Francesco De Lemene
librettista italiano
Francesco De Lemene (Lodi, 19 febbraio 1634 – Lodi, 24 luglio 1704) è stato un librettista italiano.

Proveniente da una famiglia aristocratica, studiò all'Università di Bologna e di Pavia, dove si laureò nel 1655. Fu successivamente impiegato nell'allora amministrazione spagnola dapprima come pubblico oratore a Milano e poi come decurione a Lodi. Nel 1661 soggiornò a Roma, dove frequentò spesso il circolo di Cristina di Svezia. Fu a Roma che iniziò la sua attività librettistica. Nel 1691 entrò con il nome di Arezio Gateatico nell'Accademia dell'Arcadia.
De Lemene risente dell'influenza del poeta Giambattista Marino e del commediografo Carlo Maria Maggi; infatti i suoi testi tendono ad avere un carattere eroi-comico.
Libretti
- Il giudizio di Paride (scritto nel 1666 per Cristina di Svezia, perduto e compositore sconosciuto)
- Il Narciso (favola burlesca; musicato da Carlo Borzio, 1676; musicato da Giovanni Agostino Badia, 1699)
- La ninfa Apollo (scherzo scenico per musica; musicato da Giovanni Agostino Badia, 1692; musicato da Antonio Lotti e Francesco Gasparini, 1710; musicato da Baldassarre Galuppi, 1734; musicato da Andrea Bernasconi, 1743)
- Endimione (favola per musica; musicato da Paolo Magni e Giacomo Griffoni, 1692; musicato da Georg Caspar Schürmann, 1700; musicato da Antonio Maria Bononcini, 1721)
- Tacete, ohimè, tacete (cantata; musicato da Georg Friedrich Händel, 1710)
- Tirsi (pastorale; musicato da Giuseppe Antonio Paganelli, 1737)
- La carità (oratorio; musicato da Carlo Borzio)
- I quatro novissimi, ed altre centate
- Dialogo pastorale
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