Pannotia
La Pannotia, descritta per la prima volta da Ian Dalziel nel 1997[1], è un ipotetico supercontinente che sarebbe esistito fra i 600 ed i 540 milioni di anni fa, durante il Precambriano. Viene anche chiamata il Supercontinente vendiano.

Circa 750 milioni di anni fa, la Rodinia si divise in Protolaurasia, dell'Cratone del Congo e Protogondwana. La Protolaurasia roteò verso sud, in direzione del polo; la Protogondwana roteò in senso antiorario. Il cratone del Congo si posizionò fra i due, circa 600 milioni di anni fa, formando la Pannotia. Tutta questa massa di terra si trovava nei pressi del Polo Sud, in quell'epoca ci sono stati più ghiacciai che in qualsiasi altra era geologica terrestre.
La Pannotia, però, ebbe vita breve: essendo stati gli scontri a dare origine al supercontinente di tipo glaciale, presto vi fu uno spostamento delle varie masse. Appena 60 milioni di anni dopo la sua formazione, la Pannotia si divise in quattro continenti: la Laurentia, la Baltica, la Siberia e la Gondwana, che successivamente si riunirono, dando vita alla Pangea.
Un altro termine per definire il supercontinente esistito alla fine del Neoproterozoico è la Grande Gondwana, coniato nel 1994, che riconosce che la Gondwana faceva precedentemente parte di un supercontinente maggiore durante il tardo Neoproterozoico.
La Pannotia somigliava ad una "V" con la punta rivolta a nord-ovest: al suo interno vi era un oceano, formatosi durante la rottura della Rodinia, che sarebbe diventato l'attuale Oceano Pacifico. All'esterno, invece, vi era un gigantesco oceano chiamato Oceano Panafricano, l'equivalente del Panthalassa.