Repubblica Autonoma di Naxçıvan
La Repubblica Autonoma di Nakhchivan (in azero: Naxçıvan Muxtar Respublikası) è un'exclave dell'Azerbaigian. L'area di 5.500 km² confina con l'Armenia (221 km), la Turchia (9 km) e l'Iran (179 km).
Repubblica Autonoma di Nakhchivan repubblica autonoma | |
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Naxçıvan Muxtar Respublikası | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | Nakhchivan |
Governatore | Vasif Talibov |
Lingue ufficiali | azero |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 39°20′N 45°30′E |
Altitudine | 880 m s.l.m. |
Superficie | 5 500 km² |
Abitanti | 307 000 (2005) |
Densità | 55,82 ab./km² |
Altre informazioni | |
Prefisso | 60 |
Fuso orario | UTC+4 |
ISO 3166-2 | AZ-NX |
Targa | 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74 e 75 |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Essa consiste di 6 raion: Babak, Julfa, Ordubad, Sadarak, Shahbuz e Sharur.
La città principale è Nakhchivan, sede dell'Università statale di Nakhchivan.
Clima e risorse
La regione è estremamente arida e prevalentemente montagnosa, con grandi depositi di sale. Grazie all'irrigazione, l'agricoltura produce cotone, tabacco, grano e prodotti da floricoltura. Nelle aree più secche è importante l'allevamento delle pecore. L'attività estrattiva riguarda sale, molibdeno e piombo, mentre le industrie si occupano di lavorazione del cotone, filatura della seta, confezionamento della frutta e dei prodotti derivati dal tabacco.
Storia
Secondo una leggenda, Noè fu il fondatore del Nakhichevan. Secondo i sostenitori di questa tesi, il termine Nakhichevan deriva da Nukhshijihan, che significa "colonia di Noè". Altri storici sostengono che Nakhichevan deve la sua origine dalle antiche tribù Nakh (Vaynakh). Dal punto di vista linguistico, comunque, Nakhichevan è una parola armena che significa letteralmente "l'alloggio della prima discesa". In armeno "Nakh" significa "primo", "ichnel" significa "scendere", e "otevan" significa "alloggio". Assieme queste parole formano il composto "nakhichevan", che si dice sia il luogo dove Noè dormì, nella prima notte dopo la sua discesa dall'Ararat, storicamente il cuore dell'Armenia.
Devastato dai persiani nel IV secolo, il Nakhichevan perse la sua importanza, ma già nel X secolo si era ampiamente ripreso. La sua posizione geografica fu causa di frequenti sofferenze durante le guerre tra persiani, armeni e turchi, per poi finire in mani russe nel 1828.
Quando il Transcaucaso venne incorporato nell'URSS nel 1920-21, i confini tra le repubbliche di Azerbaijan, Armenia e Georgia non furono determinati immediatamente. Tracciare la frontiera tra Armenia e Azerbaijan, e risolvere la disputa sullo status delle regioni del Nagorno-Karabakh e del Nakhichevan, fu la causa di gran parte dei ritardi. La lotta politica per il Nagorno-Karabakh tra Armenia e Azerbaigian, richiese diversi anni per essere risolta dalla leadership sovietica. Inizialmente la situazione favorì l'Armenia, poiché l'Azerbaigian nel dicembre 1920 (sotto la forte pressione sovietica) fece una dichiarazione secondo cui le regioni del Nagorno-Karabakh, di Zangezur e di Nakhichevan sarebbero state tutte cedute all'Armenia. Josif Stalin rese pubblica la decisione il 2 dicembre, ma l'Azerbaigian in seguito rinnegò la dichiarazione. Quattro mesi dopo la situazione girò in favore dell'Azerbaigian. Il 16 marzo 1921, un trattato tra Turchia e Unione Sovietica determinò che sia il Nagorno-Karabakh che il Nakhichevan sarebbero stati sotto amministrazione Azerbaijana (Zangezur comunque rimase all'Armenia, diventando infine le province di Syunik' e Vayots' Dzor). Questo cambiamento dei confini finì per rendere il Nakhichevan un'exclave. Nel 1924, il Nakhichevan ottenne lo status di Repubblica Autonoma, come concessione da parte di Stalin all'appena fondata Repubblica Turca di Kemal Atatürk, che all'epoca era vista come un potenziale alleato. Il Nakhichevan dichiarò unilateralmente l'indipendenza dall'URSS nel 1990, ma in seguito divenne parte della Republica dell'Azerbaijan. Ci fu qualche lotta tra fazioni in Nakhichevan, durante la guerra Armeno-Azerbaigiana sul Nagorno-Karabakh, ma il Nakhichevan rimase fermamente sotto controllo Azero. Oggi esiste - ed è riconosciuto internazionalmente - come parte dell'Azerbaijan, anche se gode di ampia autonomia sui suoi affari interni, ed ha un parlamento e un presidente localmente eletti.
Pur godendo di relativa autonomia la Repubblica Autonoma è quindi una exclave dell'Azerbaijan; a sua volta la Repubblica Autonoma ha una piccolissima enclave in territorio armeno con estensione territoriale di circa 19 km², il villaggio di Karki, rinominato dagli armeni come Tigranashen, dopo gli sconvolgimenti della guerra è abitato soprattutto da armeni, ma anche da rifugiati azeri.
Dispute
- Un partito della coalizione di governo in Armenia, l'ARF sostiene ancora che il Nakhichevan appartiene all'Armenia e che poiché molte delle attuali dispute territoriali possono essere fatte risalire a decisioni arbitrarie da Mosca, tali decisioni possono essere rescisse. Rivendicazioni simili sono fatte dall'Armenia rispetto al Nagorno-Karabakh.
- Il parlamento del Nakhichevan, alla fine degli anni 1990 approvò una risoluzione che chiedeva all'Azerbaijan di riconoscere la Repubblica Turca di Cipro Nord. L'Azerbaigian ad oggi non ha ancora fatto niente. D'altra parte la Repubblica turca di Cipro settentrionale considera la cosa come un riconoscimento formale da parte del Nakhichevan.
Voci correlate
Altri progetti
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