Whitney Houston
Whitney Elizabeth Houston, nota come Whitney Houston (Newark, 9 agosto 1963 – Beverly Hills, 11 febbraio 2012[1]), è stata una cantante e attrice statunitense.
Whitney Houston | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop Soul Rhythm and blues Gospel |
Periodo di attività musicale | 1985 – 2012 |
Strumento | voce, pianoforte |
Etichetta | Arista |
[whitneyhouston.com Sito ufficiale] | |
Viene universalmente riconosciuta come una delle più iconiche e popolari cantanti di tutti i tempi, spesso chiamata semplicemente "The Voice" per le caratteristiche uniche della sua voce, soprannome datole da Oprah Winfrey.[2]
Il suo grandissimo successo negli anni ottanta ha permesso l'apertura di mercati fino ad allora preclusi alle cantanti di colore.[3] Con essi la cantante ha dominato le classifiche mondiali, in particolar modo la Billboard Hot 100, nella quale ha piazzato sette singoli consecutivi alla numero uno,[4] battendo il record di cinque appartenente a Diana Ross & The Supremes ed ai Beatles. Le sue vendite complessive di album, singoli e video è di 170 milioni di copie.[5]
È una delle donne di maggior successo discografico: è la quarta donna per numero di vendite negli Stati Uniti, con circa 55 milioni di dischi certificati dalla RIAA[6] Detiene anche il primo posto nella classifica degli artisti di colore di maggior successo, insieme a Michael Jackson.
Nel 2008 il Guinness dei Primati ha dichiarato Whitney l'artista più premiata e popolare al mondo.[7] L'artista ha guadagnato 6 Grammy Awards e detiene il record per numero di American Music Awards, avendone ricevuti 22 in tutto.
Whitney Houston è stata inserita alla 34ª posizione nella lista dei 100 cantanti più grandi di tutti i tempi della rivista Rolling Stone.[8]
Dopo un periodo di declino negli anni 2000 dovuto a durissime vicende personali e cause legali contro l'ex marito, nel giugno 2009 la casa discografica Arista Records ha annunciato l'uscita dell'album dal titolo I Look to You, pubblicato in Italia ed in Germania il 28 agosto 2009 e negli Stati Uniti il 31 agosto successivo.
Nel febbraio del 2012 si è convertita all'Islam.[9] Lo stesso mese, l'11, è stata trovata in condizioni critiche in una stanza di un hotel a Beverly Hills ed è morta poco dopo.[10]
Biografia
L'infanzia
Nata il 9 agosto 1963 a Newark, nel New Jersey, da John R. Houston ed Emily Drinkard Houston (conosciuta meglio come Cissy), e cresciuta ad East Orange, ha due fratelli: Michael e Gary. Sua madre è da tempo cantante nel gruppo soul Sweet Inspirations, gruppo che ha fatto tour e fornito voci supporto per Elvis Presley ed Aretha Franklin, ed ha inoltre fatto parte del gruppo gospel Drinkard Sisters, insieme alle sue nipoti e cugine di Whitney Dionne e Dee Dee Warwick.[11] Whitney Houston ha trascorso parte della sua adolescenza frequentando i locali notturni dove cantava la madre e ogni tanto saliva sul palco ed esibirsi con lei. Fin da bambina, all'età di 9 anni, iniziò a cantare nel coro della Chiesa "New hope Baptist Church", dove cantò per la prima volta da solista all'età di 11 anni.
1977 - 1984: gli inizi
Nel 1977, all'età di 14 anni, è stata cantante di sostegno nel singolo della Michael's Zager Band "Life's a Party". Zager offrì successivamente alla giovane cantante un contratto discografico, ma Cissy non fu d'accordo, volendo che la figlia finisse prima la scuola. Nel 1978, all'età di 15 anni, cantò come voce di sottofondo nel singolo di Chaka Khan "I'm Every Woman", canzone che in seguito sarebbe diventata un successo per il suo album colonna sonora campione di vendite "La guardia del corpo". Nei primi anni ottanta, iniziò a lavorare come modella dopo che un fotografo la vide cantare al Carnegie Hall con la madre.[12] Considerate le sue evidenti abilità artistiche, i suoi genitori decisero di avviare formalmente la sua carriera nel 1981, dopo il diploma. Scelsero quindi la Tara Productions, con la quale firmò. Apparve quindi come voce solista in un album di Paul Jabara, intitolato Paul Jabara and Friends, pubblicato dalla Columbia Records nel 1983, nel quale cantò "Eternal love".[13]
Apparve in Seventeen e divenne una delle prime donne di colore ad aggiudicarsi la copertina della rivista. Apparve inoltre in copertina nelle riviste Glamour, Cosmopolitan, Vogue, Miss Young e in uno spot TV della bibita Canada Dry. Mentre faceva la modella, continuò la sua nascente carriera discografica, periodo in cui aveva ricevuto numerose offerte di agenzie di registrazione (Michael Zager nel 1980 ed Elektra Records nel 1981), collaborando con i produttori Ben Dover, Bill Laswell e Martin Bisi su un album chiamato One Down, del gruppo Materials. Per questo progetto, contribuì alla ballata "Memories". Nel 1983, il manager della Arista Clive Davis vide Whitney cantare e, rimasto colpito, le offrì un contratto di registrazione in tutto il mondo, che Whitney firmò, e si impegnò nello sviluppo della sua carriera. Cantò come voce di supporto in album di Lou Rawls e Jermaine Jackson e registrò inizialmente un duetto con Teddy Pendergrass dal titolo "Hold Me", che apparve nel suo album, Love Language, singolo che fu rilasciato nel 1984 e divenne una Top 5 hit R & B, costituendo un primo grande successo per la cantante.
1985 - 2006
Balzò quindi alla notorietà musicale mondiale grazie al suo album d'esordio del 1985, intitolato Whitney Houston (che conteneva una cover di Diana Ross del 1983, In Your Arms), entrato direttamente al numero 1 della classifica americana, permanendovi per 14 settimane consecutive ed entrando nel Guinness dei Primati come l'album più venduto di una cantante esordiente (quasi 29 milioni di copie). Seconda in classifica Britney Spears nel 1999, con l'album ...Baby One More Time che vendette quasi 25 milioni di copie nel mondo.
Due anni dopo, nel 1987, torna con Whitney, preceduto dalla hit internazionale I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me): l'album le frutta una serie vertiginosa di primati di vendita. Nel 1988 incide One Moment in Time, inno delle Olimpiadi di Seoul. Nel 1990 esce il terzo album I'm Your Baby Tonight, trascinato soprattutto dalla title-track; l'anno successivo incide l'inno statunitense in un singolo e lo canta alle truppe americane di ritorno dalla guerra del Golfo; la canzone raggiunge la top 10 americana. Nel 1992, debutta al cinema, con il film La guardia del corpo, coprotagonista con Kevin Costner. Il brano portante della colonna sonora, I Will Always Love You, cover di un pezzo di Dolly Parton, ottiene un ineguagliato successo planetario. La colonna sonora del film diventa la più venduta di tutti i tempi, con 42 milioni di copie in tutto il mondo.
Nel 1995 recita in Donne - Waiting to Exhale e nel 1996 recita in Uno sguardo dal cielo al fianco di Denzel Washington, partecipando alla colonna sonora di entrambi i film. Whitney lancia nel 1998 il suo quarto album, My Love Is Your Love, con le hit It's Not Right but It's Okay, la title-track e Heartbreak Hotel, insieme alle "soulsisters" Faith Evans e Kelly Price. L'album include anche il duetto con Mariah Carey, intitolato When You Believe, che fa anche da colonna sonora al film d'animazione della Dreamworks Il principe d'Egitto, contenuto nella raccolta di numeri uno della Carey, #1's, e che vince l'Oscar come migliore canzone originale.
Nel 2000 esce il primo Greatest Hits, doppio CD antologico contenente alcuni inediti, tra cui If I Told You That con George Michael e Could I Have This Kiss Forever con Enrique Iglesias. L'album vende più di 8 milioni di copie e risulta essere uno dei 20 album più venduti nella storia delle classifiche inglesi.
Nel 2002, pubblica Just Whitney, il quinto album di inediti, anticipato dal singolo Whatchulookinat. L'anno successivo, nel 2003, come Toni Braxton, Barbra Streisand, Celine Dion, Gloria Estefan, Mariah Carey, Destiny's Child e altri artisti noti, anche Whitney decide di lanciare un album natalizio, intitolato One Wish: The Holiday Album. Nel disco è presente anche un duetto tra l'artista e sua figlia. Dal 2004 al 2006 la carriera artistica di Whitney subisce un arresto a causa gravi problemi familiari, problemi che vedono una soluzione solo nel settembre del 2006, quando Whitney divorzia dal marito Bobby Brown.
2007 - 2012
Nel 2007 Whitney torna alla musica firmando un contratto con il suo discografico di sempre, Clive Davis, e nel dicembre dello stesso anno si esibisce in concerto durante la manifestazione Live&Loud 2007, a Kuala Lumpur. Successivi concerti si sono svolti a Tobago, in Marocco e in Kazakistan. Il 7 febbraio Whitney si esibisce alla serata di gala che anticipa i Grammy ovvero il Pre-Grammy Party, organizzata dal suo mentore e produttore Clive Davis. Proprio a lui dedica la performance composta da 4 dei suoi maggiori successi ovvero: I Will Always Love You, I Believe in You and Me, It's Not Right but It's Okay e I'm Every Woman. Clive Davis annuncia che Whitney è pronta a ritornare sulle scene e ha registrato una canzone con il produttore/cantante R. Kelly dal titolo I Look To You e che la settimana seguente ai Grammy entrerà in studio con David Foster per registrare la canzone "I Didn't Know My Own Strenght" scritta da Diane Warren.
L'8 febbraio Whitney fa una sorprendente apparizione ai Grammy[14]. La cantante dopo aver ricevuto una standing ovation consegna il premio come Miglior Album R&B a un'emozionata Jennifer Hudson. Il 9 febbraio Whitney è ai Bet Honors[15] per presentare un premio speciale a Tyler Perry. Il 17 aprile Diane Warren rivela alla rivista Vibe Magazine di aver scritto "I Didn't Know My Own Strength" esclusivamente per Whitney.
Il 4 giugno il sito web ufficiale di Whitney annuncia l'uscita del settimo album dell'artista il 31 agosto 2009. L'8 agosto il sito di informazione musicale Music Link[16] annuncia che Whitney avrebbe firmato un contratto con l'AEG, uno dei colossi dell'industria dell'intrattenimento americana, la cui preoccupazione urgente è riempire il maggior numero possibile di date lasciate scoperte da Michael Jackson a Londra, per questo motivo l'avrebbero ingaggiata assieme a Robbie Williams per esibirsi in alcune delle 23 date previste per onorare il Re del Pop.
Il 28 agosto viene pubblicato in Italia ed in Germania, a distanza di sette anni dall'ultimo lavoro discografico, I Look To You. Il 1º settembre Whitney si esibisce a New York, su un palco allestito a Central Park, cantando dal vivo due famose hit del passato I'm Every Woman e My Love Is Your Love e i due nuovi singoli Million Dollar Bill e I Look To You. Il concerto, registrato dalla famosa trasmissione americana Good Morning America è stato mandato in onda il giorno seguente, il 2 settembre.
Il 7 settembre, dopo appena una settimana dall'uscita, I Look To You si posiziona alla numero 1 nella classifica italiana FIMI degli album più venduti[17][17]. Il 21 ottobre Whitney partecipa alla versione italiana di X Factor esibendosi in Million Dollar Bill. Al termine dell'esibizione la cantante riceve il disco d'oro per il nuovo album I Look To You, per aver superato la soglia di 35 000 copie vendute in Italia. Whitney intraprenderà un tour mondiale che prevede anche due tappe in Italia, a maggio.[18].
Il 22 novembre Whitney si esibisce agli American Music Awards cantando "I Didn't Know My Own Strenght" e ricevendo il "Premio Internazionale per l'Eccellenza". Il 2 dicembre I Look to You è stato certificato disco di platino dalla RIAA per aver venduto più di 1 milione di copie negli Stati Uniti.[19], e in Italia il 20 dicembre è stato certificato dalla FIMI disco di platino per aver venduto più di 70 mila copie.[20]
Nel gennaio 2010, Whitney Houston è stata nominata per due NAACP Image Awards nelle categorie "Best Female Artist" e "Best Music Video", vincendo in quest'ultima con il video musicale del singolo "I look to you". L'artista ha inoltre ricevuto una nomination per gli Echo Awards, la versione tedesca dei Grammys, nella categoria "Best International Artist". Il 26 gennaio l'Arista Records pubblica Whitney Houston: The Deluxe Edition per celebrare il 25º anniversario dell'album di debutto della cantante. Questa edizione comprende tutte le canzoni dell'album originale completamente rimasterizzate, interviste, performance live, video promozionali, remix e molto altro.
Il 1º febbraio Whitney riceve l'"Entertainer Honor Award" ai Bet Honors. Durante la serata, la cantante gospel Kim Burrell ha omaggiato Whitney esibendosi in I Believe in You and Me, seguita da Jennifer Hudson che invece ha cantato I Will Always Love You. Il 6 febbraio Whitney ha iniziato a Seoul in Corea Del Sud il Nothing But Love World Tour, primo tour mondiale in 11 anni. La tournée vedrà la cantante esibirsi in molti paesi del mondo, tra cui Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Italia, Germania, Finlandia, Inghilterra e si è concluso il 17 giugno a Manchester. Il 30 gennaio Whitney si è esibita al BET Celebration of Gospel 2011 con il brano "I Look to You", duettando con la cantante Kim Burrell.
Morte
La cantante americana muore l'11 febbraio 2012 all'età di 48 anni mentre si trovava, insieme a parenti e amici, nell'hotel Beverly Hilton di Beverly Hills per prendere parte quella stessa sera ad una serata organizzata a margine dei Grammy Awards. Tuttora ignote le cause della morte.[10]
Una persona del suo entourage ha chiamato i soccorsi alle 15:43 e il personale di sicurezza ha subito tentato di rianimarla, ma inutilmente. Secondo la CNN a dare per primo l'allarme sarebbe stato il suo compagno, il cantante Ray J su Twitter.
Vita privata
Il matrimonio con Bobby Brown
Negli anni ottanta, la Houston è stata sentimentalmente legata alla star del football americano Randall Cunningham e all'attore Eddie Murphy.
Nel 1989, ai Soul Train Music Awards, Whitney conobbe il cantante R&B Bobby Brown, che sposò nel 1992, nonostante il dissenso di familiari e amici della cantante (visti i precedenti giudiziari di Brown e i tre figli che Brown già aveva da tre donne diverse, mentre la Houston conservava l'immagine della brava ragazza di chiesa). Dopo un aborto spontaneo, nel 1993 nasce la figlia della coppia, Bobbi Kristina Houston Brown.
Negli anni novanta, Brown continuò ad avere problemi con la legge per molestie sessuali, guida in stato di ebbrezza e lesioni; tempo dopo, iniziarono le prime indiscrezioni sull'uso di droga da parte di Whitney. Nel 2003, durante un litigio, Brown picchiò la moglie; la polizia dovette usare la scossa elettrica per fermarlo, e poi arrestarlo. Dopo scandali per infedeltà, arresti per droga e alcol, e problemi con il marito, nel 2006 Whitney si separa da Brown per disintossicarsi. Infine, chiede il divorzio e le viene affidata la custodia della figlia. Brown contesta però il divorzio, in un documento in cui dichiara anche di essere senza dimora e depresso, ma manca di presentarsi all'udienza fissata; persino i suoi avvocati, a quel punto, si licenziano e lo abbandonano.
I problemi di droga (2000-2011)
Mentre negli anni ottanta e nei primi novanta Houston rivendicava l'immagine della brava ragazza di chiesa, a fine anni novanta ci fu un cambiamento nel suo modo di comportarsi: arrivava con ore di ritardo alle interviste e cancellava all'ultimo momento concerti e apparizioni TV. Come conseguenza del fatto che molti suoi concerti vennero cancellati e che la cantante aveva perso molti chili, si iniziò a parlare di un uso di droghe che Whitney avrebbe fatto assieme al marito.
Sempre nel 2000, Whitney avrebbe dovuto esibirsi con Clive Davis, in una serata per l'ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame dell'uomo che l'aveva lanciata come cantante; tuttavia Whitney cancellò l'esibizione dieci minuti prima dell'inizio dello show. Lo stesso anno avrebbe dovuto esibirsi anche alla notte degli Oscar, ma venne licenziata dal regista dello show, pure suo vecchio amico.
L'agente di Whitney ne indicò la causa in un mal di gola, ma Steve Pond dichiarò poi in un suo libro che "La Houston non era in grado di cantare, era distratta e non interessata" e che, al momento di cantare Over the Rainbow, la cantante iniziò a cantare un altro brano. Successivamente, anche Houston ammise di essere stata licenziata.
L'anno seguente, Houston fece un'apparizione nello show per i trent'anni di carriera di Michael Jackson, destando impressione per la sua magrezza; l'esibizione rafforzò i sospetti di uso di droga, anoressia e bulimia, ma il suo agente la difese ancora: "Whitney è sotto stress per motivi familiari e, quando è sotto stress, non mangia". Senza dare spiegazioni, Houston cancellò anche il concerto della sera seguente. Nel 2002, in un'intervista, Diane Sawyer chiede a Houston di commentare la foto della sua esibizione per Michael Jackson: "È una foto venuta male", disse lei. Quanto ai pettegolezzi sul suo uso di droga rispose: "Chiariamo una cosa: il crack è economico e io ho guadagnato troppo per fumare crack. Chiariamolo, ok? Non usiamo il crack, non lo facciamo". Houston ammise invece di fare uso di varie sostanze e di partecipare a festini; quando le venne chiesto, con Brown al suo fianco, se Brown l'aveva mai picchiata, rispose arrabbiata: "No, non mi ha mai picchiata. Io l'ho picchiato in un momento di rabbia".
Nel 2004, Whitney entrò in un programma di riabilitazione dalla droga, ma l'anno dopo apparve nel reality televisivo di Brown, mostrando ancora un comportamento inaffidabile; nel 2005 rientrò nella stessa clinica di riabilitazione e completò con successo il programma. Sebbene taluni commentatori continuassero a sostenere che la cantante facesse uso di droghe, la casa discografica e lei stessa negarono duramente. Ciò nonostante, nel maggio 2011, la sua agente Kristen Foster dichiarò che la cantante era di nuovo in cura riabilitativa presso una non specificata clinica, per completare il programma che aveva abbandonato nel 2007 a causa dei suoi impegni lavorativi. Questo programma riabilitativo non costrinse Whitney a stare in una clinica e alcune voci sostennero che questo programma servisse a Whitney per ritornare sulle scene con il sequel di Waiting to Exhale.[21]
La causa con il padre
Nel 2002, Whitney è stata coinvolta in una causa legale con il padre e manager, John Houston, che le aveva fatto causa per 100 milioni di dollari, affermando che la Houston non gli aveva pagato quanto gli spettava per averla aiutata nella sua carriera e per averla aiutata nelle controversie degli ultimi anni. Entrambi apparvero in TV, sostenendo le proprie posizioni. John Houston morì nel 2003; la sentenza è stata emessa nel 2004, a favore di Whitney, in quanto l'erede legale della società di John Houston non riuscì a prendere parte alle udienze per le indagini preliminari. Alla sua morte, John Houston aveva divorziato dalla madre di Whitney da più di vent'anni.
Vocalità e personalità interpretativa
Whitney è divenuta celebre per la sua estensione e il controllo vocale . Negli anni ottanta e novanta, Whitney possedeva una voce di soprano drammatico calda e piena, limpida, omogenea, di notevole volume, assai estesa e sorretta da un'ottima preparazione tecnica. Tuttavia, nonostante la sua grande estensione e la notevole potenza emessa soprattutto sulle note in voce piena, non fece mai uso del registro di fischio.
Alcuni critici segnalarono tuttavia come, a seguito delle dure vicende personali, la sua voce fosse diventata più trasmissiva, avesse rafforzato le note medio-alte, ma gli stessi critici indicarono una flessione.[22][23][24]
Stile musicale
Nonostante la sua naturale attitudine per il soul e per il gospel, Whitney, nel corso della sua carriera, ha sperimentato con successo diversi stili musicali, tra cui rhythm and blues, pop, dance, ballad, country.
Discografia
- 1985 - Whitney Houston
- 1987 - Whitney
- 1990 - I'm Your Baby Tonight
- 1992 - The Bodyguard: Original Soundtrack Album
- 1995 - Waiting to Exhale: Original Soundtrack Album
- 1996 - The Preacher's Wife: Original Soundtrack Album
- 1998 - My Love Is Your Love
- 2000 - Whitney: The Greatest Hits
- 2001 - Love, Whitney
- 2002 - Just Whitney
- 2003 - One Wish: The Holiday Album
- 2007 - The Ultimate Collection
- 2009 - I Look To You
Filmografia
Attrice
- La piccola grande Nell (Gimme a Break!) - serie TV, episodio 3x20 (1984)
- Silver Spoons - serie TV, episodio 4x01 (1985)
- La guardia del corpo (The Bodyguard), regia di Mick Jackson (1992)
- Donne (Waiting to Exhale), regia di Forest Whitaker (1995)
- Uno sguardo dal cielo (The Preacher's Wife), regia di Penny Marshall (1996)
- Cenerentola (Cinderella), regia di Robert Iscove - film TV (1997)
- Boston Public - serie TV (2002)
Produttrice
- Pretty Princess (The Princess Diaries), regia di Garry Marshall (2001)
- Una canzone per le Cheetah Girls (The Cheetah Girls), regia di Oz Scott - film TV (2003)
- Principe azzurro cercasi (The Princess Diaries 2: Royal Engagement), regia di Garry Marshall (2004)
- Cheetah Girls 2, regia di Kenny Ortega (2006)
Curiosità
- L'album The Bodyguard detiene numerosi record, risultando la colonna sonora più venduta della storia.
- Whitney Houston è citata nel Guinness dei Primati come l'artista donna più premiata di tutti i tempi, con 412 premi, inclusi 6 Grammy, 2 Emmy, 22 American Music Awards e 16 Billboard Music Award.[senza fonte]
- "If the voice is a musical instrument, hers is a Stradivarius" ossia "Se la voce è uno strumento musicale, il suo è uno Stradivari", questo è il commento che diede Time Magazine sulla voce di Whitney Houston.[25][senza fonte]
Note
- ^ http://www.nytimes.com/2012/02/12/arts/music/whitney-houston-dies.html?ref=music
- ^ (EN) Whitney Houston's biography on the Guardian, su guardian.co.uk, The Guardian. URL consultato il 12 febbraio 2012.
- ^ (EN) Chris Williams, Whitney Houston’s Whitney LP revisited with producer Narada Michael Walden, su soulculture.co.uk, soulculture, 17 agosto 2011. URL consultato il 12 febbraio 2012.
- ^ (EN) Whitney Houston's biography on Allmusic, su allmusic.com, allmusic. URL consultato il 12 febbraio 2012.
- ^ (EN) Alex Dobuzinskis, Whitney Houston says she is "drug-free", su reuters.com, reuters, 15 settembre 2009. URL consultato il 12 febbraio 2012.
- ^ "Gold and Platinum - Top Selling Artists". Recording Industry Association of America.
- ^ transformers-whitney-houston-gallery - AOL Black Voices
- ^ (EN) 100 Greatest Singers: 34 - Whitney Houston, su rollingstone.com, rolling stone. URL consultato il 12 febbraio 2012.
- ^ Whitney Houston ritrova la serenità: si è convertita all'Islam
- ^ a b È morta Whitney Huston la regina e il corpo del pop.
- ^ Jessie C. Smith, p. 304
- ^ Ebony, p. 122
- ^ Jessie C. Smith, p. 305
- ^ Whitney ai Grammy Awards 2009
- ^ Whitney ai BET HONORS 2009
- ^ Whitney all'Arena O2 di Londra?
- ^ a b Classifica FIMI - I LOOK TO YOU
- ^ Tour - Seconda tappa italiana
- ^ Platinum Certification
- ^ http://www.rap-up.com/2010/01/17/whitney-houston-diddy-queen-latifah-recognized-at-2010-bet-honors/bet-honors-10-23/
- ^ http://new.it.music.yahoo.com/blogs/bla_bla_bla/3054/whitney-si-disintossica-di-nuovo/
- ^ V OPINION: Houston, We've Got A Problem | Vibe
- ^ I Look To You | Music | EW.com
- ^ http://www.jrecords.com/whitneyhouston/ILookToYouReviews/whitneyhouston_ilooktoyoureview_people.jpg
- ^ Time Magazine, 1985
Bibliografia
- Jessie C. Smith, Notable Black American women, VNR, 1996.
- AA.VV., EBONY, vol. 48, n. 3, Johnson Publishing Company, 1993.
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Whitney Houston
Collegamenti esterni
- Whitney Houston at Whitney Info
- Sito ufficiale