Emirato del Caucaso

organizzazione jihadista (2007-2016)
Da non confondere con l'Imamato del Caucaso

L' Emirato del Caucaso (Cirillico ceceno: Имарат Кавказ Imarat Kavkaz, (RU) ), anche noto come emirato caucasico, è il nome di un'entità statale virtuale autoproclomata [2][3], parziale successore della Repubblica cecena di Ichkeria, la cui costituzione è stata annunciata il 31 ottobre 2007 da Dokka Umarov, ex presidente dell'Ichkeria, e primo emiro in carica del nuovo Stato. Il braccio militare è rappresentato dal Fronte Caucasico.

Aree reclamate dall'Emirato del Caucaso [1]

L'emirato è in un attuale stato di agitazione generale. Umarov registrò un messaggio col quale dichiarava le proprie dimissioni in caso di sua scomparsa, il cui accertamento era stato valutato dallo STRATFOR prima della sparizione prematura di Ugodov, considerato da alcuni un agente del servizio segreto russo Federal'naja služba bezopasnosti.[4] Il video dichiarava come successore, Aslambek Vadalov.[5] Qualche tempo dopo, Umarov replicò al video spiegando di non aver mai annunciato di lasciare il potere del governo [6].


Proclamazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Cecenia.

Il 31 ottobre 2006 l'agenzia di informazione separatista Chechenpress riportò che il presidente dell'Ichkeria Dokka Umarov aveva proclamato un emirato nel Caucaso con sè stesso alla guida di esso, ponendo termine in tal modo alla Repubblica di Ichkeria.[1]

La dichiarazione dell'Emirato Caucasico fu condannata da Akhmed Zakayev, ministro degli affari esteri sotto il governo di Umarov; Zakayev, che vive in esilio a Londra, invitò tutti i combattenti separatisti ceceni e i politici ad appoggiare il suo governo in esilio per rendere nullo il potere di Umarov nella regione.[7] Zakayev espresse inoltre preoccupazioni circa l'idoneità di Umarov come capo, visto che aveva ceduto alle pressioni dei "provocatori" e commesso un "crimine" che avrebbe minato alla legittimità della Repubblica di Ichkeria.[8] Umarov spiegò che non sarebbe stata necessaria nessuna sanzione da parte del Majlis-ul-Shura (il consiglio dei comandanti dei ribelli) o di chiunque altro, perché la creazione dell'Emirato, era "suo dovere da musulmano" in quanto utile alla realizzazione di uno Stato islamico "come richiesto dalla Sharia".

 
Bandiera dell'Emirato del Caucaso.

Anzor Astemirov, un ribelle di primo piano della Repubblica di Cabardino-Balcaria (KBR), si autoaccreditò l'idea della realizzazione dell'Emirato. Egli spiegò d'aver tentato di persuadere il comandante dei ribelli ceceni Shamil Basayev già nel 2005 a Nalchik, ma l'uomo declinò con vistosità la proposta facendo anzì giurare ai suoi uomini fedeltà al presidente ceceno Abdul-Halim Sadulayev in risposta al contributo delle forze cecene negli attacchi di Nalchik del 2005.[9]

Struttura

In accordo con i dati strutturali emessi dal governo autoeletto, l'Emirato del Caucaso è suddiviso in varie province, chiamate wilayah [10]:

Comunque, secondo Umarov, le centrali dei combattenti ribelli a lui fedeli "vanno dall'Azerbaigian all'Abkhazia".[9]

Relazioni estere

Lista di Emiri dell'Emirato del Caucaso

Emiri dell'Emirato del Caucaso
Ordine Nome Durata
1 Dokka Umarov 31 ottobre 2007 - 1 agosto 2010
2 Aslambek Vadalov 1 agosto 2010 – Presente

*Nota: C'è stata confusione riguardo chi fosse Emiro, quando Umarov in un secondo video diniegò ciò detto giorni prima circa il suo abbandono del governo.[6]

Note

Voci correlate