Isola di Capo Rizzuto
Isola di Capo Rizzuto è un comune di 15.679 abitanti[3] della provincia di Crotone.
Isola di Capo Rizzuto comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Carolina Girasole (Girasole Sindaco) dal 15-4-2008 |
Territorio | |
Coordinate | 38°58′00″N 17°06′00″E |
Altitudine | 90 m s.l.m. |
Superficie | 125 km² |
Abitanti | 15 789[1] (31-12-2010) |
Densità | 126,31 ab./km² |
Frazioni | Campolongo, Capo Rizzuto, Le Cannella, Le Castella, Marinella, Sant'Anna |
Comuni confinanti | Crotone, Cutro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 88841 |
Prefisso | 0962 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 101013 |
Cod. catastale | E339 |
Targa | KR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | isolitani |
Patrono | Madonna Greca |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia
Si trova all'interno dell'Area marina protetta di Capo Rizzuto. Non è un'isola, bensì un lungo promontorio.
Storia
La fondazione della cittadina pare sia stata voluta da una della sorelle di Priamo, Astiochena, che volle un centro abitato presso il promontorio Capo Rizzuto, vicino al tempio di Hera .
Altri fanno derivare il nome “Insula” dalla esistenza di alcune isole prospicienti i tre promontori “Japigi”, identificati in Capo Rizzuto, Capo Cimiti e Punta Le Castella, così denominati dalla presenza del mitico Japyx, figlio di Dedalo, uno degli artisti più valenti dell’antica Grecia. Infatti, secondo quanto riportano alcune testimonianze letterarie antiche (Erodoto, Strabone, etc), Japyx o Japige fuggì da Creta seguendo il padre in una spedizione in Sicilia; ma durante il ritorno, una violenta tempesta lo fece naufragare presso le coste dell'odierna Calabria, ed alla località fu dato il nome di “terra Japigia”.
Sul promontorio di Capo Piccolo, compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo Domenico Marino ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japygi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel Museo archeologico nazionale di Crotone.
Altri studiosi ancora, fanno derivare il nome di Isola al fatto che "Insula" era il luogo dove chi viveva godeva di diritto d’asilo. L’imperatore di Costantinopoli, Leone VI (886-911), elevò Isola di Capo Rizzuto a sede vescovile. La diocesi e quindi la cittadina è indicata nei documenti bizantini con il termine greco “Aesylon” che significa “luogo sacro”, dove l’uomo non può essere perseguitato.
Con la trasformazione della scrittura greca in quella latina il nome divenne Isola.
Con decreto regio del 22 gennaio 1863, assunse definitivamente l’attuale denominazione: Isola di Capo Rizzuto.
Principali monumenti
Nel centro storico vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; Reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; " l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell’orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.
Sulla costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia costiera contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: fumo durante il giorno e falò la notte. L’accesso all’interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno.
Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto. Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800 m2 e si arricchisce di altri 200 m2 di balconate.
Nella frazione di Le Castella, si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su di una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del Tempio di Hera Lacinia, posto sul Capo Colonna (Crotone).
Bibliografia
- Pietro Giovanni Guzzo, Le città scomparse della Magna Grecia, Roma 1982, pp. 284 ss.
- Emanuele Greco, Magna Grecia, Bari 1980, pp. 108 s.
- D. Marino, Cave d'età greca nella chora meridionale della pòlis di Kroton: note topografiche e tipologiche, in Russi A. - Dell’Era A. (a cura di), Vir bonus docendi peritus. Omaggio dell’Università dell’Aquila al prof. Giovanni Garuti, Gervasiana, 6, pp. 17–38, Gerni Editori, 1996, San Severo
Personalità legate a Isola di Capo Rizzuto
- San Luca di Melicuccà, al secolo "Luca il Grammatico", (1035/1040 - 10 dicembre 1114), monaco e vescovo.
- Giovanni Dionigi Galeni (Uluç Ali Paşa), (Isola di Capo Rizzuto, 1519 – Istanbul, 1587), corsaro barbaresco e ammiraglio ottomano.
- Maurizio Barracco, di famiglia aristocratica, dipinse paesaggi e figure di pastori della Calabria e della Basilicata. Amico dei Palizzi e di Domenico Morelli, era da costoro apprezzato per il gusto delicato della sua pittura. La sua opera, «Ritratto di pastore», venne esposta alla prima Mostra d'Arte Calabrese di Catanzaro del 1912.
- Antonio Staglianò (Isola Capo Rizzuto, 1959) è vescovo di Noto.
Turismo
Molto attiva in ambito turistico, ad Isola di Capo Rizzuto sono presenti diversi campeggi, oltre ad infrastrutture alberghiere.
Amministrazione
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Elezioni amministrative del 2006
Lista | Voti | % | Consiglieri |
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Liberi per Cambiare - Insieme | 4.036 | 51,2 | 13 |
Insieme con Tancrè | 3.850 | 48,8 | 7 |
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 908 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 238 1,51%
Marocco 213 1,35%
Brunei 12 0,27%
Voci correlate
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dato Istat al 31/7/2010.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Altri progetti
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