Grammatica tedesca

regole della lingua tedesca

Questo articolo parla della grammatica della lingua tedesca, concentrandosi sul tedesco standard.

Pronuncia

L'alfabeto tedesco è composto da 27 lettere e si caratterizza per la lettera ß e l'Umlaut sulle vocali ä, ö ed ü. È da notare che una recente riforma dell'ortografia è entrata in vigore; ormai la lettera ß è annotata come ss dopo una vocale corta, mentre resta invariata dopo una vocale lunga o un dittongo. Negli imprimati o nei documenti antichi si troverà sempre la lettera ß. Esempio: anticamente kuß, attualmente kuss.

  • Vocali
  • La lingua tedesca possiede vocali lunghe, brevi e semilunghe.

Le vocali brevi sono sempre aperte. Le vocali lunghe e semilunghe sono quasi sempre chiuse. La a tedesca è neutrale, il che significa che la sua pronuncia, sia essa breve o lunga rimane ugualmente distante dalla o e dalla e. Generalmente la a lunga viene però pronunciata di qualche grado più bassa di quella breve e semilunga.

Lettera Pronuncia approssimata Esempio Pronuncia
a 1. in sillaba chiusa ha suono breve come la a di "watt" backen (cuocere al forno) 'bakən
2. in sillaba aperta ha suono lungo come la a di "caso" haben (avere) 'hɑ:bən
ä 1. in sillaba chiusa suono breve e aperto come la e di "serpe" der Lärm (rumore) lɛɐm
2. in sillaba aperta ha suono lungo e aperto come la e di "lei" spät (tardi) ʃpɛ:t
e 1. in sillaba chiusa suona come la e aperta breve di "peste" denn (perché) dɛn
2. in sillaba aperta suona come la e lunga chiusa di "bere" lesen (leggere) 'le:zən
3. nei prefissi "be-" e "ge-" e nelle desinenze "-en" e "-e", mai accentati, ha suono indistinto (schwa) come nel francese "le" bringen (portare) 'bʀiŋən
i 1. in sillaba chiusa ha suono breve come la i di "fitto", ma poco più aperto bis (fino a) bɪs
2. seguita da h suona come la i lunga di "fine" ihm (a lui/esso) i:m
ie come la i lunga di "fine" viel (molto) fi:l
o 1. in sillaba chiusa ha il suono aperto breve della o di "posta" die Post (posta) pɔst
2. in sillaba aperta e nei monosillabi che terminano con una consonante ha il suono chiuso lungo della o di "solo" rot (rosso) ʀo:t
ö 1. il sillaba chiusa ha suono aperto breve, a metà fra o e e der Körper (corpo) 'kœɐpɐ
2. in sillaba aperta ha suono chiuso lungo, a metà fra o e e stören (disturbare) 'ʃtø:ʀən
u 1. in sillaba chiusa e come secondo elemento di dittongo suona più aperta che in italiano der Hund (cane), das Haus (casa) hʊnt, haʊs
2. seguita da "h" che ne chiude la sillaba, in sillaba aperta e nei monosillabi che terminano con una sola consonante è la u lunga di "uno" die Kuhe (mucca), tun (fare) 'ku:ə, tu:n
ü 1. in sillaba chiusa è come la "u" francese, ma un po' più aperta zurück (indietro) tsu'rʏk
2. seguita da "h" che ne chiude la sillaba e in sillaba aperta è come la "u" francese, lunga die Mühe (fatica, sforzo), die Güte (bontà) 'my:ə, 'gy:tə
au come in italiano, ma la u è un po' più aperta das Haus (casa) haʊs
äu si pronuncia "òü" o "òi", con la "o" aperta (è la forma metafonizzata di "au") die Häuser (case) 'hɔʏzɐ ('hɔɪzɐ)
eu identico a "äu" die Eule (gufo) 'ʔɔʏlə ('ʔɔɪlə)
ei si pronuncia "ai", ma la i è un po' più aperta che in italiano sein (suo di lui/esso; essere) zaɪn
Lettera Pronuncia approssimata Esempio Pronuncia
b 1. in principio e corpo di parola è come la b di basso bis (fino a) bɪs
2. in fine di parola e davanti a una consonante sorda si desonorizza in p ab (a partire da) ʔap
c 1. davanti alle palatali e, i, ä, ö è come la z di "pazzo" Cäsar (Cesare) 'tsɛ:zɐ
2. altrimenti come la c di cane die Café (bar, caffè) ka'fe:
ch 1. nel gruppo "chs" è come la c di cane das Wachs (cera) vaks
2. dopo a e u è fricativa gutturale sorda machen (fare) 'maxən
3. dopo ä ö ü i ed e (le palatali) è fricativa palatale sorda brechen (rompere) 'bʀɛçən
d 1. come la d di data danke (grazie) 'daŋkə
2. alla fine di una parola o davanti a una consonante sorda si desonorizza in t das Rad (ruota; bicicletta) rɑ:t
g 1. come la g di "gara" das Gas gas
2. a fine parola o davanti a consonante sorda si desonorizza in k der Zug (treno) tsu:k
3. nel suffisso "ig" è fricativa palatale sorda wenig (poco) 've:nɪç
4. sempre gutturale, anche davanti ad e ed i das Geld (soldi) gɛlt
h 1. ad inizio parola e dopo prefisso è un'aspirazione (fricativa glottidale sorda) sempre pronunciata das Haus (casa) haʊs
2. in chiusura di sillaba non si aspira ma allunga la vocale precedente (Dehnungs-h) nehmen (prendere) 'ne:mən
j è una semiconsonante palatale, come nell'italiano "iuta", "aiuto" ja (sì), jemand (qualcuno) ja:, 'je:mant
qu si pronuncia come se fosse scritto "kw", quindi in questo caso la "u" suona come la "v" italiana die Quelle (fonte) 'kvɛlə
r 1. si pronuncia "moscia", come in francese die Ruhe (calma) 'ʀu:ə
2. prima di una consonante, in finale di parola e nella desinenza "-er" si vocalizza (vokalisches r), assumendo all'incirca il suono di una "a" Berlin (Berlino), der Lehrer (insegnante) bɛɐ'li:n, 'le:ʀɐ
s 1. ad inizio di parola e scritta singola fra due vocali è come la s sonora di "rosa" sie (lei), die Rose (rosa) zi:, 'ʀo:zə
2. a fine di parola, davanti a consonante e scritta doppia fra due vocali è come la s sorda di "sasso" der Fluss (fiume), messen (misurare) flʊs, 'mɛsən
ß detta Eszett (esse-zeta) o scharfes s (esse forte), è come la s sorda di "sasso"; si trova solo dopo vocali lunghe o dittonghi groß (grande), heißen (chiamarsi, significare) gro:s, 'haɪsən
sch come la sc di "sci" schön (bello) ʃø:n
sp all'inizio di una parola o dopo prefisso è come sch tedesco seguito da p spät (tardi) ʃpɛ:t
st all'inizio di una parola o dopo prefisso è come sch tedesco seguito da t die Stadt (città) ʃtat
tsch è come la c dolce di "ciao" deutsch (tedesco) 'dɔʏtʃ ('dɔɪtʃ)
v 1. come la f di "falso" voll (pieno) fɔl
2. nei prestiti conserva il suono originario, cioè la v di "vino" das Verb (verbo) 'vɛɐp
w come la v di "vino" wo (dove) vo:
/ʔ/ quando una parola inizia con una vocale, anche dopo prefisso, la vocale è preceduta da un colpo di glottide; questa consonante non si scrive die Eule (gufo), beenden (terminare) 'ʔɔʏlə ('ʔɔɪlə), bə'ʔɛndən
  • Le altre consonanti si pronunciano come in italiano.

Genere, numero e casi

In modo simile all'italiano, le parti variabili del discorso (esclusi i verbi) sono caratterizzate da un genere grammaticale (maschile e femminile, più il neutro), e da un numero (singolare o plurale). Oltre alla presenza del genere neutro, ci sono altre due importanti differenze rispetto all'italiano per quanto riguarda il genere grammaticale nella lingua tedesca:

  • La distinzione tra maschile, femminile e neutro in tedesco è valida esclusivamente al singolare. Al plurale nomi, aggettivi e pronomi prendono lo stesso articolo (nel caso dei nomi) e assumono le stesse terminazioni.
  • A differenza dell'italiano, che dispone di terminazioni tipicamente legate ad un genere (prevalentemente -o per il maschile e -a per il femminile), in tedesco è molto più difficile stabilire quale sia il genere di un nome. Per questo è spesso consigliato di memorizzare sempre i nomi con l'articolo corrispondente (der, die o das), in modo da saperne ricordare il genere.

Oltre che per genere e per numero, articoli, nomi, aggettivi e pronomi vengono anche declinati per caso. Esistono quattro casi in tedesco:

L'articolo

Come già detto, l'articolo in tedesco è indispensabile, perché solo grazie ad esso è possibile stabilire univocamente genere, numero e caso del nome a cui si riferisce. Inoltre a volte (proprio come in italiano) l'utilizzo di un diverso articolo può cambiare, oltre al genere grammaticale di un nome, anche il suo significato, come nei seguenti esempi:

  • der See (m.)/die See (f.) (il lago/il mare)
  • der Leiter (m.)/die Leiter (f.) (il direttore/la scala)

Il tedesco possiede tre tipi di articoli: l'articolo determinativo, l'articolo indeterminativo e l'articolo negativo. L'articolo determinativo corrisponde a quello italiano e segue la seguente declinazione:

Maschile Femminile Neutro Plurale
Nominativo der die das die
Genitivo des der des der
Dativo dem der dem den
Accusativo den die das die

L'articolo indeterminativo corrisponde in generale a quello italiano (ma guarda l'articolo negativo) e proprio come quello italiano ha solo il singolare. La sua declinazione è la seguente:

Maschile Femminile Neutro
Nominativo ein eine ein
Genitivo eines einer eines
Dativo einem einer einem
Accusativo einen eine ein

L'articolo negativo si forma aggiungendo una k all'articolo indeterminativo. Ne svolge la stessa funzione, ma viene usato per trasformare una frase positiva in negativa. Per esempio:

  • Ich habe einen Hund = Ho un cane.
  • Ich habe keinen Hund = Non ho un cane.

A differenza dell'articolo indeterminativo, l'articolo kein è dotato del plurale:

Maschile Femminile Neutro Plurale
Nominativo kein keine kein keine
Genitivo keines keiner keines keiner
Dativo keinem keiner keinem keinen
Accusativo keinen keine kein keine

Quando non si usa l'articolo

In generale l'articolo non si usa nei seguenti casi:

  • Con i nomi propri di persona o di città.
  • Con i titoli, se si accompagnano al nome di una persona (es. Kaiser Wilhelm II., Doktor Schiwago)
  • Con i nomi di paesi o Stati, ad eccezione di quelli femminili (es. die Türkei, die Schweiz, die Lombardei, die Toskana), quelli composti (es. die Dominikanische Republik, die USA) e quelli estesi (es. das Italien von heute, cioè l'Italia d'oggi). A differenza dell'italiano non è possibile mettere il nome di un paese al plurale (es. "le Italie della Prima Età Moderna" non corrisponderebbe ad una traduzione letterale in tedesco).
  • Con tutti i nomi al plurale, se sono o intenzionalmente possono essere sottomessi ad una generalizzazione. Il tedesco non dispone di un articolo indeterminativo al plurale.
  • Con nomi di materia (comprese le sostanze liquide) e molti nomi astratti, se il caso è il nominativo o l'accusativo.
  • Con il genitivo anteposto. In questa posizione l'articolo viene sostituito dal genitivo (es. "Vaters Auto ist ...", cioè "la macchina del papà è ..."; "Der Fürsten Ruhm ...", cioè "La gloria dei príncipi ...").

Il sostantivo

I sostantivi in tedesco sono sempre scritti con la lettera maiuscola, sia i nomi comuni che i nomi propri. I nomi seguono tre declinazioni: la declinazione debole, la declinazione mista e la declinazione forte, con l'ultima categoria divisa ulteriormente in tre classi. Per capire a quale declinazione appartiene ogni nome, il vocabolario fornisce oltre alla forma del nominativo singolare, quella del genitivo singolare e del nominativo plurale. Ad esempio: Meer <-es, -e> (che significa che il nominativo singolare è Meer, il genitivo singolare Meeres ed il nominativo plurale Meere).

La declinazione debole

A questa categoria appartengono quasi tutti i nomi femminili, più alcuni nomi maschili. I nomi maschili che seguono questa declinazione sono caratterizzati dalla terminazione -en in tutti i casi singolari e plurali ad eccezione del nominativo singolare. I nomi femminili invece aggiungono tale desinenza solamente al plurale. Sul vocabolario quindi i nomi maschili di questa declinazione verranno seguiti dalla dicitura <-en, -en>, mentre i nomi femminili da <-,-en>

La declinazione forte

1ª classe

A questa classe appartengono nomi maschili e neutri. Entrambi prendono una -s al genitivo singolare e una -n al dativo plurale. I nomi maschili inoltre addolciscono la vocale al plurale (con l'utilizzo dell'Umlaut), mentre i nomi neutri rimangono invariati. Ad esempio: der Vater - die Väter (il padre - i padri); das Wasser - die Wässer (l'acqua - le acque); die Mutter - die Mütter (la madre - le madri).

2ª classe

A questa classe appartengono nomi di tutti e tre i generi. Tutti prendono -es al genitivo singolare (tranne i nomi femminili che al singolare non vengono declinati) e -en al dativo plurale e -e in tutti gli altri casi del plurale. Mentre al plurale i nomi maschili e femminili addolciscono la vocale i neutri prendono solamente la -e. Ad esempio: der Sohn - die Söhne (il figlio - i figli); die Stadt - die Städte (la città - le città); das Brot - die Brote (il pane - i pani).

3ª classe

A questa classe appartengono nomi maschili e neutri. Tutti prendono -es al genitivo singolare e -ern al dativo plurale e -er in tutti gli altri casi del plurale. I nomi maschili al plurale addolciscono sempre la vocale laddove ciò è possibile, mentre per i neutri di classe, alcuni la addolciscono altri no. Ad esempio: der Mann - die Männer (l'uomo - gli uomini); das Haus - die Häuser (la casa - le case); das Kind - die Kinder (il bambino - i bambini).

La declinazione mista

Appartengono a questa categoria pochi nomi maschili e neutri, e nessuno femminile. Al singolare si comportano come nomi forti e prendono la -s al genitivo, mentre al plurale si comportano come nomi deboli e prendono -en per tutti i casi (senza mai addolcimento).

L'aggettivo

L'aggettivo in tedesco si declina in modo diverso a seconda che si trovi in posizione attributiva (quando cioè è attributo di un nome) o predicativa (quando è il nome del predicato di un verbo o svolge la funzione di avverbio). Nell'ultimo caso l'aggettivo non si declina affatto:

  • Er ist gut = Egli è buono.
  • Es ist gut = Esso è buono.
  • Sie ist gut = Ella è buona.
  • Sie sind gut = Essi/e sono buoni/e.

Quando svolge la funzione di attributo invece può seguire tre declinazioni: forte, debole o mista.


La declinazione forte ha queste terminazioni (che, si noti, corrispondono in generale a quelle dell'articolo determinativo):

Maschile Femminile Neutro Plurale
Nominativo -er -e -es -e
Genitivo -en -er -en -er
Dativo -em -er -em -en
Accusativo -en -e -es -e


La declinazione debole ha queste terminazioni:

Maschile Femminile Neutro Plurale
Nominativo -e -e -e -en
Genitivo -en -en -en -en
Dativo -en -en -en -en
Accusativo -en -e -e -en


La declinazione mista ha queste terminazioni:

Maschile Femminile Neutro Plurale
Nominativo -er -e -es -en
Genitivo -en -en -en -en
Dativo -en -en -en -en
Accusativo -en -e -es -en


La scelta della declinazione dipende da un gioco di incastri. Il tedesco, infatti, nella sequenza "articolo-aggettivo" non permette la ripetizione del tratto forte in entrambi gli elementi (fra articolo e sostantivo la ripetizione è inevitabile perché hanno ciascuno un'unica declinazione da seguire), quindi, nel caso l'articolo abbia il tratto forte, l'aggettivo, variabile, si adatterà assumendo la desinenza debole, mentre assumerà il tratto forte nel caso il primo non abbia desinenza o non compaia affatto. Schematizzando:

  • L'aggettivo segue la declinazione debole quando è preceduto da un elemento che porta le terminazioni forti, come l'articolo determinativo, jeder ogni, dieser questo, etc.
  • L'aggettivo segue la declinazione forte quando non è preceduto da altri elementi portatori del tratto forte: dal momento che non ci sono elementi che portano il tratto forte, sarà l'aggettivo ad assumerlo. Unica apparente eccezione è il genitivo maschile e neutro singolare, debole perché il sostantivo in questa forma porta invariabilmente il tratto forte e l'aggettivo, variabile, si adatta di conseguenza.
  • Nel caso l'aggettivo sia preceduto dall'articolo indeterminativo o negativo o da un aggettivo possessivo (in tedesco detti articoli possessivi perché si declinano, e quindi si comportano, come l'articolo indeterminativo), esso seguirà la declinazione mista: seguirà la declinazione forte quando l'altro elemento non porta il tratto forte (ovvero al nominativo maschile e neutro e all'accusativo neutro) e la declinazione debole in tutti gli altri casi.

Se un sostantivo è preceduto da più aggettivi, tutti gli aggettivi hanno sempre la stessa desinenza: se pensiamo alla sequenza "articolo-aggettivo-sostantivo" come una sequenza di tre campi, notiamo che sia uno sia potenzialmente infiniti aggettivi si troveranno sempre all'interno del campo "aggettivo", e quindi sono gerarchicamente pari.


La seguente tabella riassume le tre possibilità per il maschile dell'aggettivo gut, evidenziando il tratto forte:

Debole Forte Mista
Nominativo der gute Mann guter Mann ein guter Mann
Genitivo des guten Mannes guten Mannes eines guten Mannes
Dativo dem guten Mann gutem Mann einem guten Mann
Accusativo den guten Mann guten Mann einen guten Mann


Gli aggettivi che già finiscono in -e nella forma predicativa (quella mostrata dal vocabolario) non aggiungono un'ulteriore e quando si aggiungono le desinenze. Inoltre gli aggettivi che finiscono in -el o -er quando aggiungono la e mutano in -le o in -re.(En)

Il comparativo

  • Il comparativo si forma aggiungendo una -er all'ultima sillaba dell'aggettivo:
aggettivo comparativo
schnell (rapido) schnell-er (più rapido)
wenig (poco) wenig-er (meno)
  • La maggior parte degli aggettivi monosillabici aventi la vocale a, o, u, prendono un Umlaut (dieresi) nel comparativo, gli aggettivi che già lo avevano, lo conservano:
aggettivo comparativo
alt (vecchio) älter (più vecchio)
groß (grande) größer (più grande)
jung (giovane) jünger (più giovane)
schön (bello) schöner (più bello)
  • Gli aggettivi che hanno un dittongo (seguito da due vocali) non prendono la Umlaut (dieresi) nel comparativo:
aggettivo comparativo
grau (grigio) grauer (più grigio)
neu (nuovo) neuer (più nuovo)
  • Quando l'aggettivo o il comparativo è attributo di un verbo, è invariabile (non si declina). Al contrario se il comparativo è impiegato come epiteto, si accorda e si declina come un aggettivo:
tedesco italiano
Dieses Auto ist schöner Questa automobile è più bella
Ich möchte ein schöneres Auto kaufen Vorrei comprare un'automobile più bella
Dieser Sitz ist bequemer Questa sedia è più confortevole
Ich möchte einen bequemeren Sitz haben Vorrei avere una sedia più confortevole

Il comparativo d'uguaglianza

  • Il comparativo d'uguaglianza si forma con l'espressione so... wie; l'aggettivo si pone tra queste due parole e resta invariabile:
tedesco italiano
Ich bin (nicht) so groß wie du Io non sono cosí (tanto) grande che tu.

Il comparativo di maggioranza

  • L'aggettivo, messo al comparativo è seguito da un complemento introdotto dalla preposizione als (che):
tedesco italiano
Er spricht lauter als Markus (Lui) Parla più forte che Marco
Die schwarze Bluse ist günstiger als die braune La camicia nera è meno cara di (che) quella marrone

Il superlativo

Il superlativo si ottiene aggiungendo -st all'aggettivo se questo termina per -d, -t, o -z. Un aggettivo che porta un Umlaut al comparativo lo conserva al superlativo:

aggettivo superlativo
schnell (rapido) schnell-st (il più rapido)
aggettivo comparativo superlativo
arm (povero) ärm-er (più povero) ärm-st (il più povero)
  • Il superlativo si accorda come gli aggettivi:
tedesco italiano
das schnellste Auto L'automobile, la più veloce
das ärmste Land Il paese, il più povero
  • Se si vuole utilizzare un superlativo come avverbio, basta aggiungere -en e farlo precedere da am. Questa forma è invariabile:
tedesco italiano
Dieser Mann tanzt am schönsten Quest'uomo danza nel più bel modo.
  • Il superlativo di alcuni aggettivi si forma in maniera irregolare. Fra questi gli aggettivi più usati sono:
aggettivo comparativo superlativo
Gut (bene) Besser (meglio, migliore) am besten (il meglio, il migliore)
hoch (alto) höher (più alto) am höchsten (il più alto)

Il dimostrativo

  • I pronomi dimostrativi dieser, diese, e dieses si declinano come gli aggettivi. Le terminazioni corrispondenti si aggiungono alla radice dies-:
Maschile Femminile Neutro Plurale
dies-er (questo, quello ecc.) dies-e (questa, quella ecc.) dies-es (questo, questa ecc.) dies-e (questi, queste ecc.)
  • L'aggettivo dimostrativo si pone come l'articolo direttamente davanti ai nomi al quale si rapporta (o davanti l'aggettivo che qualifica questo nome). Se la persona o l'oggetto designato è lontano, si aggiungerà dort (laggiù):
  • dieser Mann= quest'uomo
  • diese kleine Frau = questa ragazzina
  • dieses kind dort = quel bambino laggiù
  • diese kinder = quei bambini laggiù
  • Impiegati da soli dieser, diese e dieses hanno il senso dei pronomi dimostrativi (quello là, quella là, questo qua):
  • Welche Jacke ist deine? (Quale è la tua giacca?)
  • Diese. (Questa).

I pronomi personali

I pronomi personali vengono declinati (proprio come quelli in italiano). Inoltre il soggetto deve sempre essere espresso in tedesco (proprio come in inglese e in francese), da un pronome in assenza di altro.

persona nominativo genitivo dativo accusativo
1ª singolare ich meiner(5) mir mich
2ª singolare(1) du deiner(5) dir dich
3ª singolare maschile(2) er seiner(5) ihm ihn
3ª singolare femminile(2) sie ihrer(5) ihr sie
3ª singolare neutra(2) es seiner(5) ihm es
1ª plurale wir unser(5) uns uns
2ª plurale ihr euer(5) euch euch
3ª plurale(3) sie ihrer(5) ihnen sie
3ª riflessiva(4) -- seiner(5) sich sich

(1) prima della riforma ortografica del 1996 veniva scritto con la lettera maiuscola
(2) notare che, il genere di pronome della terza persona singolare, dipende sempre dal genere grammaticale del nome a cui si riferisce; mai dal genere naturale
(3) il pronome di terza persona plurale viene usato (con la lettera maiuscola) come pronome di cortesia sia singolare che plurale (corrispondente all'italiano Lei e Loro)
(4) usata nei verbi riflessivi; in quanto pronome riflessivo, manca del nominativo
(5) tutti i genitivi sono caduti in disuso al giorno d'oggi

Gli aggettivi ed i pronomi possessivi

Gli aggettivi ed i pronomi possessivi in tedesco non sono mai preceduti dall'articolo in tedesco (a differenza dell'italiano). Gli aggettivi possessivi seguono la stessa declinazione dell'articolo indeterminativo, pertanto al nominativo maschile e neutro e all'accusativo neutro non hanno alcuna desinenza (e quindi non portano il tratto forte), mentre in tutti gli altri casi seguono la declinazione forte degli aggettivi. I pronomi possessivi invece seguono in tutto e per tutto la declinazione forte (e si differenziano quindi dagli aggettivi possessivi solo al nominativo maschile e neutro e all'accusativo neutro).

Nella tabella viene fornito il nominativo maschile dell'aggettivo e del pronome:

persona aggettivo pronome
1ª singolare (mio) mein meiner
2ª singolare (tuo)(1) dein deiner
3ª singolare maschile (suo, di lui)(2) sein seiner
3ª singolare femminile (suo, di lei)(2) ihr ihrer
3ª singolare neutra (suo, di esso)(2) sein seiner
1ª plurale (nostro) unser unserer
2ª plurale (vostro) euer euerer
3ª plurale (loro)(3) ihr ihrer

(1) prima della riforma ortografica del 1996 andava scritto con la lettera maiuscola
(2) notare che il genere dell'aggettivo/pronome di terza persona singolare dipende sempre dal genere grammaticale del possessore
(3) usato (con la lettera maiuscola) come forma di cortesia sia singolare che plurale

Verbi

Il sistema dei verbi nella lingua tedesca è molto più semplice che nelle lingue romanze. I verbi si dividono in 2 modi, uno finito e uno infinito, divisi a loro volta in tempi semplici e tempi composti.

Modo finito
  • tempi semplici
    • Präsens
    • Präteritum
    • Konjunktiv I
    • Konjunktiv II
    • Imperativ
  • tempi composti
    • Perfekt
    • Plusquamperfekt
    • Futur I
    • Futur II
    • Konjunktiv I Vergangenheit
    • Konjunktiv II Vergangenheit
Modo infinito
  • tempi semplici
    • Infinitiv Präsens
    • Partizip I
    • Partizip II
  • tempi composti
    • Infinitiv Vergangenheit

Il presente (Präsens)

La coniugazione dei verbi regolari al presente si attua cambiando la desinenza -en del verbo. Nei casi in cui la radice termini in "s" alla 2ª p.s. si aggiunge solo "t"

persona pronome verbo Kommen (Venire)
1ª singolare ich komm-e
2ª singolare du komm-st
3ª singolare er/sie/es komm-t
1ª plurale wir komm-en
2ª plurale ihr komm-(e)t
3ª plurale sie/Sie komm-en
  • Come si puó constatare, al presente, la 1a e la 3a persona del plurale (quindi la forma di cortesia) corrisponde all'infinito.

Per i verbi in -den e in -ten si intercala una -e tra il radicale e le terminazioni -st e -t con lo scopo di facilitarne la pronuncia.

persona pronome verbo
1ª singolare ich arbeit-e
2ª singolare du arbeit-est
3ª singolare er/sie/es arbeit-et
1ª plurale wir arbeit-en
2ª plurale ihr arbeit-et
3ª plurale sie/Sie arbeit-en
  • Le forme irregolari
  • Alcuni verbi forti la cui ultima sillaba del radicale contiene una -e, vedono questa e trasformarsi in -i o in -ie alla 2ª e 3ª persona del presente singolare. Le altre persone restano regolari:
persona pronome verbo Nehmen (Prendere)
2ª singolare du nimm-st
3ª singolare er/sie/es nimm-t
persona pronome verbo Sehen (Vedere)
2ª singolare du sieh-st
3ª singolare er/sie/es sieh-t
  • Altri verbi forti si distinguono prendendo una Umlaut alla 2ª e 3ª persona del presente singolare, le altre persone restano regolari:
persona pronome verbo Fallen (Cadere)
2ª singolare du fäll-st
3ª singolare er/sie/es fäll-t
  • I verbi Sein (Essere) e Haben (Avere)
  • I verbi Sein (Essere) e Haben (Avere) fanno parte dei verbi più frequenti. Possono essere utilizzati soli oppure come ausiliari formando il participio passato:
persona pronome verbo Sein (Essere)
1ª singolare ich bin
2ª singolare du bist
3ª singolare er/sie/es ist
1ª plurale wir sind
2ª plurale ihr seid
3ª plurale sie/Sie sind
persona pronome verbo Haben (Avere)
1ª singolare ich habe
2ª singolare du hast
3ª singolare er/sie/es hat
1ª plurale wir haben
2ª plurale ihr habt
3ª plurale sie/Sie haben

Il preterito (Präteritum)

persona pronome verbo
1ª / 3ª singolare ich, er/sie/es kam
2ª singolare du kam-st
1ª / 3ª plurale wir, sie / Sie kam-en
2ª plurale ihr kam-t

(Attenzione all'imperfetto dei verbi irregolari come kommen: komm-kam- (Ablaut in tedesco))

  • Verbi Sein (Essere) e Haben (Avere)
persona pronome verbo Sein (Essere)
1ª singolare ich war
2ª singolare du warst
3ª singolare er/sie/es war
1ª plurale wir waren
2ª plurale ihr wart
3ª plurale sie/Sie waren
persona pronome verbo Haben (Avere)
1ª singolare ich hatte
2ª singolare du hattest
3ª singolare er/sie/es hatte
1ª plurale wir hatten
2ª plurale ihr hattet
3ª plurale sie/Sie hatten

Verbi forti

Infinito Preterito (3a persona singolare) Participio passato
beginnen (cominciare) begann begonnen
bitten (domandare, pregare) bat gebeten
bleiben (restare) blieb geblieben
brechen (rompere) brach gebrochen
bringen (apportare) brachte gebracht
denken (pensare) dachte gedacht
essen (mangiare) gegessen
fahren (condurre) fuhr gefahren
fallen (cadere) fiel gefallen
fangen (afferrare) fing gefangen
finden (trovare) fand gefunden
fliegen (volare) flog geflogen
frieren (gelare) fror gefroren
geben (dare, donare) gab gegeben
gehen (andare) ging gegangen
gewinnen (vincere) gewann gewonnen
haben (avere) hatte gehabt
halten (tenere) hielt gehalten
heben (sollevare) hob gehoben
helfen (aiutare) half geholfen
kennen (conoscere) kannte gekannt
kommen (venire) kam gekommen
lassen (lasciare) ließ gelassen
laufen (correre) lief gelaufen
lesen (leggere) las gelesen
liegen (sdraiare) lag gelegen
nehmen (prendere) nahm genommen
riechen (annusare) roch gerochen
rufen (chiamare) rief gerufen
schlafen (dormire) schlief geschlafen
schlagen (battere) schlug geschlagen
schließen (chiudere) schloß geschlossen
schneiden (tagliare) schnitt geschnitten
schreiben (scrivere) schrieb geschrieben
sehen (vedere) sah gesehen
sein (essere) war gewesen
singen (cantare) sang gesungen
sitzen (stare seduti) saß gesessen
sprechen (parlare) sprach gesprochen
springen (saltare) sprang gesprungen
stehen (stare in piedi) stand gestanden
steigen (montare) stieg gestiegen
sterben (morire) starb gestorben
stinken (puzzare) stank gestunken
tragen (portare) trug getragen
treffen (rincontrare) traf getroffen
trinken (bere) trank getrunken
tun (fare) tat getan
vergessen (dimenticare) vergaß vergessen
verlieren (perdere) verlor verloren
waschen (lavare) wusch gewaschen
werden (diventare) wurde geworden
werfen (buttare) warf geworfen
wissen (sapere) wusste gewusst
ziehen (tirare) zog gezogen

Le congiunzioni

Tedesco italiano
und e
oder o / oppure
aber ma / però
sondern (auch) ma (anche)
denn per
entweder... o... o... o...
weder... noch... né... né...
Tedesco italiano
Ich habe zwar Lust, aber keine Zeit Ne ho il piacere, ma non il tempo
Er heißt nicht Frank, sondern Michael Non si chiama Franco, ma Michele

Subordinazione

Tedesco italiano
dass che
was che cosa
wie come
ob se
als quando (dal passato)
wenn quando (azione ripetuta)
während mentre che, durante che
bevor prima che
nachdem dopo che
bis fino
seitdem dopo che
sbald da quando
weil perché
damit per, affinché
obwohl benché
außer das tranne che
außer wenn a meno che
zowohl... als auch non solamente... ma anche

Attenzione! dopo le congiunzione subordinate, il verbo coniugato è sempre posto in fine frase:

Tedesco italiano
Er hatgesagt, dass er heute kommt Ha detto che veniva oggi
Ich gehe nicht spazieren, wenn es regnet Non vado a passeggiare dato che piove
Er hat angerufen, während ich im Badezimmer war Ha telefonato mentre stavo in bagno

Voci correlate

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