Utente:Etienne/Sandbox
L'album venne registrato nell'autunno del 1965 in sole quattro settimane, in modo tale da poter essere pubblicato in tempo per le festività natalizie insieme al doppio singolo Day Tripper/We Can Work It Out. L'operazione riuscì e il disco riscosse un eccellente e diffuso successo commerciale, dovuto anche al fatto che Rubber Soul rappresentava indiscutibilmente un salto di qualità nella produzione beatlesiana. L'album, infatti, viene spesso indicato dai critici musicali come l'opera nella quale le tipiche sonorità beat frizzanti dei primi Beatles cominciarono ad evolversi nel pop rock eclettico della loro maturità; sono inoltre evidenti influenze folk rock dovute ad artisti contemporanei, quali Bob Dylan e The Byrds. In Rubber Soul non è solo lo stile musicale a subire un'evoluzione, ma anche le tematiche e la strumentazione si arricchiscono rispetto al passato: Nowhere Man è la prima canzone dei Beatles ad affrontare un tema diverso dall'amore romantico; i brani di argomento sentimentale sono comunque più originali rispetto a quelli della produzione precedente e cercano di allontanarsi dagli stereotipi; in Norwegian Wood (This Bird Has Flown) compare per la prima volta il sitar, suonato da George Harrison. Rubber Soul è segnalato come uno degli album migliori per creatività e qualità nella storia della musica rock.
Questo disco venne distribuito il 3 dicembre 1965 e segnò la svolta dal primo al secondo periodo della band di Liverpool. Vi si percepisce l'inizio della transizione verso sonorità rock e psichedeliche (compiutasi con gli album Revolver e Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band).
Anche nei testi si assiste a una trasformazione; dalla monotematicità dei lavori beatlesiani precedenti, incentrati sul tema quasi esclusivo dell'amore romantico-adolescenziale, si passa a una varietà lirica in cui cominciano ad apparire temi meno standard quali il sesso, le avventure extraconiugali, la gelosia ossessiva (con minaccia di morte), l'incertezza esistenziale, la nostalgia della giovinezza, e altri.
Inoltre, per l'album furono utilizzate nuove tecniche di registrazione, poi evolutesi nelle moderne forme di mixage elettronico e digitale.
La copertina, con una fotografia dei Beatles assai distorta (quasi a simulare l'effetto di un acid trip, offriva un primo assaggio dell'"anima di gomma" che si celava dietro il gruppo.
Rubber Soul è tutt'oggi considerato uno degli album più curati sul piano tecnico e uno dei più innovativi dal punto di vista musicale; molti vi ravvisano il raggiungimento della maturità artistica del gruppo inglese.
Commenti sui brani
Sebbene John Lennon e Paul McCartney siano formalmente accreditati come coautori di tutti i loro brani, come sempre è piuttosto facile identificare a quale dei due compositori attribuire la paternità effettiva, o principale, di ciascuna canzone.
A Lennon si deve Norwegian Wood, una classica ballata che, sullo sfondo dei languidi accordi sviluppati al sitar da George Harrison, parla di avventure extraconiugali; Nowhere Man (in cui l'autore cerca di raccontare i propri tormenti interiori); la struggente ballata Girl (con una struttura musicale che richiama la canzone napoletana) e la meno fortunata Run For Your Life, motivo articolato quasi su un ritmo country, che lo stesso Lennon ammise in seguito di trovare "odiosa".
Fra i veri capolavori dell'album è senz'altro da citare In My Life, scritta sempre da Lennon durante un viaggio in autobus da casa sua verso il centro di Liverpool. In questa canzone si intravedono i primi segni di carattere nostalgico-geografico che in seguito caratterizzeranno la particolare geografia beatleasiana, ripercorribile fra la Penny Lane e i campi di fragole di Strawberry Fields Forever.
Di Paul McCartney è l'accattivante rock di Drive My Car; e la coppia You Won't See Me e I'm Looking Through You, che testimonia secondo molti il periodo di crisi affettiva del bassista dei Beatles con la fidanzata storica Jane Asher. A McCartney si deve anche quello che è probabilmente il brano più celebre dell'album, Michelle, in cui piacevoli e malinconici giri di accordi accompagnano un testo da love song arricchito dall'espediente romantico di versi in francese.
Il brano The Word fu dichiaratamente scritto in coppia da Mccartney e Lennon e si può leggere tra il tema dell'amore adolescenziale espresso nel primo periodo e quello universale di quello che sarà il periodo successivo.
What Goes On, presumibilmente scritta da McCartney, è cantata da Ringo Starr; Think For Yourself e If I Needed Someone sono composte e interpretate - quasi in veste di solista - da George Harrison.