Atlango
L'atlango è una lingua artificiale ausiliaria creata da Richard A. Antonius nel 2002.
Essa si configura approssimativamente come un ido lievemente arricchito nella morfologia e semplificato nella pronuncia e nell'ortografia.
Alfabeto e pronuncia - accento
L'alfabeto dell'atlango è lo stesso alfabeto latino di ventisei lettere impiegato dall'inglese.
Differenze di pronuncia fra l'Atlango e le lettere dell'inglese:
- la q si legge /ku/ (come ad esempio in unish);
- la r ha un suono vibrante più marcato, come in spagnolo (differenza di pronuncia fonetica e non fonemica);
- la x si legge come l'inglese sh (come accade nell'Idiom Neutral).
Nell'insieme l'Atlango accoglie e matura le proposte di semplificazione di pronuncia dell'esperanto avanzate sin dai tempi di René de Saussure.
L'accento dell' atlango cade sulla penultima sillaba, come in esperanto. Solo le terminazioni aggettivali e avverbiali -arr ed -all, impiegate come varianti stilistiche aggettivali, hanno l'accento sull'ultima sillaba.
Come l'esperanto, anche l'atlango contempla, sebbene con minor sistematicità, la possibilità di troncamento: nei nomi, la terminazione troncata è sostituita dall'apostrofo.
Morfologia
L'Atlango eredita in larga parte dall'esperanto e dall'ido il sistema delle terminazioni fisse delle diverse parti del discorso.
Grammatica
Articolo
L'unico vero e proprio articolo è l'invariabile le; si può usare il numerale un come articolo indeterminativo, anche se non è la sua funzione specifica (in realtà, come in esperanto, l'articolo indeterminativo in atlango non esiste). L' atlango conosce preposizioni articolate come troncamenti colloquiali o poetici: di le diventa dil.
Nomi
La terminazione fissa dei nomi è -o; il plurale si forma con l'aggiunta della desinenza -y: es. lit-o ("letto", cfr. il francese lit, plur. lit-o-y
Aggettivi
La terminazione fissa dell'aggettivo è -a. L'aggettivo è invariabile, a meno che non sia sostantivato (Le verd-a-y: "i verdi"). Gli aggettivi bisillabici in m n r l w y possono essere troncati; le forme troncate sono sia aggettivi sia avverbi: es. le bon lito, o le bona lito.
Avverbi
La terminazione fissa dell'avverbio è -e.
Pronomi
I pronomi personali sono: mi (plur mu), "io"; ti (plur. tu), "tu"; li oppure maschile hi, femminile xi, egli ella; neutro to (plurale lu). Inoltre sono presente il riflessivo se e il neutro lo.
Verbi
Pur tradendo la sua discendenza dall'Esperanto e dall'Ido, l' Atlango mostra un sistema di terminazioni verbali ridefinito nelle funzioni, con sovrapposizioni fra influssi eterogenei: dalla presenza di una base form del presente che funge da infinito e da presente indicativo, tipica del verbo inglese, all'opposizione fra tempi di aspetto imperfettivo e tempi di aspetto perfettivo, come nelle lingue slave.
L'infinito del verbo termina in -i
Nei modi finiti il verbo non distingue persona e numero.
Il presente indicativo termina in -i e si distingue dall'infinito perché preceduto dal pronome personale.
Il passato indicativo termina in -a.
Il futuro indicativo termina in -o.
L' imperativo (con funzione anche di congiuntivo in dipendenza da verbi che indicano desiderio o auspicio), ha la desinenza -es. La particella ke anteposta a qualunque forma verbale, la trasforma in generale in un equivalente del congiuntivo.
Il condizionale ha la desinenza -u.
Nell'indicativo, il perfetto termina in -is, il futuro anteriore in -os.
Il condizionale perfetto ha la desinenza -us.