Nocerina 1910
L'Associazione Sportiva Giovanile Nocerina è la principale società calcistica di Nocera Inferiore, ma rappresenta idealmente anche il comune di Nocera Superiore (SA).
A.S.G. Nocerina Calcio ![]() | |
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Molossi, Rossoneri | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Molosso |
Inno | Cuore Rosso Nero Mario Alfano |
Dati societari | |
Città | File:Nocera Inferiore-Stemma.png Nocera Inferiore |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1910 |
Rifondazione | 1988 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | San Francesco d'Assisi (7.632 effettiva 15.000 posti) |
Sito web | www.asgnocerina.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 2 Campionati di Serie C 1 Campionato di Lega Pro Prima Divisione 3 Campionati di Serie C2 2 Campionati di Serie D |
Trofei nazionali | 1 Supercoppa di Lega di Prima Divisione 1 Scudetto Dilettanti |
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Si invita a seguire il modello di voce |
Milita nel campionato di Serie B, venne fondata nel 1910 grazie all'iniziativa di un ristretto gruppo e il suo primo presidente fu Carlo Cattapani. La denominazione era Associazione Giovanile Nocerina (A.G. Nocerina).
I giocatori furono definiti "molossi" in occasione della gara vinta contro il Napoli nel 1928 per 1 a 0. La squadra giocò due stagioni in Serie B, nel 1947-48 (dopo uno spareggio con il Monopoli) e nel 1978-79 (dopo spareggio col Catania). Nella stagione 1961-62 ha vinto uno Scudetto Dilettanti. Grazie alla vittoria del campionato di Lega Pro Prima Divisione 2010-11, torna in Serie B dopo 32 anni.
Storia
Le origini
L'Associazione Giovanile Nocerina nasce il 1º febbraio del 1910 per iniziativa di Carlo Cattapani. Inizialmente l'associazione si impegna nel teatro, podismo e ciclismo. Il primo incontro di calcio si tiene solo l'anno successivo, in un'amichevole al Piazza D'Armi (il primo campo di calcio regolare della provincia), contro una formazione della vicina Pagani (Pagani F.B.C.). I nocerini vincono per 1 a 0. La divisa era già quella rosso-nera (i giornali[senza fonte] riportano una vittoria dei “rosso e neri” di Nocera per 2 a 0 nella successiva sfida a Nola).
Nel 1919 la squadra gioca il primo derby con la neonata Salernitana vinto dalla Nocerina per 2 a 1 ("con assist del pubblico per il gol decisivo" secondo i giornali di Salerno[senza fonte]; “punto validissimo” secondo invece le cronache dei padroni di casa[senza fonte]).
Gli anni venti
Nel 1921 la Nocerina si affilia a Roma alla neonata Federazione Calcio Sud Italia. Viene negata l'ammissione alla prima divisione e si tiene uno spareggio con la U.S. Cavese: nella partita di andata a Nocera la squadra vince per 3 a 1 e il ritorno termina 2-2, con l'annullamento di una successiva rete della Cavese per l'invasione di campo dei tifosi del Nocera. La squadra non passa comunque in prima divisione "per non aver disputato, l'anno precedente, il campionato di promozione"[senza fonte].
L'anno successivo si ha nuovamente un spareggio contro la Cavese, con due pareggi e accesi contrasti tra le tifoserie. Al nuovo spareggio a Bagnoli la Nocerina non si presenta a causa di un rifiuto nella concessione dei giocatori da parte del distretto militare e viene sconfitta a tavolino per 2 a 0.
Le squadra vince il girone B del campionato di seconda divisione 1923-24, con record di imbattibilità del portiere Ugo Bartoli per 1029 minuti, accedendo al torneo per il titolo di campione di seconda divisione.
Nella stagione 1927-28 giocano ancora in seconda divisione, raggiungendo la salvezza. È l'anno della prima associazione della squadra al simbolo dei molossi. Nei derby con la Salernitana le partite terminano con due pareggi.
Nella stagione 1928-29 i rosso-neri, soprannominati orsacchiotti, vincono sul Castellammare e sulla Salernitana, di fronte a 3000 spettatori; alla fine del girone di andata sono secondi dietro il Vomero. Nella partita di ritorno con lo Stabia, il molosso diviene simbolo della squadra. Nel girone di ritorno, battendo anche i napoletani del Vomero, la Nocerina vince il campionato di prima divisione campana e diviene la seconda squadra della regione (dopo il Napoli). Le finali promozione vengono vinte dal Gargallo.
Nella stagione 1929-30 la Nocerina è guidata da Ernest Erbstein. La squadra gioca con il Palermo, la Ternana, il Messina e il Cagliari e si classifica al quarto posto, dopo aver vinto a Salerno il derby con la Salernitana per 3-2
Dopo questa stagione la Nocerina deve accontentarsi di campionati in tono minore, fino a scomparire per qualche anno.
Gli anni quaranta e cinquanta
Il secondo dopoguerra: C e B prima del tracollo
Gli anni del Secondo Dopoguerra vedono la rinascita della squadra: dopo aver vinto il campionato di prima divisione nel 1945, approda alla Serie C, il primo anno guidata dall'allenatore/giocatore Giuseppe Ostromann.
Presidente della squadra è Spinelli e con la guida dell'allenatore/giocatore Remo Galli (ex giocatore del Torino) la Nocerina vince il girone A di Serie C 1946-1947. Nel girone finale si classifica a pari punti coi pugliesi di Monopoli: lo spareggio al Motovelodromo Appio, con un pubblico di circa 2000 persone, la formazione costituita da De Fazio, Montagner, Ferrarese, Cipriani, D'Acunto, Busidoni, Marchionni, Palma, Longhi, Galli e D'Avino, raggiunge la Serie B, ancora suddivisa in gironi, dove gioca nel girone C.
Nel campionato 1947-1948 sono inizialmente terzi, ma una serie di sconfitte, tra cui l'ultima con il Palermo li porta al dodicesimo posto e alla retrocessione. La squadra gioca in Serie C ancora per due anni per ritornare quindi ai campionati minori, dove hanno per la prima volta come avversaria la squadra di Pagani. Nella stagione 1952-1953 vengono ripescati in Serie D, dove giocano per due anni, fino ad una nuova retrocessione. Le successive stagioni alternano promozioni e retrocessioni.
La società sarà nuovamente del presidente Spinelli, a cui si affiancano i Di Florio e i Buscetto.
Gli anni sessanta
Campioni d'Italia dilettanti e promozione in Serie C
Nel campionato 1961-1962 la formazione di Giacomo De Caprio (Roi, Leone, Alberti, Trevisan, Cuomo, Capacchione, Petrini, Tortora, Foglia, Marchionni, Ranisi) gioca 30 partite utili consecutive, con 8 vittorie consecutive e termina a 53 punti in 30 partite; gli attaccanti sono Foglia con 23 reti e Tortora con 22. Con la vittoria del campionato la squadra accede agli spareggi per l'assegnazione del titolo dello scudetto dilettanti. La Nocerina vince il proprio girone, i quarti e la semifinale; la finale è giocata contro la squadra di Porto Sant'Elpidio a Roma, allo stadio delle "Tre fontane" con 4000 spettatori da Nocera: la Nocerina conduce per 2 a 0, ma termina in pareggio per 2 a 2; nei tempi supplementari un gol di Tortora assegna la vittoria alla Nocerina.
Dopo la promozione la squadra giocherà in serie D per undici stagioni
Nella stagione 1962-1963 Foglia è il capocannoniere della squadra, con 14 reti. Nella successiva stagione 1963-1964 ritorna il portiere Giovanni Roi, cresciuto nelle giovanili del Milan, e arriva l'attaccante Giancarlo Mattucci (42 reti in 197 presenze). Giocano nella Nocerina anche Angelo Mammì, Amedeo Rosamilia e Rino Santin.
Nella stagione 1964-1965 il capocannoniere della squadra è il centravanti Guarniero, con 15 reti, in un attacco formato da Mattucci (5 reti), Santin, Mammì (11 reti) e Santo Mazzola. In questi anni la Nocerina gode del "gemellaggio" con il Milan, da cui provengono buoni calciatori (Campi, Santo Mazzola, Citterio) ed usufruisce dei cosiddetti "prestiti militari", ossia si avvale delle prestazioni dei calciatori che svolgono il servizio militare a Nocera.
Nella stagione 1967-1968, dopo una sconfitta interna, l'allenatore Elia Greco aveva affermato: "Ci rifaremo a Policoro" (ultima squadra in classifica), dove tuttavia la Nocerina venne invece sconfitta. Tra i giocatori sono ancora Alberti, Mattucci, Pucci, Germinario.
Nella stagione 1968-1969 ritorna come allenatore Giacomo De Caprio; in campo ci sono il portiere Enzo Tortora, gli attaccanti Bravin (8 reti) e Mattucci (10 reti), i centrocampisti Germinario (6 reti), Brambilla e Carignani (5 reti ciascuno) Nella stagione 1969-1970 fa il suo esordio Roberto Chiancone che avrà 263 presenze con la Nocerina.
Gli anni settanta
Nel campionato 1970-1971, con presidente Carmine Maiorino, il campionato viene concluso dalla squadra giovanile, con l'apporto solo degli esperti De Menia e Franciois: tutti gli altri calciatori vengono svincolati. Nella successiva stagione 1971/72, viene ingaggiato Gianni Di Marzio per rifondare la squadra e arriveranno molti calciatori dalle giovanili del Napoli. Le partite interne si giocano sul campo di Scafati, per i lavori di ristrutturazione del vecchio campo sportivo. La squadra si classifica al secondo posto, miglior piazzamento, fino ad allora, in Serie D.
Nella stagione 1972-1973, la squadra del presidente Luigi Villani, guidata prima da Di Costanzo e poi da Mazzetti (Di Mascio, Padovano, S. Esposito, Di Costanzo, Boncori, Bavota, Devastato, Portelli, Sgambato, Fiorillo e Scarano, con La Salvia e Chiancone), vince il campionato e ritorna in Serie C. Le partite interne furono giocate presso il campo sportivo di Sarno, a causa del perdurare dei lavori di rifacimento del vecchio campo di Piazza D'Armi, che diventerà poi lo stadio "San Francesco d'Assisi".
La Serie C
Dopo 22 anni di assenza, la Nocerina, nella stagione 1973-1974, gioca nel girone C della Serie C. La guida della società è sempre nelle mani del marchese Villani; la squadra viene affidata al giovane Lino De Petrillo, pisano d'adozione. La squadra gioca 19 partite utili consecutive che la portano a ridosso delle prime posizioni, ma dopo il pareggio con il Pescara segue una serie di sconfitte: terminano al terzo posto con 45 punti. La formazione era composta da Ridolfi, Marcucci, S. Esposito, Caruso ("iIl pendolino"), Fiorini ("Cavallo di denari"), Bavota ("Funzone"), Devastato ("Bicicletta"), Portelli ("Il professore"), Cremaschi ("Esperto bomber"), Mambrin ("L'elegante"), Franciois insieme a Mastropaolo, Gobbi, D'Alessandro e Chiancone.
Nella stagione 1974-1975 la squadra conquista la salvezza solo all'ultima giornata. Compare Antonio Orsini, presidente, e i giocatori capitan Pigozzi, Renzo Corni, Rampanti, Valle, Morgia, Nobili, Novelli, Spada, Vescovi.
Per il campionato 1976-1977 la dirigenza costruisce una formazione ambiziosa.Torna a Nocera, da allenatore, Rino Santin e arrivano il portiere Sorrentino, Cornaro, Grava, Delli Santi e l'attaccante Stanislao Bozzi, che segna un gol fin dalla prima giornata contro il Cosenza. L'allenatore Santin venne sostituito da un duo interno: Corni e Fasolino. La squadra si salva dalla retrocessione per un solo punto.
La promozione in Serie B
Per la stagione 1977-1978 l'allenatore è il giovane semisconosciuto Bruno Giorgi. Dopo la riforma dei campionati l'obiettivo della squadra è di raggiungere un piazzamento nella classifica generale che consenta alla squadra di accedere alla Serie C1 e di evitare la Serie C2. Vengono vinti i derby contro il Pagani, e il Cava) e nella penultima giornata vince a Brindisi per 4 a 1, seguita da oltre 4000 tifosi. Il campionato termina a 52 punti, al primo posto a pari merito con il Catania Lo spareggio si gioca il 18 giugno 1978 a Catanzaro, arbitratao da Benedetti di Roma e seguito da cinquemila tifosi nocerini e dodicimila catanesi; la formazione nocerina è costituita da Pelosin, Cornaro, Pigozzi, Spada, Grava, Calcagni, Bozzi, Porcari, Chiancone, Caruso e Garlini. Il Catania passa in vantaggio al 6º minuto (Bortot) e la Nocerina pareggia su rigore al 31° (Bozzi). La partita viene vinta dalla Nocerina per 2 a 1 con un gol di Spada nel secondo tempo al 60º minuto. Dopo la partita ci sono scontri tra le tifoserie, con i tifosi del Nocera che trovono rifugio nei portoni della città: nascerà da questo episodio il gemellaggio tra le tifoserie della Nocerina e del Catanzaro.
La Serie B
Dopo la promozione, i posti nel nuovo stadio San Francesco d'Assisi si rivelano insufficienti e il comune appalta nuovi lavori che portano la capienza a 15.000 spettatori.
Nella stagione 1978-1979 la Nocerina giocò in Coppa Italia nel girone di Fiorentina, Monza, Taranto e Juventus. Nella partita allo stadio comunale di Torino (oggi Olimpico) contro la Juventus, la Nocerina andò in vantaggio al 10º minuto del primo tempo e perse per 3 a 1 (gol di Bettega, Tardelli e Benetti).
Nel campionato di Serie B 1978-1979, sotto la guida dell'allenatore Giorgi, quindi esonerato e sostituito dall'esordiente Bruno Mazzia, la squadra venne retrocessa. Non si ebbe in trasferta nessuna vittoria, 8 pareggi e 11 sconfitte e malgrado le vittorie in casa sul Brescia, sulla Sampdoria, sul Genoa, sul Bari e sul Cesena (tra i marcatori Bozzi, con 10 reti), terminò il campionato al terzultimo posto con 29 punti, davanti al Rimini e al Varese. La società, inoltre, è alle prese con seri problemi economici.
Gli anni ottanta
Su e giù dalla Serie C1
Nella stagione 1980-1981, durante la partita in casa del 23 novembre 1980 con la Cavese, si sentì alle 19 e 33 la scossa sismica del terremoto dell'Irpinia.
Nella stagione 1981-1982 la squadra gioca ancora nel girone B della Serie C1; ritorna alla Nocerina di Giacomino De Caprio. che affida la panchina a Lamberto Leonardi. Nel ritorno dalla trasferta di Livorno, in cui la squadra è seguita da 3000 tifosi, cinque di questi (Gennaro Corvino, Giuseppe Salvati, Vincenzo Settembre, Antonio Vaccaro e Matteo Fiorillo, tutti di Castel San Giorgio) perderanno la vita in un incidente stradale. All'ingresso dello stadio viene posta una targa in marmo a loro memoria.
Nella penultima giornata la Nocerina è in trasferta a Ponticelli contro il Campania di Morra Greco, mentre il Campobasso è impegnato a Casarano. Quando la Nocerina è in vantaggio di due gol i tifosi del Campania invadono il campo e la partita viene sospesa. Dopo il ritorno in campo il Campania arriva al pareggio. A Casarano un sasso lanciato contro il pulman della squadra colpisce il giocatore molisano Maestripieri. Il campionato si conclude con la Nocerina e il Campobasso seconde a 55 punti, ma lo spareggio non si svolge perché la lega accetta il reclamo del Campobasso e respinge quello della Nocerina, relativi entrambi agli episodi della penultima giornata: il Campobasso passa al secondo posto con 56 punti e viene promosso in serie B, mentre la Nocerina resta terza con 55 punti. Le proteste dei tifosi nocerini portano al blocco della tappa del Giro d'Italia di ciclismo.
Nella stagione 1982-1983 la Nocerina gioca in Coppa Italia con la Fiorentina di Antognoni, la Cavese, il Bologna, il Pisa e il Campobasso. Arriva ultima del girone B della Serie C1 e viene retrocessa in Serie C2 insieme alla Reggina.
Nella successiva stagione 1983-1984, la squadra guidata da Giuseppe Caramanno viene nuovamente promossa in Serie C1. Nella stagione 1984-1985 gioca nuovamente nel girone B della serie C1. Nella partita del 10 marzo 1985 contro il Palermo dopo un iniziale vantaggio, nella ripresa reclamano un rigore non concesso dall'arbitro, che pochi minuti dopo assegna invece un rigore al Palermo. Per le proteste dei tifosi nocerini la partita viene sospesa e, nonostante la presenza della polizia, il capitano del Palermo non ritorna sul terreno di gioco. La partita viene persa a tavolino per 0 a 2 e il campo viene squalificato. In seguito a questo episodio il presidente Orsini lascia la società, che viene rilevata da Pasquale Genovese. Il campionato si conclude con un'altra retrocessione in Serie C2, nuovamente insieme alla Reggina.
Nel campionato C2 della stagione 1985-1986 la squadra, guidata da Ezio Volpi, arriva nuovamente prima e viene di nuovo promossa in C1. Per la stagione 1986-87 Giacomo De Caprio porta in squadra il difensore Aldo Firicano (Genoa); Stefano De Agostini (Napoli) e, su tutti, Angelo Di Livio (Juventus, Fiorentina e Nazionale). L'allenatore è Beniamino Cancian. Il decimo posto finale vale la qualificazione alla Coppa Italia.
In estate la società viene messa in mora e i calciatori vengono svincolati. L'iscrizione al campionato di Serie C1 1987-88 è consentita da una raccolta di fondi tra i cittadini, promossa dal sindaco Franco D'Angelo, che raccoglie un miliardo di lire. La squadra è affidata a Vincenzo Montefusco. A fine campionato la salvezza si gioca nello spareggio a Cosenza contro il Catania, ma la Nocerina perde e viene retrocessa in Serie C2. Segue il fallimento della società.
Il fallimento
Dopo il fallimento la squadra acquista il titolo del Nocera Superiore, ripartendo dalla promozione. Vincono il campionato, ma la permanenza nell'interregionale è stentata. Si parla dell'acquisto del titolo del Campania Puteolana di Morra Greco, ma non se ne fa nulla. La squadra retrocede in Eccellenza, dove rimane due anni (1991-1992 e 1992-1993).
Gli anni novanta
Nella stagione 1992-1993 la Nocerina si aggiudica il campionato con uno spareggio al San Paolo di Napoli dove è seguita da 12000 tifosi, contro il Grottaminarda, battuto con un gol di Sauro Magni. Nella stagione 1993-1994 gioca nel girone H del Campionato Nazionale Dilettanti, con l'allenatore Lamberto Leonardi, e conquista il secondo posto dietro la squadra di Benevento e la promozione in Serie C2.
Il ritorno in Serie C
La stagione 1994-1995 parte con una vittoria nell'esordio di Trani (Emanuele Cancellato); nella quinta giornata, giocata in casa contro l'Albanova di Casal di Principe, Sebastiano Siviglia segna il suo primo gol da professionista. La prima sconfitta nella settima giornata a Frosinone determina l'esonero di Santosuosso a cui succede Luigi Delneri. L'ultima partita, col Formia, seguita da 15.000 tifosi quindicimila tifosi, permette di terminare il campionato con la promozione in Serie C1.
Nella stagione 1995-1996 la presidenza della società passa all'avvocato partenopeo Francesco Maglione. Alla guida della squadra è confermato Luigi Delneri. I gol di Battaglia (soprannominato "Lorenzo il Magnifico") e di Delle Donne portano la squadra ai play-off contro l'Ascoli. All'andata allo stadio Del Duca, seguita da 4.000 tifosi nocerini, la Nocerina è sconfitta con un rigore di Mirabelli; l'arbitro Gambino nega un rigore ai nocerini ed espelle Pagliaccetti prima e De Ruggiero poi. Il ritorno allo stadio San Francesco termina in pareggio per 0 a 0, malgrado due traverse colpite da Limetti e De Corcia, e la Nocerina resta in Serie C1.
Nella successiva stagione 1996-1997 la Nocerina elimina in Coppa Italia il Piacenza e il Perugia e gioca gli ottavi di finale contro la Juventus: l'andata allo stadio Partenio di Avellino, con 30.000 spettatori, termina in pareggio per 0 a 0. Nel ritorno allo stadio Delle Alpi di Torino la Nocerina si porta in vantaggio con Marchegiani, ma alla fine del primo tempo Montero porta la Juventus al pareggio e la Nocerina viene sconfitta per 1 a 2 con un autogol di Giovanni Di Rocco su tiro di Del Piero ed eliminata dalla Coppa Italia.
Ancora nella stagione 1996-1997 raggiunge la finale della Coppa Italia di Serie C, eliminando l'Acireale, il Livorno e l'Ancona. In finale contro il Como di Gianluca Zambrotta, vincono in casa per 2 a 0, ma vengono sconfitti nella gara di ritorno.
Nel campionato di Serie C1 1996-97 ottiene la salvezza ai play-out contro il Sora: all'andata allo stadio Sferracavallo di Sora la partita si conclude per 1 a 2, con rigore di Zian, mentre al ritorno, allo stadio San Francesco, dopo un vantaggio iniziale degli ospiti, la Nocerina pareggia nella ripresa (Gigi Molino) e vince per 2 a 1 (Fabrizio Fabris).
Nella successiva stagione 1997-1998 entra nella società Mario Gambardella coadiuvato da Francesco Maglione e Costabile D'Agosto. Nuovo allenatore è Gianni Simonelli, ex della Salernitana. Durante il campionato il principale marcatore è Emilio Belmonte e il campionato termina con il passaggio ai play-off. L'andata della semifinale degli spareggi è vinta in casa contro il Gualdo per 2 a 0. Nella partita di ritorno il Gualdo passa in vantaggio nel primo tempo e nella ripresa i nocerini pareggiano con De Palma. Il Gualdo passa nuovamente in vantaggio al 77º minuto con Di Venanzio che si ripete al 92º minuto. Al 93º minuto i nocerini accorciano le distanze con un gol in semirovesciata di Di Rocco: la Nocerina sconfitta con un solo gol di scarto per 3 a 2 passa il turno. La finale si gioca allo stadio del Conero di Ancona contro la Ternana degli ex Delneri e Fabris: la Nocerina perde per 0 a 1, con gol di Arcadio nel corso del primo supplementare.
Gli ultimi anni novanta
Gambardella acquista l'intero pacchetto della Nocerina.
Nel campionato di Serie C1 1998-1999 la Nocerina non raggiunge i play-off per un punto.
L'anno seguente l'allenatore è Roberto Chiancone (sostituito per poche domeniche da Bruno Giordano), ma il campionato è anonimo.
Gli inizi del nuovo millennio
Nel campionato Serie C1 2000-2001 si punta a conservare la categoria. L'allenatore Villa viene esonerato e sostituito da Donato Anzivino, ex terzino dell'Ascoli. La Nocerina chiude il campionato al quindicesimo posto ed è costretta a giocarsi la permanenza in C1 nei play-out contro la Viterbese. Anche Anzivino viene esonerato e sostituito sul campo dal tecnico della formazione Beretti, Gaetano Zeoli. La Nocerina perde i play-out e viene retrocessa alla Serie C2.
La squadra viene affidata all'esperto Piero Cucchi con l'obiettivo dichiarato di vincere il campionato e ritornare in C1. Il fallimento e l'esclusione dai campionato professionistici del Savoia e della Juve Stabia, dovute alle inadempienze del presidente Pane, permettono tuttavia alla Nocerina di giocare nuovamente in C1. Nella stagione 2001-2002 la squadra resta a fondo classifica: si succedono come allenatori Cucchi, Dellisanti, ancora Cucchi e in ultimo Pietro Paolo Virdis. La Nocerina chiude il campionato al sedicesimo posto e dopo aver perso ai play-out contro il Benevento, è retrocessa nuovamente in Serie C2.
La Serie C2
Nella prima stagione in C2 (2002-2003) la squadra (con Leandro Lazzaro, Daniele Balli, Emiliano Bigica, Onofrio Barone) viene affidata a Eziolino Capuano (poi sostituito da Buffoni) e arriva ai play-off, persi col Catanzaro.
Gambardella lascia la società e cominciano forti difficoltà economiche: una cordata di imprenditori locali salva la Nocerina dal fallimento. Nella stagione 2003-2004 la squadra, affidata a Pasquale Ussia, resta in Serie C2 con i gol di Roberto Magliocco e la difesa di Mathew Olorunleke. L'anno successivo (2004-2005), la squadra, guidata da Fabrizio Fabris si salva ai play-out contro il Morro D'Oro. La stagione 2005-2006 vede ancora come presidente Gino Benevento. La formazione rossonera è allenata da Roberto Chiancone. Il campionato si chiude con la salvezza diretta grazie alla penalizzazione cui va incontro il Potenza. Fabio Mazzeo, autore di 17 reti (un solo rigore), è capocannoniere per la Serie C e forma una forte squadra di attacco insieme a Renato Greco.
Nell'estate 2006 la famiglia De Marinis rileva le quote della società. Nella stagione 2006-2007, dopo un buon avvio termina il campionato ai play-out contro il Melfi: la partita di andata, allo stadio San Francesco d'Assisi, termina 0-0, mentre nella partita di ritorno a Melfi è sconfitta per 1 a 2 e viene retrocessa in Serie D. Nel campionato Nicola Falomi segna 18 reti (compresa quella nella gara di ritorno dei play-out).
Disfatta e risalita
Nella stagione 2007-2008 la Nocerina gioca in Serie D, guidata dall'allenatore: Silvio Paolucci (ex Nuovo Campobasso), che si dimette dopo una serie di risultati non entusiasmanti insieme al direttore sportivo Niccolò Ferrante. La squadra viene affidata alla undicesima giornata al vice Alessandro Erra, che con 19 risultati utili consecutivi (tra cui la vittoria per 2-4 contro la capolista Fortitudo Cosenza al San Vito di Cosenza) si aggiudica l'accesso ai play-off, dove viene tuttavia eliminata al primo turno dal Siracusa.
Nella stagione seguente (2008/2009) dissidi interni allo spogliatoio portano all'allontanamento di Pasquale Ussia, tornato ad allenare la squadra e dimissionario dopo sole cinque giornate (quattro vittorie e una sconfitta). La squadra viene affidata a Franco Giugno, sostituito a sua volta prima della fine del girone di andata, prima provvisoriamente da Matteo Pastore, ex calciatore della Nocerina, e dopo due giornate e sei punti conquistati, da Pino Rigoli. Dopo poche giornate questi è nuovamente sostituito da Matteo Pastore. La squadra termina il campionato al secondo posto dopo il Brindisi. Ai play-off la Nocerina sconfigge l'Ischia e il Pianura e accede ai play off nazionali: vince il proprio girone sconfiggendo il Gavorrano e il Salò, sconfigge in semifinale la squadra di Sapri, vincitrice della Coppa Italia Dilettanti. Nella finale nazionale, disputata allo stadio Centro d'Italia a Rieti a porte chiuse, i nocerini sconfiggono la squadra Città di Vico Equense, e sono ammessi alla Lega Pro Seconda Divisione (ex Serie C2) al posto della rinunciataria Biellese.
Il ripescaggio in Prima Divisione ed il ritorno in Serie B
Il fallimento di numerose società calcistiche di Lega Pro apre le porte a numerosi ripescaggi in prima e in seconda divisione: la Nocerina, ottenuto il si della Lega disputa il campionato di Lega Pro Prima Divisione 2010-2011. Il presidente è Giovanni Citarella e il direttore sportivo è Ivano Pastore; il tecnico è Gaetano Auteri. Alla fine del girone di andata la Nocerina è campione d'inverno con un distacco notevole sugli inseguitori, che aumenta nel girone di ritorno. La promozione alla Serie B è ottenuto il 23 aprile 2011 grazie alla vittoria per 0-1 sul campo del Foggia, con tre giornate d'anticipo. Il campionato viene chiuso con 72 punti (21 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte), record per il girone B da quando esistono i tre punti a partita.
Il campionato di Serie B 2011-12
Confermata in gran parte la rosa del campionato precedente e in panchina Gaetano Auteri. Il ruolo di segretario generale viene affidato all'esperto Giuseppe Iodice ex Salernitana, Napoli e Gallipoli. Tra i nuovi acquisti arrivano i centrocampisti Luiz Gabriel Sacilotto e Alberto Giuliatto e l'attaccante Gianvito Plasmati. In Coppa Italia viene superato il Foggia al primo turno (2-0), mentre nel secondo al Ferraris il Genoa riesce ad evitare i supplementari proprio al 90', in uno spettacolare 4-3. La squadra non parte male, conquistando 13 punti nelle prime dodici partite, di cui 8 in trasferta (vittorie contro Livorno e Cittadella e pareggi a Bari e Verona), mentre in casa subisce alcune clamorose sconfitte pur mostrando bel gioco (0-1 ad opera dell'Ascoli, 1-2 dal Torino e 2-3 nel derby con la Juve Stabia) . Dopo la vittoria interna per 4-2 ai danni della Sampdoria del 29 ottobre 2011, la squadra inizia ad attraversare una crisi di gioco e risultati. I momenti negativi più eclatanti sono le clamorose rimonte subìte nel doppio turno casalingo del 19 e 26 novembre contro Vicenza (in svantaggio di due reti fino al 77' i veneti conquistano il 2-2) e Varese (i lombardi rimontano nel secondo tempo dal 2-0 al 2-4 finale), cui si alternano prestazioni esterne più convincenti (beffarda sconfitta per 2-1 all' 87' ad opera della Reggina e pareggi per 2-2 contro Albinoleffe e Padova). Alla fine del girone d'andata la squadra è relegata al penultimo posto con 16 punti, frutto di 3 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte. Se l' attacco è tra i più prolifici del torneo (30 goal fatti), la difesa è la più battuta (40 goal subìti). Dopo un periodo di prova, entra ufficialmente a far parte della rosa il centrocampista Nicola Mingazzini. Il 7 gennaio 2012, all' indomani del 4-2 interno subìto dal Pescara, Gaetano Auteri e il suo staff tecnico vengono sollevati dall' incarico e al suo posto viene chiamato Salvatore Campilongo, reduce da alcune esperienze nella serie cadetta. Al suo esordio in panchina, in occasione della prima giornata del girone di ritorno, la sera di venerdì 13 gennaio, la squadra riceve il Sassuolo, terzo in classifica. La difesa offre una buona prestazione, ma viene beffata da una punizione di Gianluca Sansone al 75'. Domenica 22 gennaio la squadra è di scena a Brescia, dove subisce una nuova sconfitta (2-0), giocando senza aggressività e mostrandosi arrendevole al cospetto degli avversari; inoltre in classifica viene scavalcata dall'Ascoli (che nei minuti finali sconfigge 2-1 il Gubbio), ritrovandosi ultima. Il giorno dopo si dimettono sia Campilongo e il suo staff, sia il direttore sportivo Ivano Pastore, cui subentra Marcello Pitino. Martedì 24 gennaio viene ufficializzato il reincarico ad Auteri. La squadra viene rinforzata con gli acquisti del centrocampista Andrea Parola dal Piacenza, dei difensori Angelo Rea e Lorenzo Laverone (entrambi dal Sassuolo), e del fantasista peruviano Roberto Merino (ex Salernitana). Tra le cessioni spiccano in particolare quella del portiere Piergraziano Gori, cui viene preferito Emanuele Concetti, in prestito dal Pergocrema e quelle di altri giocatori, tra i quali Plasmati, De Liguori, Cavallaro, Petrilli, Marsili e Filosa. Nell' ultimo giorno di calciomercato invernale, vengono acquistati il difensore Giuseppe Figliomeni (proveniente dal Varese), e i due centrocampisti Biagio Pagano (in prestito dal Torino) e Ahmed Barusso (in prestito dalla Roma); il 17 febbraio viene acquistato il trentaseienne portiere Gabriele Aldegani, svincolatosi dalla Cremonese. La squadra inizia ad accennare segnali di ripresa: il 28 gennaio al San Francesco riesce nel primo tempo a portarsi dallo 0-1 al 2-1 in pochi minuti contro il Livorno, per poi essere beffata a dieci minuti dal termine da un bolide da fuori area di Siligardi, imparabile per Concetti. Tre giorni dopo nel turno infrasettimanale per 85 minuti viene difeso lo 0-0 ad Ascoli, salvo poi subire in mischia la rete di Gerardi; il 4 febbraio contro il Bari in casa finisce 1-1, con i pugliesi in goal con Caputo al 33'; la prima rete di Merino al 77' salva il risultato. Nei due turni successivi arrivano due nuove sconfitte: 3-1 a Torino, dove l'episodio più significativo è il rinnovato gemellaggio tra le due tifoserie, e 1-0 in casa ad opera del Cittadella, nel giorno della centesima gara molossa tra i cadetti. Il 3 marzo si disputa in trasferta l'attesissimo derby con la Juve Stabia. I molossi colgono un 2-2 con qualche rimpianto: nel primo tempo si portano sullo 0-2 grazie ad una doppietta di Negro e resistono fino al 69', quando Marco Sau accorcia le distanze su calcio di rigore; a un minuto dallo scadere Fabio Caserta agguanta il pareggio. Il punto guadagnato non consente alla squadra di abbandonare il fondo della classifica, ma con soli sei punti di distacco dalla quartultima. Nelle quattro partite successive si alternano due vittorie e due sconfitte: il 10 a Nocera è di scena il Gubbio, in una partita chiave per le speranze rossonere; dopo una rete annullata agli umbri per fuorigioco, al 33' Negro porta in vantaggio i molossi, realizzando la rete numero 100 della Nocerina in serie B. Al 74' gli ospiti pareggiano con un tiro di Lofquist da fuori area; quando tutto sembra perduto, al 93' uno splendido sinistro di Merino regala la sospirata vittoria che mancava da diciassette partite. I molossi si portano a 22 punti, a -4 dalla quartultima, riaprendo di fatto la lotta per la salvezza. Il 17 a Modena, la squadra offre una prestazione meno convincente oltre che sfortunata (centrati due pali), e gli emiliani si impongono per 2-0. Sette giorni dopo arriva la seconda vittoria di fila al San Francesco: Figliomeni, Negro e Merino stendono per 3-1 il Verona, migliorando statisticamente di due unità il record di reti realizzate nel torneo 1947-48 (che fu di 39); il 31 vengono limitati i danni, perdendo 2-0 a Marassi contro una Sampdoria in piena rincorsa per i play-off. Il venerdì che precede Pasqua viene centrata la terza vittoria consecutiva in casa, stavolta ai danni dell'Empoli; al 26' la difesa molossa viene sorpresa da Massimo Maccarone, e nonostante il forcing ed un palo colpito da Farias il risultato non cambia fino all' 85', quando Di Maio indovina un sinistro a girare dalla distanza che si insacca alle spalle del portiere. In pieno recupero un giocatore avversario nel tentativo di contrastare Castaldo, commette un fallo di mano in area di rigore: dal dischetto Merino non fallisce e regala altri tre punti preziosi, che mantengono invariato il distacco dal quartultimo posto e consentono di scavalcare in classifica Albinoleffe e Gubbio.
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Giovanile Nocerina 1910 | |
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Colori e simboli
Colori
La tradizione vuole che i colori sociali della squadra siano nati per ispirazione di tale Frigerio, militare di stanza alla caserma di Nocera che, simpatizzante milanista, suggerì di ispirare i colori sociali del team nascente a quelli della sua squadra del cuore. La prima attestazione certa dei colori della squadra risale al 29 novembre 1914, quando, stando al giornale Risorgimento Nocerino "i rosso e neri di Nocera" superarono al "Piazza d'Armi" di Nola la Nolana per due reti a zero.
Simboli ufficiali
Il termine "molosso" è stato associato per la prima volta ai calciatori della Nocerina nel 1928, al termine della prima amichevole tra la Nocerina e il Napoli, giocata all'Arenaccia. La partita fu vinta 1 a 0 dai rosso-neri. Un giornalista presente allo stadio impressionato dalla grinta dei nocerini, li paragonò a dei mastini. Prima che il soprannome di molossi fosse consacrato, gli atleti di Nocera furono associati a dei diavoli (ancora un'assonanza col Milan) e a degli orsacchiotti. La definitiva associazione tra rosso-neri di Nocera e il loro simbolo avvenne il 21 gennaio 1929, quando a Nocera si disputava il derby con lo Stabia. A pochi minuti dal termine, con la Nocerina in vantaggio per 3 a 0, gli stabiesi si ritirarono dal campo per protesta nei confronti dell'arbitro. Ne seguì una vivace polemica tra i giornalisti del quotidiano Roma Girace e Zoppi, il primo stabiese, il secondo nocerino. Girace accusava il collega di scarsa obiettività. Zoppi respinse ogni accusa e sul Risorgimento Nocerino, giornale da lui fondato, pubblicò un ironico commento ai fatti in questione, in cui tra l'altro si legge:
voi chiamaste il "nocerino"
il "molosso" ossia il "mastino"
dello sport calciator
[...]
Il "molosso" nocerino
sia Montiglio, sia Bertagna,
è capace che si magna
le tue vespe in un boccon.
G. Zoppi, Ingarrighiane... palliste, vv. 4-7 e 12-15»
Stadio
La squadra gioca le sue gare interne presso lo stadio "San Francesco" di Nocera Inferiore (capienza certificata di 6852 posti + 780 posti della recente Curva Nord per un totale di 7632 posti). Costruito nel 1970, alla cerimonia della posa della prima pietra fu invitato il Cagliari campione d'Italia di Gigi Riva. Lo stadio venne ampliato nel 1978, in occasione della promozione in Serie B della squadra. In origine la squadra ha disputato le sue gare al "Piazza d'Armi", primo campo regolamentare della provincia (ubicato nello stesso suolo in cui sorge lo stadio odierno). Nel secondo dopoguerra la Nocerina disputò pochi campionati (compreso quello di Serie B del 1948) nel campo "Forino", ricavato da una fabbrica del quartiere Liporta, al centro della città.
Società
Organigramma societario
Dal sito internet ufficiale della società.[2]
- Presidenti: Giovanni Citarella, Christian Citarella
- Amministratore Unico: Alfonso Faiella
- Vice Presidenti: Giuseppe Villani,Giovanni Castiello
- Direttore sportivo: Marcello Pitino
- Segretario generale: Giuseppe Iodice
- Responsabile amministrativo: Serena Canale
- Responsabile segreteria generale: Matteo Canale
- Responsabile marketing: Mattia Giachello
- Responsabile sicurezza: Franco Tamigi
- Team Manager: Fausto Parisi
- Ufficio stampa: Giuseppe Sicignano
- Responsabile web: Pierluigi Fortino
Allenatori e presidenti
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Gli allenatori dell'A.S.G. Nocerina
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I presidenti dell'A.S.G. Nocerina
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Calciatori
Palmarès
Competizioni nazionali
Competizioni regionali =
- 1961-62, dalla Prima Categoria alla Serie D;
- 1988-89, dalla Promozione all'Interregionale[6];
- 1992-93, dall'Eccellenza al Campionato Nazionale Dilettanti.
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
---|---|---|---|
B |
3 | 1947-1948 | 2011-2012 |
C |
36 | 1927-1928 | 2010-2011 |
D |
21 | 1950-1951 | 2008-2009 |
La Nocerina ha preso parte a 74 campionati, di questi 60 stagioni sportive riguardano tornei di livello nazionale. L'esordio è avvenuto nel 1927. Sono compresi nel computo 3 tornei del Direttorio Meridionale (C) e 8 tornei di Serie C2. Nelle annate dal 1930 al 1945, dal 1954 al 1957, dal 1958 al 1962, la stagione 1988/89, e le annate dal 1991 al 1993, la Nocerina ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano, cui afferiva anche anteriormente al 1927.
Statistiche di squadra
- Maggior numero di punti in campionato
- Maggior numero di vittorie in campionato
- Stagione 1961-1962: 24 vittorie su 30 gare.
- Maggior striscia di partite utili
- 30 incontri. La squadra fu imbattuta, spareggi compresi, dalla 9' giornata della stagione 1961-1962 alla 5' giornata della stagione 1962-1963.
- Maggior numero di vittorie consecutive
- 8 (dalla quattordicesima alla ventunesima giornata della stagione 1961-1962; dalla diciassettesima alla ventiquattresima giornata della stagione 1992-1993).
- Maggior numero di vittorie in casa
- Maggior numero di vittorie esterne
- Imbattibilità interna
- 62 incontri consecutivi (dalla sesta giornata della stagione 1970-1971 alla ventunesima giornata della stagione 1973-1974).
- Maggior numero di reti segnate
- Minor numero di reti subite
- Record imbattibilità del portiere
- 1029 minuti. Appartiene ad Ugo Bartoli nella stagione 1923-1924.
- Capocanniere
- Maggior numero di reti segnate in un incontro
- Nocerina - Pontecagnano 10-0 (stagione 1992-1993).
- Maggior numero di reti segnate da un solo giocatore in un incontro
- Liguori, 5 gol nell'incontro Nocerina - Flos Carmeli 6-1 (campionato 1954-1955).
- Maggior vittoria esterna
- Maggior numero di pareggi in campionato
- 19 (Stagione 1973-1974).
- Maggior numero di sconfitte
- 20 (stagione 2004-2005).
- Maggior striscia di sconfitte consecutive
- 8 (dalla ventiduesima alla ventinovesima giornata della stagione 1959-1960 e dalla ventitreesima alla trentesima giornata della stagione 2004-2005).
- Maggior striscia di sconfitte casalinghe
- 8 (stagione 2004-2005).
- Maggior striscia di partite senza vittoria
- 17 (stagione 2004-2005 dalla quattordicesima giornata del girone di andata, alla quattordicesima giornata del girone di ritorno e stagione 2011-2012 dalla tredicesima giornata del girone di andata, all'ottava giornata del girone di ritorno).
- Peggior sconfitta interna
- Peggior sconfitta esterna
- Arsenal Messina - Nocerina 8-0 (stagione 1948-1949).
Statistiche individuali
Record di presenze e reti
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I più presenti di sempre
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I marcatori
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Tifoseria
Il calcio è lo sport più seguito e popolare nelle città di Nocera Inferiore e Nocera Superiore.
La curva rossonera del San Francesco ospita numerosi gruppi ultras: Arenula, Bothers Group 1987, Estranei alla Massa, Massive, Nocera Casual, South Warriors e Rione Gelsi; molti dei quali si sono sciolti dopo l'approdo della famigerata tessera del tifoso (A.G.N. ULTRAS e Ultras Passamano)
Rapporti con le altre tifoserie
Buoni rapporti
La tifoseria della Nocerina ha un gemellaggio con la tifoseria della Turris risalente alla stagione di Serie D 2008-2009. Il rapporto di amicizia più datato è quello con la tifoseria del Catanzaro, nato quando i giallo-rossi ospitarono i nocerini allo stadio "Nicola Ceravolo" contro i rivali catanesi in occasione dello spareggio di Serie C 1977-1978. Intrattenuti nel passato altri rapporti amichevoli con i tifosi di Angri, Avellino, Casarano, Potenza, Torino (con questi ultimi c'è rispetto per il ricordo di Ernest Erbstein). Con la tifoseria del Cosenza è poi esistito un ulteriore rapporto di forte amicizia (e in passato anche gemellaggio), rapporto che si è violentemente interrotto il 13 marzo 2011[11] nel corso di una gara che vedeva opposte entrambe le squadre. Da allora la tifoseria rossonera annovera tra le sue rivali anche la tifoseria cosentina.
Gemellaggi
Amicizie
Cattivi rapporti
Le rivalità agonistiche e i derby calcistici avvertiti in modo maggiore dai tifosi nocerini sono indubbiamente quelle con le tifoserie corregionali di Benevento, rivalità molto sentita dagli anni 90; Juve Stabia, rapporto peggiorato ancora di più negli ultimi anni; Cavese, rivalità esplosa nel 1993 in un match tenutosi a Cava[12]; Paganese, forte rivalità storica alimentata soprattutto dalla stretta vicinanza fra i due comuni; Salernitana, rivalità trentennale molto sentita da parte molossa; Savoia, rivalità che, nel derby giocato a Nocera nella stagione di Serie C1 1995-1996, causò scontri sugli spalti con il bilancio di 41 feriti e diversi arresti[13]. Altre rivalità avvertite ma meno sentite, sono quelle fuori regione nei confronti dei pugliesi di Andria, Bari, Barletta, Brindisi, Foggia, Lecce, Monopoli, Taranto. Cattivi rapporti si sono avuti anche con la tifoseria dell'Ascoli, Battipagliese, Brescia, Casertana, Frosinone, Matera, Reggina, Catania, Palermo e Verona.
Forti rivalità
Rivalità minori
Organico
Rosa
Rosa e numerazione aggiornate al 31 gennaio 2012.[14]
Staff tecnico
Dal sito internet ufficiale della società.
- Allenatore: Gaetano Auteri
- Allenatore in seconda: Loreno Cassia
- Preparatore dei portieri: Luca Gentili
- Team Manager: Fausto Parisi
- Responsabile sanitario: Augusto D'Aniello
- Medici sociali: Rocco Ciancio, Michele Cioffi, Massimo Simeone, Giovanni Rosati
- Massaggiatore: Alessandro Grassi
- Magazzinieri: Giovanni Oliva, Giuseppe Calabrese
Note
- ^ Vince i Play-off di Lega contro il Città di Vico Equense e viene ammessa, non ripescata, alla Lega Pro dopo la rinuncia della Biellese, vincitrice del Girone A http://www.lega-calcio-serie-c.it/it/Comunic2010/Lega/42L.pdf
- ^ Come da sito ufficiale asgnocerina.it, http://www.asgnocerina.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80&Itemid=136 .
- ^ Commissario straordinario.
- ^ Francesco D'Angelo è stato amministratore delegato
- ^ Ammessa alla Lega Pro dopo aver vinto i play-off a causa della rinuncia della Biellese
- ^ Dopo aver acquisito il titolo del Nocera Superiore
- ^ Ridotti poi a 52 per una penalizzazione; sarebbero stati 77 con la formula dei 3 punti a vittoria
- ^ In tale occasione tre giocatori raggiunsero la doppia cifra: Altobelli con 18 marcature; Fucile con 13 e Tomei con 10
- ^ In realtà, la Nocerina edizione 1923-1924, subì una sola rete, ma in un campionato formato da sole 7 squadre (per 12 partite in totale)
- ^ Seguito, nella stessa stagione dal compagno di squadra Tortora con 22 marcature. I due, con 55 reti, rappresentano anche la miglior coppia gol della storia della Nocerina.
- ^ Cosenza-Nocerina, dal gemellaggio ai tafferugli. Tifoso ferito, su resport.it, 13 marzo 2011.
- ^ Nocerina-Cavese, la rivalità esplode nel '93, su m.tuttolegapro.com, 25 agosto 2010.
- ^ Battaglia allo stadio: 41 feriti, su archiviostorico.corriere.it, 30 ottobre 1995.
- ^ Rosa 2011-2012, su asgnocerina.it, www.asgnocerina.it. URL consultato il 15-08-2010.
Bibliografia
- Bruno - Di Serio - Mattiello, Rosso e Nero, l'avventura calcistica della Nocerina dal 1910 ai giorni nostri, Salerno 1995.
- Franco Alfano Nocerina 1910 - 2010 - 100th - la storia - le vittorie i protagonisti, 2010 - Editoriale Franco Alfano.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nocerina 1910
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) Nocerina 1910, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- TuttoNocerina.com
- ForzaNocerina.it
Il portale Agro nocerino sarnese non esiste