Tram STEL serie 116-123
Le vetture serie 116–123 della STEL, poi passate all'ATM di Milano, erano una serie di elettromotrici progettate per il traino di treni locali sulle tranvie interurbane milanesi.
Tram STEL 116–123 poi ATM 116–123 "tipo OEFT" | |
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Motrice tranviaria interurbana | |
Anni di costruzione | 1937 |
Anni di esercizio | 1937–... |
Quantità prodotta | 8 |
Costruttore | OEFT (parte meccanica) TIBB (parte elettrica) |
Scartamento | 1.445 mm |
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit., p. 185 |
Storia
Le elettromotrici serie 116–123 furono ordinate dalla STEL alle Officine Elettroferroviarie Tallero di Milano nel giugno 1936, al fine di potenziare il servizio locale sulla tranvia interurbana Milano–Monza[1].
Consegnate nel 1937, costituivano l'evoluzione delle elettromotrici serie 110–115, costruite due anni prima dalla Breda, delle quali conservavano l'aspetto esteriore quasi senza variazioni[2]. Nel 1939 le vetture entrarono nel parco ATM, mantenendo la stessa numerazione[3].
Secondo una statistica del 1957, le vetture erano suddivise fra i depositi di Monza Borgazzi (5 unità), Milano Molino (1 unità) e Milano Teodosio (2 unità)[4]. Con la chiusura della linea Milano–Monza, nel 1966, le OEFT vennero quasi tutte radiate e demolite; si salvò l'unità 122, assegnata al deposito di via Messina[5].
Livree
Le vetture entrarono in servizio nella livrea bianco gesso tipica dei mezzi STEL. Con il passaggio all'ATM, le vetture assunsero una colorazione a due toni di verde, simile a quella dei tram urbani, ma con un caratteristico disegno frontale "a scudo".
L'unità 122, unica sopravvissuta alle demolizioni degli anni sessanta, venne successivamente dipinta in livrea "arancio ministeriale" con banda nera.
Note
Bibliografia
- Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi, Parma, Ermanno Arbertelli, 1980.
Voci correlate
Altri progetti
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