Renault 12

autovettura del 1969 prodotta dalla Renault

La Renault 12 è un'automobile di classe media prodotta in Francia dalla Renault tra il 1969 ed il 1980. Venne costruita anche in Argentina ed in Romania. Su questi mercati, con piccole modifiche, rimase in listino fino al 2000.

Renault 12
Una R12 prima serie
Descrizione generale
Costruttorebandiera Renault
Tipo principaleBerlina
Altre versioniBreak
Van
Produzionedal 1969 al 1980
Sostituisce laRenault 10
Sostituita daRenault 18
Esemplari prodotti2.865.079 esemplari
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4350 mm
Larghezza1620 mm
Altezza1440 mm
Passo2440 mm
Massada 900 a 930 kg
Altro
Altre erediRenault 14
Stessa famigliaRenault 15 e 17
Dacia 1300, 1310 e Denem
Auto similiAlfa Romeo Alfasud
Autobianchi A111
Fiat 128, 124 e 131
Audi 80
Ford Escort
Opel Kadett
Peugeot 304
Simca 1301/1501

Storia

Al momento del lancio la R12, una berlina a tre volumi dalla linea abbastanza inconsueta e poco omogenea (frontale squadrato, parte anteriore del padiglione smussata, posteriore allungata verso l'alto e coda fortemente discendente) e 4 porte, s'inseriva nella gamma della Casa francese tra l'ormai vetusta Renault 10 (che avrebbe sostituito di lì a poco) e la rivoluzionaria Renault 16. La R12, che nacque per sostituire sia la Renault 8, sia la più grande Renault 10, si trovò in una posizione particolare: infatti, se il suo obiettivo era apparentemente quello di sostituire la R8 e la R10, di fatto si trovò a poter rivaleggiare anche con vetture di categoria più alta: il suo corpo vettura particolarmente sviluppato in larghezza rispetto alle due antenate e le motorizzazioni con cui si rendeva disponibile ne facevano una vettura in grado di reggere molto bene il confronto con vetture come la Fiat 131 e l'Audi 80. Ma rimaneva comunque anche una buona alternativa a vetture di rango più basso, come l'Alfasud e la Fiat 128. Il fatto di porsi tra la R10 e la R16, due modelli così diversi tra loro (la 10 era una squadrata berlina a tre volumi con motore posteriore a sbalzo e trazione posteriore che affondava le sue radici nella Renault Dauphine degli anni cinquanta, mentre la 16 era una moderna berlina a 2 volumi con portellone e con motore anteriore dietro l'avantreno e la trazione anteriore) sembrava dare alla 12 il ruolo di anello di congiunzione, sia per il design (classico, ma non completamente) sia per la meccanica (moderna, ma non completamente). E nonostante sia considerata leggermente superiore alla R10, è unanimemente considerata anche l'erede della R8. Al momento del lancio erano disponibili 2 allestimenti: L e TL. Entrambi disponevano di un motore da 1.3 litri di cilindrata, ma la TL era leggermente più potente. Nel 1970 vennero lanciate le versioni break a 5 porte denominate "Break" e disponibili nelle stesse allestimenti delle berline. La 12 Break seguirà fin dalla sua nascita le stesse evoluzioni della berlina e sarà molto apprezzata per la sua praticità e le sue notevoli doti di carico. Tali doti spinsero la Casa francese ad introdurre poco dopo anche la versione commerciale, priva del divanetto posteriore, che lasciò il posto ad uno spazioso vano spoglio per il carico delle merci. Nel 1971 venne introdotta la 12 Gordini (solo berlina), molto potente per l'epoca e disponibile nelle livree blue Francia con strip bianche e giallo Renault Sport con strip nere. La R12 Gordini fu l'erede naturale della R8 Gordini, perciò fece da base ad una versione impiegata, con discreti risultati, in competezioni agonistiche (rally e turismo). Nel 1972 fu lanciata la 12 TS, equipaggiata da un'evoluzione del 1.3 originale, grazie alla quale guadagnò in potenza. Tale versione ricalcava la R12 venduta negli Stati Uniti ed era più accessoriata delle altre due versioni di base. Nel 1974, la R12 Gordini uscirà di produzione, sostituita dalla corrispondente versione Gordini della Renault 17. Nello stesso anno fu introdotta la 12 TR, dotata di cambio automatico. Nel 1976 un restyling interessò il frontale (nuova mascherina in plastica nera), la coda (gruppi ottici maggiorati, fascia nera opaca alla base del cofano del bagagliaio), i paraurti (nuovi) e gli interni (rivisti). Anche la "Break" venne ristilizzata come la berlina (coda a parte). In virtù dei suoi buoni contenuti tecnici, e forte anche delle versioni sportive che ne illuminarono l'immagine, la R12 conobbe un buon successo di vendite, magari non eclatante, ma sicuramente significativo: durante il periodo di produzione in Europa, la R12 superò i 2,8 miolioni di esemplari. Ma la successiva introduzione della Peugeot 305, per quanto riguarda la concorrenza, e della Renault 18, per quanto riguarda la stessa gamma Renault, fecero crollare le cifre di vendita. A causa di questi eventi, la R12 invecchiò di colpo e i suoi dati di vendita si fecero molto sottili. Non vi furono altre novità fino al 1980, anno di uscita di listino per il mercato occidentale. La R12 continuò comunque ad essere prodotta per molti altri anni in numerosi altri paesi, su licenza, tra cui l'Argentina, la Romania e la Turchia. Le ultime R12 prodotte al di fuori dell'Europa uscirono dalle linee di montaggio nel 2000.

Caratteristiche estetiche

 
Vista posteriore di una R12 seconda serie

Dal punto di vista estetico, la R12 era una vettura che riusciva ad apparire contemporaneamente classica e moderna, o meglio, conservatrice ed innovativa. La sua linea dai profili così spioventi, specie nel cofano motore e nella coda rendevano omaggio alla ricerca aerodinamica, che sulla R8 era stata trascurata: nello stesso tempo vi fu un fiorire di quella tendenza stilistica tipica degli anni settanta, la quale era caratterizzata nella produzione automobilistica da linee molto spigolose e spesso piuttosto penetranti, con i loro profili a cuneo. La R12 non faceva eccezione: il muso quasi appuntito, il cofano motore liscio e proteso in avanti e la coda molto spiovente all'indietro, sono testimonianze del fatto che il progetto della R12 ha preso in considerazione l'esigenza aerodinamica. Nello stesso tempo, però, la R12 appariva anche non molto innovativa. Ciò risulta evidente specialmente se la si affianca alla contemporanea R16, che invece era molto rivoluzionaria. Accanto a quest'ultima, la linea della R12 perdeva molto del suo fascino ed appariva molto più classica di quanto non fosse in realtà. Con la R16 già in produzione da qualche anno, la Renault decise però di non osare sulla R12, per non rischiare di stravolgere una vettura che si prevedeva avrebbe avuto anche una sua declinazione sportiva, e per non turbare quindi quelle generazioni di aspiranti piloti che già avevano saggiato le ottime doti della R8 Gordini.

Meccanica

 
Una R12 in versione commerciale, derivata direttamente dalla Break

Dal punto di vista tecnico, la R12 era una trazione anteriore con motore longitudinale a "sbalzo" davanti l'asse trasversale delle ruote motrici. Il cambio, manuale a 4 marce, era collocato davanti al motore. A questi elementi di modernità faceva da contrappunto un tradizionale ponte posteriore ad assale rigido, ammodernato con attacchi a parallelogramma, barra Panhard e molle elicoidali. L'avantreno era, ovviamente a ruote indipendenti, mentre l'impianto frenante (servoassistito) era di tipo misto (dischi davanti, tamburi dietro). Il motore, un classico 4 cilindri con distribuzione ad asse a camme laterale, aveva una cilindrata di 1289 cc era disponibile con 2 livelli di potenza, 50 o 54 CV, a seconda del carburatore montato. Questi due livelli di potenza caratterizzavano rispettivamente le versioni L e TL, ossia le due versioni di base. La velocità massima era di 145 km/h. Ma furono prodotte anche la 12 TS, con una nuova evoluzione dello stesso 1.3, portato a 60 CV, e la famosa Gordini, per la quale era invece previsto un propulsore derivato da quello della più grande R16, ossia un 4 cilindri da 1565 cc che per l'occasione fu rivisto e preparato in modo da erogare ben 113 CV a 6250 giri/min e spingere la vettura a 185 km/h di velocità massima. Il caambio era a 5 marce, a differenza di quello delle altre R12. Della Gordini furono però prodotti anche alcuni esemplari in numero limitato, destinati unicamente alle competizioni ed identificati dalla sigla interna 807/G, nei quali lo stesso motore fu rivisto molto più profondamente, in maniera tale da arrivare ad erogare ben 160 CV e proiettare la R12 così ottenuta ad una velocità massima di ben 200 km/h, un valore notevole per l'epoca.

Altri mercati

 
Una R12 seconda serie

La R12 fu prodotta anche in molti altri Paesi in tutto il mondo, anche su licenza con altri marchi. Ciò fece di questa vettura una world car, anche se per la verità, oggigiorno viene poco considerata nel panorama delle world-cars stesse: infatti, quando si parla di world cars, si finisce inevitabilmente per parlare di Volkswagen Maggiolino e di Peugeot 504, ma molto raramente di Renault 12, che invece fu prodotta ed ebbe successo in vari Paesi. Vediamo quali:

  • 'Argentina: la R12 fu prodotta negli stabilimenti argentini di Cordoba, ed ebbe un grande successo, tale da favorire la nascita di club affiliati. In Argentina la R12 fu proposta anche in una versione sportiveggiante mai commercializzata in Europa, ossia la 12 Alpine, dotata del 1.4 già montato sulla R5 Alpine.
  • Colombia: un altro paese sudamericano in cui la R12 fu prodotta è stata la Colombia. Negli stabilimenti SOFASA di Medellín la R12 fu prodotta e si diffuse con un buon successo.
  • Brasile: tra i Paesi sudamericani che conobbero la R12 vi fu anche il Brasile, ma in questo caso la vettura non fu prodotta con il marchio Renault, bensì con il marchio Ford, dal momento che la Casa americana acquisì gli stabilimenti brasiliani preposti all'assemblaggio della R12, nonché gli stessi diritti per produrla. Tuttavia, la Ford Corcel, questo il nome della vettura, si distaccava decisamente nello styling dalla R12, pur derivando dallo stesso progetto.
  • Australia: la R12 arrivò addirittura in Oceania, dove venne prodotta negli stabilimenti di Melbourne. La gamma ricalcava grosso modo quella europea, in particolare quella della R12 importata in Gran Bretagna. A partire dal 1976, la R12 fu proposta anche con motore 1.4, e dal 1978 fu ribattezzata Renault Virage e continuò ad essere prodotta fino al 1980, come in Europa. Ottenne un ottimo successo e fu insignita del premio di Auto Australiana dell'Anno nel 1970.
  • Stati Uniti: la R12 prodotta negli Stati Uniti era ritenuta molto particolare per via delle sue impostazioni tecniche quasi inutilizzate in quel mercato, come per esempio la trazione anteriore. Era disponibile in tre livelli di allestimento: Base, L e TL. Montavano il motore da 1647 cc della R16 TX, ma depotenziato a soli 65 CV. A partire dal 1975 fu proposta con lo stesso motore portato a 72 CV.
  • Romania: la R12 fu proposta in Romania con il marchio Dacia, già all'epoca di proprietà della Casa francese. I modelli portavano il nome di Dacia 1300, Dacia 1310 e Dacia Denem. Fu prodotta per lungo tempo e poi tolta di produzione nel 2000, per essere sostituita qualche tempo dopo dalla Dacia Logan, completamente nuova.

Voci correlate

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