Equitazione
Il termine equitazione indica l'utilizzo sportivo (agonistico o meno) del cavallo da parte dell'uomo.
L'equitazione presenta diverse discipline, alcune delle quali rientrano nel programma olimpico; può essere praticata sia singolarmente che in gare organizzate per squadra, in strutture coperte, in maneggi all'aperto, in ippodromi (è il caso dell'ippica) o in campagna a seconda della disciplina.
Storia
L'equitazione è una delle attività più antiche a cui si è dedicato l'uomo. Il primo manuale a noi pervenuto fu redatto dal mitanno Kikkuli, nell'anno 1.350 a.C.: La cura e l'alimentazione del cavallo da carro. Invece, il più antico e più noto manuale in cui è trattato anche il modo di montare a cavallo è Sull'equitazione di Senofonte.
Nella storia greca e romana chi sapeva equitare acquistava un "valore aggiunto" nelle società. Da allora in poi il titolo di cavaliere divenne espressione di nobiltà, ma anche, per contro, nei secoli successivi, i nobili furono costretti ad imparare l'"arte di equitare" per partecipare alla vita politica e militare.
L'approfondimento tecnico dell'arte di montare a cavallo fu ovviamente sempre appannaggio della cavalleria e per questo motivo chi ha scritto libri di tecnica equestre (Grisone, Fiaschi, Pignatelli, Mazzuchelli, Caprilli, ecc.) è spesso collegato all'ambiente militare. Non vi è altra attività dell'uomo in cui, nel corso dei secoli, siano stati scritti tanti testi di approfondimento. Ma il rapporto che si stabilì nei secoli tra uomo e cavallo, si modificò gradualmente nell'ultimo periodo storico, da quando cioè il motore a scoppio trasformò il modo di viaggiare e il modo di fare la guerra. Dal novecento in poi l'equitazione perse la propria importanza utilitaristica e si trasformò in attività solamente ludico-sportiva. Nell'Italia della prima metà del Novecento, si segnalò l'opera del conte Paolo Orsi Mangelli, con la sua celeberrima scuderia.
Tipi di equitazione
In una classificazione approssimativa, si distinguono i seguenti tipi di monta:
- da lavoro: tutti quei tipi di monta che hanno avuto o hanno a che fare con attività di tipo lavorativo col cavallo, prevalentemente per l'allevamento del bestiame.
- Western dei cowboy americani
- Vaquera dei gaucho argentini e degli spagnoli
- Maremmana dei butteri maremmani
- Sportiva o Inglese: tutti i tipi di monta che hanno a che fare con lo sport agonistico ed in particolare con le discipline olimpiche.
- Salto ostacoli
- Dressage
- Cross Country
- Endurance
- Equitazione Classica: Arte equestre che si rifà all'equitazione praticata secondo i testi dei Vecchi Maestri (De La Guérinière, Baucher, Steinbrecht, L'Hotte, eec.) fra i quali è annoverato anche il Maestro contemporaneo Nuno Oliveira, di cui unico esponente italiano al momento pervenuto ed in vita è Giancarlo Mazzoleni.
In Italia ci sono due forse tre allievi del Maestro Nuno Oliveira, tra questi non figura il pur Bravo Giancarlo Mazzoleni, il quale da alcuni anni si è però dedicato a studiare e valorizzare l'opera del Maestro.
Le andature del cavallo
Le andature principali del cavallo sono tre:
- Il passo è l'andatura più lenta del cavallo (raggiunge una velocità che varia da 5 a 7 km/h). Questo tipo di andatura viene definito simmetrico perché l'appoggio delle due zampe anteriori avviene secondo intervalli di tempo regolari, e basculato perché il cavallo compie un movimento in verticale con il collo per darsi la spinta necessaria a portarsi avanti anche con il resto del corpo. Il cavallo poggia gli arti uno per volta, uno dopo l’altro, pertanto si riconoscono quattro tempi: anteriore destro, posteriore sinistro, anteriore sinistro e posteriore destro. A seconda della lunghezza del passo, distinguiamo un passo corto, un passo medio (in cui lo zoccolo posteriore del cavallo poggia sull'orma appena lasciata dallo zoccolo anteriore) e un passo lungo (in cui lo zoccolo posteriore del cavallo poggia davanti all orma appena lasciata dallo zoccolo anteriore).
- Il trotto. È un'andatura saltata in due tempi per bipedi diagonali in questa successione: posteriore destro con l'anteriore sinistro (diagonale sinistro), posteriore sinistro con l'anteriore destro (diagonale destro). A questa andatura il cavallo raggiunge una velocità che varia dai 10 ai 55 km/h nelle corse al trotto. Nel trotto battuto il cavaliere si distacca dalla sella alzando e abbassando ritmicamente il bacino. Nel trotto seduto (detto anche trotto di scuola) invece si rimane seduti in sella seguendo il movimento del cavallo con il bacino.
- Il galoppo è l'andatura naturale più veloce e si svolge in tre tempi ma vi sono variazioni relative alla velocità da ottenere. Con posteriore destro che guida l'azione, la sequenza è: posteriore sinistro, bipede diagonale sinistro, anteriore destro, seguiti da un tempo di sospensione. La gamba che "guida" l'azione viene distesa fino alla linea immaginaria tracciabile dalla punta del muso al terreno che alla massima estensione può essere superata. Un Purosangue al galoppo può raggiungere, anche se solo per pochi minuti, i 70 km/h.
Esistono poi altre andature:
- Il canter è un'andatura in tre tempi la cui velocità è maggiore del trotto e minore del galoppo; il cavallo "guida" con l'anteriore destro quando percorre una circonferenza in senso orario e viceversa. Quando il cavallo "guida" con l'anteriore sinistro mentre procede in senso orario produce una cosiddetta andatura falsa poiché utilizzando la gamba sbagliata non riesce ad avere un equilibrio stabile ed è quindi più facile che cada a causa dell'inclinazione durante la curva. La sequenza dei tre tempi ritmici, se ci si muove a destra è: posteriore sinistro, diagonale sinistra, con l'anteriore sinistro e il posteriore destro che toccano terra simultaneamente, e quindi l'anteriore destro.
Il termine deve la propria etimologia all'andatura utilizzata dalla cavalleria inglese che da Londra si metteva in viaggio per Canterbury. Essendo il viaggio in un tratto pianeggiante, il cavallo poteva sfruttare il "pendolo viscerale" cioè durante il movimento le viscere del cavallo vanno a comprimere ritmicamente i polmoni favorendo così una respirazione regolare (al galoppo invece la respirazione è affannosa). La cavalleria prediligeva quest'andatura perché era il giusto compromesso tra velocità di marcia e affaticamento.
- Il trafalco. È un'andatura specifica della razza brasiliana Mangalarga. Il cavallo trotta con gli arti anteriori e galoppa con quelli posteriori. Si riscontra anche nei puledri non ancora addestrati. (Non c'è un video o una foto che lo ritragga)
- L'ambio è un'andatura in due tempi non basculata. Si contraddistingue per il movimento simultaneo in avanti o indietro degli arti di un lato dell'animale , contrariamente al trotto in cui il cavallo muove i propri assi diagonali. Pur essendo naturale in alcune razze (come ad esempio il Paso Fino Peruano), viene da alcuni considerata un'alterazione innaturale della coordinazione neuro-muscolare del cavallo nelle razze in cui è stata introdotta artificialmente, soprattutto per uso sportivo (ad esempio nel Trottatore Americano).
- Il tölt è una variante dell'ambio in quattro tempi, detta anche ambio veloce. La particolarità di questa andatura è che il cavallo ha sempre almeno uno zoccolo a terra. È naturale in alcune razze come nel Pony Islandese o nel Rocky Mountain Horse. Negli Stati Uniti è conosciuta con il termine single foot che significa piede singolo.
Impiego appropriato delle andature
Durante una gita, un viaggio o anche durante la semplice passeggiata, è necessario graduare ed economizzare lo sforzo del cavallo, per l'incolumità dell'animale e di chi lo cavalca. Le andature vanno perciò impostate tenendo conto dell'allenamento del cavallo e del cavaliere, della lunghezza della tappa, della natura del terreno, della razza, delle attitudini e del clima. Quindi, premesso che andando in gruppo vanno rispettate le dovute distanze, è preferibile che:
- per ogni ora trascorsa in sella si facciano dai cinque ai dieci minuti con il cavallo sottomano
- si percorrano le salite e le discese ripide a piedi
- si galoppi moderatamente e su terreni idonei e poco sassosi
- si approfitti delle ore più fresche della giornata per viaggiare
- si ricordi che l'andatura che rende maggiormente in campagna è il trotto.
Nomenclatura
- Assetto e posizione del cavaliere in sella permette a quest'ultimo di condurre il cavallo, con il minor sforzo possibile da parte del cavaliere e con il minor impedimento possibile da parte del cavaliere sul movimento del cavallo. Senza un assetto ed una posizione corretta il cavallo non obbedirà ai nostri ordini e sarà impedito nel suo movimento naturale. Ogni tipologia di monta (monta da lavoro, monta classica o sportiva) richiede un assetto ed una posizione differenti, per raggiungere scopi ed obiettivi che spesso sono diversi l'uno dall'altro: la monta da lavoro (western dei cow-boy o maremmana dei butteri) serviva a stare in sella per molte ore consecutive, su di un cavallo al passo e solo occasionalmente erano necessarie rapidissime puntate al galoppo per recuperare un capo di bestiame; La Monta Classica Italiana (o Capriliana) serviva a permettere ad un militare a cavallo di operare alle diverse andature su qualsiasi tipologia di terreno con l'obiettivo di mantenere nella miglior efficienza possibile cavallo e del cavaliere.
La monta sportiva quella che oggi giorno si definisce inglese, attinge le sue tecniche dalla monta classica Capriliana rielaborandola nel salto ostacoli, nel dressage, e nel completo.
- I mezzi di cui dispone un cavaliere per comunicare la propria volontà al cavallo sono:
- Assetto e Posizione: "aiuto Primario": Con i quali il cavaliere suggerisce al cavallo andatura e direzione.
- Gambe e Mani: "aiuto Secondario": Con le gambe si gestisce la flessione del costato del cavallo; con le mani si corregge l'equilibrio del cavallo.
- Aiuti Sussidiari: speroni e frustino, ed ogni altro attrezzo (redini tedesche, gogue, chambon, redini fisse, ecc.)
Pony games
I pony games sono, come dice il nome, dei giochi col pony, cavalli di piccole dimensioni da non scambiare con i puledri. Si va dalle "tazze" alla "torre". Si usano tutte le andature, passo, trotto e galoppo. I fantini aiutano i pony nel fare i giochi. I principali giochi sono:
- Le tazze, sono formate da quattro paletti su cui, ad alternanza, due tazze. Il fantino prende la prima tazza e la porta nel secondo paletto e così via per il terzo e il quarto paletto. Il secondo fantino fa la stessa cosa solamente in una direzione diversa.
- Lo slalom, è formato da cinque paletti. Si parte da sinistra con in mano il testimone e si gira a destra e a sinistra per fare lo slalom. Ne esistono due tipi : di sola andata o di andata e ritorno
- I cartoni, sono formati da quattro paletti una bacinella e delle bottiglie tagliate per quanti sono i giocatori(si usa la parte inferiore della bottiglia). Si mettono i "cartoni" sui paletti e alla fine dei paletti si mette la bacinella. il primo giocatore va, prende un cartone e lo infila nella bacinella, si mette nella parte opposta da cui è arrivato e ritorna.
- A piedi e a cavallo, sono formati da quattro paletti. il primo giocatore corre a piedi con il cavallo a mano nella parte opposta da cui di solito si fanno i giochi arriva alla fine dei quattro paletti risale e torna. Il secondo giocatore parte a cavallo sempre nella parter opposta da cui si fanno solitamente i giochi e arriva galoppando, trottando o al passo, alla fine dei paletti e scende, pio torna a piedi. i giocatori sono alternati in apiedi e a cavallo.
- Le pietre, sono formate da vasi (di plastica) capovolti. il primo giocatore parte, a piedi, e "corre" sulle pietre, i vasi rovesciati, poi risale e tira dritto dal compagno che ha di fronte, e così anche per i giocatori successivi. la distanza da ogni pietra e di una pietra (si mette una pietra, poi si mette di fianco all' altra pietra un'altra pietra, si fa il segno poi si toglie e si mette dopo il segno)
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- FISE - Federazione Italiana Sport Equestri
- FITETREC-ANTE - Associazione Nazionale Turismo Equestre
- ENGEA - Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali
- LISE - Lega Italiana Sport Equestri
- SEF Italia - Scuola di formazione equestre
- (EN) FEI - Federazione Equestre Internazionale
- Sport Nazionale - Ente di formazione equestre