Servizio militare femminile
Il servizio militare femminile è un termine generalmente riferito, in alcuni stati, all'esercizio da parte di un cittadino di sesso femminile di prestare servizio volontariamente, per un periodo di tempo prestabilito, per le forze armate. In pochi Paesi il servizio militare è invece obbligatorio anche per le donne.
Storia
Con la leggenda delle Amazzoni, popolo di donne guerriere della mitologia greca, può definirsi la nascita delle donne in guerra. Durante la seconda guerra mondiale, diversi paesi impiegarono le donne in servizi ausiliari, e anche, come l'URSS in combattimento. In Italia solo nella Repubblica sociale italiana fu creato il Servizio Ausiliario Femminile.
Oggi
In Italia il servizio militare femminile è su base volontaria è stato introdotto con la legge 14 novembre 2000 n. 331, che conferiva al Governo la delega ad emanare disposizioni concernenti la graduale sostituzione, entro sette anni, dei militari in servizio obbligatorio di leva con volontari di truppa, introducendo anche la possibilità di arruolamento delle donne. Oggi queste sono presenti in tutte le forze armate italiane, e impiegate anche nelle missioni militari italiane all'estero. Prima di quella data il loro impiego in guerra era previsto solo nel Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, corpo ausiliario della forze armete.
In Israele il servizio militare per le donne, dura due anni. E' obbligatorio per ebrei e drusi, facoltativo per gli arabi. Sono esonerati principalmente i pacifisti dichiarati e riconosciuti tali, e le donne fortemente osservanti.
A partire dal 1980 in Svezia le donne possono prestare servizio nelle Forze Armate. Nel 2002, il Governo Svedese ha chiesto all'Esercito di considerare obbligatorio il servizio militare per le donne.