Umberto Bertozzi
Umberto Bertozzi (Colorno, 5 luglio 1905 – Parma, 1964) è stato un militare italiano, fu il comandante, col grado di Sottotenente di vascello (S.T.V.), della Compagnia "O" della Xª Flottiglia MAS.
Umberto Bertozzi | |
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Nascita | Colorno, 5 luglio 1905 |
Morte | Parma, 1964 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Arma | Marina |
Corpo | Xª Flottiglia MAS (RSI) |
Specialità | Servizio Informazioni e Intelligence |
Unità | Comando X MAS (1943-1944) - Reparti di terra autonomi (1944-1945) |
Reparto | Ufficio Investigativo (1943-1944)
Compagnia Operativa "O" (1944-1944) Distaccamento Milano (1944-1945) |
Anni di servizio | 1943-1945 |
Grado | Sottotenente di vascello |
Comandante di | Xª Flottiglia MAS (RSI) |
Altre cariche | Chimico |
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Biografia
Figlio di Abele Bertozzi e Gemma Bilzi, Umberto Bertozzi nasce a Colorno in provincia di Parma il 5 luglio 1905.
Arruolatosi in Marina Militare solo nel 1943, venne impegato come aiutante maggiore e ufficiale di disciplina a La Spezia, a capo dell’ufficio I (Ufficio investigativo) presso il Comando Generale della Xª Flottiglia MAS agli ordini del comandante Junio Valerio Borghese, amico dello stesso Bertozzi fin dai tempi dell'Università.
Dal mese di maggio 1944, viene posto al comando della neonata della Compagnia "O" (Compagnia operativa) avente un organico di 120 uomini, venne istituita per contrastare le crescenti attività guerriglia partigiana. In questo periodo, il Bertozzi, è ricordato da diverse fonti come un personaggio sadico e crudele, accusato di crimini di guerra ai danni di partigiani catturati e della popolazione civile, dimostrando le sue qualità di carnefice, seviziando prigionieri, strappando unghie ed incidendo la X della Decima, sui petti e sulle schiene di donne e uomini,[1] [2] fatti avvenuti negli stessi luoghi, dove, a seconda delle vicende belliche, vennero impegnati i reparti della Xª MAS.
Il Bertozzi fu tra gli esecutori materiali nell'eccidio di 68 persone avvenuta a Forno di Massa il 13 giugno, selezionando chi doveva essere deportato in campo di concentramento e chi giustiziato. [3] Tra le sue vittime figura anche il Maresciallo ordinario dei Carabinieri della locale stazione, Ciro Siciliano, Medaglia d'oro al valore civile, [4] accusato da Bertozzi di complicità con i partigiani; [5] nonchè autore di numerose altre esecuzioni, sevizie e torture perpetrate nei territori di La Spezia, Apuania, l’appennino parmense, le zone di Ivrea e di Cuorgnè in Piemonte, le zone di Spilimbergo, a Maniago, a Gorizia in Venezia Giulia, a Conegliano Veneto e, infine, nella zona di Thiene nel vicentino.
Nel mese di dicembre 1944, la Compagnia operativa fu sciolta ed incorporata nel Distaccamento Milano, dove Bertozzi vi resterà in servizio fino alla resa del 26 aprile 1945.
Processato per crimini di guerra e contro l'umanità dal Tribunale Militare di Vicenza, venne condannato a morte, con sentenza del 4 giugno 1947, ma la condanna verrà poi commutata in ergastolo [6], che negli anni, grazie anche alla concessione di condoni, passarono a 30 anni divenuti poi 19, e definitivamente estinti nel 1963 grazie alla concessione dell’amnistia impropria. [7]
Note
- ^ studiober.com - Decima, marinai! (PDF), su studiober.com. URL consultato il 27-04-2012.
- ^ consiglio.regione.toscana.it - Pubblicazioni - Edizioni dell’Assemblea 46 (PDF), su consiglio.regione.toscana.it. URL consultato il 27-04-2012.
- ^ cerca.unita.it - Sotto processole stragi nazistePresto il rinvio a giudizio per Sant'Anna, su cerca.unita.it. URL consultato il 28-04-2012.
- ^ quirinale.it - Siciliano Ciro, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it. URL consultato il 28-04-2012.
- ^ memoria.comune.massa.ms.it - Strage di Forno, su memoria.comune.massa.ms.it. URL consultato il 27-04-2012.
- ^ static.repubblica.it - Documento Tribunale Militare di Vicenza in pdf (PDF), su static.repubblica.it. URL consultato il 27-04-2012.
- ^ consiglio.regione.toscana.it - Pubblicazioni - Edizioni dell’Assemblea 46 (PDF), su consiglio.regione.toscana.it. URL consultato il 27-04-2012.