto di arte e di humanitas. Il processo nacque probabilmente come tentativo di Pompeo di colpire Lucio Lucullo, suo avversario politico e patrono di Archia.
Negli anni 87-86 a.C. affiancò il generale Lucullo con il filosofo Antioco di Ascalona nella campagna militare per fronteggiare Mitridate, con il compito di scrivere appunto su tale guerra.
Scrisse poemi non pervenuti sulle guerre contro i Cimbri e contro Mitridate e fu autore di 25 epigrammi.
Bibliografia
- F. Amarelli e F. Lucrezi - I processi contro Archia ed Apuleio, Quaestiones I, Napoli, Jovene, 1997.