8º Reggimento alpini

Reparto dell'Esercito Italiano
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L'8º Reggimento alpini è un reparto dell'Esercito Italiano con sede a Cividale del Friuli; dipende dalla Brigata alpina "Julia".

8º Reggimento Alpini

Stemma dell'8º Reggimento Alpini
Descrizione generale
Attiva1º ottobre 1909 - oggi
NazioneItalia (bandiera) Italia
Italia (bandiera) Italia
Servizio Regio esercito
Esercito Italiano
TipoFanteria
RuoloTruppe da montagna
Guarnigione/QGCaserma Feruglio presso Venzone (UD)
Caserma Francescatto presso Cividale del Friuli (UD)
SoprannomeReggimento Cantore
Tarvisio
MottoO là... o rompi!
Colore della Nappina attualmenteRosso Btg. Alp. Tolmezzo
Battaglie/guerreGuerra italo-turca
prima guerra mondiale
Guerra Italo-Greca
Fronte orientale
DecorazioniOrdine Militare di Savoia Medaglia d'Oro al Valor Militare Medaglia d'Oro al Valor Militare Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito Croce d'Argento al Merito dell'Esercito
Parte di
File:Br jul scud.jpg Brigata alpina "Julia"
Reparti dipendenti
Comandanti
Attuale ComandanteCol. Michele Merola
Degni di notaCol. Antonio Cantore
Col. Gabriele Nasci
Col. Vincenzo Dapino
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Storia

Venne costituito il 1º ottobre 1909 riunendo i Battaglioni Cividale, Gemona, e Tolmezzo, come tutti i reparti alpini era un reparto a reclutamento regionale, e i suoi uomini provenivano da tutto il Friuli.

 
Il colonnello Ermacora Zuliani ed un altro ufficiale nella caserma di Cividale. Sul muro si legge le scritte Fuarce Cividât e O là o rompi, oltre ad intravedersi la scritta "Daûr": rispettivamente motti del Battaglione Cividale, del Reggimento e del Battaglione Gemona (Mai Daûr).

Nel 1911-1912 prese parte con il Battaglione Tolmezzo alla campagna di Libia, sotto la guida del colonnello Antonio Cantore, mentre durante la prima guerra mondiale il reggimento, fu dapprima impegnato sul fronte della Carnia e del Trentino, e in seguito alla rotta di Caporetto prese posizione sul massiccio del Monte Grappa.

Inquadrato nella 3a Divisione Alpina "Julia", nel 1940-1941 partecipò alla guerra Italo-Greca subendo gravissime perdite. Per l'esemplare comportamento tenuto durante la campagna, la bandiera del reparto venne decorata con una medaglia d'oro al valor militare.
Terminate le operazioni in Grecia, il reggimento si imbarcò per fare ritorno a Udine; durante il tragitto la nave Galilea, sulla quale era imbarcato il Battaglione Gemona venne affondata da un sommergibile della Royal Navy e 872 alpini (su circa 1000 del battaglione) scomparvero in mare.

Arrivati a Udine, dopo pochi mesi gli alpini dell'8º vennero mandati sul fronte russo, dove combatterono dal 1942 al 1943 nell'ARMIR, partecipando infine alla tragica ritirata di Russia, alla fine della quale si poterono valutare le enormi perdite subite dal reggimento: più di 2577 uomini.[1] Per il grande valore dimostrato dai suoi soldati nella campagna di Russia, all'8º Reggimento Alpini venne conferita una seconda medaglia d'oro al valor militare.

Rientrato in Italia nel 1943, il reggimento venne impiegato al confine tra il Friuli e la Jugoslavia contro i partigiani slavi. A seguito dell'armistizio dell'8 settembre venne sciolto, per venir poi ricostituito a guerra finita, nel 1946. In realtà, già durante la Repubblica Sociale Italiana, l'8º alpini venne ricostituito per volere del colonnello friulano Ermacora Zuliani con il nome di Reggimento alpini "Tagliamento"; tale reggimento combatté sulle Prealpi ed Alpi Giulie contro i partigiani slavi che minacciavano di invadere il Friuli, e si sciolse autonomamente dopo il 25 aprile, con la proclamazione della Liberazione e l'arrivo delle truppe Alleate anglo-americane.

Dopoguerra

 
Alpini sciatori dell'8º Reggimento sfilano alla parata del 2 giugno 2010
File:Fregio alpini (per personale in servizio permanente).jpg
Fregio del Corpo degli Alpini dell'Esercito Italiano

Oggi l'8º Reggimento alpini è formato da volontari, in ferma breve, prolungata ed in servizio permanente, provenienti da tutta Italia e fa parte della Brigata alpina "Julia", con comando a Udine. Il Reggimento è dislocato nelle caserme di Venzone (UD) presso la caserma Feruglio e Cividale del Friuli (UD), presso la caserma Francescatto. A seguito del processo di rinnovamento e riorganizzazione voluto per il settore Difesa, anche l'8º Rgt. alp. non ne è rimasto immune: i Battaglioni Cividale e Gemona sono stati sciolti e ad oggi rimane operativo il solo Btg. Tolmezzo.

Simbolo

Scudo

Sfondo azzurro con catena montuosa, sovrastata da una stella d'oro.

Ornamenti esteriori

Sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da quattro nastri annodati alla corona, scendenti in sbarra e in banda al lato dello scudo, due azzurro filettati d'oro, uno d'azzurro filettato d'argento ed uno d'azzurro filettato di bronzo. Nastro dell'Ordine Militare d'Italia, sotto lo scudo su lista bifida, il motto "O là... o rompi"

Festa del reggimento

La festa del Reggimento ha luogo il 24 maggio, anniversario degli scontri del Pal Grande, del Pal Piccolo e del Freikofel per cui ottenne in riconoscimento del valore dimostrato una Medaglia d'argento al valor militare.

Onorificenze

Alla bandiera

  Ordine militare di Savoia Fronte italiano 1915-1918
  Medaglia d'oro al valor militare Fronte greco 8 ottobre 1940 - 23 aprile 1941
  Medaglia d'oro al valor militare Fronte russo 5 settembre 1942 - 1 febbraio 1943
  Medaglia d'argento al valor militare Carnia 24 maggio 1915 - 6 novembre 1917
  Medaglia di bronzo al valore dell'esercito Alto e medio Friuli 6 maggio - 15 giugno 1976 (Al battaglione alpini "Gemona")
  Croce d'argento al merito dell'esercito Chimoio (Mozambico) 10 febbraio 1994 - 30 aprile 1994 (Al battaglione alpini "Gemona")

Cittadinanza onoraria

Concessa dai comuni di:

  Arzignano (VI),
File:Cittadella (Italia)-Stemma.png Cittadella (PD),
File:Cividale del Friuli-Stemma.png Cividale del Friuli (UD),
File:Paluzza-Stemma.jpg Paluzza (UD),
  Pellegrino Parmense (PR)
File:TarvisioStemma.png Tarvisio (UD).
  Gemona del Friuli (UD)

Personalità legate al reggimento

Note

  1. ^ Nel Volume Le operazioni delle unità italiane al fronte russo (1941-1943), pagina 491 riporta la perdita di almeno 2577 uomini per il reggimento

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