Ferrovia Trento-Malé-Mezzana
Template:Infobox Linea ferroviaria La ferrovia Trento–Malè–Marilleva è una ferrovia elettrica a scartamento ridotto di 1000 mm che collega la città di Trento, Capoluogo di Regione e della Provincia Autonona di Trento con Malè, centro più importante della Val di Sole e Marilleva, rinomata stazione turistica estiva e invernale situara ad un'altezza di 900 m s.l.m.. La ferrovia transita attraverso la Piana Rotaliana, risale la Val di Non e giunge sino in Val di Sole tra le Dolomiti di Brenta, il gruppo Ortles Cevedale e Adamello Presanella, affiancando in molti tratti il torrente Noce. Ora l'antica ferrovia Trento-Malè è nota come Dolomiti Express ovvero Treno + Sci in inverno grazie al collegamento diretto con la Skiarea Dolomiti di Brenta (Folgarida Marilleva - Madonna di Campiglio - Pinzolo) e Treno + Bici per l'estate per godere di molti chilometri di piste ciclabili, tracciati mountain bike per esperti e principianti e discese lungo i percorsi di UCI MTB World Cup Val di Sole e MTB & Trials World Championship Val di Sole.
La gestione delle infrastrutture è affidata a Trentino Trasporti (TT), mentre il servizio è espletato da Trentino Trasporti Esercizio.
Storia
Prodromi
Paolo Oss Mazzurana, importante politico di fine Ottocento e sindaco di Trento, propose nel 1891 di realizzare alcune ferrovie laterali alla linea del Brennero, allo scopo di collegare rapidamente il capoluogo con le vallate trentine (Non, Sole, Fiemme).
La Dieta tirolese non si dimostrò particolarmente favorevole alla nuova infrastruttura, che poteva diminuire l'influenza di Bolzano e del Tirolo tedesco sull'Anaunia. La concessione per la costruzione di una Localbahn (ferrovia locale) fra Trento e Malè fu firmata dall'imperatore Francesco Giuseppe nel 1905 e fu pubblicata alla Società per la ferrovia locale Trento-Malè. Il capitale di questa società era finanziato dal comune capoluogo e da quelli delle valli trentine che sarebbero state interessate dai lavori.
La costruzione della linea cominciò nel 1907.
La tranvia
La Localbahn era una tranvia interurbana a scartamento metrico, elettrificata a 800 volt in corrente continua.
Il 14 settembre 1909 fu aperto il tronco Cles – Trento, mentre l'11 ottobre fu inaugurata l'intera linea. L'esercizio del servizio passeggeri e merci fu affidata dalla società concessionaria alle Imperial Regie Ferrovie Austriache dello Stato (KKStB). Il tracciato era lungo 60 chilometri di cui ben 43 in sede promiscua e 17 in sede propria. Negli attraversamenti dei centri abitati, i raggi di curvatura erano spesso inferiori a 100 metri.
Nel 1918, con il passaggio del Trentino all'Italia, l'esercizio tranviario passò alle Ferrovie dello Stato. Durante gli anni venti i comuni della valle sollecitarono l'ente pubblico a potenziare la linea, ma senza esito a causa del forte impegno finanziario richiesto dai lavori.
Nel 1934 chiuse la ferrovia locale dell'Alta Anaunia la cui stazione di Dermulo era raccordata a quella omonima della Trento-Malè. Anche la linea principale avrebbe seguito lo stesso destino se l'esercizio non fosse stato rilevato da una società anonima, costituita da capitale privato, che non richiese sussidi allo Stato: la Società Anonima Trasporti Pubblici.
Al termine della seconda guerra mondiale, l’obsolescenza dei mezzi e dell’armamento fu tale da far pensare ad un'immediata chiusura della struttura. Nel 1945, la società concessionaria fu autorizzata ad esercire direttamente la tranvia.
La ferrovia
La Ferrovia Elettrica Trento-Malè (FTM) era intenzionata a trasformare radicalmente la linea tramutandola in una ferrovia, accorciando il tracciato di quattro chilometri e mantenendo lo scartamento metrico. Nel 1951 una legge stanziò per il progetto circa 2,3 miliardi di Lire. I lavori furono avviati due anni dopo per poi essere sospesi a causa della mancanza di fondi.
Nel 1956 i cantieri furono riaperti e quattro anni dopo fu aperto all'esercizio il tratto tra la stazione tranviaria di Trento Torre Verde e Cles. Contestualmente fu soppressa l'intera linea tranviaria: per il servizio sulla nuova linea furono impiegati i vecchi rotabili tranviari, mentre quello sul tronco Cles – Malè fu provvisoriamente sostituito da un'autolinea. Nel giugno 1961 fu aperto il tratto ferroviario collegante queste due località.
Nel 1964 fu completato il fabbricato della stazione di Trento Porta Centa la quale sostituì il vecchio capolinea tranviario, per cui si decise di inaugurare solennemente la linea il 13 dicembre. Nello stesso periodo entrarono in funzione le nuove elettromotrici delle Officine Meccaniche della Stanga e l'alimentazione fu innalzata a 3000 volt, come quella applicata sulla rete statale delle FS.
Con la legge finanziaria per il 1987, la FTM ottenne 60 miliardi di Lire che furono impiegati per la costruzione di una nuova stazione capolinea a Trento, posizionata nei pressi di quella delle FS e che è stata inaugurata nel 1995, e per il primo lotto del prolungamento da Malè a Fucine. A metà degli anni novanta, la Provincia autonoma di Trento ha finanziato il rinnovo degli armamenti e degli impianti di elettrificazione e di telecomunicazione.
Nel 2002 la società FTM è stata inglobata in Trentino trasporti (TT), la nuova società intermodale di trasporto pubblico su gomma e rotaia del Trentino. Il 5 maggio 2003 è stato aperto il prolungamento, di circa 10 chilometri, fino alla località turistica di Mezzana-Marilleva.
Nel 2005, allo scopo di permettere il potenziamento della rete stradale a settentrione di Lavis, sono iniziati i lavori di interramento della linea ferroviaria fra la stazione di Lavis e la fermata di Zambana. Il nuovo tratto, predisposto per il doppio binario è stato inaugurato il 6 settembre 2007.
Progetti futuri
Il progetto preliminare relativo al prolungamento della linea nel territorio del comune di Mezzana è stato approvato[1]. È inoltre previsto un ulteriore prolungamento fino a Fucine[2].
Caratteristiche
La ferrovia è una linea a binario singolo a scartamento ridotto da 1000 mm (metrico). La trazione è elettrica a 3000 volt in corrente continua. Le rotaie sono di tipo Vignoles da 50 kg/m, posate su traverse biblocco système Vagneux con attacchi Nabla.
Il tratto tra Trento e Gardolo è a doppio scartamento a tre rotaie per permettere il transito dei convogli a scartamento ordinario da 1435 mm tra la ferrovia del Brennero ed il locale stabilimento della Whirlpool.
Il tracciato ha una pendenza massima del 50 per mille, mentre il raggio di curvatura minimo è di 80 metri. Presenta ventitré ponti, il più lungo dei quali misura 456 m. Il ponte di Santa Giustina, sul greto del Noce è lungo 78 metri ed alto 140 metri. È stato realizzato nel 1959 ed all'epoca era il più alto ponte ferroviario del mondo.
Le gallerie sono dodici, per una lunghezza totale di 4710 m. Vi sono diciotto passaggi a livello, alcuni dei quali sono in via di eliminazione grazie all'opera di interramento della ferrovia tra gli abitati di Zambana e Lavis. Lungo il percorso sono presenti ventuno stazioni e fermate.
La velocità massima dei convogli è di 90 km/h.
Materiale rotabile
Il materiale rotabile risulta essere il seguente:
- cinque elettromotrici costruite nel 1964 da Stanga/TIBB, immatricolate nella serie EL 01-05;
- tre elettrotreni costruiti nel 1964 da Stanga/TIBB, immatricolati nella serie ET 11-13. Di questi, l'ET 11 e l'ET 12 sono stati distrutti da un incendio, mentre l'ET 13 risulta accantonato;
- un locomotore costruito nel 1965 da Stanga/TIBB, immatricolato come LC 21;
- due elettrotreni acquisiti nel 1966 dalla dismessa Ferrovia delle Dolomiti, immatricolati nella serie ET 007-008 e costruiti nel 1955 da Stanga/TIBB. Nel 2010, l'ET 007 è stato venduto alla ferrovia Genova-Casella, mentre l'ET 008 risulta accantonato;
- quattro elettrotreni costruiti nel 1995 da Casaralta/Ansaldo, immatricolati nella serie ET 15-18;
- quattordici elettrotreni costruiti a partire dal 2005 da Alstom, immatricolati nella serie ETi 8/8 401-414.
Percorso
Tranvia (1909-1961)
Stazioni e fermate | |||||
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0,00 | Trento Torre Verde
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Trento Scalo
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Gardolo Tram
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Lavis Tram
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San Felice Tram
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San Michele Tram
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fiume Adige
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San Michele Anaunia
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ferrovia del Brennero
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San Michele Anaunia
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Mezzocorona
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fiume Noce
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Mezzolombardo
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Rocchetta
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Ceramica-Vigo d'Anaunia
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Moncovo
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Sabino
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Mollaro
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Taio
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Dermulo
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Linea per la Mendola
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fiume Noce
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Santa Giustina
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Cles
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fiume Noce
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Mostizzolo
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Cassana
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Malè |
La linea tranviaria percorreva in sede promiscua la strada statale 12 da Trento fino a San Michele all'Adige per poi immettersi sulla strada statale 43 della Val di Non fino alla località Ponte di Mostizzolo, nel territorio di Cis. Da Cis fino a Malè, la tranvia percorreva la strada statale 42.
Circa 17 chilometri di tracciato erano in sede propria.
Traffico
L'offerta di corse per il servizio passeggeri prevede treni "locali" e "diretti"; questi ultimi fermano solo nelle principali località. Sono previste inoltre corse extra sulla tratta Trento-Mezzolombardo.
La linea è priva di servizio merci dagli anni novanta.
Curiosità
Nel lessico comune della popolazione delle valli attraversate dalla ferrovia, i convogli sono affettuosamente chiamati vaca nonesa, letteralmente mucca della Valle di Non. Questo è dovuto al particolare suono emesso dagli avvisatori acustici, simile ad un muggito, che equipaggiavano le prime motrici tranviarie che prestarono servizio sulla linea fino al 1964, e che continuano, nonostante la sostituzione con materiale rotabile recente, ad identificare il treno nell'immaginario collettivo.
Note
- ^ Trento - Marilleva verso Mezzana, in Ferrovie.it, 2 giugno 2009.
- ^ Nuovi binari in Val di Sole: la ferrovia Trento-Malè in viaggio verso Fucine - Pronto il progetto preliminare, in Discoveryalps, 20 agosto 2008.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Trentino Trasporti, su ttspa.it. URL consultato il 25-04-2011.
- Il mondo dei treni - Storia della ferrovia Trento-Malè-Marilleva, su ilmondodeitreni.it. URL consultato il 25-04-2011.
- Immagini FETM/TT su Photorail.com, su photorail.com. URL consultato il 25-04-2011.
- (DE) Tiroler MuseumsBahnen, su tmb.at. URL consultato il 25-04-2011.
Galleria fotografica
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carrozza della tranvia
Altri progetti
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