Waffle

dolce a cialda statunitense, derivato dalla gaufre belga
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Le gaufre,[1] o gauffre, altrimenti noti come waffel, sono biscotti dolci a cialda, croccanti fuori e morbidi internamente, cotti su doppie piastre roventi che danno loro il caratteristico aspetto goffrato: hanno, cioè una superficie a grata.

Gaufre
Origini
Altri nomiwaffel, waffle
Luoghi d'origineBelgio (bandiera) Belgio
Francia (bandiera) Francia
Germania (bandiera) Germania
DiffusioneEuropa centrale
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principali
Variantipancake

Sono, in diverse varianti, tipici del Belgio, della Francia, della Germania e dei Paesi Bassi. In Italia vengono prodotti, di consistenza più secca, per confezionare i wafer. Sono della medesima composizione utilizzata per realizzare i coni gelato in cialda.

Il loro "parente prossimo" è il pancake, ma fanno parte della stessa famiglia le Crêpe e i biscotti croccanti come i canestrelli e le tegole dolci.

Cenni storici

 
Gauffre cuore Svedese
 
Gauffres con gelato e lamponi

Si ritiene che le gaufre abbiano origine nell'antica Grecia, dove sono state identificate con le cialde chiamate Obleios. Nel Medioevo i cuochi cucinavano frequentemente tortine chiamate gaufre, che in francese antico significa "nido d'ape", e le fonti suggeriscono che venissero consumate con il formaggio o con il miele.

Nel dizionario tedesco dei fratelli Grimm, edito nella prima metà del 1800, si cita l'esistenza del dolce, e se ne dettaglia la composizione. In diverse testimonianze dell'epoca ne viene riportata la diffusione a partire dalle regioni del Reno confinanti con la Francia. Secondo i Grimm, la parola Wafel in olandese si diffonde a partire dal XV secolo, ed è consolidata in Germania in waffel dal XVII, probabilmente con un'etimologia riferentesi alla tessitura[2]. Il sostantivo in inglese americano, waffle, giunge attraverso il termine olandese nel XVIII secolo [3].

Le gaufre, come altre preparazioni simili, erano un augurio di buona fortuna e buona salute e venivano preparate tradizionalmente per la festa della Candelora e per il Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale prima della Quaresima. Le piastre per gaufre comparivano in molte doti familiari come dono e augurio di nozze felici.

Successivamente i Padri Pellegrini soggiornarono brevemente in Olanda, prima di fare rotta verso le colonie d'America e qui appresero come preparare ciò che loro chiamarono Wafel, cioè le tortine a nido d'ape con i ferri roventi detti Poffer. Portarono questa ricetta in America e li si diffuse con il nome di Waffel o poi più comunemente Waffle. Lo stesso Thomas Jefferson, secondo la Monticello Historical Society, portò con sé i ferri da gaufre dalla Francia. Non è noto quando esattamente si sia iniziato ad aggiungere il lievito all'impasto o se questo sia sempre stato presente, ma si presuppone che il lievito chimico sia stato inserito nella ricetta non prima di due secoli fa, poiché venne messo a punto solo nel 1800.

Le gaufre del Belgio[4] sono di due tipi diversi: quelle di Bruxelles hanno un contorno perfettamente rettangolare e un impasto a base di latte, acqua, burro, uova, farina, zucchero, lievito di birra e aromi (vaniglia). Sono delle gaufre poco dolci, solitamente spolverate con zucchero a velo o servite con della panna montata (e/o frutto e gelato). Le gaufre di Liège (Liegi) hanno contorno smussato, a nido d'ape, e impasto a base di farina, poche uova, latte, burro (o margarina), lievito di birra, un pizzico di sale, zucchero vanigliato e zucchero in grani (sucre perlé), un tipo particolare di zucchero, a forma di perle appunto, che non si scioglie nell'impasto. Sono gaufre decisamente più dolci di quelle di Bruxelles e si mangiono solitamente tali quali, senza acocmpagnamento.

Esistono numerosi tipi di piastre che cuociono gaufre a forma di cuore, di fiore, di cerchio, o di pupazzetto e nuove versioni si diffondono sempre più. In Belgio sono particolarmente graditi come doni in occasione del Sint Maartens Dag, cioè del Giorno di San Martino (11 novembre). Si accompagnano a zucchero a velo, sciroppi, panna, marmellata, frutta, noci, nocciole, mandorle, cioccolata, burro, ma anche al salato (pesce, formaggio, carne).

I Waffle

 
Waffle belga.

I waffles sono la versione statunitense delle gaufre. Inizialmente venivano preparate senza lievito naturale perché produrlo e conservarlo era difficile e richiedeva cure che non sempre i coloni potevano dedicare.

Venne aggiunto successivamente il lievito chimico ed è per questo che i Waffle sono più bassi e meno soffici delle Gaufre, ma più facili e veloci da preparare: il lievito chimico non richiede attesa per la fermentazione, come invece il lievito di birra.

Si accompagnano di solito a sciroppo d'acero, melassa, panna, marmellata, frutta, cioccolata, burro, noci, nocciole, mandorle, topping alla fragola.

I gofri (Lou gofri)

Sono una specialità dell'Alta Val Chisone e Alta Val di Susa provincia di Torino (Val Chisone). L'impasto di questi gofri, veniva fatto cuocere in inverno e mangiato in sostituzione del pane. L'impasto è composto da acqua, farina, lievito e sale ma, a seconda della disponibilità delle famiglie potevano essere aggiunti latte e uova. L'impasto, una volta lievitato viene fatto cuocere all'interno dei ferri (goufria) che sono due piastre di ghisa sovrapposte, posto su stufa a gas o legna, ungendo le piastre, ogni volta prima di versare la pastella nello stampo, con un grosso pezzo di lardo infilato in un forchettone e per chi desidera, bagnato d’olio.

Note

  1. ^ Vocabolario Treccani "cinquevolumi", voce gaufre.
  2. ^ Irene Krauß, Chronik bildschöner Backwerke, Matthaes, 1999, # ISBN: 3875162927
  3. ^ Oxford English Dictionary
  4. ^ Les Gaufres Belges: Recettes

Voci correlate

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