Razzismo in Italia
Il razzismo in Italia è un fatto storico, indice di un fenomeno sicuramente complesso, difficilmente definibile univocamente.
In parte potrebbe affondare le sue radici indietro nel tempo, non vi sono evidenze di una continuità del fenomeno o di un collegamento ideologico tra i diversi fenomeni nelle diverse epoche.
Premessa
In senso stretto razzisti, i primi movimenti legati esplicitamente al mito della razza, ariana, pangermanica o italica, affondano le loro radici nel razzismo "scientifico" del XIX secolo, generatrice di xenofobia e segregazione razziale, base per l'avvento dei fascismi europei del XX secolo prima in Italia con il fascismo e poi con connotazioni razziste più marcate in Germania con il nazismo, parallelamente a fenomeni razzisti nella società statunitense di tutt'altro ordine sociale, come quelli propugnati dal Ku Klux Klan. Dal punto di vista storico le leggi razziali fasciste, esempio concreto di tale fenomeno, sono state un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi varate in Italia fra gli anni trenta e gli anni quaranta del '900, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana.
Storia
Età moderna
Un esempio documentabile, ma in una ben precisa ottica storica, ci giunge dall'inizio del XVI secolo, epoca in cui iniziarono ad essere costruiti ghetti dove avveniva una segregazione nei confronti degli ebrei. Ciononostante il razzismo di carattere anti-ebraico ha radici ancora più profonde.[1]
Età contemporanea
In epoca contemporanea, nel XX secolo il razzismo e l'antisemitismo vennero istituzionalizzati con le leggi razziali fasciste, differenti ma parallele[2][3][4] a posizioni contemporanee già emerse nella Germania nazionalsocialista.
I concetti razzisti vennero ripudiati successivamente con la Costituzione repubblicana.[5]
Dal XIX secolo si è diffuso, soprattutto nel nord, il razzismo contro gli abitanti del sud della penisola.
Dal secondo dopoguerra ad oggi
Nonostante il capolinea del razzismo scientifico, rigettato come pseudoscienza subito dopo la seconda guerra mondiale, non fu modificata la mentalità formatasi in quasi un secolo di propaganda, e forme inconsce e semi-clandestine di razzismo antimeridionale hanno persistito fino ad oggi e sono spesso documentate da denunce pervenute a livello mondiale.
Attualità
Nel XXI secolo si sono aggiunti fenomeni di avversione contro i popoli semiti (gli arabi). Secondo la ricerca promossa nel 2003 dall'Unione delle comunità ebraiche italiane e condotta dal Dipartimento di ricerca sociale e metodologia sociologica Gianni Statera presso la facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma su 2.200 ragazzi tra i 14 e i 18 anni di 110 Comuni italiani, la punta massima del razzismo ad alta intensità si riscontra nel "profondo nord" con il 27.8% degli intervistati e la minima nel "sud urbano" con il 10.6% degli intervistati. [6]
Accanto a queste sono sorte anche numerosi episodi di razzismo ai danni dei Rom e dei Sinti (etnie comunemente identificate con i termini zingari, gitani o semplicemente "nomadi". Il razzismo anti-ebraico, che ha origini storiche e religiose più antiche, secondo molte indagini demoscopiche continua ad esistere in tutta Italia, sebbene in forme meno manifeste.
Più recentemente il razzismo e soprattutto la xenofobia, sono principalmente diretti verso gli stranieri, comunitari di nuova acquisizione e extracomunitari.
La visione internazionale
In particolare, azioni e dichiarazioni della Lega Nord sono state definite xenofobe e razziste da svariate fonti estere.[7][8][9][10][11][12] Alcune azioni isolate come il tentativo di bruciare extracomunitari senza fissa dimora o come l'assassinio del 20 Settembre 2008 di Abdul Salam Guibre, nativo del Burkina Faso sono state contestate come razziste[13], ma altre visioni considerano il razzismo elemento accessorio dei crimini.
L'Osservatore Romano, il quotidiano ufficiale della Città del Vaticano indicò il razzismo come elemento cardine nella rivolta di Rosarno[14]. Il commento dell'allora primo ministro Silvio Berlusconi concernente l'elezione del presidente USA Barack Obama, e il suo colore della pelle guadagnò titoli sulle pagine dei giornali di area anglosassone[15][16][17][18]
In accordo con i dati Eurobarometro, gli italiani hanno il secondo più alto livello di discriminazione da parte dei nativi, dopo gli austriaci, e il terz'ultimo per confort con etnie diverse come vicini di casa.[19][20]
Bibliografia
- Mario Toscano (1931), Le minoranze di razza, di lingua, di religione nel diritto internazionale, ed. Bocca, Torino.
- Teti, Vito (1993), La razza maledetta - Origini del pregiudizio antimeridionale. Edizioni Manifestolibri.
- Petraccone, Claudia (2000), Le due civiltà - Settentrionali e meridionali nella storia d’Italia. Edizioni Laterza. ISBN
- Alberto Burgio (cur.), Nel nome della razza. Il razzismo nella storia d'Italia, Il Mulino, Bologna 1999.
Voci correlate
Note
- ^ Ghetto ebraico di Venezia
- ^ Renzo De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino, Einaudi, 1993, pp. 292-293: "Con la Mit brennender Sorge del marzo 1937 la Chiesa cattolica aveva condannato il razzismo nazista, ateo e materialista; il razzismo italiano si presentava però con caratteristiche diverse da questo, per molti aspetti, anzi, si sarebbe potuto «armonizzare» con la posizione della Chiesa stessa. Questa indubbiamente fu l'opinione di alcuni ambienti cattolici."
- ^ Renzo De Felice riporta: La Civiltà Cattolica del 6 agosto 1938 (quad. 2115, pp. 277-278), commentando il manifesto degli scienziati, scrisse:
«Chi ha presenti le tesi del razzismo tedesco, rileverà subito la notevole divergenza di quelle proposte da queste del gruppo di studiosi fascisti italiani. Questo confermerebbe che il fascismo italiano non vuole confondersi con il nazismo o razzismo tedesco intrinsecamente ed esplicitamente materialistico e anticristiano ». -documenti vaticani: La Civiltà Cattolica Vedi anche: A. Messineo S. I., Gli elementi costitutivi della nazione e la razza, in La Civiltà Cattolica, Roma, 6 agosto 1938, a. 89, vol. III, quad. 2115, pp. 209-223) - ^ Angelo Brucculeri, Avvenire, 17 luglio 1938, Roma: All'indomani della pubblicazione del manifesto sulla razza il gesuita Angelo Brucculeri aveva scritto un vero e proprio inno al manifesto stesso, Razzismo italiano: "Intorno al razzismo gli studiosi italiani hanno assunto una posizione netta e precisa cui sotto il rispetto filosofico non c'è nulla da eccepire."
- ^ Dall'art. 3 della Costituzione: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.»
- ^ Risultati dettagliati del sondaggio.
- ^ Philippe Naughton, Silvio Berlusconi: third time lucky?, London, The Times, 15 aprile 2008. URL consultato il 7 maggio 2010.
- ^ Jason Horowitz, Italy: Statement On Immigrants Denied, The New York Times, 17 giugno 2003. URL consultato il 7 maggio 2010.
- ^ Aidan Lewis, Italy's Northern League resurgent, BBC News, 17 aprile 2008.
- ^ Mussolini's heirs bid farewell to party, su ft.com, Financial Times, 22 marzo 2009.
- ^ Bruce Johnston, Italian mayor fights terror threat with ban on Muslim veils, London, The Daily Telegraph, 4 agosto 2004. URL consultato il 7 maggio 2010.
- ^ Iain Rogers, League allies may hinder Italy's Berlusconi: reports, The Washington Post, 15 aprile 2008. URL consultato il 7 maggio 2010.
- ^ Times Online
- ^ The Telegraph
- ^ The New York Times, November 8, 2008
- ^ Berlusconi Obama Suntanned, su youtube.com, Repubblica Radio TV.
- ^ Alberto Sisto, Italy's Berlusconi hails "suntanned" Obama, Reuters, 6 novembre 2008.
- ^ L'abbronzato fa il giro del mondo, su tv.repubblica.it, Repubblica Radio TV, 7 novembre 2008.
- ^ Eurobarometro, pp 13 e 43
- ^ Nick Squires, Protests in Italy against escalating racism, London, The Telegraph, 5 ottobre 2008.