Gran Premio del Belgio 2001

677º Gran Premio valido per il Campionato mondiale di Formula 1

Il Gran Premio del Belgio 2001 è stato la quattordicesima prova del Campionato mondiale di Formula 1 2001, disputato il 2 settembre sul circuito di Spa-Francorchamps. La corsa fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari; il pilota tedesco conquistò così la cinquantaduesima vittoria in carriera, superando Alain Prost nella graduatoria dei piloti più vincenti di sempre. Dietro di lui giunsero David Coulthard e Giancarlo Fisichella, che completarono il podio. A punti arrivarono anche Mika Häkkinen, Rubens Barrichello e, per l'ultima volta in carriera, Jean Alesi.

Belgio (bandiera) Gran Premio del Belgio 2001
677º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 14 di 17 del Campionato 2001
Data 2 settembre 2001
Luogo Circuito di Spa-Francorchamps
Percorso 6,968 km
circuito semi-permanente
Distanza 36 [1] giri, 250,848 km
Clima coperto con pista asciutta
Note Gara sospesa per incidente al 5° giro
Risultati
Pole position Giro più veloce
Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Germania (bandiera) Michael Schumacher
Williams - BMW in 1'52"072 Ferrari in 1'49"758
(nel giro 3)
Podio
1. Germania (bandiera) Michael Schumacher
Ferrari
2. Regno Unito (bandiera) David Coulthard
McLaren - Mercedes
3. Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella
Benetton - Renault

Il Gran Premio fu, però, caratterizzato da un incidente occorso a Luciano Burti, che, a causa di una collisione con Eddie Irvine, perse l'alettone della propria vettura schiantandosi contro una barriera di gomme ad oltre 250 chilometri orari. Il pilota brasiliano ne uscì illeso, riportando solamente una commozione cerebrale.[2]

Vigilia

Aspetti tecnici

La Williams fu la squadra che portò il maggior numero di novità tecniche per l'appuntamento mondiale in terra belga: venne infatti portata in pista da Ralf Schumacher una versione evolutiva della FW23. Questa era caratterizzata da un telaio più leggero di circa tre chilogrammi grazie alle modifiche apportate nella zona di attacco con le fiancate, che a loro volta divennero più schiacciate, ma con pinne laterali più larghe ed evidenti.[3] Vennero modificati anche il profilo estrattore, con canali più alti e squadrati, e i radiatori, resi più piccoli.[3] Differente pure l'alettone anteriore, che presentava una inedita pinna al suo interno.[4] Anche la Ferrari presentò un nuovo alettone anteriore, caratterizzato da un insieme di soluzioni già provate nei precedenti Gran Premi ed adattati per l'esigenza alla gara belga,[3] mentre la McLaren non apportò nuove modifiche alle proprie vetture.[3] Benetton, Arrows e Racing confermarono le novità tecniche già apportate a Budapest, mentre la Minardi decise di portare un nuovo cambio.[4] Più corpose le modifiche apportate dalla Prost, che adottò nuove sospensioni posteriori con struttura deformabile e un nuovo semiasse, caratterizzato da un grosso profilo estrattore.[4] La Jordan e la BAR non confermarono invece le novità apportate in Ungheria, pur senza adottare soluzioni innovative.[4]

 
Jarno Trulli alla guida della Jordan nel 2001. Durante il fine settimana venne annunciato il suo passaggio alla Renault per la stagione seguente.

Aspetti sportivi

Nel fine settimana del Gran Premio venne reso noto il passaggio di Giancarlo Fisichella alla Jordan in uno scambio che avrebbe portato Jarno Trulli alla Renault per la stagione successiva.[5] Il pilota romano aveva infatti chiesto a Flavio Briatore, direttore tecnico del team, un rinnovo triennale del contratto, ma gli venne rifiutato.[5]

La Prost rinnovò poi con la Ferrari l'accordo per la fornitura di motori anche per la stagione 2002.[6] Sempre in tema di propulsori divenne ufficiale il passaggio per il campionato successivo della Minardi ai motori Asiatech, forniti a titolo gratuito e in versione aggiornata rispetto a quelli utilizzati dalla Arrows.[7] Infine la McLaren rinnovò il contratto di sponsorizzazione con la Mobil 1.[8]

Prove libere

Risultati

Nella prima sessione del venerdì,[9] si ebbe la seguente situazione:

Pos Nome Squadra/Motore Tempo
1   Michael Schumacher Ferrari 1:48.655
2   Jarno Trulli Jordan-Honda 1:49.404
3   Rubens Barrichello Ferrari 1:49.456

Nella seconda sessione del venerdì,[9] si ebbe la seguente situazione:

Pos Nome Squadra/Motore Tempo
1   Giancarlo Fisichella Benetton-Renault 1:50.192
2   Michael Schumacher Ferrari 1:50.409
3   Rubens Barrichello Ferrari 1:50.417

Nella prima sessione del sabato,[9] si ebbe la seguente situazione:

Pos Nome Squadra/Motore Tempo
1   Ralf Schumacher Williams-BMW 1:47.768
2   Juan Pablo Montoya Williams-BMW 1:47.949
3   Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 1:48.465

Qualifiche

Resoconto

 
Juan Pablo Montoya, qui fotografato nel 2002, alla seconda pole position in carriera.

La sessione di qualifiche del sabato si svolse con la pista che andava progressivamente asciugandosi: in questa situazione, le gomme della Michelin risultarono più competitive delle Bridgestone e questo, insieme ad una buona scelta di tempo nello scendere in pista, permise alla Williams-BMW di conquistare la prima fila, con Montoya in pole position e Ralf Schumacher secondo.[10] Le monoposto inglesi costruirono il loro vantaggio in particolar modo nel settore centrale, girando in quel tratto un secondo e mezzo più veloce di Michael Schumacher, abile a sfruttare l'ultimo tentativo a sua disposizione per ottenere la terza piazza sulla griglia di partenza.[10] La superiorità delle gomme francesi venne comunque confermata anche dall'ottima prestazione di Frentzen, quarto con la Prost.[10] Quinto tempo per Barrichello, unico pilota tra i primi ad aver ottenuto il suo miglior tempo con gomme intermedie,[10] seguito dalla BAR di Villeneuve, la McLaren di Häkkinen e la Benetton di Fisichella. Solo nono il compagno di squadra Coulthard, giunto davanti a Pedro de la Rosa. La sesta fila venne invece occupata da Olivier Panis e Kimi Räikkönen, i quali erano seguiti Jean Alesi, alla sua seconda gara in Jordan, e Nick Heidfeld. Proprio il transalpino era riuscito a precedere il compagno di squadra Jarno Trulli, giunto solo sedicesimo e preceduto pure da Jenson Button. Eddie Irvine e Luciano Burti, invece, non andarono oltre la nona fila, mentre le ultime quattro posizioni erano occupate da Jos Verstappen, Fernando Alonso, Enrique Bernoldi e Tarso Marques.

Le due Arrows e le due Minardi, nonostante superassero il limite del 107%, necessario per poter prendere parte alla gara, vennero comunque ammesse sullo schieramento di partenza in ragione del fatto che le qualifiche si disputarono in condizioni di natura eccezionale.[11] Per la stessa ragione venne rigettato dai commissari il reclamo sporto da Ron Dennis contro diciassette vetture , tra cui quella del suo pilota Coulthard, che avevano migliorato i propri tempi sul giro in regime di bandiere gialle dopo che la Sauber di Nick Heidfeld si era arrestata in una posizione pericolosa.[11]

Risultati

Pos Pilota Costruttore Tempo Distacco
1 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1:52.072
2 5   Ralf Schumacher Williams - BMW 1:52.959 +0.887
3 1   Michael Schumacher Ferrari 1:54.685 +2.613
4 22   Heinz-Harald Frentzen Prost - Acer 1:55.233 +3.161
5 2   Rubens Barrichello Ferrari 1:56.116 +4.044
6 10   Jacques Villeneuve BAR - Honda 1:57.038 +4.966
7 3   Mika Häkkinen McLaren - Mercedes 1:57.043 +4.971
8 7   Giancarlo Fisichella Benetton - Renault 1:57.668 +5.596
9 4   David Coulthard McLaren - Mercedes 1:58.008 +5.936
10 19   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford 1:58.519 +6.447
11 9   Olivier Panis BAR - Honda 1:58.838 +6.776
12 17   Kimi Raikkonen Sauber - Petronas 1:59.050 +6.978
13 12   Jean Alesi Jordan - Honda 1:59.128 +7.056
14 16   Nick Heidfeld Sauber - Petronas 1:59.302 +7.230
15 8   Jenson Button Benetton - Renault 1:59.587 +7.515
16 11   Jarno Trulli Jordan - Honda 1:59.647 +7.575
17 18   Eddie Irvine Jaguar - Ford 1:59.689 +7.617
18 23   Luciano Burti Prost - Acer 1:59.900 +7.828
19 14   Jos Verstappen Arrows - Asiatech 2:02.039 +9.967
20 21   Fernando Alonso Minardi - European 2:02.594 +10.522
21 15   Enrique Bernoldi Arrows - Asiatech 2:03.048 +10.976
22 20   Tarso Marques Minardi - European 2:04.204 +12.132

Gara

Resoconto

Prima partenza

 
Un commissario espone una bandiera rossa, che indica la sospensione della gara.

Organizzato dal Royal Automobile Club of Belgium, il Gran Premio si svolse domenica 2 settembre davanti a circa ottantacinquemila spettatori.[12] La partenza dovette essere ripetuta più volte: all'avvio del giro di ricognizione, infatti, sia Tarso Marques che Heinz-Harald Frentzen fecero spegnere il motore delle loro vetture e furono costretti a ripartire dal fondo dello schieramento. Il tedesco decise quindi di modificare la propria strategia di gara, passando dalle due soste che aveva programmato ad un'unica fermata ai box.[13] Una volta ripetuta la procedura fu Montoya ad incappare nel medesimo errore e a subire analogo trattamento. La gara venne quindi accorciata di un giro e alla partenza Ralf Schumacher riuscì a mantenere il comando della corsa, seguito dalle due Ferrari del fratello Michael e di Barrichello, che a loro volta precedevano Fisichella, Villeneuve, Häkkinen e Coulthard. Il tedesco della Ferrari, già nel corso del primo passaggio, riuscì a portarsi in testa, superando il fratello in staccata a Les Combes, mentre i due piloti McLaren sopravanzavano il canadese della BAR. Al passaggio successivo fu invece Jean Alesi a guadagnare due posizioni, scavalcando sia De la Rosa che Panis, e portandosi al decimo posto. Nel corso del terzo giro fu costretto ad abbandonare la corsa Fernando Alonso a causa di un problema alla trasmissione, mentre Fisichella perdeva due posizioni a favore dei piloti McLaren.

Al quinto giro, però, Burti, in lotta con Irvine, tentò un sorpasso ai danni del nordirlandese alla curva Blanchimont. Quest'ultimo, non credendo possibile un attacco del brasiliano in quel punto della pista,[2] chiuse la traiettoria arrivando al contatto con il pilota della Prost, che perse l'alettone e non fu più in grado di controllare la propria vettura si schiantò a 250 chilometri orari contro le barriere di protezione. La sua monoposto venne distrutta quasi completamente, ad eccezione dell'abitacolo, ma Burti riportò solamente una commozione cerebrale.[2] La gara venne comunque sospesa con l'esposizione della bandiera rossa e si rese quindi necessaria una nuova partenza, con i piloti schierati nell'ordine che avevano due giri prima dell'interruzione. Alonso, Räikkönen, Irvine e Burti non presero parte a questa seconda partenza, essendosi ritirati prima della sospensione della corsa.

Seconda partenza

 
Michael Schumacher, qui fotografato nel 2006, superò al Gran Premio del Belgio 2001 il record di vittorie appartenente ad Alain Prost, conquistando il suo cinquantaduesimo successo.

Basandosi sul regolamento la gara venne quindi ridotta a trentasei giri sui quarantaquattro inizialmente previsti. All'avvio del giro di ricognizione della seconda parte la Williams di Ralf Schumacher rimase ferma sullo schieramento, sollevata sui cavalletti per permettere ai meccanici di completare alcune riparazioni, senza incorrere nella penalità prevista nel caso in cui avessero continuato a lavorare sulla monoposto a quindici secondi dall'inizio della procedura di partenza.[14] Il pilota tedesco fu però costretto a schierarsi in fondo al gruppo.

Alla partenza, Michael Schumacher mantenne la testa della corsa davanti a Fisichella, Barrichello, Coulthard, Button, Häkkinen e Jarno Trulli. Al centro dello schieramento, invece, Montoya si toccò con de la Rosa, coinvolgendo nel contatto pure il tedesco Nick Heidfeld. Questi ultimi furono costretti al ritiro, mentre il colombiano poté continuare la gara, ma al passaggio seguente il suo propulsore cedette e dovette abbandonare la gara. Nel frattempo Häkkinen riuscì a portarsi in quinta posizione sopravanzando Button, che nel giro di pochi passaggi venne superato anche da Trulli, Alesi e Jacques Villeneuve. Fisichella, avendo un ritmo gara inferiore a quello di Schumacher permise al tedesco di accumulare un buon vantaggio, mentre coloro che lo seguivano non riuscivano a passarlo.

Al sesto giro Trulli fu il primo a rifornire, visto che in precedenza nessuno infatti aveva approfittato dell'interruzione della gara per eseguire la sosta ai box in quanto questo avrebbe comportato l'arretramento all'ultima posizione in griglia.[14] Nei giri seguenti venne imitato da tutti gli altri piloti, che, eccezion fatta per Barrichello, mantennero le medesime posizioni. Il brasiliano, infatti, scivolò dietro a Mika Häkkinen, al quinto posto. Intanto Panis venne penalizzato con uno stop&go di dieci secondi per aver superato la linea bianca che marca l'uscita dalla pit-lane. Intanto Barrichello, nel tentativo di guadagnare la quarta piazza, urtò delle gomme alla variante Bus Stop e fu costretto a rientrare ai box per cambiare il musetto. Durante lo stesso passaggio, a causa di un incidente Button fu costretto al ritiro. Intanto Fisichella continuava ad occupare la seconda piazza, rallentando Coulthard, più veloce del pilota romano, ma non in grado di sopravanzarlo e permettendo quindi a Schumacher di ampliare ulteriormente il suo margine nei confronti degli inseguitori.

 
Jean Alesi, per l'ultima volta a punti nella sua carriera.

Al diciannovesimo giro Trulli iniziò la seconda tornata di soste ai box; l'ultimo a rifornire fu proprio il leader della gara, che rifornì al venticinquesimo passaggio. Da questo momento il tedesco della Ferrari si limitò ad amministrare il proprio vantaggio. Tre giri dopo Coulthard riuscì a portarsi molto vicino a Fisichella, rallentato dal doppiaggio della Arrows di Bernoldi, e successivamente a passarlo.[5] La nuova classifica che si andava delineando vedeva Schumacher in testa, seguito da Coulthard, Fisichella, Häkkinen, Trulli, Alesi, Barrichello e Ralf Schumacher. Il francese della Jordan, pressato ormai da alcuni giri dal brasiliano della Ferrari, fu costretto a cedere la sua posizione nel corso del trentatreesimo giro. Contemporaneamente il suo compagno di squadra fu costretto al ritiro. Il pilota transalpino, però, si trovava a duellare, per mantenere il sesto posto, con Ralf Schumacher. La buona velocità di punta della sua vettura gli permise comunque di resistere fino alla fine e di mantenere la sua posizione,[15] conquistando così un altro punto nel mondiale. La vittoria andò dunque a Michael Schumacher ed essendo la cinquantaduesima vittoria in Formula 1 il pilota tedesco riuscì a battere il precedente record di cinquantuno appartenente ad Alain Prost. Dietro di lui giunsero Coulthard, Fisichella, che portò l'ultimo e centoduesimo podio nella storia della Benetton, Häkkinen, Barrichello e, appunto, Alesi, per l'ultima volta a punti in carriera.

Classifica

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro 1º Partenza 2º Partenza Punti
1 1   Michael Schumacher Ferrari 36 1:08:05.002 3 2 10
2 4   David Coulthard McLaren - Mercedes 36 +10.098 9 7 6
3 7   Giancarlo Fisichella Benetton - Renault 36 +27.742 8 6 4
4 3   Mika Häkkinen McLaren - Mercedes 36 +36.087 7 5 3
5 2   Rubens Barrichello Ferrari 36 +54.521 5 3 2
6 12   Jean Alesi Jordan - Honda 36 +59.684 13 11 1
7 5   Ralf Schumacher Williams - BMW 36 +59.986 2 1
8 10   Jacques Villeneuve BAR - Honda 36 +1:04.970 6 4
9 22   Heinz-Harald Frentzen Prost - Acer 35 +1 giro 4 17
10 14   Jos Verstappen Arrows - Asiatech 35 +1 giro 19 11
11 9   Olivier Panis BAR - Honda 32 +1 giro 11 9
12 15   Enrique Bernoldi Arrows - Asiatech 35 +1 giro 21 13
13 20   Tarso Marques Minardi - European 32 +4 giri 22 16
Rit 11   Jarno Trulli Jordan - Honda 31 Motore 16 14
Rit 8   Jenson Button Benetton - Renault 17 Uscita di pista 15 13
Rit 6   Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1 Motore 1 18
Rit 19   Pedro de la Rosa Jaguar - Ford 0 Incidente 10 8
Rit 16   Nick Heidfeld Sauber - Petronas 0 Incidente 14 12
Rit 17   Kimi Raikkonen Sauber - Petronas 0[16] Trasmissione 12
Rit 18   Eddie Irvine Jaguar - Ford 0[16] Incidente 17
Rit 23   Luciano Burti Prost - Acer 0[16] Incidente 18
Rit 21   Fernando Alonso Minardi - European 0[16] Trasmissione 21

Classifiche

Note

  1. ^ La distanza di gara viene ridotta da 44 a 36 giri in seguito all'interruzione della stessa con la bandiera rossa dopo un grave incidente occorso a Luciano Burti nel corso del quinto giro; seguendo il caso "B" dell'articolo 156 del regolamento FIA (interruzione della gara dopo più di due giri ma meno del 75% della distanza di gara percorsa), la gara ricomincia come se nulla fosse accaduto, ma la distanza della stessa viene accorciata di tre giri più i giri percorsi fino al momento dell'interruzione, quindi in questo caso di otto giri in totale.
  2. ^ a b c Burti adesso accusa Irvine, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 16.
  3. ^ a b c d Giorgio Piola, Williams, meglio light, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 32.
  4. ^ a b c d Giorgio Piola, Williams, meglio light, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 34.
  5. ^ a b c Roberto Gurian, Benetton, che Fisico prima dell'addio, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 15.
  6. ^ La Prost si terrà i «suoi» V10 Ferrari, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 28.
  7. ^ Motori Asiatech gratuiti per la Minardi, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 30.
  8. ^ Mobil resta con McLaren, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 30.
  9. ^ a b c Tutti i tempi delle prove, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 26.
  10. ^ a b c d Montoya sfrutta il vantaggio Michelin, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 25.
  11. ^ a b Reclamo milionario di Ron Dennis, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 30.
  12. ^ GP Belgio - Il tabellone, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 24.
  13. ^ Panis taglia quella sottile linea bianca, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 17.
  14. ^ a b Alberto Antonini, Una nuova regola ha confuso le idee, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 23.
  15. ^ Alesi, sono punti d'onore, in Autosprint, 4 settembre 2001, p. 17.
  16. ^ a b c d Fernando Alonso, Luciano Burti, Eddie Irvine e Kimi Raikkonen, ritiratisi prima della sospensione della gara, non prendono parte al secondo via.

Bibliografia

Tutti i dati statistici provengono da Autosprint n.36/2001

Collegamenti esterni

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2001
                                 
 

Edizione precedente:
[[Gran Premio del Belgio Gran Premio del Belgio 2000|Gran Premio del Belgio 2000]]
[[Gran Premio del Belgio]] Edizione successiva:
[[Gran Premio del Belgio Gran Premio del Belgio 2002|Gran Premio del Belgio 2002]]

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